APOSTASIA AVVENTISTA

Lettera Aperta a Ted Wilson dal Pastore McGill

AVVENTISMO: Libertà & Oppressione

Agosto 24, 2012
Ted N. C. Wilson, Presidente
Conferencia General de Adventistas del Séptimo día
12501 Old Columbia Pike
Silver Spring, Maryland 20904-6600
Una lettera gli fu inviata, dalla mia scrivania, il 19 novembre del 2010, che ha descritto il mio sgomento per le scuse che il signor Orville D. Parchment aveva dato ad una signora Avventista del Settimo Giorno, la Sig.ra. S. Hatch di Anza, California.
Il tema delle mie obiezioni si riferiva ai motivi erroneamente stabiliti per il conseguimento della protezione del “buon nome” della sua chiesa e dell’identità corporativa attraverso il “forte braccio del governo civile.” Non ricevei nessuna conferma, risposta o confutazione da parte sua o di alcuno dei suoi collaboratori.
La natura di questa lettera aperta, diretta a lei, benché applicabile alla sua circoscrizione mondiale, è strettamente legata alla mia lettera iniziale. Recentemente, fui ispirato a scrivergli una lettera durante il mio periodo di incarcerazione nel Centro di Detenzione Centrale in San Bernardino, California, per l’esercizio coscienzioso della mia fede – Avventismo del Settimo Giorno della Creazione. Lo Spirito di grazia non mi aveva spinto a comporla fino a ora, quando provvidenzialmente lessi un suo buon articolo, edito nella rivista “Adventist World”, edizione NAD, agosto del 2012, intitolato, “Libertà di Coscienza”. Ho apprezzato molto i suoi punti di vista, che ho intenzione di sviluppare più dettagliatamente in questa lettera.
      Lei ha scritto quanto segue a pagina 8:
La libertà di religione e la libertà di coscienza sono doni di Dio, basati sulla libertà di scelta. Questi doni sono importanti per tutti, e sono parte integrante del nostro compito di dare la buona notizia del più grande dono che è Gesù.
    Questo paragrafo è potente nella sua portata e non avrebbe potuto dirlo spiegarlo meglio. OH che ogni cristiano professo nel mondo interiorizzasse e vivesse questi concetti semplici ed eterni.
Più avanti nella pagina 8, lei dichiara: “Gli avventisti hanno sempre abbracciato la libertà religiosa come parte integrale delle sue credenze, storia e missione. Sembrerebbe che la libertà religiosa stia nel DNA della nostra chiesa” Dichiarando questo, porta il tema a casa e vicino al cuore degli Avventisti del Settimo giorno della Creazione che si vedono attualmente perseguiti in America, Stati Uniti, per il suo esercizio di coscienza della “fede di Gesù” e la sua fiducia e implicita obbedienza agli ordini divini di Dio.
      Il paragrafo seguente dice: “La libertà religiosa è una libertà fondamentale, un diritto umano basilare”. Lei ha sottolineato questa frase con la seguente nota:
Vedere  “La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Anche le organizzazioni in apparenza secolari hanno riconosciuto e sancito questo diritto.
      Logicamente, se “la libertà religiosa è nello stesso DNA della chiesa”, e “perfino le organizzazioni in apparenza secolari hanno riconosciuto ed sancito questo diritto”, si potrebbe pensare che i leader ed esperti legali della Chiesa Avventista del Settimo Giorno sarebbero eccessivamente sensibili ai principi pertinenti, ogni volta che la chiesa usa lo Stato per preservare la sua identità ed istituzioni religiose.
A pagina 9, scrive: “La storia ha mostrato gli effetti disastrosi che ha sulla libertà religiosa quando la Chiesa e lo Stato si uniscono”. Ovviamente, questa verità è stata ripetuta più e più volte nelle file dell’Avventismo del Settimo Giorno ed è stata ereditata dall’Avventismo del Settimo Giorno della Creazione. In realtà, la “immagine” della bestia profetizzata in Apocalisse 13 è formata da questa unione empia del mondo con la chiesa. Come la bestia, o il papato, fu formato dall’unione di Roma pagana con la Chiesa Cattolica apostata. Gli Avventisti del Settimo Giorno (e allo stesso modo gli Avventista del Settimo giorno della Creazione) hanno atteso che il protestantesimo apostata si unisse col governo degli Stati Uniti nella misura in cui gli osservatori del Sabbath avrebbero avuto la loro libertà di coscienza ristretta. (Invece) La persecuzione religiosa, in ultima istanza, si produce come abbiamo visto nella nostra controversia presente sul nome registrato ‘Avventista del Settimo Giorno’.
      Nella sezione intitolata “Una Libertà Fondamentale”, lei fa conoscere la sua preferenza personale. “La mia scelta sarà sempre scegliere uno stato nel quale la libertà religiosa sia descritta come un diritto fondamentale e possieda lo status di un diritto umano protetto.” Ho la sensazione che lei debba approvare i Verbali di Restaurazione di Libertà Religiosa (RFRA) del 1993, che fu un tentativo del Congresso di proteggere questo diritto umano fondamentale in America. Ricordo che la Chiesa Avventista del Settimo giorno fu una dei principali sostenitori di questa importante normativa. Tuttavia, si applicherebbe il RFRA solamente al governo come parte iniziatrice di una causa? Non si applicherebbe questa legge in forma equa alle domande di quei querelanti privati che invocano la legge federale per restringere la libertà di coscienza di altri cittadini accusati? Sappiamo dalla ricerca giuridica che i giudici di appello sono divisi su questa questione. L’equipe giuridica della Conferenza Generale optò di non avvalersi di quel punto quando fu si trovò di fronte a quella situazione, nel caso della Conferenza Generale contro McGill, e a quello, nel contestare all’atto di avocazione di McGill davanti alla Corte Suprema degli STATI UNITI. Fu una strategia sfortunata ed egoista forgiata dal suo team legale per tentare di salvare una vittoria per la Conferenza Generale. Lei e la sua circoscrizione dovrebbero vergognarsi ed essere afflitto per questa manovra legale codarda ed ipocrita.
     Sono totalmente d’accordo con la sua applicazione corrispondente del principio del paragrafo successivo.
I credenti possono appoggiare uno Stato secolare mentre questo non è in contrasto con i valori della sua fede. Siamo chiamati ad ubbidire alle autorità ed a rispettare allo Stato. Ma quando sorgono conflitti tra la fede di Gesù e le esigenze dello Stato, possediamo un mandato superiore:
“È necessario ubbidire prima a Dio che agli uomini!” Fatti (5:29)
    Questo è lo standard che ho applicato in modo coerente rispetto alla mia risposta personale alle sanzioni civili imposte su di me dal suo team legale tramite i giudici federali degli Stati Uniti d’America. Non riesco a modificare la mia linea di condotta alla luce dei dettami della mia coscienza.
 Sono obbligato dalla mia coscienza ad obbedire a “un mandato superiore” dell’Onnipotente, il Dio dei vivi e dei morti. Perché ha difficoltà per capire i miei motivi? Perché non mi appoggia sulle mie convinzioni? Perché sta prendendo la posizione di un avversario alla “Libertà di Coscienza” in America?
     Queste domande possono essere evitate e/o risposte con gergo puramente legalista con ideali mondani di “politiche corporative”, ma mi appello a voi, prenda un momento per considerare le mie domande con un tenero “cuore di carne” cristiano, applicando le Scritture e solamente la Scrittura.
 E di seguito, faccia un passo che le richieda di difendere i principi immutabili dell’Avventismo del Settimo Giorno, sotto la guida dello Spirito di Profezia. “Alcuni sono onesti quando non costa loro niente, ma quando le politiche umane pagano loro meglio, si dimenticano dell’onestà. L’onestà e la politica non agiranno insieme nella stessa mente. Col tempo, o le politiche saranno espulse affinché la verità e l’onestà regnino supremamente; o, se si stimano le politiche, l’onestà sarà dimenticata. Non possono camminare d’accordo; non hanno niente in comune. L’una è profeta di Baal e l’altra è il vero profeta di Dio”. (Lift Him Up) p. 287)
   Nell’ultima pagina del suo articolo (pagina 10), sotto “Le Tensioni Offrono Opportunità”, cito le sue parole: “Se il secolarismo ideologico si mostra intollerante ed attacca la nostra fede, dobbiamo difenderla con convinzione. Non dovremmo sentire intimoriti o darci per vinti. Ma dobbiamo affrontare la sfida con le armi cristiane della speranza, coraggio, perseveranza, gentilezza ed amore.” Sig.. Wilson, ho seguito il suo consiglio, precisamente quando ho dovuto affrontare con “sanzioni secolari” e civili decretati contro me con la scusa della legge federale di marchi registrati, che ha portato alla mia incarcerazione nelle loro mani.
     Nel seguente paragrafo, leggiamo queste parole di sfida:
Partecipiamo pienamente al solido compromesso ed azioni personali che promuovano la libertà religiosa e di coscienza. Esprimiamo e difendiamo le nostre convinzioni in maniera attraente, con gentilezza, convinzione ed entusiasmo. Cerchiamo la saggezza del cielo per compiere il gran compito di essere vincitori della libertà religiosa, incorporando l’appoggio di leader civici e dei governi, e del pubblico in generale.
     Offro il mio clamoroso “Amen” al suo appello alla circoscrizione della Chiesa Avventista del Settimo giorno. Ed aggiungo un appello ai suoi consulenti legali che prendono decisioni importanti in relazione alla sua necessità percepita di “proteggere [il suo] buon nome” e l’identità confessionale in questo mondo secolare. Se la chiesa non “si fosse sposata” col mondo, questo appello non sarebbe stato necessario. Se la sua chiesa non avesse scelto Cesare come suo protettore, questa lettera aperta (pubblica) non sarebbe stata scritta. Se lei avesse “compiuto la legge di Dio”, secondo le Scritture e lo Spirito di Profezia, Gli Avventisti del Settimo giorno della Creazione non si sarebbero mai separati dalla sua comunione. Non sarebbero stati i nostri “antichi fratelli.”
“L’opera che la chiesa ha fallito di fare nel tempo di pace e prosperità, dovrà farla durante una terribile crisi, sotto le circostanze più scoraggianti e proibitive. Gli avvertimenti che la conformità al mondo ha zittito o mantenuto, dovrà proclamarsi sotto la più feroce opposizione dei nemici della fede. E in quel tempo la classe superficiale e conservatrice la cui influenza ostacolò costantemente i progressi dell’opera, rinuncierà alla fede e si collocherà dalla parte dei suoi nemici dichiarati, verso i quali le sue simpatie stanno tendendo da molto tempo. Quegli apostati manifesteranno allora la più acerba inimicizia, facendo quanto è in suo potere per opprimere e vilipendere i suoi antichi fratelli, e per eccitare l’indignazione contro di essi. Questo giorno sta per sopraggiungere. I membri della chiesa saranno provati individualmente. Saranno messi in circostanze dove si vedranno obbligati a dare testimonianza della verità. Molti saranno chiamati a parlare davanti a concili e tribunali, forse separatamente e da soli.” (Testimonia, vol. 5, p. 463)
Sig.. Wilson, ho recentemente completato un digiuno di 40 giorni per lei e la sua circoscrizione Avventista del Settimo Giorno. Mi appello a lei e quelle preziose anime che stanno in accordo con lei. Per favore consenta agli Avventisti del Settimo Giorno della Creazione in America e nel mondo la benedizione della “libertà di coscienza” che è per le sue proprie parole, “una libertà fondamentale, un diritto umano fondamentale”
Nell’opera di “preparare un popolo per sussistere nel giorno dell’Onnipotente”, rimango
Il suo fedele servitore ai buoni volontari di Gesù Cristo,
Pastor Walter McGill,
The Creation 7th Day & Adventist Church (Avventisti del 7mo Giorno della Creazione)

FONTE: http://libertadyopresioneneladventismo.blogspot.it/2012/09/carta-abierta-ted-wilson-del-pastor.html

“Quando le principali chiese degli Stati Uniti, unendosi sui punti di dottrina che sono loro comuni (Ecumenismo), influiranno sullo Stato per imporre i loro decreti e sostenere le loro Istituzioni, allora l’America protestante avrà formato l’immagine della gerarchia romana, e l’applicazione di pene civili ai dissidenti sarà l’inevitabile risultato” Ellen G. White [444-445].

 

SAI CHE I CREDENTI SONO STATI INCARCERATI?

PER IL NOME DELLA LORO FEDE?

 

Firmate la petizione per impedire ulteriore persecuzione di credenti e reclusione permanente, su richiesta della Chiesa Avventista del Settimo Giorno

 

[a nome dell’intera appartenenza]

 

www.LibertyPetition.com
5.600 firme raccolte
(fisicamente e online)

Traduzione della richiesta agli spagnoli

COME FIRMARE ON-LINE?

1 Cliccare su “www.LibertyPetition.com” 
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