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USA ed Israele preparano guerra contro l’Iran
Tutta una serie di indizi portano a pensare che gli USA ed Israele stiano preparando la campagna per attaccare l’Iran a breve scadenza.
USA ed Israele preparano la campagna di guerra contro l’Iran
Come spesso avviene negli USA, vengono emanati dei progetti di legge, fatti approvare al Congresso, che autorizzano la Casa Bianca ad operazioni di vario tipo quando si prenti l’occasione. Così avvenne per il Patriot Act che, che iniziò come una fantasia dei neocons e successivamente, dopo l’11 Settemebre, si è trasformato in uno dei maggiori attacchi mai avvenuti negli USA alle libertà civili.
Di recente è stata presentata al Congresso una legge, conosciuta come H.J.Res 10 che è stata approvata all’inizio di Gennaio, denominata “Progetto per autorizzare l’uso delle FFAA degli Stati Uniti per impedire l’obiettivo che l’Iran si doti di armi nucleari”.
Questo provvedimento di legge, introdotto dal senatore repubblicano della Florida, Alcee Hastings, è esattamente quello che sembra: una forma di autorizzazione preventiva al presidente USA per far muovere guerra all’Iran.
Tuttavia è molto peggio di questo perchè autorizza di fatto il presidente a lanciare una guerra preventiva contro l’Iran in qualsiasi momento del suo mandato e senza alcuna previa autorizzazione e supervisione del Congresso.
Risulta che questa legge è stata direttamente ispirata da Israele e dalla fortissima lobby sionista presente negli USA. Questa legge costituisce il ceque in bianco che l’amministrazione Trump necessitava per realizzare questo attacco in qualsiasi momento.
Adesso la domanda è la seguente: se l’iran si adegua agli obblighi dell’Organismo Atomico (OIEA) , se non esiste una sola prova che l’Iran stia fabbricando armi nucleari e se anzi risulta che l’Iran stia ottemperando ai termini dell’accordo nucleare ottenuto nel negoziato dei 5+1 (USA, Cina, Russia, Francia, GB e Germania), perchè dovrebbero gli USA premunirsi di un progetto di legge che autorizzi il presidente ad attaccare sotto la premessa che non stia ottemperando agli accordi? E perchè questo si presenta dopo l’elezione di Trump?
Missile balistico iraniano
Poco a poco si va componendo il Puzzle…..
A completamento di quanto detto si può citare la dichiarazine di Giuliani in cui questi espone la ragione per cui non è stata inclusa l’Arabia Saudita nel provvedimento di blocco migratorio emesso da Trump.
Giuliani rivela che Trump non ha incluso l’Arabia S. nel blocco migratorio per le sue buone relazioni con Israele. Questo il motivo di non aver penalizzato l’Arabia S. , come rivelato in una intervista rilasciata alla Fox News. Gli stretti rapporti intercorrenti tra l’Arabia Saudita e Israele hanno spinto il presidente Trump a non includere il regno saudita nel provvedimento di blocco dei visti per 90 giorni.
Nella sua intervista televisiva, Giuliani arriva a dire che l”‘Arabia S. sta cambiando atteggiamento rispetto al terrorismo islamista internazionale e che non è la stessa Arabia S. che negoziava con Obama ma la nuova Arabia S., che adesso dispone di migliori relazioni con Israele e con l’ONU”.
Nota. Come possiamo vedere, l’effetto Trump è tanto fantastico che nel giro di un mese ha fatto cambiare l’atteggiamento di un intero paese, notoriamente ispiratore e finanziatore dei gruppi terroristi di ispirazione salafita (senza commenti). Tuttavia chi sappia leggere fra le righe di queste dichiarazioni arriva a comprendere che cosa si stia preparando all’orizzonte.
Quello che Giuliani sta stabilendo, sono le basi per una collaborazione tra Israele, Arabia Saudita e USA per un futuro attacco o boicottaggio dell’Iran, visto che tanto l’Arabia Saudita come Israele, sono i massimo nemici del paese persiano sciita.
Un’altro riposizionamento diplomatico che punta verso la stessa direzione…..
Michael Flynn lancia “avvertimento” all’Iran
A conferma di questo, nella sua prima conferenza stampa, Michael Flynn, il nuovo segretario alla Sicurezza Nazionale del presidente Trump, ha dichiarato che gli USA mettono l’Iran ” sotto avviso”, dopo aver condannato la recente esercitazione di una lancio di missile balistico effettuato dall’Iran. In questa sua prima presentazione pubblica avvenuta dopo la sua nomina, Flynn ha ripetuto le solite accuse infondate contro l’Iran e si è riferito ad un presunto comportamento di destabilizzazione che contraddice la risoluzione del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite per applicare l’accordo nucleare. La Russia e l’Unione Europea, fra le altre parti, non coincidono con l’atteggiamento statunitense.
Di seguito Flynn ha considerato un fallimento la gestione dell’ex presidente degli USA, Barack Obama nelle sue politiche verso Teheran ed ha enfatizzato che la nuova direzione nella Casa Bianca non tollererà tali misure.
Ieri mercoledì, il ministro iraniano della Difesa, il generale di Brigata Hussein Dehqan, ha confermato la realizzazione di un’altra esercitazione missilistica, mettendo in risalto che questa non viola in alcun modo il Piano Integrale di Azione Congiunta nè la risoluzione del CSNU. Secondo il Governo di Teheran nessuna potenza straniera ha il potere di mettre in questione il “diritto inalienabile” ddell’Iran di sviluppare il suo programma missilistico, visto che questo ha un carattere difensivo e non costituisce minaccia alcuna per il mondo.
Secondo Teheran gli USA stanno montando una campagna propagandistica con finalità politicha per togliere peso alle decisioni internazionali provocate dalla delibera di Trump di proibire l’ingresso dei cittadini di sette paesi mussulmani, incluso l’Iran, dal territorio statunitense.
Di seguito lo stesso Flynn ha commentato negativamente la gestione fatta da Obama delle sue politiche verso Teheran ed ha sottolineato che la nuova direzikne della Casa Bianca non tollererà queste misure (sic!).
Tutto lascia pensare che la politica in Medio Oriente degli USA vada avanti da sola con il “pilota automatico” a prescindere da chi occupi la poltrona della Casa Bianca.
Fonti: Hispan Tv
Al Manar
Traduzione, sintesi e note: Luciano Lago
http://www.controinformazione.info/gli-usa-ed-israele-preparano-la-campagna-di-guerra-contro-liran/