CALAMITA'
Terremoti
"Dio è per noi un rifugio ed una forza, un aiuto sempre pronto nelle distrette. Perciò noi non temeremo, anche quando fosse sconvolta la terra, quando i monti fossero smossi in seno ai mari, quando le acque del mare muggissero e schiumassero, e per il loro gonfiarsi tremassero i monti. Le nazioni rumoreggiano, i regni vacillano; Egli fa udire la Sua voce, la terra si strugge. L'Eterno degli eserciti è con noi, l'Iddio di Giacobbe è il nostro alto ricetto" Salmo 46: 1-6.
Allarme Global Warming per i paesi in via di sviluppo
mercoledì, 19 giugno
Milioni di persone che in questi anni stanno faticosamente uscendo dalla povertà nei paesi in via di sviluppo potrebbero essere ricacciate indietro dagli effetti dei cambiamenti climatici. Lo afferma un rapporto della Banca Mondiale, secondo cui effetti come siccità e inondazioni si faranno sentire di più proprio nelle aree più povere. Il rapporto redatto dal Potsdam Institute for Climate Impact Research ha immaginato gli scenari in caso di un aumento di 4 gradi della temperatura media da qui a fine secolo, considerato molto probabile in assenza di misure drastiche per il taglio delle emissioni. Senza arrivare agli estremi del 2100, scrivono gli autori, già entro due decenni si avranno degli effetti devastanti: il 40% delle aree agricole dell’Africa sub-Sahariana, ad esempio, non sarà più in grado di produrre mais, mentre in altre aree della regione la siccita’ mette a rischio i pascoli usati per allevare il bestiame. Molto colpito sarà anche in Asia, sottolinea il rapporto: ”Entro il 2040 il livello dei mari nell’area potrebbe crescere di 30 centimetri – si legge – aumentando le inondazioni nelle citta’ e nei campi, dove si potrebbe perdere l’11% della produzione di riso. Piu’ a ovest milioni di persone rischiano da una parte di perdere l’acqua necessaria per lo scioglimento dei ghiacciai e i monsoni sempre piu’ inconsistenti, e dall’altra di essere colpite da eventi catastrofici come le alluvioni”. Fonte
Asteroide DA14: ha sfiorato la Terra alla velocità di 28 mila km l’ora
In arrivo un terremoto distruttivo al Sud Italia. Era stato previsto quello al Nord.
di Mina Cappussi
Un Mondo di Italiani
Ma allora perché la popolazione non viene messa al corrente del pericolo? Non è un diritto dei cittadini decidere del Italia del Nord luogo del terremoto del 20 maggio 2012proprio futuro? La Commissione Grandi Rischi sapeva che ci sarebbe stato un terremoto nel Nord Italia già da marzo, su due studi uno era allarmante. Invece ben tre studi su tre indicano un terremoto distruttivo al Sud.
C’è da preoccuparsi, e non poco, per gli effetti di un terremoto di forte intensità che interesserà il Sud Italia nei prossimi mesi. Lo assicura il direttore del Centro Enea di Bologna, Alessandro Martelli, in un’intervista Antonio Amorosipubblicata suAffari Italiani. L’esperto spiega che il sisma che si è verificato nei giorni scorsi in Emilia era stato ampiamente previsto e nella riunione del 4 maggio scorso, solo quindici giorni prima dell’evento, si era discusso delle azioni da intraprendere per tutelare eventualmente la popolazione e ridurre al minimo i danni. Se ne era parlato, ma in realtà non era stato fatto nulla di tutto questo.
Gli esperti se ne erano stati zitti, senza avvisare nessuno, convinti,terremoto Emilia Romagna dall’alto della loro scienza, di poter decidere della vita o della morte delle persone. Perché magari qualcuna delle sette vittime avrebbe potuto scegliere di andarsene, di non voler mettere a repentaglio la propria vita e quella dei propri familiari. Avrebbe potuto decidere di fare un viaggio…..Sono solo ipotesi, per carità, ma è terribile sapere che altri erano a conoscenza di quello che sarebbe accaduto e nessuno si è p reso la briga di avvisarti.
“Il terremoto in Emilia – ha precisato Martelli – era stato previsto. Ci sono dei “cosiddetti” strumenti di previsione che sono utilizzati in diversi Paesi. In Italia li fa l’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) e l’Università di Trieste. In base al verificarsi di possibili anomalie nelle tre zone italiane, Nord,Martelli Alessandro Direttore Enea Centro e Sud vengono emessi degli allarmi. E’ un po’ come misurare la temperatura corporea e vedere se hai la febbre.
In marzo, dunque, è stato diramato un allarme per la zona Nord perché era stato stimato un movimento del terreno di magnitudo maggiore del 5,4. C’erano notevoli probabilità che a Nord sarebbe arrivato un terremoto. La regione allarmata era questa anche perché c’erano stati terremoti vicini, nel Garda, nel veronese, poi a Parma. L’algoritmo dell’analisi mostrava che era fortemente probabile”.
E come mai nessuno lo sapeva? La domanda nasce spontanea.
“Si tratta di metodologie sperimentali. Gli allarmi non vengono divulgati ma comunicati a un gruppo di esperti nazionali. Nella Commissione Grandi Rischi si sapeva, ne abbiamo proprio parlato il 4 maggio. Se ne discusse anche perché questo tipo di analisi non sono accettate da tutti i sismologhi. Io posso solo dire che la Commissione Nazionale Grandi Rischi era informata dai primi di marzo. In Emilia potrebbero esserci ancora altre scosse, ma l’intensità non è certa. Potrebbe trattarsi di assestamenti, ma anche di una ulteriore scossa elevata. Certo non era possibile evacuare delle zone per mesi, ma io dico che gli allarmi devono servire a verificare le strutture strategiche, e organizzare la protezione civile, informare la popolazione su come si deve comportare.
Più del Nord adesso però mi preoccupa il Sud. Per il Nord c’erano stati due studi. Uno allarmava per un eventuale terremoto e l’altro no. Ed è arrivato il terremoto in Emilia.Per il Meridione, invece, esiste un allarme più grave in arrivo perché lì sono stati applicati tre modelli di studio. Tutti e tre danno l’allarme rosso. Quindi questo preoccupa oltretutto perché prefigura un eventuale terremoto molto violento.
Oltretutto non dobbiamo dimenticare che nel Sud Italia sono ubicati stabilimenti che utilizano e stoccano sostanze potenzialmente pericolose in elevate quantità. Sono impianti chimici, ci sono stabilimenti che contengono serbatoi di gas naturale liquefatto (Liquefied Natural Gas o LNG), altri serbatoi di stoccaggio di grandi dimensioni, rigassificatori…Il problema è che le scelte progettuali degli impianti sono state lasciate ai gestori e, generalmente, non è noto, per i diversi stabilimenti, se e quali criteri antisismici siano stati adottati. Poi c’è il rischio da maremoto, evento raro, ma non impossibile e che, quando si verifica, è devastante: questo rischio appare del tutto trascurato negli impianti chimici italiani situati in prossimità delle coste, e in aree sismiche come ad esempio a Milazzo o se penso ai serbatoi sferici situati a Priolo-Gargallo,sono alquanto pessimista e preoccupato. Manca In Italia una specifica normativa per la progettazione antisismica degli impianti chimici”.
Insomma, ritorna quanto mai attuale l’annosa questione sulla prevedibilità o meno dei terremoti. A sentire il direttore del Centro Enea di Bologna, Alessandro Martelli, la prevedibilità è una cosa seria, sebbene manchino ancora dati e studi specifici che consentano di rilevare esattamente il momento e l’ubicazione di un terremoto. Però un’informazione alla popolazione si potrebbe fare, non allarmismo, ma indicazioni e precauzioni su come comportarsi dovrebbero essere divulgate in tute le aree oggetto di studio. Magari se in Molise avessero saputo che era in arrivo un terremoto non avrebbero inaugurato a cuor leggero la sopraelevazione in cemento armato di una scuola in laterizio. Se l’avessero saputo in Abruzzo probabilmente molti studenti universitari si sarebbero presi un periodo di ferie, anche un anno sabatico, magari. Meglio ancora. Le istituzioni preposte avrebbero presoin più seria considerazione le proteste degli studenti circa le crepe e le lesioni presenti nella Casa dello Studente, quella che è crollata per prima uccidendo tanti giovani. Chissà se le mamme e i papà degli studenti uccisi avrebbero voluto sapere quello che stava succedendo, chissà, forse avrebbero preferito un anno di corso in più e poter, ancora oggi, riabbracciare il proprio figlio. Forse i genitori di Elvio Romano, un esempio per tutti, avrebbero premuto per la verifica sismica della casa in cui dimorava il loro ragazzo, forti dell’esperienza delle mamme di Bojano, grazie alle quali, e solo grazie al loro coraggio, tutte le scuole di Bojano sono state chiuse prima che si potesse verificare un terremoto come quello di San Giuliano di Puglia. Sono tutte ipotesi, d’accordo, ma chi può arrogarsi il diritto di decidere sulle nostre teste e di fare delle scelte al posto nostro?
® Riproduzione vietata. Consentita solo previa citazione della fonte. Tutti i diritti riservati
UN MONDO D’ITALIANI — ITALIAN INTERNATIONAL DAILY MAGAZINE
www.unmondoditaliani.com
link: http://www.unmondoditaliani.com/in-arrivo-un-terremoto-distruttivo-al-sud-italia-era-stato-previsto-quello-al-nord.htm
http://www.oltrelacoltre.com/?p=12487
AVEVANO PREVISTO IL TERREMOTO, ADESSO AVVERTONO: “ATTENZIONE AL SUD”
Alessandro Martelli, del centro Enea di Bologna: “Potrebbe verificarsi un sisma di magnitudo 7,5”
Un gruppo di studiosi internazionali sostiene di aver previsto il terremoto dell’Emilia consegnando la ricerca alla Commissione Grandi Rischi. Avevano individuato un evento sismico nel nord a medio termine (poteva verificarsi entro settembre).
Alessandro Martelli, direttore del centro di ricerche dell’Enea di Bologna e membro del gruppo di ricercatori, sostiene che possa verificarsi nel meridione un terremoto di 7,5 gradi di magnitudo. Sicilia e Calabria, le zone più a rischio. “Ci sono tre diversi algoritmi di previsione, due elaborati da esperti nazionali e uno da sismologi russi, concordi nel prevedere un forte evento sismico in questa zona, in un arco di tempo che va da pochi mesi ad un anno, forse anche due”.
Il metodo, come riporta corriere.it, si basa sul lavoro con due algoritmi che individuano nell’attività moderata i precursori di un terremoto. “Questi strumenti – sottolinea Martelli – non sono in grado di permettere evacuazioni o cose simili, ma sono utili per verificare lo stato di sicurezza di strutture importanti per organizzare la protezione civile e la popolazione. Si tratta di metodologie in fase di sviluppo avanzato ma che non sono ancora ben accetti”.
http://www.cadoinpiedi.it/2012/05/22/avevano_previsto_il_terremoto_adesso_avvertono_attenzione_al_sud.html
La Nasa ha ottenuto questi risultati grazie alla missione Wise
FonteLa Nasa ha ottenuto questi risultati grazie alla missione WiseNew York, 17 mag. (TMNews) – Sono 4.700 e sono potenzialmente pericolosi per la Terra: sono gli asteroidi Pha (Potentially Hazardous Asteroids), ovvero gli asteroidi che potrebbero colpire il pianeta. La maggior parte di essi sono composti da elementi di tipo roccioso e in caso di impatto avrebbero una grandezza sufficiente per provocare seri danni. “Li stiamo osservando con molta attenzione”, ha fatto presente Amy Mainzer, astronomo del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, “ma non c’è nulla da avere paura”. La Nasa è riuscita a contarli grazie al primo censimento spaziale effettuato con il satellite Wise, partito il 14 dicembre 2009 e terminato il 17 febbraio 2011. I Pha diventano potenzialmente pericolosi quando le loro orbite anomale arrivano a una distanza inferiore agli 8 milioni di chilometri dalla terra. Gli asteroidi hanno inoltre una dimensione superiore ai cento metri, che permetterebbe loro di sopravvivere all’impatto con l’atmosfera e di arrivare a colpire il nostro pianeta. A24
domenica 4 marzo 2012
Un asteroide di 44 metri sfiorerà la Terra nel febbraio del 2013
E’ una storia già vista che a quanto pare si ripeterà.Il suo nome è 2012DA14, un asteroide che passerà a soli 26.900 km dal nostro pianeta, il 15 febbraio 2013.
L’asteroide, in primo luogo rilevato dall’Osservatorio Astronomico spagnolo di la Sagra, misura 44 metri di diametro e appartiene al gruppo Apollo di asteroidi vicini alla Terra, molti dei quali sono un potenziale rischio di collisione.
Gruppi di astronomi di tutto il mondo stanno osservando il 2012DA14 per stabilire con maggiore precisione le dimensioni e la traiettoria.
Secondo i dati raccolti, il 2012DA14 sarebbe nella stessa categoria come il corpo celeste,che, stando a ciò che dicono gli scienziati, esplose sulla Siberia occidentale nel 1908. Se teoricamente un corpo spaziale di 50 metri ci colpisse, genererebbe una forza 1.000 volte superiore alla bomba atomica che distrusse Hiroshima nel 1945. Probabilmente l’asteroide potrebbe essere bombardato con esplosivi per deviarne la traiettoria anche se, in teoria, non dovremmo essere in pericolo. Trovate tutti i dati relativi all’asteroide QUI.
Read more: http://eclissidelmondo.blogspot.com/2012/03/un-asteroide-di-44-metri-sfiorera-la.html#ixzz1qRk0YPAp
Cile, enorme blackout lascia senza luce per ore almeno 9 mln persone
Economia – Santiago (Cile), 25 set. (LaPresse/AP) – Un enorme blackout in Cile nella notte ha provocato disagi ad almeno 9 milioni di persone, con la corrente riattivata in gran parte della capitale dopo circa …Leggi la notizia
Giappone: forte scossa sismica registrata al largo costa orientale
Il telegiornale parla di HAARP
FORTE TREMORE DI MAGNITUDO 6,2 COLPISCE L’ISOLA INDONESIANA DI SULAUES
SISMA SCUOTE CITTÀ DEL NORD DEL TEXAS E DELLA CONTEA DI ORANGE (USA).(UU)
(STATI UNITI)UU 13 giugno 2011 (Noticiadeimpacto) – Un piccolo terremoto ha colpito poco prima di mezzogiorno di domenica in un terremoto di città a sud di via Worth.El ha avuto una magnitudo di 2,7 gradi della scala Richter ed è stato un terremoto nella città di Maypearl, circa 47 km da Fort Worth.
Non ci sono state segnalazioni di danni o vittime.
Piccolo terremoto scuote nell’Orange County
(STATI UNITI)UU. 13 Giu, 2011 (Noticiadeimpacto) – un terremoto di magnitudo 2. 2 scosse nord della contea di Orange esattamente PMde 2:oo accordo con informazioni dal servizio di meteorologia degli Stati Uniti.
Il movimento tellurico ha avuto il suo epicentro a circa 2 chilometri a est della città di Anaheim, a circa 27 km est-sudest di Civic Center di Los Angeles.
UNA SERIE DI TERREMOTI MODERATI COLPI’ ERITREA-ETIOPÍA
Un totale di 14 moderate terremoti hanno scosso la zona di confine nella notte di domenica, con il più forte che seguirono dopo due terremoti di magnitudo 5. 7.
Questa serie di terremoti cominciò all’ora locale 18: 37 (GMT 1537) quando un terremoto di magnitudo 5. 1 ha colpito di 128 chilometri (79 km) a ovest-nordovest di Assab, una città portuale nella regione meridionale del Mar Rosso dell’Eritrea e ha colpito la profonde circa 10 chilometri (6,2 miglia).
Il terremoto di intensità moderata è stato seguito da sette terremoti tra magnitudo 4. 5 e 4. 8 della scala Richter durante le ore successive 2,5. Queste furono seguite da tre terremoti con magnitudine 4. 7, 4. 8 e 5. 0.
Poco dopo, un moderata terremoto di 5. 7 gradi di magnitudo ha colpito circa 123 chilometri (76 miglia) ovest nord ovest di Assab, ad una profondità di 10. 1 km (6. 3 mi). Gradi di magnitudo, come pure un terremoto di magnitudo 4. 5 fu rapidamente seguito da un altro terremoto di 5. 7.
L’UOMO CHE HA PREVISTO I TERREMOTI IN GIAPPONE E NUOVA ZELANDA
Posted on marzo 13, 2011
E’ l’unico uomo al mondo ad aver previsto i due recenti terremoti, con accuratezza temporale strabiliante. Come? Leggendo i grafici HAARP.
http://www.altraconsapevolezza.it/?p=289
Giappone senza pace, scossa di grado 7,1 Evacuata centrale di Fukushima Daichii
Ad un mese esatto dal primo terremoto torna la paura. Controlli sull’impianto xnucleare / VIDEO
La centrale nucleare di Fukushima è stata evacuata ed è stato diramato un allarme tsumani dopo la violenta scossa di terremoto che ha colpito il Giapppone ad un mese esatto dal…
L’INCHIESTA
Mistero in Messico: 141 terremoti nei primi 15 giorni di gennaio
Tapachula, Chiapas (Messico) – Un totale di 141 terremoti sono stati registrati in Messico nei primi 15 giorni dell’anno, dove il Chiapas rimane la regione più sismicamente attiva: 59 terremoti, o quasi 4 al giorno. Sulla base dei dati del Servizio Sismologico Nazionale (SSN), vi è un notevole aumento di terremoti a livello nazionale, dopo le prime due settimane.
RESTA IL MISTERO PER LA NON DIVULGAZIONE DEI RAPPORTI UFFICIALI SULLE CAUSE DEGLI AUMENTI DEI TERREMOTI
Basti pensare che per tutto il mese di dicembre si erano raggiunti i 117 terremoti nel paese. Per quanto riguarda la regione del Chiapas, nella prima metà del mese di dicembre ci sono stati “solamente” 36 sismi contro i 59 del primo periodo di gennaio 2011.
Finora, le autorità di protezione civile dello Stato del Chiapas non hanno segnalato perdite o danni materiali considerevoli dovute a questi terremoti. Però resta il mistero in quanto non sono stati divulgati i rapporti ufficiali sulle cause degli aumenti nel numero dei terremoti del paese, in particolare nel Chiapas.
fonte: notiziefresche.info
NORVEGIA: TERREMOTO 6.1 RICHTER SCUOTE ISOLA JAN MAYEN
Una scossa di terremoto di intensita’ 6,1 della scala Richter e’ stata avvertita sull’isola Jan Mayen, territorio appartenente alla Norvegia al limite tra l’Oceano Atlantico e il mar Glaciale Artico. Lo ha riferito l’Istituto geologico americano. Non ci sono notizie di danni a persone o cose e non e’ stato diramato un allarme tsunami. Jan Mayen e’ un’isola di origine vulcanica e riserva naturale. La presenza umana e’ limitata a una ventina di persone tra scienziati e militari, dislocati in due basi: una e’ una stazione meteo, l’altra una base militare della Marina
Fonte: norvegese .http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/norvegia-terremoto-6-1-richter-scuote-isola-jan-mayen/news-dettaglio/3908416
Dal Mondo
ENNESIMO CICLONE
31/01/2011 20:09
Rai ENNESIMO CICLONE ATTESO NEL QUEENSLAND Una forte perturbazione si dirige verso il Nord-est dell’Australia, già colpito dalle devastanti piogge a cavallo tra dicembre e gennaio. Negli ultimi due giorni, il Queensland ha resistito al ciclone “Anthony”, che ha abbattuto alberi e linee elettriche, provocando però danni limitati alle abitazioni. Il ciclone in arrivo si chiama “Yasi” e dovrebbe colpire la zona con venti fino a 260 km/h. L’arrivo sulla terraferma è previsto tra mercoledì e giovedì.
CINA:FORTI TERREMOTI DISTRUGGONO PIU’ DI 8000 CASE
Servizi di informazione cinesi riportano terremoti 4.7 e 4.9 in Cina che si sono verificati nelle pianure Yingjiang alle 07:31:58 UTC del 1 ° gennaio 2011.
Le città interessate includono il Dehong Yingjiang e il terremoto è avvenuto ad una profondità preliminare di 10 km.
Dal 1 ° gennaio al 5, ci sono state sequenze di terremoti a Yingjiang con più di 100 scosse: le due scosse principali sono state 4.6 e 4.8 il resto è inferiore a 4,0 in seguito al terremoto.
Forte terremoto in Tagikistan
Avvertito in Pakistan, magnitudo 6.1
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.1 è stata registrata nell’est del Tagikistan. Secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti, l’epicentro della sisma è stato localizzato a 95 km da Karakul e ad una profondità elevata: circa 90 km. Non si hanno segnalazioni di vittime o danni particolari. La scossa è stata avvertita nettamente anche in gran parte del Pakistan settentrionale: la terra ha tremato anche nella capitale Islamabad.
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo501317.shtml
Un anno fa il terremoto ad Haiti. L’Oms lancia un nuovo allarme epidemia. L’ombra del colera sulle cerimonie
Colera A Haiti, L’allarme Dell’oms: “il Picco Non è Acora Stato Raggiunto”
Terremoti
domenica 30 gennaio 2011
SCIAMI SISMICI IN TUTTO IL MONDO
Da un mese a questa parteRussia, terremoto di magnitudo 4.5 in Kamchatka
Un terremoto di magnitudo 4,5 si è verificato sulla costa orientale della Kamchatka, nei pressi del gruppo vulcanico Klyuchevskaya. L notizia è stata riferita dalla Ria Novosti, che ha sentito il rappresentante della indagine geofisica Ras.
L’epicentro è stato localizzato 15 chilometri a est del quartiere Keys Ust-Kamchatsky a 40 chilometri dal vulcano Klyuchevskoy Shiveluch.
L’epicentro è stato localizzato ad una profondità di 80 chilometri. Non si hanno ancora notizie di vittime o danni.
11 giugno 2010 | 17:24
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/russia-terremoto-scossa-sismica-kamchatka-419396/
Terremoti, scossa 5.3 a sud di Santiago del Cile
Terremoti si sono verisifati tra ieri ed oggi in Russia alla isole aletine , andreanof e nella parte est della costa di KAMCHATKA dove sono in corso anche attivita’ vulcaniche. Un sisma magnitudo 5.3 ad una profondita’ di 44,5km… |
23 settembre 2010
http://news.liquida.it/kamchatka/
Un altro terremoto a Vanuatu, ma nessun allarme tsunami
Lunedì 27 Dicembre 2010 08:48
E’ stato di magnitudo 5,2: epicentro nell’oceano a 220 chilometri a sud ovet della capital Port Vila. Nessun danno.
VANUATU (Oceano Pacifico) – Un terremoto di magnitudo 5,2 è stato registrato stamattina al largo della costa di Vanuatu nel sud-ovest del Pacifico: lo riferisce l’US Geological Survey sul suo sito web. Secondo i sismologi statunitensi, l’epicentro del sisma è stato situato a 200 km a sud-ovest della capitale della nazione, Port Vila, alla profondità di 10,4 chilometri.
Nessun allarme tsunami è stato emesso in seguito alla scossa, e non ci sono finora segnalazioni di vittime o danni.
Sabato e domenica, due potenti terremoti di misura 7,4 e 6,2 sulla scala Richter avevanoa colpito approssimativamente la stessa superficie, provocando timori, per fortuna infondati, di tsunami tra i residenti locali. L’onda anomala c’era stata, ma di dimensioni modeste e non aveva causato problemi.
Vanuatu è situata nell’Anello di fuoco del Pacifico, una regione dove si registra il 90% dei terremoti nel mondo e l’80% dei terremoti più forti..
Proprio sei anni fa, il 26 dicembre 2004 uno spaventoso tsunami causato da un devastante terremoto aveva colpito varie nazioni della zona, tra le quali Sumatra in Indonesia e Sri Lanka, causando 250mila morti. Ieri molte cerimonie sono state tenute per ricordare i momenti tragici di quel disastro.
http://www.aqva.com/index.php/it/notizie/1-news/1893-un-altro-terremoto-a-vanuatu-ma-nessun-allarme-tsunami
Blitzquotidiano
L’11 maggio del 2011 un forte sisma colpirà Roma? L’uomo dei terremoti non ha mai sbagliato
Ha previsto il terremoto in Friuli, quello nelle Marche, quello in Abruzzo e ora il prossimo, estremamente devastante, dovrebbe essere a Roma, l’11 maggio prossimo. Raffaele Bendandi, detto anche l’uomo dei terremoti, nato a Faenza il 17 ottobre 1893 e morto nel 1979, diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e disse di saperli predire.
La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la guerra mondiale: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti.
Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell’Appennino tosco-romagnolo. Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell’anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.
Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo “Colui che prevede i terremoti”.
La sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici. Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.
Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano. Prima di morire Bendandi lasciò le sue previsioni ad un notaio. Attraverso il suo metodo ha predetto un terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011, e un altro di dimensioni ancora più apocalittiche per il 5-6 aprile 2012, quando parecchi terremoti colpiranno a macchia di leopardo tutta la terra. Che dire? Solo il tempo potrà confermare ulteriormente le sue teorie.
Fonte. http://www.blitzquotidiano.it/ambiente/terremoto-roma-11-maggio-2011-711447/
Quali sono le cause dei terremoti?
I terremoti sono dovuti al liberarsi di energia all’interno del globo. Ciò viene avvertito in superficie come vibrazioni del terreno. Il punto ove tale energia si libera si trova nelle profondità del pianeta ed è chiamato ipocentro. Sulla verticale dell’ipocentro si trova l’epicentro, il punto della superficie dove le vibrazioni sono più violente.
All’interno della Terra agisce continuamente un meccanismo di alterazione di equilibri tettonici e di reazioni per il ripristino dell’equilibrio. Le spinte tettoniche liberano energia che si propaga in forma di onde sismiche, cioè onde elastiche che si muovono attraverso la crosta, il mantello e il nucleo. Queste onde possono vincere la forza che tiene assieme le rocce degli strati, provocando deformazioni elastiche degli strati rocciosi da cui deriva l’energia delle oscillazioni. Dall’ipocentro si propagano onde sferiche (onde di volume) che raggiungono la superficie e arrivano con la massima energia all’epicentro. Da qui si diffondono come onde superficiali, con scosse ondulatorie (in senso orizzontale) e sussultorie (oscillazioni in senso verticale). Quando le scosse sismiche interessano i fondi marini abbiamo i maremoti. Ma esistono anche movimenti sismici semplicemente dovuti ai movimenti del magma o alle eruzioni vulcaniche. Solitamente hanno entità piuttosto lieve e restano legati a fenomeni tettonici.
Sul nostro pianeta i terremoti sono molto frequenti: fin dalla nascita della Terra, se ne possono contare circa 3.000 al giorno. Fortunatamente l’ipocentro è spesso molto profondo – fino a 700 km. – e solo i sismografi avvertono i quasi impercettibili smottamenti del suolo. I più disastrosi terremoti si verificano invece quando l’ipocentro è molto vicino alla superficie. Le regioni più a rischio sono dette fasce sismiche e si trovano ai margini delle zolle tettoniche, generalmente in corrispondenza di grandi catene montuose e della cintura circumpacifica. Per misurare l’intensità dei sismi si utilizzano la scala Richter e la scala Mercalli. La prima valuta la quantità di energia liberata, la seconda l’entità dei danni in superficie. Fonte:http://www.linguaggioglobale.com/terra/txt/60.htm
“Con quale frequenza sentiamo parlare di terremoti e uragani, d’incendi e inondazioni con grandi perdite di vite umane! Apparentemente queste calamità sono capricciose espressioni delle disorganizzate e sgretolate forze della natura che sfuggono completamente al controllo dell’uomo. In realtà sono tutti mezzi usati da Dio per sensibilizzare uomini e donne al pericolo che li minaccia” PK 277, 1914.
ITALIA: TERREMOTI ARTIFICIALI
– di Gianni Lannes –
Il Belpaese trema. Ma cosa sta accadendo allo Stivale tricolore? Cosa stanno sperimentando sulla nostra pelle i militari Usa col beneplacito delle autorità tricolori? Vogliono farci dimenticare in tutta fretta la strage di Brindisi? C’è un nesso con le sperimentazioni della Nato in questa nazione? Rivela lo stimato generale Fabio Mini: «Non ho prove che ci sia stato un esperimento nucleare o convenzionale capace di provocare un determinato terremoto, ma sono abbastanza pessimista per non pensarlo. In 45 anni di carriera militare in giro per il mondo, ne ho viste di tutti i colori».
Cronache nere – Alle 4.04 una fortissima scossa di terremoto ha sconvolto l’Emilia Romagna: il bilancio provvisorio è di cinque morti e almeno 50 feriti. Tre sussulti, il più forte di magnitudo 5.9. Tra le vittime operai schiacciati dal crollo di un tetto e due donne decedute per lo spavento. La scossa avvertita anche in Lombardia, Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Un dettaglio significativo: la profondità registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è di dieci chilometri. Singolare coincidenza: dagli Stati Uniti d’America viene corretto il grado del sisma che ha colpito questa notte l’Italia del Nord. Per gli esperti del servizio geologico degli americano, l’Usgs, si parla di magnitudo 6, e non 5.9. Per i rilevatori americani la scossa ha avuto ipocentro 5,1 km di profondità, e non ai 10,1, comunicati in Italia. Altra novità: lo Stato non pagherà più nessun danno dovuto a catastrofe naturale, i cittadini se vorranno premunirsi dovranno pagarsi delle belle polizze assicurative per la gioia del cartello delle Assicurazioni/banche; chi non potrà si arrangerà. Il Decreto legge n.59 sulla riforma della Protezione Civile pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale non ammette dubbi. «…al fine di consentire l’avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati, possono essere estese tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente a privati». E questo per poter «garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione».
Senza limiti – In una relazione di iniziativa adottata dalla Commissione europea per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa del Parlamento europeo il 23 settembre 1998 – contenente una proposta di risoluzione (mai effettivamente adottata dal Parlamento) – viene affermato che «malgrado le convenzioni esistenti, la ricerca militare si applica attualmente alla manipolazione dell’ambiente come arma, come è il caso ad esempio del sistema HAARP». Nella medesima relazione la suddetta Commissione «reputa che il sistema HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project) sia da considerarsi, a causa del notevole impatto sull’ambiente, una questione mondiale ed esige che le sue conseguenze giuridiche, ecologiche ed etiche vengano analizzate da un organismo internazionale indipendente prima di ogni nuova ricerca e di qualsiasi esperimento» e «chiede al gruppo di esperti per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (STOA) di accettare di esaminare le prove scientifiche e tecniche fornite in base ai risultati esistenti della ricerca sull’HAARP onde valutare la natura esatta e il livello di rischio posto dall’HAARP per l’ambiente locale e globale e la salute pubblica in generale». Un consiglio di lettura: Guerra senza limiti. Il documentato libro è stato scritto da due colonnelli dell’aeronautica Cinese, Qiao Liang e Wang Xiansui. Nel testo si legge: «Utilizzando metodi che provocano terremoti e modificando le precipitazioni piovose, la temperatura e la composizione atmosferica, il livello del mare e le caratteristiche della luce solare, si danneggia l’ambiente fisico della terra o si crea un’ecologia locale alternativa. Forse, presto, un effetto El Nino creato dall’uomo diverrà una superarma nelle mani di alcune nazioni e/o organizzazioni non-statali».
Guerra ambientale – I padroni Usa possiedono armi ambientali capaci di creare terremoti, tsunami, distruzione dell’equilibrio ecologico di un vasto territorio, modificazioni delle condizioni atmosferiche – nubi, precipitazioni, cicloni e uragani – modificazioni delle condizioni climatiche, delle correnti oceaniche, dello strato di ozono o della ionosfera. Da anni stanno sperimentando in gran segreto nel nostro Paese, come sa chi detiene il potere nella Penisola. Secondo gli esperti “creare un sisma o uno tsunami è tecnicamente possibile. Sono cose vere, scientifiche, provate. Esistono linee di frattura e faglie assai evidenti e note sulla superficie terrestre. Ci sono mappe precise che rivelano i punti deboli e vulnerabili, sui quali è un giochino da ragazzi poter intervenire”. Cosa dice una gola profonda? Ecco una dichiarazione di William Cohen, ex segretario di Stato per la Difesa USA, del 28 aprile 1997:«Others [terrorists] are engaging even in an eco-type of terrorism whereby they can alter the climate, set off earthquakes, volcanoes remotely through the use of electromagnetic waves. So there are plenty of ingenious minds out there that are at work finding ways in which they can wreak terror upon other nations.It’s real, and that’s the reason why we have to intensify our[counterterrorism] efforts. Secretary of Defense William Cohen at an April 1997 counterterrorism conference sponsored by former Senator Sam Nunn. Quoted from DoD News Briefing, Secretary of Defense William S. Cohen, Q&A at the Conference on Terrorism, Weapons of Mass Destruction, and U.S. Strategy, University of Georgia, Athens, Apr. 28, 1997».
Traduzione: Altri terroristi sono impegnati in un tipo di azione “ecologica”, nel senso che essi possono alterare il clima, far scatenare i terremoti, le eruzioni vulcaniche, utilizzando onde elettromagnetiche. Molte menti ingegnose stanno lavorando attualmente per mettere a punto i mezzi per terrorizzare intere nazioni. Tutto questo è reale ed è per questo che abbiamo intensificato i nostri sforzi nella lotta contro i terroristi. Segretario della Difesa William Cohen, aprile 1997. Conferenza dedicata al contro-terrorismo organizzato dal senatore Sam Nunn. Dichiarazioni segnalate al Dipartimento della Difesa (DoD). Conferenza contro il terrorismo. Armi di distruzione di massa e la strategia degli Stati Uniti. Università della Georgia, Atene, 28 aprile 1997.
In altri termini, si ammette: Noi sappiamo che questo è possibile perché da tantissimi anni noi (americani) abbiamo tali armi. Una simile tecnologia ha dei costi accessibili, al contrario della tecnologia nucleare. I terremoti e le eruzioni vulcaniche artificiali non sono impossibili, infatti una minima causa, ben localizzata, può generare un cataclisma. I terremoti sono legati al movimento delle placche, lungo le faglie. Esiste una tecnica che permette di agire sugli strati profondi del sottosuolo con delle onde elettromagnetiche.
Test – Indonesia il 26 dicembre 2004. Migliaia di chilometri di coste sono state spazzate via a causa di un maremoto spaventoso. Un fenomeno simile potrebbe essere di origine umana, per camuffare un test di un’arma nei fondali marini, in una regione in cui gli effetti sismici possano essere confusi con dei fenomeni naturali?Condoleeza Rice al Senato Americano il 18 gennaio 2005: «Lo tsunami è stato una meravigliosa occasione (wonderful opportunity) di mostrare il cuore del popolo americano. E io penso che gli utili sono stati molto importanti sul fronte diplomatico». Il luogo era ideale per la presenza di una fossa oceanica che protegge le coste e la base americana di Diego Garcia (si sa che più il fondo marino risale velocemente, più il tsunami è devastante) e anche l’ora giusta per far si che ben due satelliti USA passavano lì per caso, per constatare gli effetti di questa arma sismica.
E’ una nuova forma di guerra discreta (silent war), dove indebolire un avversario può semplicemente consistere nel fabbricare dei “fenomeni naturali” sul suo territorio. Non escludendo di proporre, in seguito, un aiuto umanitario.
Vaso di Pandora – La scienziata Elisabeth Rauscher, esperta in Fisica delle alte energie, avverte che si stanno artificialmente irradiando “energie spaventose all’interno di una configurazione molecolare estremamente delicata” qual è la ionosfera, una sorta di bolla di sapone che si muove a mulinello intorno alla superficie terrestre. Un foro sufficientemente grande potrebbe farla scoppiare. La dottoressa Rosalie Bertell denuncia che «gli scienziati militari statunitensi si stanno occupando dei sistemi meteorologici come potenziale arma. Le metodologie comprendono l’aumento delle tempeste e la deviazione delle correnti di vapore dell’atmosfera terrestre allo scopo di causare siccità o inondazioni mirate…”. Anche il fisico Daniel Winter puntualizza che le emissioni ad alta frequenza potrebbero unirsi con le pulsazioni ad onde lunghe presenti nella griglia terrestre (la magnetosfera n.d.r.) e causare effetti non previsti e collaterali alla “danza della vita nella biosfera”. Le emissioni in Gigawatt (miliardi di W) del Centro H.A.A.R.P. incideranno un lungo taglio sulla ionosfera come un coltello a microonde. H.A.A.R.P. potrebbe far vibrare ogni corda armonica di Gaia con frequenze discordanti. Questi rumorosi impulsi scombussoleranno le linee di flusso geomagnetico, distruggendo le bioinformazioni che mettono in risonanza le corde della vita, predisponendo ogni cosa alla malattia ed alla morte. Due dei maggiori oppositori al sistema globale di distruzione di massa H.A.A.R.P., gli scienziati indipendenti Begich e Manning, autori del libro Angels don’t play this H.A.A.R.P. Advances in Tesla Technologies, avvertono che addizionare energia al substrato ambientale potrebbe avere effetti molto vasti, indefinibili ed incontrollabili».
Massoni – Già il consigliere della sicurezza nazionale del presidente Carter,Brzezinski, metteva sull’avviso che una società, dominata da un gruppo elitario e non ostacolato dalle restrizioni tradizionali dei valori liberali, non esiterebbe ad usare le tecniche più moderne per influenzare il comportamento pubblico e tenere la società sotto stretta sorveglianza e controllo. È del resto un fatto ormai assodato che la U. S. Air Force punti sui sistemi elettromagnetici (E.M.) e sulle armi vibrazionali per produrre scompiglio psicologico, distorsione percettiva o disorientamento, per annullare da una parte le capacità di combattimento del nemico e dall’altra accrescere le potenzialità paranormali di altri. Come conferma il geofisicoGordon Macdonald, bombardamenti elettronici prodotti artificialmente produrrebbero pannelli o vortici magnetici in determinate zone terrestri che potrebbero danneggiare seriamente le funzioni cerebrali d’intere popolazioni. Tra le ripercussioni fisiche ricordiamo le seguenti: dolori articolari, mal di testa, vertigini, bruciore agli occhi, nausea, affaticamento, difficoltà respiratorie, allergie, asma, disordini circolatori e cardiaci (infarti che aumentano di circa il 50 per cento), caduta della capacità reattiva, embolie polmonari e trombosi… A livello psicologico, le onde H.A.A.R.P. provocano squilibrio emozionale, irritazione, avversione alla vita, al lavoro ed alla scuola, insicurezza, ansia e depressione (specialmente tra i 40-50 anni), tendenza al suicidio (aumentata del 20 per cento negli ultimi tempi, un milione di morti all’anno specialmente tra i giovani), tossicodipendenza ed omicidi.
H.A.A.R.P. – Il sistema ha la capacità in connessione con lo Spacelab, di produrre energie elevatissime, paragonabili alla bomba atomica e può provocare distruzioni epocali e di massa in qualsiasi parte della Terra. Naturalmente il programma può modificare l’ambiente vibrazionale naturale e scatenare inondazioni, uragani e terremoti di qualsiasi entità. Eppure esso sarà “venduto e spacciato” al pubblico come un’arma di difesa, ossia lo “Scudo stellare” o addirittura di studio sull’Aurora Boreale. Il piano antimissile e di laser orbitali “Joint Vision 2020” è estremamente pericoloso: il suo fine è il dominio degli U.S.A. su tutto il mondo. Sono state osservate delle correlazioni tra l’attività sismica e la ionosfera di HAARP. I terremoti in cui la profondità è linearmente identica nella stessa faglia, sono provocati da una proiezione lineare di frequenze indotte. Dei satelliti coordinati fra loro consentono di generare delle proiezioni, concentrate, di frequenze in punti specifici (detti Seahorse). Un diagramma mostra che i terremoti considerati artificiali si propagano linearmente alla stessa profondità. Anche le repliche sono state osservate a circa 10 chilometri di profondità. Ed è proprio il caso del sisma che ha colpito la Pianura Padana, come ha registrato l’INGV.
Tratto da: ITALIA: TERREMOTI ARTIFICIALI | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2012/05/22/italia-terremoti-artificiali/#ixzz1wLCLcd7O