DANIELE E APOCALISSE: PROFEZIE DELLA FINE DEL MONDO

Daniele e le 4 Visioni

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La linea profetica del libro di Daniele, dal cap.1 al cap. 12, si estende dal 606 a.C. fino alla seconda venuta di Cristo. In essa sono contenute quattro visioni.

La profezia è la storia scritta prima che accade. Daniele nel suo libro non ci dà il giorno e l’ora della venuta di Cristo, ma ci avverte quando accadono gli eventi finali.

L’applicazione storica di base delle profezie di Daniele e Apocalisse è sempre letterale (un giorno = un giorno). Alcune profezie rivestono una funzione simbolica (un giorno = un anno), quando la situazione storica ne rivela questa, per esempio, i 1260 giorni di Daniele 7:25, sono letterali alla nascita, ma diventano simbolici perché il tempo storico della profezia riguardo la persecuzione medievale papale, va dal 538 al 1798, quindi un giorno equivale un anno. In tal modo i 1260 giorni di Daniele 7: 25 diventano 1260 anni.

Viceversa, i sette tempi (o sette anni) di Daniele 4:23-25, nonostante siano scritti con un linguaggio simbolico sono sette anni letterali e i giorni non diventano anni, perché la situazione del medesimo capitolo li attribuisce, come punizione dell’orgoglio di Nebucadnetsar, alla vita del re, quindi si rifeririscono ad un arco di tempo corrispondente alla vita del re. Se cambiassimo i sette anni in tempo profetico simbolico diventerebbero 2520 anni, un tempo incompatibile con la vita di una persona. Il verso 34 del medesimo capitolo pone fine a “quei giorni” perché il re Nebucadnetsar rinsavisce e dà gloria all’Eterno.
Non si può capire l’Apocalisse se non si ha un quadro chiaro di Daniele.

Daniele descrive quattro Visioni che trattano la storia della nascita e della caduta di 8 Imperi. Ciononostante le visioni si fermano al “quarto impero” come se fosse l’ultimo e determinasse le condizioni di vita degli altri imperi.
Sotto ispirazione di Dio Daniele utilizza appellativi diversi per il “quarto impero”.
Nella prima visione della “statua” di Daniele 2, il quarto impero è formato da gambe di ferro e piedi di ferro e argilla. Nella seconda visione di Daniele 7, gli stessi regni sono bestie selvagge e la quarta bestia è descritta come “diversa dalle altre,. spaventevole.. con 10 corna”. Nella terza visione di Daniele 8, la cui spiegazione è completata nel capitolo 9, la quarta bestia è “un piccolo corno” o come è nell’originale “il corno della piccolezza (ignobile)”. Nella quarta visione di Daniele 11, la quarta bestia è il “re” del Nord e il “re” del Sud che nell’epilogo finale della storia del mondo si tramuta in Abominazione dei desolati (Daniele 12:11), l’ultimo Grande Impero Mondiale ovvero “Ottava bestia che viene dai sette” (Apocalisse 17:11). Tutto questi imperi sono sorti e caduti a causa dei “quattro venti dei cieli” (Dan. 7:2; 11:4).
Lo studio di queste visioni coinvolge in modo diretto il popolo d’Israele carnale. Non s’intende come discrimina. Il Rimanente fedele a Cristo del popolo d’Israele carnale è escluso perchè farà parte del rimanente fedele di Cristo nell‘ISRAELE SPIRITUALE proveniente da ogni popolo, lingua e nazione.

I^ VISIONE

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Nella prima visione del cap.2, Nebucadnetsar vide una statua che raffigurava quattro Imperi (Dan. 2: 27 – 45), Daniele la interpreta dopo avere ricevuto l’intendimento da Dio in visione – Dan.2:17-23,30.
I quattro Imperi della statua sono:

– Babilonia 606 – 538 a.C. = “la testa d’oro” – Dan.2:36-38.
– Medio – Persia 538- 331 a.C. = “petto e braccia   d’argento” – Dan.2:39p.p.
– Grecia – 331- 168 a. C  = “ventre e cosce di rame” – Dan.2:39 s.p.
– Roma pagana – 168 a.C. – 476 d.C. = “gambe di ferro, piedi di ferro-argilla” -Dan.2:40.
Daniele si sofferma sulla quarta Bestia “Forte come il ferro” (Dan2:40) mescolato con la “molle argilla”
La profezia dei quattro regni di Daniele contiene dettagli singolari dove spiccano sfumature di un potere invisibile all’interno dei regni secolari di Babilonia, Medio-Persia, Grecia, Roma, che determina l’ascesa e la caduta d’essi.
Babilonia apre lo scenario del succedersi di questi regni, e non a caso, ma per una specifica pecularietà della profezia biblica che racchiude la sorte di questi regni in relazione con Israele carnale a partire da Babilonia in cui il popolo d’Israele della Tribù di Giuda fu deportato. (Giuda si fuse alla tribù di Beniamino che era sodomita. Dio ordinò di distruggere la Tribù di Beniamino, ma Giuda unì i 400 superstiti beniaminita a donne Giudee: Giudici cap. 19-20-21).
Le 10 Tribù d’Israele del Nord erano stati dispersi nel 721 circa a.C. dagli Assiri.
Tutto Israele era in apostasia e disperso.
Dalla deportazione a Babilonia, Israele non riprenderà più l’egemonia passata come Nazione, ma resterà sotto il dominio di questi regni, sebbene governata da re ebrei e libera di professare la propria religione e amministrare le sue leggi, tuttavia, la sua idolatria non cessò.
Il Messia doveva incarnarsi dalla Tribù di Giuda e Dio gli prolungò il tempo di grazia fino al compimento delle 70 settimane o 490 anni (457 a.C – 34 d.C.), promesse a Daniele per l’adempiersi della venuta del Messia.
Il quarto regno si forma nel 168 a.C. con l’ascesa dell’Impero Romano. E’ formato da ferro e argilla: il componente del ferro è forte, idoneo alla politica, alla guerra e alla conquista dei poteri del mondo; l’altro componente, l’argilla, è un potere religioso che ambisce al PREDOMINIO RELIGIOSO nel mondo.
In Daniele 2:40-45, appare pacifico che il quarto regno inizia con gli elementi di ferro, le gambe, che hanno il ruolo di spezzare i “potenti” (8:24) con la forza (caduta degli imperi); infatti, è il quarto regno che distrugge i tre regni prima di Roma, Babilonia, Medio-Persia, Grecia (Dan. 2:39-40).
“Quel Regno (il quarto) distruggerà e schiaccierà tutti gli imperi precedenti, così come il ferro fracassa e schiaccia tutto ciò che colpisce” Daniele 2:40, New Living Translation.
Questo è un primo dettaglio di estrema importanza che non riconosce Roma Pagana come la quarta bestia di ferro-argilla, dato che essa non esisteva come potenza conquistatrice al tempo di Babilonia, Medio Persia, solo alla morte di Alessandro Magno (avvelenato), con l’avvento dei quattro generali che smembrarono il regno di Alessandro Magno in quattro regni, si affaccia la forza dell’Impero Romano, pertanto non poteva distruggere i tre regni prima di essa (Dan. 2:39-40).
Un secondo dettaglio che  esclude il quarto regno come Roma Imperiale malgrado esista come impero secolare nel tempo storico del quarto regno, è che esso arrivi sino alla fine del mondo, al ritorno di Gesù, mentre Roma Imperiale cadde nel 476 d.C.
Bisogna rilevare che la quarta bestia si compone e si origina nel 168 a.C. quando
non è ancora venuto il Messia incarnato, ovviamente non esisteva nemmeno il Cristianesimo. L’unica religione era quella del popolo ebreo.
L’azione distruttiva del quarto regno usata nei confronti dei primi tre regni, Babilonia, Medio-Persia e Grecia continuerà con la distruzione dell’Impero Romano d’Occidente e con le nazioni del mondo, sino a quando si convergerà in un Governo Mondiale che domina sui popoli della terra, immediatamente prima del ritorno di Cristo.

Le 10 dita (estrema punta del tempo della fine), in realtà sono “dieci re” o regni (Dan.2:42-44; Apocalisse 17:12,13) che diventano visibili nell’ultima generazione, nondimeno, essi si trovano sulla bestia al momento della sua nascita (Dan.7:7), nel 168 a.C. in concomitanza dell’ascesa dell’Impero Romano. Questo dettaglio  dimostra che i 10 stati fondanti l’Europa sono le 10 Tribù d’Israele che si erano assimilati alle popolazioni dove erano dispersi e si trasformarono in quei popoli barbari che esistevano sulla bestia sin dalla sua formazione nel 168 a.C., rappresentati dal “ferro”. Queste 10 Tribù nel 476 fecero cadere l’Impero Romano d’Occidente, e insieme alla Tribù di Giuda, l’argilla, l’elemento religioso (Isaia 64:8) del quarto impero, si appropriarono dell’Europa e del Vaticano dietro il velo del Cristianesimo (Ap. 2:8-9,13), come vaso a disonore di Dio (Romani 9:20-22), che agisce con “astuzia” e “stratagemma” distruggendo i costumi morali della nazione di turno e smembrando il tessuto sociale ed economico come accade fino ai nostri giorni.

Giovanni descrive la quarta bestia in Apocalisse, al tempo della fine, con una precisione impressionante sulle caratteristiche dei regni che la sottomisero e che essa ha controllato e dai quali ne ha assorbito gli usi, il culto, i costumi, facendo sì che continuasse con il quarto impero:
“E vidi salire dal mare una bestia (bestia ebrea al tempo di Roma pagana) che aveva dieci corna (10 Tribù d’Israele del Nord) e sette teste, (i sette imperi dove ha predominato dietro il velo e dai quali viene come ottava e ultima bestia Ap. 17:11) e sulle corna dieci diademi (Giovanni la vede nel momento in cui prende il potere mondiale Ap. 13:3-5) e sulle teste nomi di bestemmia (la religione dell’unità umana abominevole a Dio, Chiesa ecumenica Mondiale Ap. 17:3). E la bestia che io vidi era simile a un leopardo (Grecia), i suoi piedi erano come quelli dell’orso (Medio-Persia) e la sua bocca come quella del leone (Babilonia); e il dragone (Satana Ap. 12:9) le diede la sua potenza, il suo trono (Ap. 2:9,13) e grande autorità (prima con la forza di Roma pagana, con l’avvento di Cristo con il potere religioso del papato controllato dall’Anticristo Giudeo Ap. 2:13)” Apocalisse 13:1-2

La prima visione mette a nudo la risposta del popolo ebreo al castigo di Dio per la sua continua apostasia e idolatria. Israele non si pente, ma reagisce formulando un progetto di Impero Universale senza sottostare all’autorità di Dio. Tant’è quando arriva Cristo, i Giudei non Lo riconoscono perchè Cristo non concorda con i loro malvagi progetti e Lo uccidono per mano di Ponzio Pilato che per tre volte tenta di salvare Cristo dall’odio feroce e assassino della dirigenza religiosa ebrea e del popolo (Luca 23:13-25). Ma Dio ha sempre un piccolo rimanente fedele nel Suo popolo: Daniele e i suoi compagni per la loro fedeltà fecero conoscere ai popoli pagani il vero Dio. Quando nacque Cristo a Betlemme, i re magi erano tre re pagani che avevano conosciuto il vero Dio per mezzo del piccolo rimanente d’Israele, questi re pagani onorarono la nascita del Redentore del mondo piuttosto che onorarla i leader Giudei. Gli apostoli erano ebrei ma si convertirono a Cristo e come Cristiani proclamarono i principi della NUOVA ALLEANZA ETERNA di Cristo, in tutto il mondo.
Nel quarto impero vive l’identità politico-religioso delle 12 tribù d’Israele che sorgono dalla stessa famiglia (ebrei) e stabiliscono un’alleanza di comodo per far fronte a un pericolo comune dato dalla loro condizione di dispersione e sottomissione agli imperi pagani.
Essi si costituirono come forza dominante segreta all’interno degli Imperi secolari e del papato fino all’ultima generazione. La formazione e il programma devastante del quarto regno Giudeo-Israelita si scaglierà contro il Cristianesimo fino al ritorno di Cristo.

 

II VISIONE

La seconda Visione di Daniele 7, ripete lo scenario dei quattro regni  di Daniele 2, con imperi simili a bestie feroci, Dio rivela a Daniele la natura dei regni dal punto di vista morale, religioso, i quali lontani da Dio mostrano un degrado spirituale e sprofondano essenzialmente nella ferocia animale. Questo presuppone una lotta impari per il potere, senza esclusione di colpi, una guerra dove “il fine giustifica i mezzi” per usare il principio di Machiavelli. Nella II Visione, Dio è sotto attacco del “piccolo corno” (Daniele 7:23-25).

Le sorti di questi imperi sono determinati dai “quattro venti dei cieli”:

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“Daniele prese a parlare: Stavo osservando nella mia visione notturna: ed ecco i quattro venti del cielo fomentare (sconvolgere, fare guerra) nel grande mare (Mediterraneo) e quattro bestie selvagge emergere dal mare (popoli), l’una distinta dall’altra” Daniele 7:2.
I Settanta traducono:
“I quattro venti del cielo caddero sul grande mare”.

La Peshitta similmente traduce:
“I
quattro venti del cielo si sono precipitati ( προσέβαλον ) sul grande mare”.

L’impeto dei venti del cielo che soffia simultaneamente dai quattro canti della terra sconvolge i “mari” che nel linguaggio profetico sono i popoli (Ap. 17:1,15) e le quattro bestie o regni secolari hanno la loro origine da queste guerre e tumulti.

Chi sono i quattro venti del cielo?

Jamieson-Fausset-Brown Bible Commentary,
afferma che i quattro “venti del cielo” sono “l’anima” delle “quattro bestie”.

“La furia rabbiosa dei quattro venti del cielo provocano le varie agitazioni politiche e sociali che disturbano la storia del mondo, e conducono ai cambiamenti e rivoluzioni che marcano come meta il suo progresso verso la fine (dei tempi)” Ellicott’s Commentary for English Readers.

I quattro “venti” in senso metaforico indicano guerre, il “cielo” è la sede di Dio (Matteo 6:9), pertanto ha una connotazione religiosa. L’elemento religioso rappresentato dal “cielo”, ha un ruolo primario assieme ai “venti”, l’elemento di forza che provoca guerre per la formazione delle quattro bestie selvagge.

Nella III Visione di Daniele 8, vedremo che i “quattro venti del cielo” daranno vita al “piccolo corno”.

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Vediamo il susseguirsi di questi regni:

– Babilonia “come un leone” – Dan.7:4.

– Medio – Persia “come un orso” – Dan.7:5.

– Grecia “come un leopardo” – Dan.7:6.

– Roma pagana come una “bestia spaventevole… diversa da tutte le altre bestie” – Dan.7:7.

– Roma Papale 538-1798, come un “piccolo corno”. Dan. 7:8.

“Perché la quarta bestia è diversa dalle altre”?

“Poi nella mia visione notturna, vidi una quarta bestia. Era terrificante, spaventosa e straordinariamente forte e aveva denti di ferro di grandi dimensioni. Divorava e schiacciava le sue vittime e calpestava coi piedi tutto ciò che rimaneva.Agiva in modo diverso da tutte le altre bestie che avevo visto prima. Aveva dieci corna Daniele 7:7.

Daniele non trova un nome appropriato per la ferocia di questa bestia essendo più crudele e orribile rispetto a qualsiasi tipo di bestia. Trasuda rabbia, collera, crudeltà. Determinata a schiacciare e distruggere tutto, per avere il dominio universale.
Nella statua di Daniele 2, il quarto impero aveva le gambe di ferro. In Daniele 7:7 la quarta bestia ha i denti di ferro con i quali fa a pezzi le sue prede. Nessun potere umano è sua pari (Apocalisse 13:4). Infatti, è Gesù che al Suo ritorno la distrugge (Daniele 2:45, 7:26-27, 8:25, 11:45; Apocalisse 18:7-8, 19:17-20).
La quarta bestia governa con stratagemmi che sfuggono all’identificazione e alla forza del potere umano, perché è governata da Satana (Ap. 13:4). Essa, come “l’argilla”, prende la forma che più le conviene. Questa è la diversità della quarta bestia. Daniele 2:39-40 spiega che il quarto regno o quarta bestia, “farà a pezzi e frantumerà tutti questi regni” (Babilonia, Medio-Persia, Grecia) facendo alternare alla caduta di un impero l’ascesa di un’altro e così fino al quarto regno, e continuerà con lo stesso metodo fino alla fine dei tempi (Dan. 7:11).

Guardando il contesto storico c’è un filo conduttore che unisce queste bestie al popolo d’Israele, l’unico popolo in quel tempo a conoscere il vero Dio. Israele dominato da questi regni, in realtà è determinante per la loro sorte.

“La quarta bestia sarà un quarto regno sulla terra, che sarà diverso da tutti gli altri regni e divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà. Le dieci corna sono dieci re che governeranno questo regno; dopo di loro ne sorgerà un altro (corno), che sarà diverso dai precedenti e abbatterà tre re. Egli proferirà parole contro l’Altissimo, perseguiterà i santi dell’Altissimo con l’intento di sterminarli e penserà di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà di un tempo” Daniele 7:23-25

“Io esaminavo quei corni ed ecco un“piccolo corno” spuntò tra quelle, e tre delle prime corna furono divelte dinanzi a lui, ed ecco che quel corno aveva degli occhi simili ad uomo, e una bocca che proferiva grandi cose” – Dan. 7:8.
L’originale riporta il “corno della piccolezza sostantivo che in senso figurato significa “ignobile”.
Bisogna notare che il “piccolo corno” ha “l’INTENTO” di distruggere il vero Cristianesimo, e “PENSERA” di mutare i tempi e la Legge (di Dio). Tuttavia nei 1260 giorni simbolici (equivalenti a 1260 anni di potere papale 538-1798),  non riuscirà del tutto a distruggere la NUOVA ALLEANZA ETERNA DI CRISTO.
QUESTA E’ LA FERITA CHE DEVE GUARIRE LA QUARTA BESTIA GIUDEO-ISRAELITA.
Apocalisse 13 riprende la figura della “quarta bestia” nel momento in cui le è permesso di realizzare ciò che nel Medievo aveva “intenzione” e “pensava” di fare. Infatti, le fu data “potestà” per “vincere” ossia uccidere i santi (Ap. 13:7); le fu data autorità in TUTTE le NAZIONI o TUTTI I POPOLI, cioè TUTTO il mondo  per 1260 giorni letterali, un giorno=un giorno (Ap. 13:5-8). Questo accadrà nel vicinissimo futuro dopo avere ANNULLATO la LEGGE di DIO confermata dal sangue di Cristo nella NUOVA ALLEANZA ETERNA, rappresentata dai DUE TESTIMONI: Vecchio  e Nuovo Testamento (Ap. 11:7-10) e proclamata dal rimanente fedele in tempo di persecuzione (Ap. 11:2-3). ALLORA, la “sua piaga mortale fu sanata” (Ap. 13:3). QUESTO E’ IL NUOVO ORDINE MONDIALE o “OTTAVA BESTIA”.
Giovanni chiama questa bestia “Mistero” (Ap. 17), Anticristo (1Giovanni 2:22-23; 4:3). Paolo ne parla come “l’uomo del peccato” e “figlio della perdizione” “avversario” “mistero d’iniquità” (2Tessalonicesi 2:3-8). Gesù la presenta come “figli del diavolo” Giovanni 8:44.

Il “piccolo corno”, che Daniele vede spuntare non sale dal mare o dalla terra, ma CRESCE SULLA QUARTA BESTIA, e rappresenta un potente sistema religioso che si allinea in mezzo alle 10 corna, il potere militare, economico, politico.

Il tempo storico della nascita del piccolo corno, la sua origine e la sua opera, il perché cadono (in senso metaforico) tre delle dieci corna sulla bestia, lo tratteremo nella III visione di Daniele 8.

 

III^ VISIONE

La terza Visione di Daniele 8, la cui spiegazione si completa nel cap.9, riprende la descrizione della nascita e della caduta dei 5 Imperi. Questi imperi hanno una relazione con la storia del popolo di Dio. La visione descrive in particolare la lotta tra il Montone e il Capro non più bestie feroci, ma domestici, per riscattare l‘offesa del peccato e purificare il Santuario terreno. I regni di Medo-Persia e Grecia sono rappresentati da animali domestici perché questi erano utilizzati dal popolo Ebreo come vittime sacrificali per il perdono dei peccati- Levitico 5:15, 16:5, Numeri 28:22-27 etc… Un esempio allegorico per rappresentare l’influenza degli ebrei sulla sorte di questi imperi, profetizzata da Dio prima che accadesse.

I “quattro venti del cielo” e il “piccolo corno”

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Daniele 8:8-9: “E il becco (Grecia) divenne sommamente grande; ma come egli si fu fortificato, quel gran corno (Alessandro Magno) fu rotto (morì, fu avvelenato); e in luogo di quello, sorsero quattro altre corna ritorte (4 generali greci), verso i quattro venti del cielo. E dell’uno d’essi (dei quattro venti) uscì un piccolo corno, il quale divenne molto grande verso il Mezzodì, e verso il Levante, e verso il paese della bellezza”.

Il piccolo corno nasce dai “quattro venti del cielo” nel tempo storico della Grecia di Alessandro Magno alla fine dei regni dei quattro Generali che avevano diviso l’Impero Greco.

Il “PICCOLO CORNO” NON HA NESSUNA ATTINENZA CON IL CRISTIANESIMO E ROMA PAGANA, MA E’ L’ANTICRISTO PROFETIZZATO, COME ADESSO VEDREMO.

Geremia rende il significato profetico dei “quattro venti del cielo”:
“Così dice Yahve degli eserciti: Ecco Io spezzo l’arco di Elam, il principio della sua potenza (l’Allenza con Dio). Farò venire contro l’Elam (ebrei) i quattro venti dalle quattro estremità del cielo; li disseminerò su tutti questi venti; non ci sarà nazione in cui non giungano i reietti (dispersi-rigettati) dell’Elam. Renderò gli Elamiti spaventati davanti ai loro nemici e davanti a quelli che cercano la loro vita; farò venire su di loro la calamità, la mia ira ardente», dice l’Eterno. «Manderò dietro di loro la spada finché non li avrò consumati. Porrò quindi il Mio trono sull’Elam, facendone perire il re e i capi dice l’Eterno” Geremia 49:36-38.

A chi si rivolge Dio quando profetizza contro Elam, e afferma di porre il Suo trono in Elam dopo averli consumati?
Elam era uno dei figli di Sem, i suoi discendenti si erano stabiliti nella parte della Persia chiamata con questo nome.
Geremia visse al tempo della deportazione ebrea in Babilonia, molti ebrei si situarono in Elam.
Elam, era il nome del capo di una famiglia ebrea (Esdra 2:7) che tornò da Babilonia con Zorobabele ed Esdra (Nehemia 7:7,12). Elam era il nome di un sacerdote ebreo che prese parte alla dedicazione delle mura di Gerusalemme (Neemia 12:41-42).
In sintesi Elam è sinonimo di ebraismo, e il trono di Dio sarà posto in SION o GERUSALEMME, non in Elam (Persia).
“Perchè si facciano ricerche nel libro delle memorie dei tuoi padri (di Artaserse, Persia) , e nel libro delle memorie troverai e verrai a conoscere che questa città (GERUSALEMME) è una città ribelle, perniciosa ai re e alle province, e vi si fomentano ribellioni fin dai tempi antichi. Per questa ragione la città fu distrutta (da Nabucodonosar)” Esdra 4:15. Tra parentesi aggiunto.
Naturalmente Dio aveva profetizzato che Gerusalemme sarebbe stata costruita dal “terzo decreto” (dello stesso Artaserse) perchè GESU’ doveva incarnarsi dalla Tribù di Giuda. Dio concesse agli ebrei la possibilità di ridiventare Nazione, e adempiersi così l’incarnazione del Messia Principe, Gesù Cristo, sebbene sotto il dominio di Roma Imperiale. Fu stabilito da Dio un tempo di 70 settimane o 490 anni per dare ulteriore tempo di grazia agli ebrei per il loro pentimento e ritorno a Dio e accogliere Gesù, Figlio di Dio Padre, Dio incarnato, il MESSIA , l’UNTO predetto da tutti i profeti, dopo la distruzione di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor e la loro deportazione a Babilonia per volontà divina, perchè l’idolatria e la disubbidienza degli ebrei era grande. Come sappiamo gli ebrei uccisero Cristo e Gerusalemme fu distrutta assieme al tempio nel 70 d.C. per responsabilità degli ebrei. Questo avvenimento è simbolo della distruzione eterna di Gerusalemme terrena e di questo popolo (ebrei, 4 Bestia, Piccolo Corno, Anticristo) che rigetta fino ad oggi il Redentore del mondo, Gesù Cristo, e di tutti i loro seguaci, apostati a Dio (Ap. 13).

Un’antica traduzione di Geremia 49:36, scrive EBREI al posto di Elam, anche se sembra nascosta una lettera. Tuttavia in italiano è tradotto Elam.

 

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