PEDOFILIA

Orrori sui bambini e imperialismo satanico

Così dice il Signore: «Una voce si ode da Rama, lamento e pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, rifiuta d'essere consolata perché non sono più» Geremia 31:15.

Pedofilia, governi e riti iniziatici: quello che i media italiani non dicono

Nota di Rischio Calcolato: Signore e signori, quello che segue è un pezzo di giornalimo sconvolgente che racconta fatti noti sia in nord-europa che in Turchia e ben documentati dalla stampa estera e da atti pubblici , fatti per nulla conosciuti in Italia (seguite i link).
L’impressione (tra le altre sgradevolissime) che personalmente ne ho ricavato è quella dell’esistenza di una rete europea di pedofilia ad alto livello, forse di un traffico di bambini utilizzati per atti abbietti come rito iniziatico, magari filmato, in modo che “l’iniziato” non si azzardi mai a disobbedire ai suoi confratelli. Buona lettura
Questo post è tratto dalla rivista on-line EffediEffe sito di informazione a cui consigliamo caldamente un abbonamento (50€ spesi benissimo).

rete euro pedofila 550 La Rete Euro Pedofila Mostra la Coda. In Turchia... (di Maurizio Blondet)Un giorno del 1995, un ragazzino turco di 12 anni si presenta alla polizia e dice di essere scappato da uno yacht di lusso, ancorato al porto turistico, in cui alcuni europei stanno violentando dei ragazzi. La polizia interviene e sorprende gli europei in piena attività sessuale, insieme a ragazzini; scopre anche migliaia di CD pedo-pornografici evidentemente prodotti dai «turisti». Uno degli arrestati è Joris Demmink: il Segretario Generale del Ministro della Giustizia olandese. Si apprende anche che i bambini glieli forniva un funzionario di polizia turco di nome Mehmet Korkmaz, addetto alla sicurezza di Demmink durante le sue «vacanze».

I servizi turchi offrono al Governo olandese uno scambio: il rilascio del pedofilo e il silenzio, in cambio di un favore. Il favore consiste nell’arresto di un pericoloso oppositore Curdo, che è anche un grosso mercante di droga (con cui finanzia la resistenza curda), Hussein Baybasin. L’accordo sarebbe stato stipulato direttamente fra il Primo Ministro turco e la ministra della giustizia olandese, Winnie Sorgdrager.

Detto fatto: Baybasin, che opera di norma a Londra impunito, incautamente arriva nei Paesi Bassi ed è arrestato. Demmink in persona si occupa che l’imputato sia tenuto in isolamento, che non possa vedere i parenti. Baybasin si becca una condanna a vita dalla giustizia olandese. I turchi fanno ulteriori pressioni per farsi consegnare Baybasin: il Ministro olandese della giustizia (chiamiamola così) acconsente, ma il tentativo viene bloccato dalla Corte suprema, che rifiuta l’estradizione dato che in Turchia, per Baybasin, vige la pena di morte. Non è politicamente corretto consegnarlo.

Demmink nega addirittura di essere mai stato in Turchia. Le autorità turche di frontiera stanno al gioco: non c’è traccia di passaggi dell’importante turista europeo. Alcuni giornali Turchi (non certo i giornali europei, che massicciamente tacciono sullo scandalo) scavano sul caso, e nell’aprile 2013 esibiscono l’originale del rapporto della dogane turche dimostrante che Demmink era entrato nel Paese nel giugno 1996. È un anno prima dell’evento scandaloso, ma dimostra quanto meno che Demmink mente. E quel suo arrivo in Turchia nel ’96 era giustificato ufficialmente dal fatto che, come segretario agli affari internazionali del Ministero olandese, faceva parte del Comitato europeo per la questione curda in Turchia… Scoprono anche che Demmink usava tre pseudonimi per i suoi viaggetti turchi. E che agenti doganali ricordano che Demmink era stato in Turchia nel 1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002 e 2003.

Qualche giornale olandese riporta che Demmink ha viaggiato moltissimo per soddisfare il suo – diciamo – hobby; le sue tracce sono rimaste in diversi hauts-lieux della pederastia, fra cui il Pinocchio, bar di Praga in cui, negli anni ’90, si dava convegno la pedofilia d’alto bordo nord-europea e britannica. (Oud-directeur Bijlmerbajes veegt vloer aan met Joris Demmink)

rete euro pedofila 3 La Rete Euro Pedofila Mostra la Coda. In Turchia... (di Maurizio Blondet)In Turchia, una delle vittime che ha cercato di querelare Demmink è stata minacciata direttamente dal capo dei servizi segreti, Emin Arslan, che (a suo dire) l’ha pure violentato (ma allora è un vizio!, ndr). Arslan è quello che ha a lungo lavorato con Demmink per organizzare il colpo contro il kurdo Baybasin. Qui sotto, parti dell’intervista della vittima: (The story of Mustafa with some excerpts from his video interview)

Un giornalista investigativo olandese, Micha Kat, è stato arrestato nel 2012 appena atterrato all’aeroporto di Skiphol (Amsterdam): a suo dire perché ha rivelato qualcosa dello scandaloso comportamento di Demmink e degli altolocati che lo coprono così efficacemente. Fra le cose che avrebbe scoperto Kat, c’è una succosa storia d’incesto che risale al bisnonno della regina Beatrice d’Olanda… ma non divaghiamo. Nel processo a Kat, si parla della testimonianza di una delle vittime del Demmink, che afferma di essere stata presenta alla realizzazione di uno snuff movie a Praga, dove un ragazzino sarebbe morto dopo essere stato sodomizzato con un vibratore. (Dutch pedophile exposer to stand trial, high-ranking pedophile still walking free)

Non si può dire che la cosa suoni nuovissima in Olanda. Nel 1998, magistrati d’accusa di Amsterdam hanno avviato indagini sul cosiddetto «caso Rolodex»: si trattava di una banda di personaggi molto importanti coinvolti in una rete di violenze sessuali a minori. Coinvolti, un ex Ministro, il consigliere personale della regina Beatrice, due alti magistrati penali. La polizia stava per arrestarli tutti e perquisire le loro (intoccabili) abitazioni, quando tutta l’inchiesta fu bloccata e insabbiata. Emerse in seguito che a liquidare l’indagine era stato un certo Segretario Generale della Giustizia di nome – avete indovinato – Joris Demmink. Si scoprì anche che Demmink aveva giocato uno strano ruolo nell’inchiesta: aveva soffiato informazioni sulla banda di pederasti (di cui palesemente faceva parte) e che aveva alla fine salvato stroncando l’inchiesta. Un evidente ricatto agli «amici» e complici dell’euro-finocchieria: coprite me, altrimenti scopro voi.

rete euro pedofila La Rete Euro Pedofila Mostra la Coda. In Turchia... (di Maurizio Blondet)

Un quattordicenne olandese, che all’epoca aveva 14 anni, ha deposto al Comitato Helsinki su come, scappato di casa col treno, ad Amsterdam s’è trovato in un giro di bordelli pedofili, costretto a girare video osceni e partecipare ad orge. Alla stazione centrale era stato avvicinato da un uomo gentile che gli aveva offerto un posto dove dormire la notte: al mattino dopo s’era trovato completamente nudo e circondato da foto che lo ritraevano in atti osceni: «Lo dico ai tuoi se…» l’aveva minacciato l’uomo gentile. (Testimony: Survivor of child trafficking in Amsterdam, Netherlands)

I ragazzini venivano drogati ed ubriacati per allentare i loro freni inibitori; spesso venivano «affittati» per feste private; ed anche il giovane ha parlato di snuff movies, che si concludono con l’uccisione della vittima dello stupro. Il testimone ha detto di aver lavorato al FestivalBar, un bordello olandese specializzato (in bambini) frequentato, specie negli anni ’80, da potenti personaggi inglesi (alcuni si sono stabiliti nei Paesi Bassi perché le leggi erano più benevole verso il loro vizietto…) : oltre che da Demmink, il FestivalBar risulta frequentato da Frits Salomonson (J?) che è stato avvocato personale della regina Beatrice fino al 1996.

Si tratta, ovviamente, di atroci calunnie. Perché, lo ricordiamo en passant, la regina Beatrice è la patronessa del Bilderberg Club. Ogni anno ne inaugura le riunioni segrete, dando ai congressisti l’augusto benvenuto. Dunque non è possibile che la augusta famiglia abbia qualcosa a che fare con quel mondo orribile, di cui Demmink fa parte.

Si tratta di atroci calunnie da cui, personalmente, ci dissociamo. Ma tant’è. La vittima ha testimoniato che al Bar c’era Geer Van Roon, un professore universitario che aveva la gentilezza di accogliere i ragazzini fuggitivi a casa (ce n’è qualche traccia nei rapporti di polizia) a presentarlo a Demmink: il quale avrebbe lasciato in attesa fuori la sua grossa autoblù ufficiale. Su questo i poliziotti volevano intervistare l’autista di Demmink nel 2004: disdetta, l’uomo s’è tolto la vita appena l’ha saputo. Certamente da tempo soffriva di depressione.

Il professor Van Roon conosceva molte persone altolocate in Belgio — dove l’affare pedofilo-infanticidico Dutroux ha per qualche tempo alzato il velo sulla rete pedofila eurocratica; velo subito ricaduto, molto più opaco di prima. Ma è stato sufficiente per indurre al ritiro a vita privata Jacques Delors, «padre fondatore» dell’Europa Unita quale la conosciamo (la nuova prigione dei popoli) e venerato maestro di tutta l’eurocrazia cooptata. (A closer look at child abuse networks in the Netherlands and Belgium)

Fra le persone che Van Roon ha conosciuto ce n’erano di meno altolocate: per esempio Lothar Glandorf, produttore di film pedo-porno, pregiudicato. (Lothar Glandorf)

L’inchiesta ha fatto capire che la bella compagnia di VIP influentissimi faceva frequenti viaggi di piacere nel Sud-Est Asiatico e nei Paesi dell’Est a procurarsi appunto i piaceri: Polonia, Romania… Ci sono intercettazioni telefoniche registrate in cui Demmink «ordina» dei bambini per il week-end. Benché la polizia olandese abbia ricevuto 40 denunce su altrettanti casi che coinvolgevano il personaggio in atti di perversione, il Governo olandese lo fa salire di grado, fino a farlo – nel 2002 – Primo Segretario del Ministero della (diciamo) Giustizia. Demmink resta al suo posto nonostante la marea montante di voci, e il suo Governo ce lo tiene: fino al 2012, quando il VIP si dimette. (911: Joris Demmink scandal)

Il fatto è che la Commissione Helsinki – che è una istituzione USA – ha cominciato a chiedere al Governo olandese come mai non aveva incriminato Demmink. (Probabilmente è anche così che gli americani controllano i nostri eurocrati). E si mettono anche a pubblicare le testimonianze giurate degli accusatori e delle vittime: (Testimony: Adèle van der Plas)

Viene esibita persino una lettera del Congresso USA che invita ufficialmente il Primo Ministro Erdogan a considerare «con urgenza» il caso: specificamente, che non è bene insabbiare il caso del pedofilo Demmink, dal momento che «numerosi» bambini turchi lo denunciano. Vale la pena di linkarla.

Se volete vedere il memorandum giudiziario su Demmink, cliccate qui.

Noi, s’intende, non vi abbiamo detto niente. Come i nostri valorosi media, manteniamo il silenzio ed anzi, tributiamo tutta la nostra simpatia per omosessuali e pedofili e i loro diritti conculcati da leggi discriminatorie, odiosamente oscurantiste – in una parola: cattoliche – per fortuna in via di smantellamento in tutta Europa.

Ci guarderemo quindi dal notare come sia vasta, elevata, potente ed efficace la Rete che ha protetto Demmink fino all’impossibile, e come sembri coincidere con alcuni Governi nella loro interezza. Governi del Benelux (Belgio-Olanda-Lussemburgo) dove hanno sede le grandi e venerate istituzioni dell’Unione Europea. E se la pedofilia (rituale o spontanea) fosse una delle condizioni e delle vie preferenziali per la cooptazione a quelle altissime cariche, che male c’è dopotutto? Non siate omofobi. Oscurantisti. Cattolici.

Nulla da dire sul fatto che quella cerchia sembri in qualche modo tangente al Bilderberg: non siate complottisti. Se lo siete, ci dissociamo da voi con tutta l’energia consentita dal nostro europeismo: questo Paese ha dato all’eurocrazia Altiero Spinelli, Padoa Schioppa, altri venerati che ora non riesco a ricordare, ma che senza condizioni adoro…

L’unica inquietudine che ci prende, come europeisti a tutto tondo, è la sensazione che questi VIP che ci comandano possano essere soggetti a ricatti da parte di Governi esteri, come la Turchia. Ovviamente è colpa di quei Governi esteri, che mantengono in vigore leggi oscurantiste che non riconoscono i diritti dei gay, anzi li criminalizzano; sicché i nostri venerati maestri sono costretti a patire, poi, la benevolenza di quei Governi, ricambiando con favori.

Per esempio: secondo un sito marocchino, Alif Post, «la giustizia marocchina chiude gli occhi sui crimini sessuali di Ministri francesi – ex ed attuali – che essi compiono su minori marocchini». Si allude specialmente ad un «ex Ministro francese che la polizia ha colto sul fatto mentre violava bambini a Marrakesh», passato indenne e di cui il nome continua a non essere rivelato. Perché quando «i responsabili francesi visitano il Marocco, sono coperti di gentilezze, dalla messa a disposizione di jet privati alle spese pagate in hotel di lusso in base alla diplomazia della Mamounia». (Qui a abusé sexuellement d’enfants marocains à Marrakech ? )

Gentilezze e silenzi che hanno sicuramente un prezzo, che il regno del Marocco non manca di riscuotere.

http://www.rischiocalcolato.it/2014/04/rete-euro-pedofila-mostra-coda-in-turchia-maurizio-blondet.html

 

Turismo sessuale italiani al primo posto

Sono così piccole da non raggiungere in altezza l’anca dei predatori che se le vanno a comprare nei bordelli, e poi le stuprano, e prima trattano il prezzo parlando quasi sempre lingue occidentali, e 80.000 volte all’anno in media la lingua è l’italiano.

Sono così leggere che a prenderle in braccio pesano poco più di un bebè. Sono così truccate che sembrano bimbe a Carnevale. Sono così sottili che, se non fossero coperte di stracci succinti e colorati, indosserebbero le taglie più piccole degli abitini per bimbi occidentali. Le stuprano, tra gli altri, certi italiani che a casa sembrano gente qualunque, gente a posto. Che mai e poi mai potreste riconoscerli dal modo di fare, dalla morfologia.

Figli, mariti, padri, lavoratori. E poi un aereo. E poi in vacanza al Sud del mondo. E poi diventano il demonio. Italiani, tra quelli che ”consumano” di più a Santo Domingo, in Colombia, in Brasile. Italiani, i primi pedofili del Kenya. Attivissimi, nell’olocausto che travolge 15.000 creature, il 30 per cento di tutte le bambine che vivono tra Malindi, Bombasa, Kalifi e Diani. Piccole schiave del sesso per turisti. In vendita a orario continuato, per mano, talvolta, dai loro genitori. In genere hanno tra i 14 e i 12 anni. Ma possono averne anche 9, anche 7, anche 5. Minuscoli bottini per turisti. Burattini di carne da manipolare a piacimento. Foto e filmati da portare a casa come souvenir. Costa quanto una buona cena o un’escursione. Puoi fare anche un pacchetto all inclusive: alloggio, vitto, viaggio, drink, preservativi e ragazze per un tot. Puoi cercare nei forum in Rete le occasioni, ci sono i siti apposta. Puoi scegliere tra ”20 mixt age prostitutes”, dalla prima infanzia in su. Puoi avere anche le vergini, mille euro in più. E poi torni da mamma, dai figli, dalla moglie, in ufficio. E poi bentornato, e quello che è successo chi lo sa?

L’allarme è dell’Ecpat, l’organizzazione che in 70 Paesi del mondo lotta da sempre contro lo sfruttamento sessuale dei bambini: sono sempre di più, i vacanzieri che vanno a caccia di cuccioli umani nei Paesi dove, per non morire di fame, si accetta ogni tortura. Sono un terzo dei tre milioni di turisti sessuali in tutto il mondo. Sempre più giovani, tra i 20 e i 40 anni. Sempre più depravati per scelta, e non per malattia. Solo il 5 per cento di loro, infatti, è un caso patologico. Gli altri, informa l’Ecpat, lo fanno per provare un’emozione nuova, in modo occasionale (60%), oppure abituale (35%).

I MONDIALI DI CALCIO
E il demonio si sta mobilitando in Brasile, per rifornire il mercato, sebbene i bimbi sfruttati siano già 50.000. L’impennata arriverà coi Mondiali di calcio del 2014. «La settimana prossima ci incontreremo a Varsavia -racconta Marco Scarpati, direttore di Ecpat Italia- per pianificare, assieme alle Polizie di tutto il mondo, qualcosa che impedisca una replica, in Brasile, di quanto avvenne in Ucraina nel 2010 e in Sudafrica nel 2012: il racket trasportò bambini da tutti i territori circostanti, per accontentare la richiesta. Purtroppo tutto questo accade sempre, in occasione di eventi sportivi. E i controlli sono spesso labili, insufficienti, inefficaci». Ecco perché domenica, al grido Un altro viaggio è possibile, una marcia ciclistica lungo le strade di 29 città, organizzata dall’Ecpat e dalla Fiab, porterà in giro l’indignazione contro lo sfruttamento sessuale dei bambini. Pedalando, si segnalerà che questa è un’emergenza. Che un milione e duecentomila bimbi sono sfruttati nel sesso, nell’accattonaggio, nei lavori forzati. Stime ufficiali, queste. Quelle ufficiose propongono ben altri conti: solo i piccoli schiavi del sesso sarebbero almeno due milioni. Ognuno di loro frutterebbe 67.200 dollari all’anno. Per il racket, il budget complessivo supererebbe i trenta milioni di dollari all’anno.

E a chi non ha i soldi per il viaggio, basta girare l’angolo: tra i 10 e i 12.000 di quei bambini si trovano in Italia. Migranti. Nomadi. Minori non accompagnati. In vendita a casa nostra, per le nostre strade, o anche su ordinazione. Solo a voler guardare. Solo a voler sapere. http://www.timmylove.altervista.org/web/art/turismo.html

2013/09/10

Bambini in pericolo: Torre di Guardia e abusi sessuali

da  Steph Le Giardiniere

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I figli sono un dono inestimabile di essere nutrito e protetto da amare, la cura degli adulti. Purtroppo, una delle nostre popolazioni più vulnerabili soffre ogni giorno per mano dei tossicodipendenti che si nascondono dietro le norme che proteggono i criminali più rispetto ai bambini.

La Società Torre di Guardia  “regola dei due testimoni”  è al centro di molti abusi cover-up all’interno dell’organizzazione dei Testimoni di Geova. Inesperto tentativo “anziani” per far fronte a questi casi a “incontri segreti giudiziari”, piuttosto che lasciarli essere gestiti da autorità legali designati e adeguatamente qualificato. Negli ultimi mesi, quasi una dozzina di nuove cause sono state depositate negli Stati Uniti contro la Società Torre di Guardia per coprire molestie su minori. [ link ]

Condividendo la storia molto personale di Stephanie Hammond, un team di AAWA sostenitori hanno prodotto un breve video che spiega come questa politica Torre di Guardia è stata utilizzata per proteggere i pedofili. Stephanie ha condiviso la sua storia pubblicamente ( leggi qui ) per far sapere agli altri quanto sia devastante la politica della Torre di Guardia può essere quello di bambini innocenti.

(Si prega di guardare (e quindi condividere) il video di educare se stessi e gli altri su questo importante problema, in modo da poter discutere di questo con il Testimone di Geova prossimo che viene a casa tua.)

Tratto da:  http://aawa.co/blog/children-in-harms-way-watchtower-sexual-abuse/ # more-1845

Orrori sui bambini e imperialismo satanico

 

Un numero incredibile di persone scompare ogni giorno nel nulla, soprattutto giovanissimi.

Molti di loro si trovano, di altri non se ne sa più niente. E’ come se si fossero volatilizzati, spariti. Nel mondo spariscono ogni anno molte migliaia di persone.

Ogni anno in Italia sono dichiarati scomparsi oltre 2000 minori.
Alcuni di loro tornano a casa da soli, altri vengono ritrovati dalle forze dell’ordine, altri ancora non hanno mai fatto ritorno. Secondo le cifre del Ministero dell’Interno nel 1996 sono stati dichiarati scomparsi 2391 minori. Di questi 1912 hanno riabbracciato le loro famiglie. Al marzo ’98 i minori dichiarati scomparsi erano 1419, di cui 796 sono stati rintracciati dalle forze dell’ordine.
Per farsi una pallida idea di quanto è grave il fenomeno basti sapere che, nel 1997, “Il Giornale” (15 Marzo 1997) titolava un lungo pezzo: “Dal ’90 quadruplicati i ragazzi spariti”. Oggi sono molti di più. Un calcolo, anche approssimativo, è impossibile. Il quotidiano, tra l’altro, denunciava: “Cresce il numero dei giovani, soprattutto tra i 15 e i 18 anni, che svaniscono nel nulla. Le piste: droga, sette religiose, voglia d’avventura e mercato degli schiavi” e, come vedremo, altro ancora. Nel mondo la situazione è molto più allarmante.

Solo negli Stati Uniti ogni giorno scompaiono 2200 bambini.

Tra questi “desaparecidos” tanti sono, anche, i bambini al di sotto dei dieci anni. E’ un problema grave, molto sentito in Europa, ne fanno fede la “Raccomandazione” (n.R-79-6) in relazione alle “Missing Persons” stabilita dal Council of Europe e la pubblicazione della Oxford Up. “The dictionary of national biography: missing person”. Se molti di questi giovani vengono ritrovati, di altri non se ne saprà più nulla. Alcuni di loro finiscono nella rete della prostituzione, della pornografia, della pedofilia, altri nel sottobosco criminale dei devoti di Satana.
Il giornale “La Stampa” (8/2/87) riporta la notizia di una sètta satanica che reclutava bambini. Ecco quanto scrive il quotidiano: “La sètta, “Gli scopritori” (Finders), fondata a Washington da un “santone” che oggi ha 66 anni, Marion Pettie, si serve dei piccoli per i suoi riti demoniaci, imperniati sul sacrificio di animali e, si sospetta, anche su pratiche sessuali. …La scoperta dell’organizzazione, sorta dai resti di una comune di hippies degli Anni Sessanta, ha sconvolto la capitale e tutti gli Stati Uniti”.
Ciò che più lascia sconcertati di questa sètta è che, secondo Ted Gunderson, dirigente dell’FBI di Los Angeles fino al pensionamento nel 1979 e, da allora, investigatore privato e consulente per la sicurezza, è, a quanto scrive la rivista “Nexus. New Times”, n. 23 (edizione italiana), la sua affermazione: “La mia conferenza relativa ai ‘bambini scomparsi’ documenta che i Finders (Scopritori, ndt) di Washington, DC, sono un’organizzazione di facciata della CIA; si tratta di un’operazione coperta coinvolta nel traffico internazionale di bambini”. Egli, commenta Uri Dowbenko, autore dell’articolo sulla citata rivista, si riferisce ad un rapporto del Servizio Dogana U.S.A. che asserisce che il caso della sètta Finders deve essere chiuso per il motivo che è “un affare interno della CIA”.

Uri Dowbenko scrive ancora nel n. 23 di “Nexus”:

“Bambini scomparsi, violenze sessuali su di essi e pedofilia a livello mondiale puntano tutti verso il coinvolgimento di una rete organizzata di criminali di alto livello che controllano di nascosto il sistema legale.

L’ex agente del FBI ed investigatore privato Ted Gunderson si trova d’accordo. Egli sostiene che “esiste una considerevole sovrapposizione di vari gruppi e organizzazioni, tuttavia la forza trainante è rappresentata dal movimento del culto satanico odierno“.

L’avvocato John W. DeCamp, nel suo agghiacciante libro-denuncia: “The Franklin Cover-up”, che tratta di pedofilia nelle alte sfere del potere, scrive:

“Le droghe non rappresentano il livello più profondo del male sponsorizzato dal governo; io ritengo che il livello più infimo dell’Inferno sia riservato a quelli che hanno evocato e attuato il ‘Monarch Project’.

‘Monarch’ fa riferimento a giovani che in America sono stati vittime di esperimenti di controllo mentale eseguiti da agenzie del governo USA come la CIA oppure agenzie di intelligence militare”. Il giornalista investigativo Anton Chaitkin, più volte citato nel libro di John W. DeCamp, spiega che questi esperimenti sono all’origine di una “produzione di un’orda di bambini la cui anima viene frantumata, il cui scopo sarebbe spiare, prostituirsi, uccidere e suicidarsi” (“Nexus”, n.23, cit.).

Jean Dagorno, docente di Analisi storiosociologica del quarto arrondissment dell’ “Ecole Superieur” di Parigi, eletto come indipendente a Bruxelles e famoso a livello mondiale per aver fatto esplodere la “bomba” Echelon (nella sua ormai famosa interrogazione sull’esistenza di un sistema di controllo delle comunicazioni, telefoni, fax, cellulari, ecc.) ha recentemente pubblicato un altro articolo-dinamite. Il professore sulla rivista francese “Etudes Storiosociologues (XV, nouvelle sèrie, page 14 et seguentes), nel suo saggio dal titolo: “Pourquoi moi?”, denuncia che i serial killer potrebbero essere il risultato di incredibili esperimenti e di ciò accusa la CIA. A sostegno della sua inquietante tesi si chiede, tra l’altro: “Cosa faceva, nel 1959 Aldous Huxley, in compagnia dell’antropologa Margaret Mead e del lisergico Timothy Leary, nella cella di Charles Manson, il prototipo dei serial killer, lo pseudosatanista che avrebbe confessato la torbida verità nascondendola nell’autoaccusa di aver partecipato ai riti di The Process? Cos’era, infatti, – The Process – se non una setta organizzata dalla Cia, per reclutare i soggetti più labili sui quali sperimentare le “terapie” di Huxley, della Mead e di Leary?”.

Secondo Dagorno queste particolari terapie venivano effettuate iniettando, nei soggetti cavia, le sostanze dalle quali, venti anni dopo, si sarebbero ricavati i principi attivi degli psicofarmaci di terza generazione. Oggi gli psicofarmaci sono le medicine più consumate nel mondo. Ebbene la grave accusa consiste nell’ipotesi che gli psicofarmaci, in soggetti particolari, inibirebbero ogni tipo di freni morali trasformandoli in serial killer. Se Dagorno dovesse avere ancora ragione, come per Echelon, sarebbe davvero terribile.

Per quanto concerne le accuse fatte, da più parti, alla Cia di produrre assassini programmati, è di grande interesse quanto scrive Maurizio Blondet sulle scoperte di un’antropologa, Karen Steinherz. La studiosa ha, infatti, incontrato seri ostacoli in una sua particolarissima indagine e, racconta Blondet, alla fine: “la Steinherz è giunta alla conclusione che il caso Manson (il guru malefico che spinse alcuni suoi seguaci ad uccidere persone che non conoscevano neanche, tra cui l’attrice Sharon Tate e altre 8 persone, ndr) non sia un’esplosione “accidentale” della violenza “latente in ogni società avanzata”, ma che invece possa configurarsi come un caso di manipolazione e di controllo di una personalità psicopatica da parte di “scienziati sociali” identificabili” (M. Blondet, Complotti I – Stati Uniti, Gran Bretagna, Il Minotauro, Milano 1995).

Tutto ciò è gravissimo. Riporto, per rendere più chiaro quanto affermato dalla studiosa, un piccolo brano di un’interessante conversazione del giornalista Blondet con un enigmatico personaggio “esperto di un genere assai speciale”. Quanto segue è in relazione a certi fatti inerenti all’attentato subito dal presidente Reagan il 30 marzo del 1981 e di cui fu accusato uno squilibrato, John Warnock Hinckley. Il misterioso interlocutore esordisce: “Come hanno fatto a convincere Lee Oswald a sparare a Kennedy? E Alì Agca a tirare al Papa? E’ la vecchia storia degli assassini solitari. Un pazzoide arriva dal nulla e bang-bang. (…). …bisogna scegliere uno squilibrato. Uno squilibrato è facile da ossessionare. (…). Ma è una cosa lunga in ogni caso, complicata. La preparazione può durare anni. Per questo in ogni momento i servizi hanno in preparazione psicologica una mezza dozzina di squilibrati da trasformare in assassini solitari al bisogno” (M. Blondet, Gli “Adelphi” della dissoluzione, Ediz. Ares, Milano 1994).

Esperimenti diabolici su esseri umani. Giovanissimi devastati da “apprendisti stregoni” travestiti da scienziati. Una drammatica testimonianza di questi orrori viene da un giovane recluso, Paul Bonacci, che è detenuto al centro correzionale di Lincoln, in isolamento, perché più volte minacciato di morte, per via di accuse gravissime rivolte dal giovane ad insospettabili uomini di potere. Lo psichiatra che lo ha sottoposto a perizia, Beverly Mead, ha dichiarato che il ragazzo è sano di mente e, a suo parere, dice il vero.

Bonacci racconta: “Ero nelle mani di un gruppo denominato Namba (North American man – Boy Love Association) che mi portava in riunioni a New York o a Boston. All’età di 9 anni, fui portato in un hotel con altri 5 ragazzi e ci hanno costretti ad avere rapporti sessuali mentre ci filmavano. In seguito mi obbligarono ad avere rapporti con bambini. Solo nel 1986 sono riuscito a slegarmi dal gruppo. (…). Nell’estate del 1985, Larry King (leader del progetto repubblicano di aiuti alla comunità di colore americana, ndr) mi portò, insieme ad un altro ragazzo, Nicholas, di Aurora, nel Colorado, in California per girare un film.

…c’era un ragazzo in gabbia. (…). Ci fecero spogliare e indossare dei vestiti tipo Tarzan e ci obbligarono ad avere rapporti con il ragazzo nella gabbia. Ci dissero di picchiarlo. (…). Arrivò un uomo e iniziò a sbattere il ragazzo come se fosse una bambola. Prese una pistola, gliela puntò in testa e sparò… (Bonacci poi fa i nomi di alcune delle persone che hanno abusato sessualmente di lui, ndr) Alan Bair, Peter Citron, Larry King, Harry Anderson, il deputato Barney Franks, a Washington. (…). …nel 1984 mi portarono al ranch South Fork, a Dallas, nel Texas, in corso la Convention Repubblicana e Larry King organizzava dei party-pedofili” (“Avvenimenti”, settimanale, 17 luglio 1991).

Paul Bonacci fu testimone di accadimenti ancora più spaventosi e prosegue il suo racconto con rivelazioni shoccanti: “Sono stato testimone del sacrificio umano di un bambino di pochi mesi. Era la ricorrenza del tempo della nascita di Cristo e, in questo rituale annuale, tutti cantavano per pervertire il sangue di Cristo. Con un pugnale uccisero e fecero a pezzi il bambino; poi riempirono una coppa col suo sangue mescolandola ad urina e ci obbligarono a bere dalla coppa mentre loro cantavano: ‘Satana è il Signore…’” (DeCamp J., The Franklin Cover-up, AWT, Inc. Lincoln, Nebraska 1992).

Le persone legate a King, leader del progetto Repubblicano di aiuti alla comunità nera tramite la “Credit Union” e il “National Black Repubblican Council”, erano dedite a

“rapimenti di bambini da impiegare nella prostituzione, produzione di snuff-film (film con morti in diretta) e party-pedofili.

Dopo l’avvio delle indagini della Commissione Franklin, numerosi “incidenti” hanno allontanato la data del processo contro di lui. Dan Ryan, socio di King, è stato trovato strangolato nella sua macchina. Bill Baker… partner del vice-presidente del “National Blak Repubblican Council” nel business della pornografia, è stato ucciso con un colpo alla nuca. Curtis Tucker… si è “gettato” da una finestra dell’Holiday Inn. Charlie Rogers, amante di King, si è “fatto saltare” la testa con un colpo di pistola. Bill Skaleske, ufficiale del Dipartimento di Polizia di Omaha che dirigeva le indagini su King, è stato trovato morto… Joe Malek, altro socio del mercante di bambini e proprietario del Peony Park, dove si svolgevano i party dei pedofili, è stato trovato morto, ucciso da un colpo di pistola: la polizia ha archiviato il caso come suicidio. Molti testimoni sono restii a presentarsi… Mike Lewis, 32 anni, incaricato di proteggere le vittime-testimoni, è stato trovato morto per un attacco di diabete. La commissione Franklin si è poi definitivamente arenata quando l’investigatore incaricato delle indagini, Gary Caradori, è morto in un misterioso incidente aereo, dopo aver informato il suo ufficio di avere informazioni sensazionali: “è dinamite…”” (“Avvenimenti”, settimanale, cit.).

In quasi tutta l’America si celebrano culti satanici, che praticano feroci cerimonie e, in non pochi casi, sacrifici umani. Dowbenko, sempre su “Nexus” n.23 (cit.) scrive: “Secondo John Coleman, autore di Conspirators’ Hierarchy: The Committee of 300: “La setta degli Illuminati è viva e vegeta in America… Poiché tale setta è anche nota come satanismo, ne deve conseguire che la CIA, mentre Dulles ne era a capo, veniva controllata da un satanista; lo stesso dicasi per George Bush (membro dell’Ordine dei Teschi e Ossa)””. L’ex presidente americano George Bush, infatti, sarebbe stato iniziato nel 1943, alla sètta “Skull and Bones” dell’Università di Yale, fondata nel 1832. La “Skull and Bones”, assieme a società come il Rhodes Trust, secondo l’autorevole rivista inglese “Economist” (25 dicembre 1992), sono la moderna risorgenza degli “Illuminati di Baviera” di Jean Adam Weisshaupt (1748-1830). Bush, tra l’altro, è anche un 33° grado della Massoneria di Rito Scozzese, lo ha rivelato Giuliano Di Bernardo, Gran Maestro della Massoneria italiana, al quotidiano “La Stampa” (23 marzo 1990).

Gli Illuminati di Baviera furono, secondo alcuni, i continuatori delle trame Templari e del grande disegno del governo del mondo. Serge Hutin scrive che gli Illuminati di Baviera erano in realtà “una società segreta… la quale perseguiva veramente, tra i suoi fini, quello della progressiva distruzione del vecchio regime (monarchico e religioso)” (S. Hutin, La frammassoneria, in “Storia delle religioni”, Laterza, Bari 1981). Essi, dopo l’annientamento del loro Ordine, si nascosero nella Massoneria ufficiale. Kenneth Grant, a tal proposito, conferma: “L’Ordine degli Illuminati fu soppresso nel 1786, ma Weishaupt ed un’intima cerchia di adepti continuarono ad operare in segreto dietro il paravento della Libera Massoneria, con cui l’Ordine si era collegato nel 1778” (Kenneth Grant, Il risveglio della magia, Astrolabio, Roma 1973). La setta degli Illuminati, fu la più pericolosa deviazione della Massoneria iniziatica.

Quanto ho raccolto in questo dossier, in relazione a certe efferatezze orripilanti, è tuttavia solo la punta di un iceberg di impensabili proporzioni. Nell’incredibile indifferenza dei mass media le stragi di innocenti continuano. A Los Angeles, in 22 comuni della contea, gli inquirenti stanno investigando su un gran numero di casi di pedofilia a sfondo rituale. In più parti del mondo si conoscono casi di bambini sacrificati a Satana. Ecco una terribile conferma: “Satana ha preso piede anche in Sudafrica con tutti i raccapriccianti aspetti del suo culto, quali il sacrificio di bambini sgozzati sull’ ”altare” del principe delle tenebre… riunioni orgiastiche dove giovanissimi sono obbligati ad avere rapporti sessuali con cani o caproni, i simboli più oleografici di Lucifero” (“Corriere della Sera”, 20 maggio 1990).

Le indagini vengono, quasi sempre, insabbiate, vi è come una congiura del silenzio, coperture misteriose. Ted Gunderson, per quanto riguarda gli Stati Uniti, ha affermato: “Ho quattro testimonianze particolareggiate di tre detenuti coinvolti in rituali satanici e una di un sacerdote dello Utah, che mi hanno confermato l’esistenza di cinquantamila-sessantamila casi annuali di sacrifici umani. (…). Sono stati ritrovati numerosi cimiteri in tutto il Paese, con decine di cadaveri non identificati e nessuno ha indagato a fondo…” (“Avvenimenti”, settimanale, cit.).

I crimini satanici sono in espansione in tutto il mondo. Per quanto concerne l’Inghilterra, Dianne Core, responsabile dell’Istituto Childwatch (Associazione di assistenza e protezione dei minori), ha denunciato connubi dei satanisti con lobby politiche che tendono a coprire le loro efferatezze. La dott.ssa Core ha, tra l’altro, affermato: “Purtroppo non abbiamo ancora individuato il vertice della gerarchia che controlla il satanismo in Gran Bretagna. …godono di protezioni ad altissimo livello”.

Pedofili satanisti sono presenti anche a Londra. Il “Corriere della Sera” del 18 marzo 1990, denuncia:

“Londra. Bambini torturati e violentati nel corso di riti satanici, feti estratti a forza dal ventre di madri minorenni e immolati…

Ai confini della realtà suonano, infatti, i racconti di bambine e adolescenti offerte agli alti sacerdoti di una sètta e ai loro adepti per essere violentate. Una volta gravide, le piccole verrebbero costrette ad abortire e il feto di quattro mesi sacrificato per la purificazione dei satanisti che ne berrebbero il sangue o se ne ciberebbero. …Un’inchiesta condotta da 66 gruppi di ricerca della “Società nazionale per la prevenzione della crudeltà contro i bambini” nel Regno Unito conferma l’esistenza di tali pratiche…”.

L’inglese Dianne Core, il 19 gennaio del 1998, alla cerimonia di fondazione del “Tribunale Internazionale Martin Luther King” denunciò che in Inghilterra nel mese di Aprile sarebbe iniziato un processo per stupro nei confronti di una giovane della quale disse: “Fu violentata da quando era piccola fino all’età di 15 anni. Quando raggiunse la fecondità, fu messa incinta otto volte; ogni volta fu fatta abortire al quarto mese e i feti furono messi nel congelatore, quindi mangiati in una cena satanica a cui lei fu obbligata a partecipare”.

Il rapporto tra pedofilia e satanismo è stato più volte provato.

Diverse inchieste giornalistiche e molti responsabili di centri di protezione per l’infanzia hanno lanciato il messaggio che, più frequentemente di quanto si creda, il racket della prostituzione dei minori e della pedofilia sono gestiti da sètte sataniche. Telefono Arcobaleno, l’associazione contro la pedofilia il cui direttore è il parroco di Avola (Siracusa), don Fortunato Di Noto, ha scoperto e denunciato un sito satanista che mostra terribili foto di sacrifici umani a Satana e le vittime sono giovanissimi. Di Noto ha affermato: “Si aveva il sospetto che il satanismo fosse in qualche modo legato alla pedofilia e ai sacrifici umani. Ma non si erano ancora rinvenuti siti così crudeli da ostentare le foto di sacrifici umani anche su soggetti minorenni. Le immagini a quanto pare non sono risultato di fotomontaggio” (“Gazzetta del Sud”, sabato 1 Luglio 2000).

In Inghilterra un bambino ha fatto rivelazioni allucinanti. Il quotidiano “Il Giorno” (15/9/90) scrive: “Nei suoi racconti confusi emergono truculente storie di uccisioni di neonati, di tombe aperte di notte, di cannibalismo e di riti misteriosi con diavoli e fantasmi e bambini costretti a bere pozioni misteriose prima di venir violentati e chiusi in gabbia. Le rivelazioni erano state fatte dal piccolo e da sua sorella in marzo, con l’aiuto di bambole e disegni”. Misfatti, che sembrerebbero godere di protezioni ad alto livello.

Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un’intervista (apparsa su “Teologica”, settembre/ottobre 1996), mi disse: “Certi personaggi praticano strani riti su un’isola vicino a Washington. Sono personaggi di alto livello, si riuniscono, in notti di luna piena, e celebrano dei riti molto particolari. Naturalmente nessuno vuole indagare su questo perché si tratta di gente molto potente. Sono cose che si sussurrano. Allo stesso modo in certi “entourage” politici di alto livello si dice, molto sottovoce, che vengano stuprati dei bambini. Il tutto avviene in un sottofondo rituale di magia nera. Non sono persone comuni che fanno queste cose, si tratta di gente che ricopre altissime cariche, funzionari del Pentagono, etc.”.

Orrori su orrori, che si intersecano in quella terra buia degli adoratori del diavolo. Ecco quanto scrive ancora “Il Corriere della Sera” (28/7/90): “Orrore a Londra dopo la scoperta di un mercato di pellicole per pedofili con riprese dal vero” e più avanti “Scotland Yard teme che almeno venti bambini, scomparsi senza lasciare traccia negli ultimi sei anni, abbiano fatto una fine orribile. Una squadra speciale è stata formata per indagare nel lurido mercato dei video pornografici “snuff” destinati a pedofili sadici. La parola “snuff” in gergo significa “morire, spegnersi” e in questi video le piccole vittime sono riprese dalle telecamere mentre sono torturate e uccise dopo avere subito violenze sessuali. La polizia è convinta che almeno sei bambini siano morti in questo modo a Londra e nella contea del Kent. L’Inghilterra… ha appreso con orrore che in seno alla società circolano mostri pronti a filmare i tormenti, l’agonia e la morte di bambini per soddisfare il piacere perverso di tanti altri mostri pronti a pagare dieci milioni per una copia del film”.

E’ una tragedia immane, che dilaga sempre di più ovunque. Le stime esatte delle giovanissime vittime sono impossibili e non esistono dati certi sull’entità del fenomeno, tuttavia, non meno di 250 milioni di copie di videocassette sono commercializzate in tutto il mondo, solo negli Stati Uniti sono stati venduti 20 milioni di video. Film sempre più ‘forti’, spesso, con torture seguite dalla morte del bambino. Ogni anno, nel mondo, un milione di minori di 18 anni è vittima dei commerci più turpi, che vanno dal sesso perverso nelle sue più svariate forme: prostituzione, turismo sessuale, pedofilia, pornografia, sadismo, etc., fino all’omicidio. Fatti orribili accadono in ogni parte di questo nostro pianeta. Sono recentissime le efferatezze compiute in Belgio. Fatti che, giorno dopo giorno, emergono identici a quelli appena narrati. Orrori, come quelli che sarebbero stati compiuti dal pedofilo criminale Marc Dutroux, ribattezzato il “mostro di Marcinelle”. Fatti truci e sconvolgenti, che la dicono lunga sulla diffusione di questo raccapricciante fenomeno.

Nei video del Dutroux “si vedrebbero – scrive la “Gazzetta del Sud” del 23 novembre 1996 – bambine violentate fino ad essere uccise. La denuncia è stata fatta ieri durante le manifestazioni organizzate a Parigi in occasione della prostituzione minorile e a dare l’incredibile notizia è stata la signora Sophie Wirtz, a capo della sezione belga del “Movimento del nido””. Più avanti altri fatti terribili: “Non si è ancora toccato il fondo dell’orrore in questa tragedia – ha detto la signora Wirtz – da due anni continuiamo a dire che le cassette video che fanno vedere la morte in diretta di bambini circolano in Belgio e temo che nell’affare Dutroux ci si orienti proprio verso questo genere di nefandezze”. La Wirtz afferma che, dall’inizio dei fatti accaduti in Belgio, le video cassette di pornografia minorile sequestrate sarebbero 600. La presidente del “Movimento del nido”, nell’intervista pubblicata dal quotidiano, spiega che : “la pedofilia non è un rapporto affettivo anzi è l’espressione del dominio sul bambino e lo stadio estremo di questo dominio è proprio la morte”. Parole che bruciano come fuoco.

Nell’affare Dutroux c’è di tutto: pedofilia, omicidi, necrofilia, snuff-film e personaggi dell’alta società belga, del mondo dell’alta finanza, della politica, etc. Questa è almeno l’opinione dei cittadini belgi. E’ anche strano che ad oggi l’inchiesta non abbia portato ancora a nulla circa i complici del Dutroux, anzi, sembra essersi arenata. Sono tanti i misteri. E’ vero che le piccole vittime sono molto di più di quanto è stato detto? I cittadini belgi sono sgomenti. Orrori dell’Europa, che fa scempio dei bambini. Così, mentre in Belgio oltre 350 mila persone manifestavano in piazza contro il mostro di Marcinelle e i tanti misteri che circondano quei crimini, in Svizzera calava il più stretto silenzio sul magnate elvetico arrestato, in Sri Lanka, con l’accusa di aver violentato mille e cinquecento bambini.

Il fenomeno, si è visto, è mondiale.

La zia di una delle due ragazzine assassinate da Mark Dutroux, il mostro di Marcinelle, ha fatto gravi dichiarazioni: “Il mercato dei video porno che coinvolgono minori ha tentacoli in tutta Europa, in Olanda, in Germania e in Svizzera”. Mostruosità di un mondo che abusa dei bambini, li stupra, li sevizia, li uccide brutalmente. Non è estraneo a questa efferatezza il revival dei culti satanici, che sono tornati in auge.

Dal quotidiano fiammingo “Der Standaard”, infatti apprendiamo, che almeno quattro poliziotti farebbero parte della sètta satanica “Abrasax”, sospettata di aver comprato bambine, dal killer-pedofilo Dutroux, per i loro riti. Si è arrivati a questa sconcertante scoperta grazie ad una lettera (un “buono di comando” si è detto) trovata durante una delle perquisizioni successive alla scoperta dei corpi di Julie e Melissa, nella casa di Bernard Weinstein, sepolto vivo dallo stesso Dutroux. In questa lettera firmata “Anubis” si chiedeva a Weinstein di “non dimenticare di ricordargli che la grande festa si avvicina e noi attendiamo il regalo per la grande sacerdotessa”. Evidentemente Weinstein doveva “ricordare” la promessa a Dutroux.

In più è stato trovato, anche, uno strano documento, nel quale, si faceva presente la necessità di trovare il prima possibile “otto vittime da uno a 33 anni”. “Anubis” è, al secolo, Francis Desmedt che è anche “gran maestro” della cosiddetta “vieille religion”, una specie di associazione internazionale di streghe. E la grande sacerdotessa ha anche lei un nome? Certo, si chiama Dominique Nephtys, anche lei un pezzo da novanta della “chiesa belga di Satana”. Chi sono gli altri membri di questa “chiesa satanica” rimasti segreti? E su quali protezioni hanno potuto contare?

Personaggi insospettabili continuano a fare scempio dei bambini e, spesso, rimangono impuniti. Recentemente il console aggiunto israeliano a Rio de Janeiro, Arie Scher, è stato accusato di pedofilia e traffico di minorenni è ed fuggito dal Brasile rifugiandosi in Israele. Scher sarebbe riuscito a scappare dal Brasile prima che le forze dell’ordine riuscissero a diffondere le sue generalità ai posti di frontiera. La polizia brasiliana ha raccolto, tra l’altro, le dichiarazioni di una ragazzina di tredici anni. La bambina “avrebbe partecipato a varie festicciole “a luci rosse” nell’appartamento del console nell’elegante quartiere di Ipanema. La stessa ragazzina appare nuda, abbracciata al diplomatico, in una foto tra le numerose sequestrate nell’appartamento. Secondo la polizia, Scher e il suo complice, il professore di ebraico George Schteinberg, mantenevano nove siti Internet di pornografia e pedofilia” (“Gazzetta del Sud”, 7 Luglio 2000).

Ma c’è di peggio, il settimanale “Diario” (anno V numero 15) pubblica un servizio davvero pauroso: “Dopo la terribile denuncia dell’eurodeputato Olivier Dupuis al congresso radicale, ‘Diario’ è andato a vedere che c’é di vero riguardo ai minori inseguiti e uccisi a fucilate per divertimento“. L’inchiesta dal titolo: “La caccia ai bambini in Belgio” è firmata dal giornalista Gianluca Paolucci. Ecco un piccolissimo brano di quanto si legge: “Place Fontenas, pieno centro di Bruxelles, a due passi dalla Grand’ Place e dai caffé alla moda… Il percorso che ha portato a PLace Fontenas è partito da Roma, dove, durante il congresso del Partito radicale, l’europarlamentare belga Olivier Dupuis ha lanciato una serie di affermazioni che hanno letteralmente gelato la platea. Ha raccontato che nel suo Paese c’é stato un periodo nel quale alcuni bambini venivano costretti a subire violenze di ogni tipo, dove alcuni di questi bambini venivano perfino uccisi, come conigli, durante delle partite di caccia “alle quali partecipano nobili, finanzieri, notabili e funzionari dello Stato””.

Nella nostra società il satanismo è un pericolo dilagante di cui, spesso, non se ne parla abbastanza, oppure lo si fa nel modo sbagliato. Gli adoratori del diavolo sono in aumento anche a Roma. Il quotidiano “Avvenire” del 5 settembre 1996 scrive: “un’altra sètta satanica è stata scoperta a Roma. Tremila adepti, 5 milioni per iscriversi…”. Il fatto che più “lascia stupiti – dissero gli inquirenti – è l’apparente insospettabilità di molte delle persone indagate…”. Si è anche appreso che: “sembra, che la congregazione contasse anche l’affiliazione di noti nomi del mondo dello spettacolo…”.

In Inghilterra spariscono, ogni anno, circa centomila giovani.

Scotland Yard, a Londra, deve occuparsi ogni giorno della sparizione di ben 2500 teenagers. I più vengono rintracciati, di alcuni non se ne saprà più nulla. Il giornalista Alfio Bernabei riporta altri fatti terribili accaduti a Londra: “Carni di bambini e di feti umani sono state mangiate da uomini e donne che hanno preso parte a riti cannibalistici in Inghilterra in questi ultimi anni nel quadro di un sinistro revival di cerimonie sataniche. Alcuni bambini sono stati sacrificati su altari dopo aver subito torture e sevizie sessuali…” (”L’Unità”, 9 agosto 1990). Sembra un’umanità impazzita.

Negli Stati Uniti questi orrori sono ancora più frequenti. E’ Modesto, “la cittadina californiana che detiene il record nazionale Usa di chi sparisce nel nulla”. “Non è chiaro perché, ma questo fazzoletto di California a est di San Francisco, detiene il record per il più alto numero di persone sparite nel nulla in America. I mancanti all’appello sono ben 1.500, soltanto negli ultimi sei mesi. Il fenomeno è davvero preoccupante, enorme: negli Stati Uniti, ogni anno, viene compilata una lista di circa 100 mila nomi” (“Diario della settimana”, n.17. Da mercoledì 28 aprile a martedì 4 maggio 1999).

Gli investigatori, almeno per alcuni di questi casi, puntano il dito sul mondo variegato e misterioso delle sètte sataniche. Questo è anche il pensiero di Fay Yager, dirigente il “Centro per la difesa dei bambini” (Children of the Underground). Il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva “Arcana”, trasmessa su Canale 5 (1989) affermava che negli Stati Uniti, secondo fonti attendibili, ogni anno vengono uccisi nel corso di riti satanici 50.000 persone, per lo più giovanissimi.

L’ex direttore dell’FBI di Los Angeles, Ted Gunderson, che ha dedicato molti anni ad indagare sui legami tra le sparizioni dei bambini e i riti satanici, affermò, in una puntata della trasmissione “Arcana”, che le vittime vengono torturate e poi uccise. Gunderson, tra l’altro, denuncia: “Durante le mie indagini, ho scoperto che esistono organizzazioni che rapiscono bambini per poi utilizzarli per sacrifici umani durante feste sataniche. Questi fatti coinvolgono, ai più alti livelli politici, avvocati, giudici, gente di potere… Sì, questi gruppi satanici sono indubbiamente coinvolti nel traffico di droga, nella prostituzione minorile, nella pornografia e nella produzione di “snuff-film”… Ho raccolto testimonianze di bambini di otto, nove anni. Avevano disegnato cose orribili: gente, fuoco, un bambino nel fuoco, feticci satanici, bambini torturati. Come può un bambino immaginare cose simili se non le ha vissute?” (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, in “Avvenimenti”, 17 luglio 1991).

Il perché questi orrendi crimini, nella stragrande maggioranza dei casi, restano impuniti e si fa poco a livello di indagini sarebbe dovuto al fatto, sempre secondo Gunderson, che manca la volontà politica. La legge non è severa, perché questi gruppi hanno protezioni ad alto livello. Negli USA si “discute su due scandali legati alla prostituzione infantile: droga-party con la partecipazione di bambini ed uccisioni in diretta per produrre snuff-film, che hanno coinvolto politici… molto vicini alla Casa Bianca. I servizi segreti, che dipendono direttamente dal presidente, sono intervenuti insabbiando le indagini, le vittime sono finite in prigione e i testimoni sono scomparsi e morti in strani incidenti o suicidi” (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.)

Ci si può chiedere, a questo punto, come fece il giornalista Giorgio Medail, nella trasmissione televisiva “Arcana”, andata in onda su Canale 5 (1989): “Perché il governo non fa nulla? Perché giornali e televisione non denunciano il massacro? E, allora, ecco che l’ombra di una lobby satanica ai vertici del potere è plausibile, necessaria per coprire le attività del movimento…”.

Il giornalista Paul Rodriguez del “Washington Times”, dopo una lunga e delicata indagine affermò: “Sono riuscito a provare che personaggi legati alla Casa Bianca e ai servizi gestivano una rete di ragazzi di vita, ho trovato molti documenti che provano il coinvolgimento di Craig Spence – probabile ex agente della Cia, legato agli ambienti dei servizi della Casa Bianca, ex direttore dello staff di George Bush e figura chiave nello scandalo Iran-Contras – nell’organizzazione di party gay e di pedofili. Dalle prove emerge il nome di un altro deputato, Barry Franks. Ci abbiamo lavorato in quattro per oltre un anno e le informazioni raccolte sono agghiaccianti. L’FBI è stato estromesso dalle indagini e del caso si sono occupati i servizi segreti che dipendono direttamente dalla Casa Bianca. E tutto ciò è molto strano. La rete criminale aveva legami sia con esponenti repubblicani che democratici e si estendeva da New York alla Pensilvania, dal Nebraska alla California. Il reclutamento dei ragazzi avveniva in molti modi, alcuni venivano rapiti per strada e poi detenuti in fattorie particolari. E’ un business imponente, prendono i bambini scappati di casa, negli istituti di adozione, nei campeggi…” (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.).

Rodriguez editorialista del “Washington Times”, ha svolto indagini per alcuni mesi, prima di sparare in prima pagina del suo giornale articoli di fuoco su una rete di ragazzi “di vita” che coinvolgeva deputati e vip legati a Ronald Reagan e George Bush. “Sesso in vendita in un appartamento di un deputato”, “Il servizio segreto insabbia l’inchiesta sui prostituti dei vip”, “Ragazzi di vita portati in un tour di mezzanotte alla Casa Bianca”: questi i titoli del “Washington Times””. (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, cit.). Dopo alcuni articoli Rodriguez mollò misteriosamente l’indagine.

Vi è, addirittur

Sarah Scazzi: Sabrina faceva riti satanici e la povera cuginetta lo sapeva

Avevo ragione io e, finalmente, la verità sta venendo a galla. Mia figlia Sarah aveva scoperto che qui ad Avetrana si celebrano terribili riti satanici, nei quali è coinvolta anche Sabrina. Adesso mia nipote deve dire tutto quello che sa. Deve spiegare dov e e cosa avveniva in quel misterioso casolare di cui parla nella telefonata che è stata intercettata dai carabinieri». Chi parla con Giallo è Concetta Serrano Scazzi, 52 anni, mamma di Sarah Scazzi. La donna, sconvolta, mentre si sfoga tiene tra le mani un documento che potrebbe segnare una svolta nelle indagini di uno dei casi di cronaca più sconvolgenti degli ultimi anni: l’omicidio di sua figlia Sarah, appunto. Su questo foglio, finora mai pubblicato, è trascritta una misteriosa conversazione telefonica, intercettata dai carabinieri, tra la nipote Sabrina Misseri, condannata in primo Sarah, e un suo amico, Alessio Pisello. Questa conversazione risale ai primissimi giorni dopo la scomparsa di Sarah, avvenuta il 26 agosto 2010. Era il 4 settembre e Avetrana era ancora una tranquilla cittadina della costa pugliese, pochi, ancora, sapevano della scomparsa di Sarah, il cui corpo fu ritrovato più di un mese dopo, il 7 ottobre. Nei primi giorni dopo la scomparsa della ragazzina, i carabinieri seguivano principalmente la pista dell’allontanamento volontario. Tutti i telefoni delle persone che ruotavano intorno a Sarah erano dunque sotto controllo: il sospetto infatti era che SarahScazzi_indaginichiuse qualcuno scoprisse la sua fuga. Alle 9,45 di quel 4 settembre, a soli sette giorni dalla sparizione di Sarah, Sabrina Misseri, mentre si trovava a casa con la sorella, chiamò al telefono il suo amico Alessio Pisello e disse: «Hei, Alè, ma tu lo hai detto ai carabinieri di quella masseria? ». Pisello rispose: «No, ancora no, perché non c erano. Non ti preoccupare… tanto ce chi sta andando prima di loro… Non ti preoccupare». Stanno andando, stanno andando… un paio di amici, in massa». Concetta guarda fisso il documento e stringe i denti per la rabbia. Dice la donna, con la solita calma che, però, tradisce l’emozione: «Adesso dobbiamo scoprire dove questo posto e, soprattutto, capire perché mia nipote non voleva che carabinieri andassero prima dei suoi amici. Cosa aveva da nascondere li?». E’ dilaniata, la povera Cosima. Da una parte ha paura di scoprire gli aspetti più nascosti della vita della sua bambina. Dall’altra, però, sa che questa nuova intercettazione non fa che confermare i suoi sospetti iniziali: «Ora ne sono sicura, lì avveniva qualcosa di losco che mia figlia sapeva e che non doveva raccontare a nessuno. Io l’ho sempre detto». Concetta, infatti, fin dall’inizio ha parlato di “riti malefici e messe nere” di ceri accesi che allungano le ombre dei muri devastati e sporchi di vecchi casolari. Oppure, di luoghi dove si consumavano sporchi giochi di lussuria e del vizio. Continua Concetta Scazzi: «L’ho sempre pensato leggendo i diari di mia figlia e vedendo i poster che appendeva nella sua stanza. Non mi sono mai piaciuti». In effetti, Sarah era attratta da tutto ciò che si accostava all’esoterismo, il mistero, l’eccesso. La sua stanza era tappezzata di foto di Marilyn Manson, il chiacchierato cantante statunitense bocciato dalla chiesa come l’Anticristo. Lei stessa amava presentarsi con il volto cereo e gli occhi truccati pesantemente e vestiva quasi sempre di nero. Ed è un caso che, poco prima di morire, Sarah avesse preso in prestito dalla biblioteca di Avetrana un libro su alcune sparizioni misteriose, dall’inquietante titolo Segreti di morte? Certo è che quale sia il luogo a cui si riferiscono Sabrina Misseri e il suo amico Alessio Pisello nell’intercettazione, rimane un mistero. Nessuno degli investigatori, infatti, ne ha mai chiesto conto ai protagonisti. Se lo chiede oggi mamma Concetta: «Perché non glielo hanno chiesto? E perché non glielo chiedono adesso a questi due? Mia nipote deve spiegare dove si trova quel luogo e cosa centra con la morte della mia Sarah. Io devo sapere cosa è successo». Ed ecco che, a tre anni di distanza da quei fatti, un altro mistero confonde le poche certezze dell orrendo delitto di Avetrana. Gli ingredienti del giallo, ancora una volta, ci sono tutti: un casolare abbandonato tra gli infiniti uliveti che circondano il piccolo paese sul confine delle tre province di Taranto, Lecce e Brindisi. Il desiderio di una presunta assassina che vuole tenere il più possibile lontano da quel posto le persone impegnate nelle ricerche della cugina scomparsa. E la tenacia di una madre che, per dare un senso al proprio, immenso, dolore, non si arrende. Concetta Serrano, infatti, non si è mai accontentata dell’unico movente che, secondo i giudici, avrebbe spinto Sabrina a uccidere la cugina: la sua gelosia nei confronti della cugina Sarah. Concetta non vuole escludere nessuna pista alternativa. Nemmeno quella, terribile, secondo cui Sarah sarebbe stata uccisa perché era venuta a conoscenza dei riti satanici che si svolgevano ad Avetrana. E’ proprio questo il secondo movente a cui si riferiva il pubblico ministero Mariano Buccoliero nel processo contro Sabrina e Cosima Misseri?

«NON VOLEVANO FARLA PARLARE» In quell’occasione, infatti, l’uomo sostenne che era difficile pensare che Sabrina avesse ucciso sua cugina solo per la sua gelosia nei confronti di Ivano Russo, 26 anni, il ragazzo conteso tra le due. Il pubblico ministero fece riferimento a «qualcosa di grave legato allo stato di tensione tra le due cugine, la pubblicità dei rapporti intimi tra Sabrina e Ivano, e discussioni tra Sabrina e la madre per quello che avrebbe detto la gente». Cosa non doveva dire la ragazzina alla gente? Il pubblico ministero non lo disse chiaramente, ma lo lasciò intendere: «Se Cosima Misseri è uscita e ha preso lauto per riprendere Sarah, vuol dire che era necessario impedire che la ragazza tornasse a casa e raccontasse le ragioni del litigio e tutto ciò che era accaduto in casa Misseri». Cose che Sarah non avrebbe dovuto raccontare? Forse ciò che accadeva nelle campagne di Avetrana nelle sere dedicate a Satana? Questo è quello di cui è convinta Concetta. D’altra parte, anche Avetrana è piena di misteri e di casolari sparsi nelle campagne dove sono evidenti le tracce di sinistre attività. Uno, in particolare, è frequentato dalle coppiette e da alcuni ragazzi, tra i quali gli amici di Sarah e Sabrina. Questo casolare è pieno di scritte e graffiti dall’inequivocabile significato esoterico: potete vedere le foto in queste pagine. In paese lo chiamano “la casa dell’Africa”. Si dice che proprio qui, molti anni fa, la giovane figlia di una nobile famiglia che ci abitava morì cadendo in un pozzo. E questa la masseria che tanto preoccupava Sabrina Misseri al telefono?

di Luca Zecca

Fonte: Menti informatiche

http://mentiinformatiche.com/2013/10/sarah-scazzi-sabrina-faceva-riti-satanici-e-la-povera-cuginetta-lo-sapeva.html

Croazia: educazione sessuale dai pedofili legati a Soros

 
Dobbiamo considerare un diritto negato quello dello stupro dei bambini? Assisteremo a manifestazioni dell’orgoglio pedofilo? Insostenibile l’idea che un bambino si esprima sessualmente, come sostenere che si possa stuprare una donna (o uomo) perché ci ha provocati. A questo punto sostengo che per i reati di pedofilia voglio la pena di morte. L’integrità di un bambino non deve essere violata, da chi che sia, soprattutto da persone DISTURBATE che necessitano di cure. Disgustose e vergognose le reazioni di accanimento verso la dottoressa. Preoccupante perché dimostra quando dall’elite sia apprezzata questa perversione sado maso, tipico di chi gode sottomettendo la volontà altrui senza il consenso.
Barbara
 
Croazia: educazione sessuale dai pedofili legati a Soros
 
di Josip Horvaticek. I programmi di educazione sessuale per i bambini recentemente imposti in Croazia, ma già attuati in molti paesi secondo il metodo Kinsey, sono stati redatti da pedofili.

E’ quanto sostiene la studiosa americana Judith Reisman che, invitata recentemente in Croazia per una serie di incontri e conferenze legate alla recente introduzione di (sconvolgenti) corsi di educazione sessuale, ha anche dimostrato i legami di questa lobby con la Fondazione Soros.

 
Judith Reisman, in passato consulente dell’FBI nonché del Parlamento e di diversi ministeri statunitensi, è uno dei maggiori esperti mondiali sul malfamato Kinsey Institute e il suo fondatore, Alfred Kinsey. La dottoressa Reisman ha dolorosamente vissuto in prima persona gli effetti della diffusione delle teorie di Kinsey: una figlia di dieci anni è stata stuprata da un violentatore seriale tredicenne, accanito lettore di Playboy. Dopo avere constatato come molte persone giustificassero questo atto affermando che forse la figlia era stata consenziente poiché i bambini sarebbero esseri sessuali, cioè desidererebbero il sesso, fin dalla nascita – una delle teorie di Kinsey -, la Reisman ha iniziato a studiare gli effetti di queste teorie, constatando come esse abbiano provocato nel secondo dopoguerra una diffusione esponenziale della pornografia e della pedofilia.
 
Considerate queste premesse, non sorprende che, una volta appreso dell’arrivo di Judith Reisman, i media croati di sinistra e laicisti, che appoggiano il governo nel suo programma di educazione sessuale, abbiano allestito una vera e propria propaganda di guerra nei confronti della scienziata americana, fatta di menzogne, insulti personali e diffamazioni, tra le quali quella di essere una «negatrice dell’Olocausto», il che, detto di un’ebrea americana che ha perso la maggior parte del ramo europeo della sua famiglia nei campi di concentramento nazisti, ha rappresentato un segno di inciviltà e arretratezza culturale veramente deprecabili.
 
I toni non sono scesi neppure durante la sua permanenza in Croazia. Al termine della lezione tenuta presso la Facoltà di Scienze Politiche, la dottoressa Reisman è stata aggredita verbalmente dal preside della medesima Facoltà, Nenad Zakošek. Alcune forze politiche di governo hanno cercato di impedire una conferenza della studiosa americana nel Parlamento croato, mentre il previsto dibattito alla Facoltà di Filosofia tra la dottoressa Reisman e il prof. Aleksandar Štulhofer, discepolo di Kinsey e ideatore del programma di educazione sessuale adottato dal Ministero croato per l’istruzione, è stato sospeso per ‘motivi di ordine pubblico’ a causa della ressa, creata ad arte dai gruppi appartenenti alla galassia omosessuale, che si è creata nell’aula dove il dibattito si sarebbe dovuto tenere.
 
Un improvviso ‘problema tecnico’ ha interrotto subito dopo l’inizio la proiezione del documentario su Kinsey del giornalista britannico Timothy Tate, collaboratore della dottoressa Reisman, in uno dei più grandi e moderni cinema di Zagabria alla presenza dell’autore e di circa 800 persone (tale problema non si era presentato nella proiezione di prova del DVD né a un successivo tentativo a porte chiuse compiuto in un altro locale). Un altro guasto, questa volta al sistema di amplificazione, ha poi impedito alla dottoressa Reisman e a Tate di tenere un’improvvisata conferenza dal palco del cinema che sostituisse la proiezione del film.
 
Questi avvenimenti hanno peraltro provocato la durissima reazione della sezione croata del Comitato di Helsinki.
In ogni caso la Reisman ha avuto modo di stupire i suoi ascoltatori non solo illuminando la figura di Alfred Kinsey (in Parlamento, davanti agli attoniti parlamenmtari del centro-destra che l’avevano invitata, lo ha definito il «pedofilo che ha cambiato il mondo» e uno «psicopatico sessuale che ha contaminato le nostre famiglie, la nostra cultura, le nostre leggi»), ma soprattutto ricostruendo l’origine dei programmi di educazione sessuale imposti alla Croazia. La studiosa americana ha rivelato come il professor Štulhofer abbia scritto un libro con lo studioso olandese pedofilo Theo Sandford, attualmente professore presso la Columbia University. Va notato che Sandford non è un esimio professore universitario con inconfessabili vizi privati, bensì un pedofilo dichiarato, co-fondatore e redattore della rivista olandese in lingua inglese di pedofili dichiarati Paidika, nonché autore di uno studio che si può trovare anche in rete dal titolo Boys on their contacts with men: a study of sexually expressed friendships (I ragazzi maschi nei contatti con gli uomini adulti: uno studio di amicizie espresse sessualmente), che non si limita a compiere un’indagine sulla pedofilia, ma esprime sulla stessa una chiara valutazione positiva.
 
In una successiva conferenza stampa, il giornalista inglese Timothy Tate ha poi affermato come Štulhofer abbia avuto non solamente uno, bensì tre collaboratori pedofili dichiarati e propagandisti della liceità della pedofilia, e cioè – oltre a Sandford – il sessuologo americano Vern Bullough, scomparso nel 2006, e il sessuologo tedesco Erwin J. Haeberle.
 
Bullough è stato, come Sandford, cofondatore e redattore di Paidika. Nella dichiarazione di intenti relativa a questa pubblicazione, egli afferma: «Il punto di partenza di Paidika (Paideia) è necessariamente la coscienza del nostro essere pedofili. Consideriamo la pedofilia come un rapporto sessuale consenziente tra persone di generazioni diverse».
 
In un’intervista concessa nel 1978 alla rivista pornografica americana Hustler, Haeberle ha invece affermato che è del tutto normale avere rapporti sessuali con bambini, i quali dovrebbero avere libero accesso ai libri per adulti – cioè pornografici – ed essere liberi di scegliere i propri partner sessuali, ivi inclusi gli adulti. Questo pedofilo dichiarato è stato membro dal 1977 al 1988 dell’Institute for Advanced Study of Human Sexuality, che ha redatto la maggior parte dei programmi di educazione sessuale nel mondo, corredato di fotografie pornografiche anche di bambini in seguito vendute a Hustler.
 
Una prova della stretta collaborazione tra Štulhofer e questi colleghi sessuologi pedofili è l’avere fatto parte tutti e quattro del comitato organizzatore di un convegno internazionale di sessuologi tenutosi a Dubrovnik, in Croazia, nel 2001 e finanziato dalla fondazione Soros.
 
Della stessa tendenza è un altro collaboratore di Štulhofer, il sessuologo tedesco Gunther Schmidt, il quale ha scritto la prefazione al libro di Sandford Male Intergenerational Intimacy (trad.: Intimità intergenerazionale tra maschi), affermando tra l’altro: «La minaccia che tutti gli atti di pedofilia vengano puniti dalla legge molto difficilmente potrebbe essere considerata un’azione degna di una società civile … Ciò rappresenta una discriminazione e la persecuzione di una minoranza, e quindi tali disposizioni di legge andrebbero abrogate».
 
Judith Reisman ha quindi provato che il programma di educazione sessuale imposto in Croazia, preparato secondo il metodo Kinsey dal prof. Štulhofer, è simile, quanto ai suoi tre scopi principali, a quasi tutti i programmi di educazione sessuale adottati a livello mondiale. Si tratta cioè del tentativo di sessualizzare i bambini e fornire ‘carne fresca’ per le voglie malsane di adulti perversi, di sdoganare l’omosessualità e altri gravi disordini della personalità come normali manifestazioni della sessualità umana, nonché di rendere i giovani dipendenti dal sesso a tutto vantaggio dell’industria della pornografia e dei preservativi, e ciò con il pretesto della lotta alle malattie trasmissibili sessualmente.
 
La presenza della dottoressa Reisman in Croazia ha provocato un terremoto che ha fatto vacillare i palazzi della politica, e ha indotto il governo a muoversi anche per vie diplomatiche. Secondo quanto rivelano fonti della Curia romana, l’ambasciatore croato presso la Santa Sede, Filip Vu?ak, avrebbe avuto un incontro con il segretario per i rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti, allo scopo di ammorbidire la posizione della Chiesa sulla questione, ricevendo un netto rifiuto da parte del suo interlocutore vaticano.
 
In un Paese democratico, la presentazione delle prove inconfutabili degli stretti legami di collaborazione tra l’ideatore di questo programma e i circoli pedofili, oltre a conseguenze di natura penale per l’interessato, avrebbe portato alle immediate dimissioni di Štulhofer e di tutti i funzionari del Ministero dell’Istruzione coinvolti nell’elaborazione del programma, ivi incluso lo stesso ministro. Non così nella Croazia di oggi che si appresta a entrare nell’Unione Europea. Anzi, passato il “terremoto” Reisman, i media di regime hanno fatto calare il silenzio sulla vicenda, e Štulhofer viene spesso chiamato in televisione a pontificare su questioni di sessualità, specialmente infantile (!) e giovanile, mentre nelle scuole elementari vengono proposti ai bambini di dieci anni temi di ‘lingua croata’ in cui si rappresentano situazioni esplicitamente sessuali.
 
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