RADICI ANTICRISTIANE

“RADICI ANTICRISTIANE”

Senato, emendamento centro-destra per promozione “radici giudaico-cristiane” nella Costituzione Europea

Approvato ieri in Senato un emendamento, proposto dalla Lega Nord, per la promozione delle “radici giudaico-cristiane” del continente nella Costituzione dell’Unione Europea. Un vero e proprio colpo di mano che introduce esplicitamente l’espressione “e giudaico-cristiane” nella premessa della mozione 1-00534 sulla politica europea, dove si faceva riferimento alle “radici culturali” europee. Passato con voti dei leghisti, del Pdl e del Terzo Polo. Esulta il centro-destra, in particolare Roberto Calderoli, che parla di “battaglia sempre portata avanti dalla Lega” e critica “il voto contrario del centrosinistra, uscito allo scoperto negando le nostre radici cristiane”.

Lo stesso presidente del consiglio Mario Monti dice in aula: “non prendo posizione su questo”, “mi limito a sottoporre il fatto che certi principi cardine del funzionamento dell’Unione Europea, che si traducono in norme che sono oggetto del dibattito odierno, come quelle economico-finanziarie, hanno in generale un fondamento etico che gli stati nazionali hanno avuto la saggezza di enunciare”. “C’è piena consapevolezza della necessità di non strumentalizzare una questione importante e di non tradurla in una polemica spicciola”, aggiunge, “se si fa riferimento alle radici, all’etica e alla morale non si può dimenticare la sfida che ci sta innanzi, di una visione, di un pensiero né forte né debole, ma saggio e, vorrei dire, molto più che saggio, sapiente”. Fonte

Sentenza della Corte di Strasburgo sul diritto di manifestare o meno la propria appartenenza religiosa

La Corte Europea dei Diritti Umani ha affermato nell’articolo 9 che “la libertà di manifestare le proprie convinzioni religiose comporta anche un aspetto negativo, ovverosia il diritto dell’individuo di non essere costretto a manifestare la propria confessione o i propri convincimenti religiosi e di non essere costretto ad agire in modo che si possa desumere che egli ha – o non ha – tali convincimenti. Le autorità statali non hanno il diritto di intervenire nella sfera della libertà di coscienza dell’individuo e di indagare sui suoi convincimenti religiosi, o di costringerlo a manifestare i suoi convincimenti in merito alla divinità. Questo è tanto più vero nel caso in cui una persona è costretta ad agire in tal modo allLa Corte Europea dei Diritti Umani ha affermato nell’articolo 9 che “la libertà di manifestare le proprie convinzioni religiose comporta anche un aspetto negativo, ovverosia il diritto dell’individuo di non essere costretto a manifestare la propria confessione o i propri convincimenti religiosi e di non essere costretto ad agire in modo che si possa desumere che egli ha – o non ha – tali convincimenti. Le autorità statali non hanno il diritto di intervenire nella sfera della libertà di coscienza dell’individuo e di indagare sui suoi convincimenti religiosi, o di costo scopo di esercitare certe funzioni, segnatamente in occasione della prestazione di un giuramento”. http://www.echr.coe.int/NR/rdonlyres/0D3304D1-F396-414A-A6C1-97B316F9753A/0/ITA_CONV.pd

Cedu su caso Grecia: “Giuramento sul Vangelo non rispetta Convenzione”

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) di Strasburgo si è recentemente espressa riguardo il giuramento sulla Vangelo durante i processi in Grecia, riscontrando la violazione degli articoli 9 e 13 della Convenzione.
Il caso era stato portato presso la Cedu da Panayote Dimitras, Grigoris Vallianatos e Nafsika Papanikolatou, rappresentanti della International Helsinki Foundation, organizzazione non governativa che si impegna per la difesa dei diritti umani. Durante diversi processi, in cui erano chiamati come testimoni, gli era stato chiesto di giurare sulla Bibbia. Quindi gli interessati hanno dovuto segnalare alla corte di non essere cristiani ortodossi ma atei, preferendo una dichiarazione solenne. In questo modo, hanno dovuto rendere nota la propria posizione religiosa. Il Codice di procedura penale greco infatti obbliga i testimoni al giuramento sul Vangelo. Solo se ci si dichiara esplicitamente non credenti si può optare appunto per una dichiarazione solenne. Ciò secondo la Corte viola l’articolo 9 (libertà di pensiero, coscienza e religione). Inoltre, è stata riscontrata la violazione dell’art. 13, perché non è stata data la possibilità ai ricorrenti di vedere esaminato il proprio caso in Grecia.

Giuramento, la Corte di Strasburgo condanna la Grecia

Il Codice di procedura penale greco viola la libertà religiosa, e pertanto è incompatibile con la Convenzione sui diritti dell’uomo. L’ha stabilito la Corte di Strasburgo, in seguito a un ricorso promosso da quattro non credenti, attivisti di un’associazione di volontariato. Il Codice greco parte dal presupposto che tutti i greci siano cristiano-ortodossi, e prescrive pertanto che il giuramento in tribunale debba aver luogo sulla Bibbia. E’ bensì possibile giurare in altra forma, ma solo dopo aver dichiarato che non si appartiene alla Chiesa ortodossa. Secondo la Corte, la libertà religiosa “è un bene anche per gli atei, gli agnostici, gli scettici o gli indifferenti”, e implica il diritto “a non essere obbligati a manifestare” le proprie opinioni. La Grecia è stata condannata a pagare 15.000 euro.

Evoluzionismo obbligatorio nelle scuole elementari inglesi

L’insegnamento dell’evoluzione diventa obbligatorio nelle scuole elementari inglesi. La British Humanist Association (BHA) aveva condotto una campagna affinché la teoria dell’evoluzione diventasse un elemento fondamentale dei nuovi programmi per la scuola primaria. Andrew Copson della BHA ha così commentato, intervistato dalla BBC: “Eccellente notizia. L’evoluzione è probabilmente il concetto più importante su cui si basano le scienze della vita. Farla capire ai bambini piccoli aiuta a gettare le fondamenta per una più solida comprensione scientifica”. E ha aggiunto: “Le autorità pubbliche devono evidentemente fare di più per contrastare la crescente minaccia portata alla pubblica comprensione della scienza da parte di credenze ispirate al creazionismo o pseudoscientifiche”.Fonte

QUESTI SONO ALCUNI ESEMPI DELLA VITTORIA DELL’ANTICRISTO PER ELIMINARE CRISTO DALLA MENTE DELL’UMANITA’.

Gesù disse: «Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi fatto tra di loro le opere che nessun altro ha mai fatte, non avrebbero colpa; ma ora le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio. Ma questo è avvenuto affinché si adempisse la parola scritta nella loro legge: Mi hanno odiato senza motivo» Giovanni 15:23-25.

<<Chi è il mendace, se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Costui è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non ha neanche il Padre; chi riconosce il Figlio, ha anche il Padre>> 1Giovanni 2:22,23.

Il rabbino Jacob Neusner, nato negli Usa nel 1932, professore di storia e teologia dell’ebraismo presso il “Bard College” di New York, ordinato rabbino presso il “Jewish Theological Seminary”, è considerato il più grande specialista vivente della letteratura rabbinica antica. Egli afferma nel suo libro risalente al 1991 (Jews and Cristians. The Myth of a Commun Tradition), sui rapporti tra giudaismo e cristianesimo «tra ebraismo e cristianesimo […] non esiste ora né è mai esistito un dialogo. Il concetto di una tradizione ebraico-cristiana […] è solo un mito nel senso peggiore: una menzogna»[ J. Neusner, Ebrei e cristiani. Il mito di una tradizione comune, [1991], tr. it., Cinisello Balsamo, San Paolo, 2009, p.7.
“Non esiste ora, né mai è esistita, una tradizione ebraico-cristiana»… Infatti il cristianesimo si occupa della salvezza, che riguarda l’intera umanità, mentre il giudaismo della santificazione della nazione di Israele”  Ibidem p.9,17.
Infatti, si chiede onestamente il rabbino: «Gesù è il Cristo? Se è così allora l’ebraismo cade. Se non è così, allora, il cristianesimo sbaglia» Ibidem p. 72.

Regno Unito, licenziate per una croce al collo. Cameron: “Nessun diritto violato”

 16 marzo 2012
Il caso di due lavoratrici inglesi arriva alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Per il governo vietare il simbolo religioso rispetta lo Human Rights Act. Critiche dalla Chiesa anglicana: “Il primo ministro non può interferire con la fede”


Nadia Eweida, una delle lavoratrici licenziate

Il Regno Unito si interroga sulla propria religiosità. Con accuse al governo Cameron di “ateismo” e di “disprezzo per la fede”. Tutto nasce da due casi finiti davanti alla Corte europea dei diritti umani. Era il 2006 quando Nadia Eweida, un’addetta al check-in della British Airways, venne licenziata perché si ostinava a portare, sulla divisa, una collana con una croce. Lo stesso accadde qualche anno più tardi a Shirley Chaplin, un’infermiera, che venne allontanata dall’ospedale in cui prestava servizio per lo stesso motivo. Il caso è arrivato fino a Strasburgo, dove, però, sono intervenuti anche i legali del ministero degli Esteri inglese. “Indossare una croce non è una manifestazione della propria religiosità e vietare la croce non danneggia i diritti garantiti dall’articolo 9 dello Human Rights Act inglese”, hanno detto gli avvocati.  E la polemica è subito scoppiata.

“Cameron non può interferire con la fede”, ha tuonato in un programma televisivo l’arcivescovo anglicano di York, John Sentamu. In realtà, il primo ministro conservatore – preso dalle polemiche – ha subito precisato che il suo “personale punto di vista è che i lavoratori cristiani debbano potere indossare una croce”. Ma il ministro per le pari opportunità, la liberaldemocratica Lynne Featherstone, ha comunque ordinato ai legali del governo di procedere alla Corte europea dei diritti umani con un parere negativo.  ”Con il battesimo, i cristiani sono marchiati dalla croce di Cristo – ha detto l’arcivescovo Sentamu durante il popolare show del giornalista della Bbc Andrew Marr – e quindi non possiamo loro vietare di portare addosso la stessa croce. Inoltre, è proprio l’articolo 9 della nostra legge sui diritti umani a consentirlo”… continua

I segnali di una resa dell’Europa al giudaismo Talmudico sono tangibili. Il Presidente Europeo Schulz appena eletto è di origine ebraiche, a capo della Germania c’è una ebrea, lo stesso vale per la Francia, un ebreo è al capo dell’Inghilterra e un banchiere dirigente dellaCommissione Trilaterale ebrea è salito al potere in Italia. La cosa che più ha inciso nel campo religioso è il monopolio “ecumenico”. Il lavoro certosino di Papa Benedetto XVI fedele seguace di Papa Giovanni Paolo II (che nel 2004 chiese un “Nuovo Ordine Mondiale … in base agli obiettivi delle Nazioni Unite),  ha riunito con l’Ecumenismo tutte le religioni sotto la mitra papale. A sua volta, il papa sotto il diretto controllo dei “fratelli maggiori” ossia gli ebrei Talmudici che dietro le quinte del Concilio Mondiale delle Chiese dirigono il destino dei cristiani sionisti e del mondo.

 

“Quando ci stabiliremo come Signori della Terra, non ammetteremo altra religione che la nostra; cioè una religione che riconosce il Dio solo, a Cui il nostro destino è collegato dall’averci Egli eletto, e da Cui il destino del mondo è determinato. Per questa ragione dobbiamo distruggere tutte le professioni di fede. Se il risultato temporaneo di questa distruzione sarà di produrre degli Atei, ciò si frapporrà al nostro scopo, ma servirà come esempio alle generazioni future, che ascolteranno i nostri insegnamenti sulla religione di Mosè, la quale, con le sue dottrine risolute e ponderate, ci impose come un dovere il mettere tutte le nazioni sotto i nostri piedi. Inoltre insisteremo molto sulle verità mistiche degli insegnamenti Mosaici, sui quali, diremo, è basata tutta la loro forza educativa” XIV Protocollo di Sion.

Il Papa in Molise: “Il lavoro è dignità ma la domenica perdete tempo coi figli”

 

 

IL PAPA DICE: “La domenica sia libera dal lavoro”La priorità per un cristiano non è quella economica ma quella umana”. Lo ha detto il Papa durante l’incontro col mondo del lavoro nell’Università del Molise, focalizzando l’attenzione sull’importanza per i genitori di “perdere tempo” coi loro figli e condannando il lavoro domenicale che li priva di questa possibilità: “Bisogna chiedersi se lavorare la domenica è una vera libertà”.Fonte: http://www.unionesarda.it/articolo/notizie_mondo/2014/07/05/visita_pastorale_del_papa_in_molise_lavorare_la_domenica_non_libert-3-376249.html

DIO DICE: “Così furono terminati i cieli e la terra, e tutto il loro esercito. Pertanto il settimo giorno (sabato), DIO terminò l’opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposò da tutta l’opera che aveva fatto. E DIO benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso DIO si riposò da tutta l’opera che aveva creato e fatto” Genesi 2:1-3.

Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all’Eterno…” Esodo 20:8-11.

“Poiché come i nuovi cieli e la nuova terra che io farò sussisteranno stabili davanti a me», dice l’Eterno, «così sussisteranno la vostra progenie e il vostro nome. E avverrà che di novilunio in novilunio e di sabato in sabato ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me», dice l’Eterno” Isaia 66:22-23.

 

“Giudicate voi, se è giusto davanti a Dio ubbidire a voi, piuttosto che a Dio” Atti 4:19.

Bené Berit International ricevuto dal Papa

Oggi la delegazione del B’nai B’rith International è stata ricevuta in visita privata da Papa Ratzinger. Delegazione che è stata guidata dal presidente Allen Jacobs, la cui parole sul Pontefice Giovanni Paolo II hanno lasciato spazio a una grande commozione,  che hanno sottolineato la necessità “di proseguire e di rafforzare il cammino e il dialogo tra mondo ebraico e cristianesimo, in una serie di passi duraturi, costanti e rispettosi delle proprie identità”.

Il rafforzamento del dialogo fra la Chiesa e Israele; l’antisemitismo dilagante che sta permeando parte dell’Europa e la metaforica protezione della religione cristiana nei paesi islamici sono stati discussione in un incontro, considerato fondamentale da entrambe le parti. Leggi tutto l’articolo

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