LIBERTA' RELIGIOSA E LEGGE DOMENICALE

Libertà Religiosa e Legge Domenicale

Ciao Onu, Peres chiede al Papa l’Organizzazione Religioni Unite.

Dopo gli incontri Interreligiosi di Assisi e la Partita della Pace all’OLimpico, Simon Peres rompe gli indugi… “L’Onu ha fatto il suo tempo: quello che ci serve è >>ANSA/PAPA INVITA PERES E ABU MAZEN A PREGARE INSIEME IN VATICANO” src=”http://www.nottesport.it/wp-content/uploads/2014/09/2556db560176dbf341d05f2058aadc72.jpeg”>un’Organizzazione delle Religioni Unite, un’Onu delle religioni”. E’ la proposta che l’ex presidente israeliano Shimon Peres, in visita in Vaticano, fa a Papa Francesco. Secondo Peres il modo migliore per contrasTare i terroristi che uccidono in nome della fede”. “Cio’ di cui abbiamo bisogno è di una autorità morale indiscutibile (NON LA BIBBIA, PAROLA DI DIO, MA UN UOMO) che dica a voce alta: “No, Dio non lo vuole e non lo permette”. E’ una svolta epocale ed una proposta bomba che Papa Francesco valuterà con estrema attenzione. http://www.nottesport.it/ciao-onu-peres-chiede-al-papa-lorganizzazione-delle-religioni-unite_18028.html

Parodia: “Peres lo vuole? Allora deve essere proprio brutta cosa” Dico che voglio un ONU di religioni, ma voglio veramente la nostra Unica Religione Mondiale, da lungo tempo programmata. Cosi adorerete tutti il demone dei demoni, come vostro dio”Fonte:http://www.thelivingspirits.net/chi-controlla-lumanita/meeting-papa-francesco-e-simon-peres-su-istituzione-di-united-nations-of-religions.html Papa Francesco sta spingendo per un programma ecumenico, questo sin dai primi momenti del suo papato. Ha detto però che non c’è spazio per ilfondamentalismonella Cristianità “Un gruppo fondamentalista, anche se non uccide nessuno, anche se non colpisce nessuno, è violento. La struttura mentale del fondamentalismo è violenza in nome di Dio..” Ma cosa è esattamente il “fondamentalismo? ”Google così definisce il fondamentalismo …“una forma di religione, specialmente Islam o Cristianesimo Protestante, che si attiene strettamente al credo, alla interpretazione letterale delle Scritture .” ALLORA ANCHE GESU’ E GLI APOSTOLI ERANO “FONDAMENTALISTI”, “VIOLENTI” E “PERICOLOSI” CIOE’ “TERRORISTI”.

Dunque Papa Francesco sta rifiutando quei Cristiani che credono in una stretta interpretazione letterale della Bibbia? E precisamente… quale sarebbe il programma generale?

Perchè ha lavorato cosi duramente per mettersi in contatto con le maggiori religioni su tutto il pianeta?Fonte:http://endoftheamericandream.com/archives/pope-francis-and-shimon-peres-discuss-the-establishment-of-a-united-nations-of-religions

“E’ TEMPO CHE TU OPERI, o ETERNO; ESSI HANNO ANNULLATO LA TUA LEGGE” Salmo 119: 126.

Ambasciatore degli Stati Uniti per la Libertà Religiosa proposto da Obama suscita preoccupazione

 

David Saperstein. Foto: World Economic Forum (CC BY-SA 2.0)
David Saperstein. Foto: Forum economico mondiale (CC BY-SA 2.0)

WASHINGTON, DC, 01 ago. 14 / 14:59 (notizie ACI/EWTN).- L’annuncio che il Rabbino David Saperstein potrebbe essere il prossimo ambasciatore degli Stati Uniti per la libertà religiosa nel mondo ha causato preoccupazione, a causa di sue recenti dichiarazioni sull’argomento nel paese.

Parlando a CNA (Agenzia gruppo italiano ACI), il rabbino Aryeh Spero dell’organizzazione Caucus for America, un difensore dei valori americani, ha detto che “Ho seguito l’attività di David (Saperstein) per 30 anni”, e “non ho fiducia che affronteranno la più grande minaccia alla libertà religiosa di oggi, che è l’oppressione e la persecuzione dell’Islam radicale contro i cristiani in molte parti del mondo, così come le minacce contro il popolo ebraico”.

Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato il 28 luglio lunedì che intende nominare Saperstein come ambasciatore straordinario per la libertà religiosa internazionale. Questa incarico è stato vacante per nove mesi dopo le dimissioni dell’ex ambasciatore.

I sostenitori della libertà religiosa ha ringraziato il Presidente per fare un passo avanti per coprire il posto vacante. Tuttavia, alcuni gruppi discussero se Saperstein proteggerà veramente la libertà religiosa all’estero.

Oltre a servire come l’attuale direttore del Centro de Acción Religiosa para la Reforma del Judaísmo (Centro di azione religiosa, per la riforma dell’ebraismo), Saperstein è stato il primo presidente della Commissione degli Stati Uniti sulla Libertà Religiosa Internazionale nel 1999 e ha servito il Consiglio della Casa Bianca sulle Alleanze Religiose e Vecinales. Nel 2009, la rivista Newsweek lo ha nominato il rabbino più influente negli Stati Uniti.

Tuttavia, le idee di Saperstein hanno alimentato timori negli Stati Uniti su quello che il Rabbino intende per libertà religiosa.

SAPERSTEIN criticò la Corte Suprema dato che questa recentemente ha stabilito che la società Hobby Lobby era protetto dalla legge federale e non poteva essere costretta a conformarsi alle parti del mandato contraccettivo HHS (Salute e Servizi Umani), che colpisce le credenze religiose dei loro proprietari.

L’organizzazione Alliance Defending Freedom ha detto che è “preoccupante che le dichiarazioni più recenti di questo candidato rispetto alla libertà religiosa erano contro la libertà religiosa per i proprietari di affari di famiglia”.

La Catholic Association (associazione cattolica), un gruppo che lavora per difendere l’insegnamento della Chiesa nella sfera pubblica, ha detto che la nomina di Saperstein mostra “un crudele disprezzo per la libertà religiosa” da parte del Presidente degli Stati Uniti.

“Questa nomina sconcertante è come mettere la volpe a capo del pollaio,” dice Maureen Ferguson, consulente politico senior dell’Associazione Cattolica.

Ashley McGuire, ricercatore principale di Catholic Association, citando le idee di Saperstein sulla decisione della Corte Suprema sul caso Hobby Lobby ha interrogato “come può un uomo che favorisce a ribaltare la protezione bipartisan di lunga data della libertà religiosa nel paese, essere attendibile per proteggere i perseguitati per la loro fede all’estero?”.

Il rabbino Aryeh Spero disse CNA che sia Saperstein sia l’amministrazione Obama hanno indicato che non avrebbero difeso i cristiani e gli ebrei perseguitati, come essi potrebbero aiutare altri gruppi religiosi oppressi.

“A mio parere, non rilasciano abbastanza comunicati, anche se ne stanno emettendo alcuni, mettendo in rilievo gli attacchi, l’oppressione dei cristiani ad opera dell’Islam e in nome dell’Islam. Raramente fanno questo”, ha detto.

Aryeh Spero ha detto che “non penso che lo faccia perché fino ad ora, dopo sei anni non ho sentito il Presidente Obama parlare delle atrocità, violazioni dei diritti umani commesse in nome dell’Islam contro coloro che chiamano infedeli (i Cristiani)”.

Fonte: http://www.aciprensa.com/noticias/embajador-de-estados-unidos-para-la-libertad-religiosa-propuesto-por-obama-despierta-preocupacion-46083/#.U_o4tk0cSUk

 

Zapatero [ebreo] ha proposto di istituire una “Autorità Religiosa Globale” per assicurare la pace nel mondo

 

L’ex Presidente del governo ha proposto di creare una “Alleanza permanente tra le Confessioni Religiose” nell’Università di Nebrija.

 

Il governo dell’ex Presidente José Luis Rodríguez Zapatero ha proposto martedì la creazione di una “Alleanza Permanente tra le Confessioni Religiose“, collegata alle Nazioni Unite e l’Alleanza delle Civiltà, per creare un’ “Autorità Religiosa Globale con due principi, il rispetto per il pluralismo religioso e la pace e libertà e la condanna di ogni violenza. Ha anche avvertito che, per essere utile, il dialogo ecumenico non deve solo essere circa la fede, ma aperta alla societàInfatti, egli ritiene che sarebbe stato “molto desiderabile” un dialogo dei capi religiosi di tutte le fedi con le organizzazioni femministe, perché pensa che le religioni hanno “un problema” con i diritti delle donne, e che questo tema ha “grande influenza sul modo di intendere la vita”. Zapatero ha così espresso in un colloquio sul ruolo del dialogo interreligioso nella promozione della paceA suo parere, i leader religiosi dovrebbero lavorare insieme in quattro settori: giovani, media, migrazione ed educazione – in questo sta già lavorando l’Alleanza delle Civiltà promossa proprio da Zapatero. Fonte: http://www.libertaddigital.com/espana/2014-07-15/zapatero-propone-crear-una-autoridad-religiosa-global-para-velar-por-la-paz-mundial-1276523860/

 

TEMPIO DI GERUSALEMME
Riferendosi alle letture del giorno, il Papa ha sottolineato la particolare consonanza dell’invito, proposto dalla prima lettura, al Popolo eletto mentre era in esilio, a ritornare a Gerusalemme per ricostruire il Tempio del Signore, con la descrizione della distruzione e della rovina causata dalla guerra, che “rispecchia l’esperienza personale di tante persone in questo Paese durante le terribili devastazioni della guerra civile”. “Questa esperienza – ha proseguito il Papa – è fin troppo familiare all’Africa nel suo insieme: il potere distruttivo della guerra civile, il precipitare nel vortice dell’odio e della vendetta, lo sperpero degli sforzi di generazioni di gente perbene… La chiamata a ritornare e a ricostruire il tempio di Dio ha un significato particolare per ciascuno di noi.” http://www.lucisullest.it/dett_news.php?id=4608

PAPA: DOMENICA SIA GIORNO RIPOSO E RAFFORZI LEGAMI FAMILIARI
Salvatore Izzo (AGI) – CdV, 16 mag. 
“Auspico che la domenica, giorno del Signore e Pasqua della settimana, sia giorno di riposo e occasione per rafforzare i legami familiari”.
Lo ha detto il Papa al termine dell’Udienza Generale, ricordando che ieri “si e’ celebrata la Giornata internazionale delle famiglie, istituita dalle Nazioni Unite e dedicata quest’anno all’equilibrio fra due questioni strettamente connesse: la famiglia e il lavoro”.FONTE

SENZA LA DOMENICA UN CATTOLICO NON PUÒ VIVERE. CHE COSA SI INTENDE? E LO STATO COSA FA?

T2S2NZCAD42NCJCAHTJMH0CAUFEMXKCAVEW9XQCA85HXNRCACX7YFXCAX27XEQCA02N1H8CA1ZOK2FCASF9XTKCATBYIC3CAW20VOJCA8UEG8HCAQZOBT7CARJAOLSCA4CSHOUCAS9Y1S7CACPDTEB.jpgSul tema del riposo domenicale la Chiesa cattolica ha già fermamente espresso la sua posizione: senza la domenica un cattolico non può vivere. Che cosa si intende? Che ogni dipendente ha pieno e sacrosanto diritto a poter andare a messa e dedicare il giorno del Signore al culto. La chiusura domenicale, altro non è che un lato di quella libertà di culto tanto sbandierata da chi la pretende per islamici, ebrei ed altri (nei rispettivi giorni di riposo precettati). Il dipendente ha tutto il diritto di assistere alla messa senza l’assillo che deve prendere servizio. Ma esistono altre ragioni per dire di no alle aperture domenicali. Intanto siamo in tempo di crisi e dunque chi non spende in settimana, difficilmente lo farà la domenica, perché mancano i soldi, manca il lavoro. Il vero nodo è il lavoro e non la domenica. Il lavoratore, in quanto essere umano, ha pieno diritto a godere del giorno di riposo per poter tirare il fiato, dedicare ore alla famiglia, agli affetti, … ai figli, alla preghiera, alla meditazione della Parola, alla messa. Il governo attuale, ma anche altri esecutivi nel mondo, nel nome di un capitalismo cinico, sfrenato e senza regole, pretende di trasformare l’uomo in una macchina al servizio del denaro. Il lavoro è importante, ma non è un idolo.
Infine: le aperture domenicali inserite nel pomposo decreto salva Italia, ma che non ha salvato nulla sin qui, non convengono affatto ai piccoli, ma solo alla grande distribuzione ed alle catene dominanti del mercato. Insomma, le braccia lunghe della finanza. Quella che Monti ama, ricambiato.
FONTE

MONS. MARCHETTO: LAVORO DOMENICALE OSTACOLA LA FAMIGLIA E VA CONTRO DIO. APERTURE DOMENICALI? FAVORISCONO GRANDE DISTRIBUZIONE

Nel settimo raduno delle Famiglie di Milano, un argomento di grande rilievo è stato il lavoro e specialmente il lavoro nel giorno di festa per eccellenza, la Domenica. Nel decreto salva Italia (ma sino a questo punto non ha salvato nulla, anzi) il governo Monti ha deciso che la domenica e nei giorni di festa in genere, vi sia la libertà e la facoltà di rimanere aperti. Ne parliamo con Sua Eccellenza Monsignor Agostino Marchetto. Eccellenza, la convince questa idea di Monti? “io non polemizzo con nessuno e dunque vado per linee generali. La Chiesa sul lavoro festivo e domenicale nel particolare si è sempre espressa in un certo modo, ha le sue idee e non ha cambiato e tanto meno cambia idea”. Ossia? “il giorno del riposo domenicale va rispettato perché i lavoratori hanno pieno diritto a trascorrerlo in serenità, in famiglia e a poter assistere senza affanni alle funzioni del culto. Dunque, la Chiesa cattolica era contraria e lo rimane alle aperture domenicali. …

… Ovviamente questo precetto va assunto con buon senso”.
Che cosa significa?
“che non si considerano in peccato coloro i quali per motivi di tutela del bene comune devono lavorare di domenica, penso a chi sta ad un altoforno, al conduttore del treno o al medico di turno”.

Per il resto, riposo: “è una scelta di fede e di rispetto della libertà di culto per un verso, ma anche di tutela della integrità fisica del lavoratore e della sua famiglia. Il lavoratore ha diritto a prendere fiato e se manca una pausa, è possibile che anche i rapporti all’interno della casa possano degenerare o diventare tesi”.
Aperture domenicali, a chi convengono? “ai piccoli, stia certo no. Solo alla grande distribuzione e alle catene importanti”.
Fonte

Dal Papa un doppio appello per l’equilibrio tra famiglia e lavoro e per la salvaguardia del riposo domenicale

BENEDETTO XVI: APPELLO PER “EQUILIBRIO” FAMIGLIA E LAVORO E RIPOSO DOMENICALE

Un doppio appello: per l’“equilibrio” tra famiglia e lavoro e per la salvaguardia del riposo domenicale. A rivolgerlo è stato oggi il Papa, al termine dell’udienza generale – svoltasi in piazza S. Pietro alla presenza di circa 11 mila fedeli – e subito prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana.
“Ieri – ha esordito Benedetto XVI – si è celebrata la Giornata internazionale delle famiglie, istituita dalle Nazioni Unite e dedicata quest’anno all’equilibrio fra due questioni strettamente connesse: la famiglia e il lavoro”. “Quest’ultimo – ha ammonito il Santo Padre – non dovrebbe ostacolare la famiglia, ma piuttosto sostenerla e unirla, aiutarla ad aprirsi alla vita e ad entrare in relazione con la società e con la Chiesa”.
Il Papa ha auspicato, inoltre, che “la Domenica, giorno del Signore e Pasqua della settimana, sia giorno di riposo e occasione per rafforzare i legami familiari”.
Fonte

Presto sospese le aperture domenicali in Ticino
7 maggio 201
Prestochiuso alla domenica?

Sta per terminare il regime di tolleranza nei confronti delle aperture domenicali in Ticino. Il governo di Bellinzona comunica che, essendo venuto meno il consenso delle parti sociali, ha chiesto ai centri commerciali aperti alla domenica di presentare le relative autorizzazioni federali. In caso contrario verrà fissato un termine entro il quale il regime di apertura domenicale verrà sospeso… continua

Dibattito nelle Chiese europee
BRUXELLES, Martedì 8 Maggio, 2012 (ZENIT.org). – La Commissione dei vescovi della Comunità europea (COMECE) e la Conferenza delle Chiese Europee CEC-KEK chiamata per un pomeriggio di dibattito, il 23 maggio a Bruxelles,  “Verso un ordine economico sostenibile.”

 

COMECE e CEC-KEK cercando di fare una profonda analisi di integrazione europea, sulla base del bene comune e il rispetto della dignità umana.

Siamo convinti che le origini della crisi finanziaria ed economica non solo hanno a che fare con la sfera economica, ma che l’etica e la spiritualitàsono anche un punto di vista per contribuire a questa crisi ” , dicono gli organizzatori.
Per approfondire questa riflessione ha invitato ad un dibattito serale sul tema “Verso un ordine economico sostenibile.”
Mercoledì 23 maggio, la COMECE, Bruxelles, il dibattito sarà tra Monsignor André-Joseph Leonard, arcivescovo di Mechelen-Bruxelles, in Belgio, e Edy Korthals Altes, ambasciatore in pensione del Regno dei Paesi Bassi.
Il dibattito sarà presieduto da Mons. Adrianus van Luyn, vescovo emerito di Rotterdam, Paesi Bassi, ed ex presidente della COMECE.
Continua il dibattito sulle questioni presentate da due giovani partecipanti: Kristine Jansone (EWCE) e Marie-Caroline Leroux (WYA) e una discussione con il pubblico
Fonte

Il presidente della Banca Vaticana, chiede la reindustrializzazione degli Stati Uniti, Europa

Tra le misure di austerità a seguito di una recessione, segnato dalla indebitamento delle “Famiglie, imprese, istituzioni finanziarie e Stati”  il presidente della Banca Vaticana prevede la fine della “delocalizzazione” della produzione industriale. “L’Europa e gli Stati Uniti, dopo anni di delocalizzazione produttiva deve ora essere reindustrializzata al fine di sostenere l’occupazione interna e riscoprire una nuova concorrenza”, scrive Ettore Gotti Tedeschi. “Appena possibile uno sforzo verrà fatto per ridurre le importazioni e reimportare la produzione. Previsione di qualsiasi altro scenario permetterebbe di prevedere le tensioni sociali difficili da gestire. “
“Il mondo intero deve unire le forze se vuole uscire dalla crisi e raggiungere una distribuzione equa della ricchezza – che ha avuto inizio con la globalizzazione – per essere attuate senza egoismo, ma piuttosto con la solidarietà e la giustizia”, ​​aggiunge. “Il mondo globale non può sostenere un ulteriore delocalizzazione”. Fonte
I principi di cui si parla nell’articolo assomigliano agli ideali Marxisti!

4ª Conferenza in Germania in Difesa del Ripososo Domenicale

4ª Conferenza in Germania in Difesa del Riposo Domenicale
Il giorno 15 di febbraio del 2012 in Fulda, Germania, con lo slogan “La domenica è il nostro diritto.”
La Conferenza “IL TEMPO” annuncerà nuovi strumenti giuridici per la tutela della Domenica, nuove possibilità di azione ed offre l’opportunità di un anno di scambi con i principali sostenitori e le organizzazioni associate.
Tutti i sostenitori attivi ed amici della protezione sono cordialmente invitati.
European Sunday Alliance
Ricordiamo che l’Alleanza Europea Della domenica, 
European Sunday Alliance, lanciò la domenica il 20 Giugno del 2011, in Bruxelles, 65unknown organizzazioni della società civile Alcuni. I sindacati e l’Unione europea Alleanza Chiesa Domenica mise in moto l’evento che si celebra annualmente nel Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) a Bruxelles.
Nella Dichiarazione dei Fondatori “Uniti per le ore lavorative dignitosi”, i firmatari si impegnano a salvaguardare e a promuovere la domenica libera dal lavoro e ore lavorative dignitose in tutta l’Europa.
Il lancio della conferenza dell’anno fu di esperti sull’impatto del lavoro di domenica nell’integrazione della salute, sicurezza e sociale dei lavoratori.
L’Alleanza Europea per la Domenica è una rete nazionale di Alleanze Domenicali, sindacati, organizzazioni della società civile e le comunità religiose  impegnate a sensibilizzare sul valore unico di sincronizzare il tempo libero per le nostre società europee.
E la domenica, più in generale, le ore lavorative dignitose, sono il centro delle nostre campagne.
Nella nostra missione, richiamiamo l’attenzione sugli aspetti del lavoro / vita, la coesione e l’equilibrio sociale. ‘Questo dipende dalla grande maggioranza di persone che hanno il loro tempo libero legale nello stesso giorno’.

Lista dei Membri
Lista degli Sponsor

I difensori della libertà religiosa si sono incontrati a Mosca per proporre alcuni modi per mantenere viva all’attenzione pubblica internazionale la condizione delle minoranze religiose perseguitate. [foto: Vasily Stolyar]
La conferenza di Mosca evidenzia l’aumento delle persecuzioni dei cristiani nel mondo
Notizie Avventiste/Ann – Circa 100 milioni di cristiani in tutto il mondo – soprattutto in Medio Oriente e in parte dell’Africa – sono perseguitate o coinvolte nei violenti conflitti religiosi, secondo gli organizzatori della conferenza.
La Conferenza internazionale sulla libertà religiosa e la discriminazione dei cristiani, tenutasi a Mosca dal 30 novembre al 2 dicembre, ha riunito un gruppo eterogeneo di leader delle comunità ortodosse, protestanti, ebree, cattoliche e islamiche. In cima all’ordine del giorno vi è stato l’aumento della “cristianofobia” in molti paesi dove le religioni o le ideologie dominanti esercitano un notevole potere politico e sociale. Vasily Stolyar, direttore del Dipartimento Affari Pubblici e Libertà Religiosa della Chiesa avventista in Euro-Asia, ha affermato che i partecipanti alla conferenza sono stati uniti nella loro determinazione a fare di più per alleviare le sofferenze delle minoranze religiose in tutto il mondo, che subiscono persecuzioni…

 

Incontro ecumenico e interreligioso – “Religioni fonte di Pace … in ascolto dei testi sacri”   24 ottobre, 2011 Incontro ecumenico e interreligioso – “Religioni fonte di Pace … in ascolto dei testi sacri”

 

Giovedì 27 ottobre alle ore 17.30 presso il teatro Silvio Pellico di via Ananian, 5/2, si terrà un incontro ecumenico e interreligioso promosso dalla Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso “San Nicolò” che avrà per tema “Religioni fonte di Pace … in ascolto dei testi sacri”.

 

Hanno dato la loro adesione: la Parrocchia Serbo Ortodossa, la Parrocchia Greco Ortodossa, la Chiesa Romeno Ortodossa, la Chiesa Evangelica Luterana, la Chiesa Avventista Cristiana del 7° giorno, la Comunità Ebraica, la Comunità Islamica, la Comunità Baha’i e il Centro Buddista Tibetano Sakya.

L’incontro intende essere una risposta all’invito del Papa per aiutare gli uomini di buona volontà a porsi in comunione con la Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo -”Pellegrini della verità, pellegrini della pace” che, nella stessa giornata, si terrà ad Assisi e alla quale parteciperà S.S. Benedetto XVI.

Il 1° gennaio scorso, al termine della preghiera dell’Angelus, S.S. Benedetto XVI, così si espresse: “nel Messaggioper l’odierna Giornata della Pace ho avuto modo di sottolineare come le grandi religioni possano costituire un importante fattore di unità e di pace per la famiglia umana, ed ho ricordato, a tale proposito, che in questo anno 2011 ricorrerà il 25° anniversario della Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace che il Venerabile Giovanni Paolo II convocò ad Assisi nel 1986. Per questo, nel prossimo mese di ottobre, mi recherò pellegrino nella città di San Francesco, invitando ad unirsi a questo cammino i fratelli cristiani delle diverse confessioni, gli esponenti delle tradizioni religiose del mondo e, idealmente, tutti gli uomini di buona volontà, allo scopo di fare memoria di quel gesto storico voluto dal mio Predecessore e di rinnovare solennemente l’impegno dei credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio per la causa della pace. Chi è in cammino verso Dio non può non trasmettere pace, chi costruisce pace non può non avvicinarsi a Dio. Vi invito ad accompagnare sin d’ora con la vostra preghiera questa iniziativa”.

 

In Israele analizzano di ampliare il fine settimana ed includere la Domenica come giorno festivo 11 Luglio 2011 

En Israel analizan ampliar el fin de semana e incluir el domingo como día festivoIl primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato di studiare la possibilità di ridurre la giornata lavorativa a quattro giorni e mezzo e estendere il fine settimana di un giorno, dichiarando festivo la Domenica che nell’attualità è lavorativa. Netanyahu ha nominato suo consigliere economico e presidente del Consiglio Economico Nazionale, Eugenio Kandel, per studiare la questione, che avrebbe importante conseguenze economiche, sociali e religiose. Il vice primo ministro Silvan Shalom, che aveva proposto la misura, ha sostenuto che si dovrebbe “trascorrere un lungo week-end, nel più breve tempo possibile, secondo tutti i paesi del mondo sviluppato”. Secondo quando il quotidiano Haaretz ha sottolineato, il piano prevede che il Sabato e Domenica siano festivi e Venerdì sarà una giornata di lavoro fino a mezzogiorno. Kandel spera di istituire un comitato composto da tutti i ministeri competenti per esaminare le implicazioni della proposta. Netanyahu ha ammesso che la questione è una questione complessa e richiede una seria considerazione da diversi punti di vista, economico, sociale, religiosa e ideologica. Il fine settimana si celebra in Israele, il Venerdì e Sabato, anche se entrambi i negozi e gli uffici sono aperti la mattina di Venerdì. I giorni festivi nel paese iniziano al tramonto del giorno precedente, come marchio del Giudaismo, quindi  Venerdì sera e già giornata sabatica, sacra e di riposo per questa confessione.
Shalom ha detto che l’iniziativa ha l’approvazione della Associazione Produttori Israele, Camere di Commercio, l’Unione delle Autorità Locali, l’Associazione degli Hotel, i sindacati degli insegnanti, il Consiglio Nazionale Economico e il Direttore Generale dell’Ufdficio del Primo Ministro.
Due membri della Knesset Likud, Zeev Elkin e Yariv Levin, hanno presentato un disegno di legge concernente l’attuazione di un lungo weekend. L’iniziativa aveva come intenzione lo scopo di costringere il governo a prendere una decisione in tal senso. Shalom ha proposto che il fine settimana sarebbe Sabato e Domenica, mentre la settimana lavorativa sarebbe da Lunedi a Venerdì a mezzogiorno. “In cambio del lungo weekend, lavoreremo mezz’ora al giorno in più,” aggiunse. Una delle ragioni per questa proposta è stata l’assenza di un “vero” fine settimana in Israele, come nel resto del mondo occidentale. Oltre il 75 per cento della popolazione mondiale e il 100 per cento della popolazione del mondo sviluppato hanno preso il sabato e la domenica come giorni di riposo. Shalom ha detto che il cambiamento sarebbe buono per l’economia di Israele. Il provvedimento inoltre si tradurrà in una settimana di cinque giorni per la scuola, il che significherebbe l’introduzione di un’ora nella scuola e l’obbligo di fornire un pranzo nelle scuole. Fonte: http://itongadol.com/noticias/val/56984/en-israel-analizan-ampliar-el-fin-de-semana-e-incluir-el-domingo-como-dia-festivo.html

“Il Vaticano: «Liberismo causa della crisi, serve un governo mondiale” Il Pontificio consiglio per la giustizia e la pace: «Crisi generata da ideologie liberiste»sì a tassazione transazioni finanziarie 24 ottobre 2011 Il Vaticano: «Liberismo causa della crisi, serve un governo mondiale» Il Pontificio consiglio per la giustizia e la pace: «Crisi generata da ideologie liberiste» 0LTHAB6L__180x140.jpgPapa Benedetto XVI (LaPresse) MILANO – Il Vaticano chiede una «riforma del sistema finanziario e monetario internazionale», «una autorità pubblica universale» che governi la finanza. Chiede «multilateralismo» non solo in diplomazia ma per «sviluppo sostenibile e pace». Denuncia il rischio di una generazione di «tecnocrati» che ignori il bene comune. Il Vaticano chiede inoltre di tornare al «primato della politica» sulla «economia e la finanza». E tra gli obiettivi a medio termine propone per questo la creazione di una Banca centrale mondiale Ma soprattutto fa sua una dura presa di posizione contro il liberismo accusato di essere causa della crisi. A cui, come detto, bisogna rispondere creando un’autorità pubblica mondiale. Se non si crea un’autorità pubblica mondiale il mondo globalizzato rischia infatti di diventare una «torre di Babele», secondo il Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace. L’attuale crisi economica e finanziaria è infatti sempre per il Pontificio consiglio per la giustizia e la pace l’«effetto devastante» delle ideologie liberiste, sempre per il Pontificio consiglio che ha pubblicato un documento intitolato «Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale»…Continua<> Apocalisse 13:5.

Il Papa: la mentalità anti-religiosa minaccia la libertà Riceve il nuovo ambasciatore dei Paesi Bassi – 21/10/2011

CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 21 ottobre 2011 (ZENIT.org).- La libertà è minacciata nel mondo sia da limitazioni legali che dalla mentalità anti-religiosa che esiste all’interno di alcune società, ha affermato Benedetto XVI questo venerdì ricevendo il nuovo ambasciatore dei Paesi Bassi presso la Santa Sede. Nel suo discorso in occasione della presentazione delle lettere credenziali di Joseph Weterings, il Papa si è mostrato incoraggiato dall’intenzione del Governo olandese di promuovere la libertà religiosa, “una questione di particolare interesse per la Santa Sede in questo momento”. “La libertà di religione è minacciata non solo da limitazioni legali in alcune parti del mondo, ma anche da una mentalità anti-religiosa in numerose società, anche in quelle in cui essa gode della tutela della legge”, ha affermato. È quindi auspicabile che il Governo olandese “sia vigile cosicché la libertà di religione e quella di culto continuino a essere tutelate e promosse sia nel Paese sia all’estero”… “Sebbene da tempo la sua Nazione sia paladina della libertà degli individui di operare le proprie scelte, queste ultime vanno scoraggiate se danneggiano chi le fa o altri, per il bene dei singoli e della società nella sua interezza”, ha detto al diplomatico… Nel suo discorso, il Papa ha anche sottolineato che “la Santa Sede non è una potenza economica o militare”, e che “la sua voce morale esercita un’influenza considerevole sul mondo”… “Il suo contributo alla diplomazia internazionale consiste soprattutto nell’articolare i principi etici che dovrebbero sottendere l’ordine sociale e politico, nell’attirare l’attenzione sulla necessità di agire per sanare le violazioni di tali principi”… Il dialogo diplomatico in cui la Santa Sede si impegna, quindi, “viene condotto su un terreno né confessionale né pragmatico, ma sulla base di principi universalmente applicabili che sono tanto reali quanto lo sono gli elementi fisici dell’ambiente naturale”. continua Il papa indica la strada futura da seguire: non solo i governi devono ascoltare i “principi etici” della chiesa, ma devono “sottendere” l’ORDINE SOCIALE E POLITICO, come dire devono adottare le indicazioni del papa nelle loro legislazioni, ma il papa chiede “di agire per sanare le violazioni di tali principi”. Quali leggi e metodi ha in mente il papa per ridurre al silenzio coloro che vogliono restare ancorati alla Bibbia solamente e si dissociano ai suoi “principi”?

Polizia  vieta Bibbia in un bar Cristiano  “La polizia del Lancashire ha detto al proprietario di un bar cristiano a Blackpool, in Inghilterra, che egli non è autorizzato a visualizzare versetti della Bibbia, perché viola le leggi dell’ordine pubblico”. -I versetti erano di tutta la Bibbia, non solo quelli che avvertono di omosessualità. Ma questo è ciò che un “cliente” ha denunciato. E, naturalmente, la polizia è costretta ad agire su di esso, perché sta semplicemente facendo il suo lavoro. Anche seprofeticamente è ingiusto agire in questo modo, la legge è la legge. Sarà ancora in questo maniera in cui si utilizzeranno le loro leggi corrotte per rendere finalmente l’intera Bibbia cristiana illegale. Pregate per coloro che fanno queste cose in modo che quando l’Autore (della Bibbia) ritorna non saranno per sempre perduti. Nel documento che segue si parla di “violazione per legge di un comandamento” in riferimento al lavoro di domenica. La convinzione dei credenti cristiani, cattolici o altro, che il giorno di riposo del comandamento sia la domenica, rende ancora più grave il silenzio dei dirigenti religiosi sul fatto che il Comandamento lasciato da Dio perché l’uomo si riposasse è il SABATO.
<< Così furono terminati i cieli e la terra e tutto il loro esercito. Pertando il settimo giorno, DIO terminò l’opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposò da tutta l’opera che aveva fatto. E DIO benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso DIO si riposò da tutta l’opera che aveva creata e fatta>> Genesi 2:1-3. Il 4° Comandamento: Esodo 20:8-11

DIES DOMINI” stralci e commento cap.1

La Dies Domini è una lettera apostolica, sulla domenica, di Giovanni Paolo II di interesse e attualità grandissimi e vorremmo parlarne un poco, a più riprese. Nell’introduzione il Papa chiarisce che cosa sia la domenica per un credente: dice infatti “Il giorno del Signore, come fu definita la domenica fin dal tempo degli apostoli, ha avuto sempre una considerazione privilegiata per la stretta connessione con il nucleo del mistero cristiano. La domenica infatti richiama, nella scansione settimanale del temo, il giorno della risurrezione di Cristo. E’ la Pasqua della settimana in cui si celebra la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte”. Questi sono i valori irrinunciabili della domenica per ogni cristiano e queste sono le motivazioni profonde da recuperare e valorizzare. Il primo capitolo inizia ricordando come la domenica sia la celebrazione della nuova creazione compiuta da Cristo con la sua morte e risurrezione, la creazione di un popolo di risorti, che non può non essere collegata alla prima creazione, alla quale Cristo era presente e partecipe, ma anche al suo glorioso ritorno alla fine dei tempi: “La presenza attiva del Figlio nell’opera creatrice di Dio si è rivelata pienamente nel mistero pasquale, in cui Cristo risorgendo come primizia di coloro che sono morti ha inaugurato una nuova creazione e ha avviato il processo che compirà quando al suo ritorno glorioso riconsegnerà tutto al Padre”. Il riposo di Dio narratoci nel libro della Genesi, di Dio compiaciuto di quanto aveva creato, è donato al popolo di Israele, Ma una approfondita lettura della Scrittura ci aiuta a una piena comprensione della domenica; dice infatti il Papa: “Il riposo divino del settimo giorno non allude a in Dio inoperoso, ma sottolinea la pienezza della realizzazione compiuta ed esprime la sosta di Dio di fronte all’opera molto buona” anche per il cristiano quindi il riposo domenicale assume il suo completo valore se la sua settimana è stata operosa e secondo la volontà di Dio. Ma per il cristiano la domenica non è il corrispondente del Sabato di Israele: lo comprende e fa un passo avanti, è il primo giorno dopo il sabato, è l’ottavo giono, non ultimo ma primo della settimana, giorno dei tempi nuovi, giorno della parusia, venuta gloriosa di Cristo, della preghiera, della lode, giorno benedetto da Dio.Fonte

Ma cosa dice la Bibbia?

 

<SANTA convocazione. Non farete LAVORO ALCUNO; è il SABATO consacrato all’ETERNO in TUTTE le vostre ABITAZIONI (famiglia)>> Levitico 23:3.

Domeniche, i lavoratori si appellano al vescovo (Clicchi per leggere)

Kazakhstan: approvate a tempo di record le leggi sulla libertà religiosa
Con una rapidità che non ha precedenti, la Camera bassa del parlamento kazako (Majilis) ha approvato mercoledì scorso le proposte di legge sul controllo delle attività religiose nel Paese. Presentate lo scorso 5 settembre, le nuove leggi sono passate con 98 voti su 107, senza alcuna modifica sostanziale, nonostante le critiche delle comunità religiose. Nei prossimi giorni – riferisce l’agenzia AsiaNews – verranno esaminati dal Comitato per la cultura la società e lo sviluppo del senato. Secondo fonti interne al parlamento la votazione ufficiale inizierà entro due settimane. Se approvata la legge entrerà in vigore nel 2012.Le proposte di legge approvate dal parlamento prevedono la registrazione obbligatoria di tutti i gruppi religiosi. I gruppi non registrati o privi dei requisiti richiesti dalle autorità sono considerati illegali. Le religioni considerate idonee possono praticare il culto, ma il loro materiale, come ad esempio libri e testi delle prediche, sono sottoposte a censura. Per costruire o aprire nuovi luoghi di culto è necessaria l’approvazione del governo centrale e locale. Le leggi vietano anche qualsiasi forma di espressione religiosa nei luoghi pubblici e proibiscono alle donne musulmane di indossare il velo. L’organizzazione F18 sottolinea che prima di procedere alla votazione il Majilis ha sentito solo il parere della comunità islamica e cristiana ortodossa, che hanno lo status di religioni tradizionali, e ha tenuto fuori dal dibattito cattolici, protestanti, testimoni di Geova e altre denominazioni islamiche. Il parlamento non ha nemmeno consultato l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Ocse), che già aveva molto criticato la legge del 2009 poi dichiarata incostituzionale. A tutt’oggi la costituzione kazaka dichiara che nel Paese sono ammesse tutte le religioni in condizione di uguaglianza. Ma dal 1991 tutti gli emendamenti in materia sono stati restrittivi dei diritti di gruppi e singoli, in nome di esigenze di “sicurezza nazionale” e di “antiterrorismo islamico”, che non è chiaro come possano riguardare piccole chiese protestanti e cattolici. Di fatto sono vietate e punite con sanzioni tutte le attività religiose “non autorizzate”, anche riunioni di preghiera. (R.P.)
FONTE
Controllino le catacombe Vaticane per i 70 miliardi di Mubarak

Di Greg Szymanski
17 febbraio 2011

La gente si sta chiedendo dove sono andati a finire effettivamente i 70 miliardi dell’egiziano Mubarak?
Suggerisco agli investigatori che ricercano, se ci sono, di guardare dentro la Banca Vaticana.

 

Se il Papa non permetterà loro di guardare, suggerisco scavino in profondità sotto le catacombe del Vaticano.
E se non ci sono, controllino le tasche di ogni elevato livello di Vescovi e Cardinali del Vaticano, che vanno in giro in limousine, bevono vini italiani costosi e in genere si trovano a pranzo in uno dei palazzi opulenti del Papa alla periferia di Roma.
Ovunque il Nuovo Ordine Mondiale stia nascondendo Mubarak, si può scommettere che l’Ordine dei Gesuiti abbia messo le mani  sui suoi risparmi di una vita, sulla maggior parte di essi o su tutto.
Questo è solo il modo in cui funzionano ai massimi livelli sia esso Egitto, Pechino o Washington.
Quindi cerchiamo di vedere cosa stanno dicendo  i media circa i 70 miliardi di dollari e scommetto che, come al solito, non una parola sul Vaticano…

“La storia si ripete”. Nel 313, Costantino legiferò la “libertà religiosa” per liberare i cristiani dalla persecuzione romana pagana, inoltre, nel 321 con una legge imperiale rese la domenica giorno festivo obbligatorio, nella legge si precisava che la domenica era dedicata alla “venerazione del Sole”. Ma  la chiesa cristiana cattolica l’acquisì come giorno di riposo del Signore. Oggi l’europarlamento ha legiferato la “libertà religiosa” per liberare dalla persecuzione i cristiani nelle varie parti del mondo da parte di <>. I “cristiani” tutelati chi sono? Tutti quelli che si riconoscono nel credo cattolico e riconoscono il primato del papa [vedasi Ecumenismo], saranno protetti dalla “libertà religiosa” decretata dall’Europarlamento e valida in tutto il mondo! La “libertà religiosa” è l’ANTICAMERA DELLA LEGGE DOMENICALE, come avvenne ai tempi di Costantino. Tra breve accadrà quello che è scritto nella profezia Apocalittica [Apocalisse 12:17; 14:12]. Tutti quelli che si dissoceranno dal credo cattolico-protestante saranno perseguitati perché tacciati come terroristi, fondamentalisti, eretici perchè non accetteranno la domenica come giorno di riposo del Signore e altre eresie come la Trinità, eccetera.
Torneremo molto presto alla persecuzione Medievali per essere fedeli ai Comandamenti di Dio e alla Testimonianza di Gesù? Il ritorno di Cristo è più che mai vicino!
Questa legge è un campanello d’allarme per tutti i figli di Dio affinché siano pronti ad una Legge Domenicale prossima e all’imminente battaglia che si leverà tra Satana e Cristo, tra i figli di Dio e i seguaci di Satana.

https://www.avventismoprofetico.it/new/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=166

Ho la triste impressione che si stia percorrendo il cammino di ritorno all’età oscura del dopo 313. Che Dio ci aiuti. 

296g4ur.jpg«Noi Costantino Augusto e Licinio Augusto felicemente riuniti in Milano, e trattando di ciò che riguarda la sicurezza e utilità pubblica, abbiamo
creduto che uno dei primi nostri doveri fosse di regolare ciò che interessa il culto della divinità, e di dare ai cristiani, come a tutti gli altri
nostri sudditi, la libertà di seguire la loro religione, onde richiamare il favore del Cielo sopra di noi e sopra tutto l’Impero.
Perciò abbiamo preso la risoluzione di non negare a chi voglia la possibilità di seguire col cuore e con l’affetto le osservanze del culto
cristiano allo stesso modo in cui si può praticare qualunque altra religione, affinché Dio supremo che onoriamo continui a ricolmarci delle Sue grazie. Il che apertamente vi dichiariamo, facendovi sapere che abbiamo generalmente accordato ai cristiani una piena facoltà di praticare la loro religione. E come concediamo questo a loro, anche agli altri vien concessa la potestà intera e libera di religione e di culto.
Noi vogliamo che in tutto questo adoperiate il vostro ministero alla maniera più efficace e sollecita, ed affinché questa  legge giunga a cognizione di ognuno, la farete affiggere ovunque, in modo che nessuno  possa dire di  ignorarla ».

Da questo documento si evince che nel 313 d.c. Costantino, come imperatore e non come cristiano, concedette la libertà religiosa principalmente per la sicurezza  pubblica, una scelta POLITICA che, come ci racconta la storia, fu utilizzata dal papato per ottenere potere temporale e persecutorio. I pagani si erano uniti al cristianesimo solo per adeguarsi ad una scelta politica del loro sovrano, non essendo convertiti in profondità, infiltrarono nella Chiesa molte usanze idolatriche, come il culto delle immagini e l’osservanza della domenica, giorno in cui si celebrava il dio Sole, la chiesa accettò queste pratiche pagani come compromesso, per arricchirsi e dominare.

sol_invictus.jpg

“All’inizio del quarto secolo (321), l’Imperatore Costantino emanò un DECRETO che dichiarava la DOMENICA giorno di festa per tutto l’Impero Romano”  – E.G.White, GC, pp.51-53.

Nel 321 fu introdotta la settimana di sette giorni e fu decretato come giorno di riposo il die solis (“il giorno del sole” che corrisponde alla nostra domenica).

(LA« Imperator Constantinus.Omnes iudices urbanaeque plebes et artium officia cunctarum venerabili die solis quiescant. ruri tamen positi agrorum culturae libere licenterque inserviant, quoniam frequenter evenit, ut non alio aptius die frumenta sulcis aut vineae scrobibus commendentur, ne occasione momenti pereat commoditas caelesti provisione concessa. * Const. A. Helpidio. *  » (IT« Nel venerabile giorno del sole, si riposino i magistrati e gli abitanti delle città, e si lascino chiusi tutti i negozi. Nelle campagne, però, la gente sia libera legalmente di continuare il proprio lavoro, perché spesso capita che non si possa rimandare la mietitura del grano o la cura delle vigne; sia così, per timore che negando il momento giusto per tali lavori, vada perduto il momento opportuno, stabilito dal cielo. »
Codice Giustiniano 3.12.2)

Gli attentati ai cristiani e le rivolte nei paesi arabi, secondo quanto scrivono i giornali, non sono di matrice islamica, sono pilotati dall’occidente. Per leggere gli articoli: https://www.avventismoprofetico.it/new/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=193

<> Daniele 11: 40

Nei vari articoli che riguardano gli scontri dei paesi arabi risuona la voce di ammonimento degli Stati Uniti perché si ascolti la voce del popolo. Il papato alza l’accorato appello in favore del popolo. La guerra in Iraq degli Stati Uniti per fare cadere il dittatore, ha cambiato volto. Adesso i capi di Stato sono deposti dal proprio popolo. Si ricorre alla “democrazia”, alla “libertà”, ma con le rivolte si otterranno veramente le democrazie o sono un’utopia che nascondono il vero fine della rivolta? I generali sono pronti con i loro eserciti ad assicurare l’ordine dopo le insurrezioni nell’attesa di stabilire un nuovo governo con la “democrazia”, controllata da chi? Sembra di rivivere i tempi della caduta del comunismo. Un gigante che ad un tratto si trovò con i piedi di argilla. Anche allora sul campo si stagliavano tre figure: la nazione designata a capitolare, la voce degli Stati Uniti e quella del papato. Chi ne trasse beneficio dalla frantumazione dell’impero russo? Il comunismo continua ad esistere senza un potere dominante. La stessa cosa sta accadendo nei paesi islamici. L’Islam, dopo aver deposto i dittatori continueranno ad esistere, ma senza un vero potere, chi gestirà il vero potere?
Un’analogia la si può fare con la religione. Le religioni, siano esse protestanti, islamiche, evangeliche , ortodosse, ebraici ecc, oggi esistono nel nome della democrazia religiosa, si uniscono nella fratellanza e nella pace chiamata Ecumenismo. L’importanza di una leadership che rappresenti tutte le religioni nel mondo, richiede un rappresentante forte e moralmente ineccepibile, senza dubbio si pensa al papa, lo ha pensato soprattutto il Vaticano! Un leader che rappresenti tutte le religioni pretende legittimamente che come minimo si accettino le condizioni del leader che li rappresenta, quindi quella del papato. In definitiva le religioni continueranno ad esistere nelle varie denominazioni, ma non possederanno più potere per la loro autonomia dottrinale perché si sono assoggettate ad un ecumenismo dominato moralmente e dottrinalmente dal papa. Ma chi dirige il papa? L’antipapa o l’Anticristo!
Dopo i paesi arabi, potrebbe collassare l’Europa a causa di una grave crisi economica?

Cristiani e sindacati europei se uniscono per difendere il riposo domenicale

Il giorno della festa integrale

Le riflessioni e i consigli del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, sul terzo Comandamento, “Ricordati di santificare la festa”.

24/03/2011 – Un tempo era evidente che la domenica ruotava attorno alla celebrazione comunitaria della Messa. Oggi sembra invece che non sia domenica senza la partita di calcio o il Gran Premio automobilistico o motociclistico. E allora, qual è oggi il senso di questa festa in quanto giorno dedicato al Signore e non al solo svago personale?
Il calendario si è profondamente laicizzato, per cui la domenica non corrisponde più per tante persone – anche cattoliche praticanti: spiace dirlo, ma è così! – alla sua realtà originaria: essere appunto «giorno del Signore», del Signore risorto e vivo. Un Signore presente e operante nella comunità cristiana innanzitutto in questo “appuntamento”, nel quale i discepoli si riuniscono intorno a lui, che rinnova continuamente il dono totale di sé sulla croce come fonte di vita nuova e di libertà vera e piena.
La dimenticanza dei valori originali della domenica cristiana si spiega non soltanto con il processo di scristianizzazione e con le profonde trasformazioni sociali e culturali subite dal mondo attuale circa le modalità del lavoro e del divertimento. Essa è infatti da attribuirsi anche a una certa “pigrizia” della stessa azione pastorale della Chiesa, che ha finito per adeguarsi in qualche modo al costume diffuso di far coincidere tutto il senso del «giorno del Signore» con la sola frequenza alla Messa, interpretando poi il riposo domenicale e festivo nei termini di una pura assenza di lavoro.
Per risvegliarsi da questa specie di torpore occorre prendere coscienza che con la domenica ci troviamo di fronte non a una scelta facoltativa della Chiesa, bensì a un preciso comando di Dio, che ci chiede di «santificare la festa». Occorre dunque recuperare l’intero senso religioso di questo riposo, da intendere non soltanto come tempo per la Messa, ma anche come tempo per la preghiera personale, per la lettura della Bibbia, per la contemplazione, oltre che come occasione per rinnovare più in profondità i rapporti interpersonali, a cominciare da quelli familiari, e per vivere una gioia particolare: la gioia della «festa cristiana».http://www.famigliacristiana.it/chiesa/dieci-comandamenti/articolo/il-giorno-della-festa-integrale_240311151058.aspx

Vaticano
Benedetto XVI: Lavorare di domenica ruba il senso della festa

Benedetto XVI: «E’ il ritmo delle società di consumo»
TM News – 26/03/2011

papaok_1056560.jpgROMA – Lavorare di domenica, come accade sempre più spesso in una società «del consumo», rischia di far perdere il senso della festa. Lo ha sostenuto papa Benedetto XVI ricevendo in udienza i partecipanti al Pellegrinaggio della diocesi di Terni-Narni-Amelia (Italia) nel 30° anniversario della visita del Papa Giovanni Paolo II alle Acciaierie della Città.«Vorrei accennare pure al problema del lavoro nella Domenica – ha sottolineato il Papa -. Purtroppo nelle nostre società il ritmo del consumo rischia di rubarci anche il senso della festa e della Domenica come giorno del Signore e della comunità».
«La Chiesa – ha proseguito Benedetto XVI – sostiene, conforta, incoraggia ogni sforzo diretto a garantire a tutti un lavoro sicuro, dignitoso e stabile. Il Papa vi è vicino, è accanto alle vostre famiglie, ai vostri bambini, ai vostri giovani, ai vostri anziani e vi porta tutti nel cuore davanti a Dio». http://www.lapoliticaitaliana.it/Articolo/?d=20110326&id=31657

 SINODO: “CRISTIANI SCHIAVI EDONISMO”

La “cultura edonistica e consumistica” dell’Occidente “secolarizzato” spinge verso “la superficialità e l’egocentrismo”, con il rischio di dimenticare la
“grammatica della fede”.E’ questo l’allarme nel quale convergeranno i “Lineamenta” del prossimo Sinodo dei vescovi, in programma a ottobre del 2012, illustrati oggi in Vaticano.
Dunque, occorre una “nuova evangelizzazione”, per liberare i “cristiani dal nuovo edonismo”,per “dare voce ai poveri,ignorati dai media”,nella forza della Chiesa di riconoscere…
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=754014&pagina=101&sottopagina=01
http://www.arcticbeacon.com/greg/headlines/check-vatican-vaults-for-mubaraks-70-billion/

“PENSERA’ DI MUTARE I TEMPI E LA LEGGE”

Non è ancora troppo tardi per i protestanti di redimersi. Riusciranno a farlo? … Prenderanno davvero la parola scritta solamente, la sola Scrittura, come autorità e standard unico? Oppure deterranno ancora l’indifendibile, stessa dottrina contraddittoria, e la dottrina e la pratica suicida di fallire di seguire l’autorità della chiesa cattolica e indossare il segno della sua autorità? Saranno in grado di conservare il sabato del Signore, il settimo giorno, secondo la Scrittura? Oppure accetteranno di osservare la Domenica secondo la tradizione della chiesa cattolica, La Sfida di Roma, (Perché i protestanti osservano la domenica? ), p. 31.      
Gli Avventisti sono l’unico corpo di Cristiani con la Bibbia come loro insegnante che potrebbero trovare alcuna giustificazione nelle sue pagine per il cambiamento di giorno di riposo dal settimo al primo. Da qui il loro appellativo, “Avventista del Settimo Giorno”. Il loro principio cardine consiste nel mettere a parte il Sabato per l’adorazione esclusiva di Dio, in conformità col comando positivo di Dio Stesso che ribadì ripetutamente nei libri sacri del Vecchio e Nuovo Testamento, letteralmente tenuto dai figli dell’Israele per migliaia di anni fino ad oggi e approvato dall’insegnamento e pratica del Figlio di Dio mentre era sulla terra. ” – La Sfida di Roma, (Perché i protestanti osservano la domenica? ) p. 2
La domenica è un’istituzione cattolica e la sua pretesa di rispetto può essere difesa solo su principi cattolici …. Dall’inizio alla fine della Scrittura non vi è un solo passaggio che garantisce il trasferimento del  culto settimanale pubblico dall’ultimo giorno della settimana [Sabato] al primo [Domenica]. “(Catholic Press, Sydney, Australia, Agosto, 1990.)
 
“Forse la cosa più audace, il cambiamento più rivoluzionario che la Chiesa abbia mai fatto, è avvenuto nel primo secolo. Il giorno santo, il Sabato, è stato modificato dal Sabato alla Domenica. “Il giorno del Signore “è stato scelto, non da qualsiasi direzione indicata nelle Scritture, ma dal senso della Chiesa del proprio potere …. persone che pensano che la Scrittura dovrebbe essere l’unica autorità, dovrebbe logicamente essere Avventista del Settimo Giorno, e osservare il santo Sabato”. (Saint Catherine Church Sentinel, Algonac, Michigan, May 21, 1995.)
 
La Bibbia dice: Ricordati di santificare il giorno di Sabato. La chiesa cattolica dice: No! Con il mio potere divino io abolisco il giorno di Sabato, e vi ordino di osservare il primo giorno della settimana [Domenica]. Ed ecco, tutto il mondo civilizzato si inchina riverente all’obbedienza del comando della Santa Chiesa Cattolica! “Padre Enright, CSSR del Collegio Redemptoral, Kansas City, Storia del sabato, p. 802 802
 
Domanda – Quale è il giorno di riposo?
Risposta – Il Sabato è il giorno di riposo.
Domanda – Perché si osserva la Domenica, invece del Sabato?
Risposta – Si osserva la Domenica invece del Sabato perché la Chiesa cattolica, nel Concilio di Laodicea (AD 364), ha trasferito la solennità dal Sabato alla Domenica 
The Convert’s Catechism of Catholic Doctrine, p. 50, 3rd ed
 
La chiesa cattolica “, ha dichiarato il Cardinale Gibbons,” in virtù della sua missione divina ha cambiato il giorno dal Sabato alla Domenica. “Catholic Mirror 23 settembre 1983. (organo ufficiale del Cardinale Gibbons)
 
“Non è obbligato per ogni cristiano di santificare la Domenica e di astenersi in quel giorno da inutili lavori servili? Non è il rispetto di questo diritto tra i più importanti dei nostri sacri doveri? Ma si può leggere la Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse, e non troverete una riga che autorizzi la santificazione della Domenica. Le Scritture impongono l’osservanza religiosa del Sabato, un giorno che non abbiamo mai santificato. “-James Cardinal Gibbons, la fede dei nostri padri (1917 ndr.), pp 72, 73.
 
L’autorità della chiesa non poteva quindi essere legata all’autorità delle Scritture, perché la Chiesa ha cambiato il sabato in Domenica, non per comando di Cristo, ma con la propria autorità. “Canon e Tradizione, p. 263 263
 
“Il Papa è di grande autorità e potere che può modificare, spiegare o interpretare anche le leggi divine … Il Papa può modificare la legge divina, poiché il suo potere non è dell’uomo, ma di Dio, ed egli agisce come vicario di Dio sulla terra “. Ferraris-Lucio, Prompta Ribliotheca “Papa”, art. 2
 
“La Domenica … E’ la legge della Chiesa cattolica solamente …” American Sentinel (cattolica) Giugno 1893
“La Domenica … è puramente una creazione della Chiesa cattolica”. American Review cattolica trimestrale, gennaio 1883
 
“Il Papa ha il potere di cambiare i tempi, di abrogare le leggi, e di rinunciare a tutte le cose, anche i precetti di Cristo”. “Il Papa ha l’autorità spesso esercitata, di rinunciare il comando di Cristo”.Decretal, de Tranlatic Episcop. Cap. Cap. (The Pope can modify divine law.) Ferraris’ Ecclesiastical Dictionary.  
 
“Gli inquisitori … (dichiara) che il segno che un valdese (Waldeneses di Francia, Sabbathkeepers, Sabbatista) è degno di morte, fu che egli seguì Cristo e ha cercato di obbedire ai Comandamenti di Dio » – Storia della Inquisizione del Medioevo , Lea HC, Vol. 1.
 
Consiglio Provinciale Cattolico a Bergen – ” Noi siamo informati che delle persone in distretti diversi del regno, ha adottato e ha osservato Sabato-custodia. È impedito severamente – dal canone della santa chiesa – per tutti di osservare i giorni omettendo quelli del Papa santo, arcivescovo, o il comando di vescovi. L’osservanza del Sabato non deve essere permessa sotto nessuna circostanza in futuro, fuori dai comandi del canone della chiesa. Perciò, noi consigliamo a tutti gli amici di Dio in tutta la Norvegia, chi vuole essere obbediente verso la chiesa santa di lasciare solo questa cattiva osservanza del Sabato; ed del resto noi impediamo sotto sanzione penale di punizione severa della chiesa di osservare il santo Sabato.” – Dip, Norveg, 7, 397.
 
In Etiopia, nel 1604 D.C., i Gesuiti influenzarono Re Zadenghel per proporre di sottoporre al Papato “Vietare tutti i suoi sudditi, su pene severe, per osservare il Sabato più a lungo.” Gedde’s Church History of Eithiopia p 311 and also in Gibbon’s Decline and Fall chapter 47.
 
“Alcuni hanno sofferto torture perché loro non riposavano quando gli altri osservavano la domenica, perché “Questa è la festa e la legge dell’Anticristo.” Sebastian Frank, AD 1536.
 
Consiglio, Mosca, 1503: “L’imputato (Sabbatisti) sono stati convocati, hanno riconosciuto apertamente la nuova fede, e hanno difeso la stessa. Il più noto di loro, … fu condannato a morte e bruciato pubblicamente in gabbie, at Moscow, Dec 17.1503- H. Sternberfi, Geschichte der Juden
 
“La Domenica è il nostro marchio o autorità… La Chiesa è al di sopra della Bibbia, e questo trasferimento dell’ osservanza del Sabato è la prova di tale fatto” Catholic Record of London, Ontario Sept 1,1923.
 
“Naturalmente la Chiesa Cattolica sostiene che il cambiamento (Sabato alla Domenica) è stato il suo atto … E l’atto è un segno della sua autorità ecclesiastica nelle cose religiose”.HF Thomas, Chancellor of Cardinal Gibbons. Nov. HF Thomas, Chancellor of Cardinal Gibbons. Nov.11, 1895

 

 

Papa: “Uniti. Divisione è  offesa a Dio”

 

23/01/2011 12:41

Papa: “Uniti. Divisione è offesa a Dio”
“I cristiani siano nel mondo segno e strumento di intima unione con Dio e di unità tra gli uomini”. E’ il monito rivolto dal Pontefice Benedetto XVI, durante la preghiera dell’Angelus.
Il Papa ha fatto sua l’esortazione della Chiesa di Gerusalemme per la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, in corso fino al 25 gennaio.
“Ogni divisione è un’offesa a Dio“, ha poi aggiunto il Santo Padre, che da domani presiederà la Commissione per il
dialogo teologico tra cattolici e Chiese orientali.
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=745219&pagina=591&sottopagina=01

Gioia in Vaticano: il Patriarca serbo ha invitato il Papa per il 2013

Sua Beatitudine Irinej vuole organizzare un grande incontro ecumenico

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 28 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Il Vaticano ritiene “molto incoraggiante” la proposta del nuovo Patriarca della Chiesa ortodossa serba, Sua Beatitudine Irinej, di invitare il Papa nel suo Paese nel 2013 in occasione di un grande incontro ecumenico.
Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, in alcune dichiarazioni al quotidiano di Belgrado Blic ha riconosciuto che si tratta di un annuncio “che accogliamo con grande gioia”.Nella prima conferenza stampa concessa questo giovedì, il Patriarca serbo, eletto il 22 gennaio, ha proposto una visita di Benedetto XVI nella città di cui finora era Vescovo, Nis, nella Serbia sud-orientale, luogo di nascita dell’imperatore Costantino il Grande, in occasione dei 1.700 anni dell’editto di Milano (313).
Quell’editto stabilì la libertà religiosa nell’Impero romano, mettendo fine alle persecuzioni rivolte dalle autorità contro certi gruppi religiosi, soprattutto i cristiani.
Riferendosi al predecessore di Irinej alla guida della Chiesa ortodossa serba, padre Lombardi ha spiegato che è “un segno del fatto che il dialogo iniziato al tempo del Patriarca Pavle continuerà con il nuovo Patriarca”.
Allo stesso modo, ha auspicato “un passo ulteriore perché possiamo incontrarci e considerare le possibilità di cooperazione”.
Il portavoce vaticano ha spiegato che è prematuro parlare di programmi o incontri, ma ha anche assicurato che la Santa Sede segue con grande interesse questo avvenimento così importante per la Chiesa in Serbia.
Secondo quanto aveva spiegato il Patriarca, la visita del Papa in Serbia “potrebbe essere l’occasione perché le nostre Chiese stabiliscano un primo contatto e, con un po’ di fortuna, per continuare questi contatti e intraprendere un nuovo cammino”.
In una conferenza stampa storica, visto che fino a questo momento un Patriarca serbo non aveva mai usato questa forma di comunicazione, ha aggiunto: “Questo nuovo cammino dovrebbe essere cristiano e sincero, con il desiderio di costituire un’unica Chiesa di Cristo”.

 

martedì, 04 gennaio 2011

 

IL PAPA E FRATTINI FANNO I MARTIRI CON I MORTI DEGLI ALTRI

 

C’è stato recentemente un gran parlare di una persecuzione dei cristiani in corso, ne ha parlato il Papa e il Ministro degli Esteri Frattini si è spinto ad ipotizzare sanzioni per i paesi che non proteggono i cristiani.
Al Papa hanno fatto caso solo i politici italiani e pochi altri, a Frattini anche meno, è andato infatti del tutto a vuoto anche il suo tentativo di investire l’Unione Europea del problema.
Frattini è andato a vuoto per una ragione abbastanza importante: perché la persecuzione contro i cristiani non c’è.
Per giustificare questo ennesimo allarme-bufala il papato e l’Italia (perché Frattini rappresenta l’Italia) hanno fatto ampio riferimento a fatti di sangue verificatisi in Iraq, Egitto, Sudan Nigeria e Filippine. Fatti ed episodi variamente tradotti dai media italiani, ma sempre seguendo il comune denominatore della persecuzione da parte dei musulmani cattivi.
Analizzando i fatti salta immediatamente all’occhio che i due campioni citati sopra stanno barando. È lunare parlare di persecuzione dei cristiani in Iraq, dove la violenza politica ha investito ex-sadamisti, sunniti e sciiti all’ingrosso. Ancora di più dopo che le armate statunitensi, indubbiamente cristiane, hanno invaso il paese con il pretesto (tra gli altri pretesti) della lotta al terrorismo islamico, uccidendo centinaia di migliaia islamici incolpevoli in un paese nel quale gli estremisti islamici non potevano mettere piede senza finire impiccati da Saddam.
Anche nel caso delle Filippine parlare di una persecuzione dei cristiani è ridicolo, essendo che gli episodi di violenza nell’isola di Mindanao ricordano più il banditismo che le persecuzioni. Ma ancora di più ricordando che le Filippine sono un cattolicissimo paese che ha massacrato gli abitanti di Mindanao (in maggioranza musulmani) per decenni prima di concedere una blanda autonomia amministrativa.
Nel caso del Sudan abbiamo invece il Sud a maggioranza cristiana che sta per andare al referendum per l’indipendenza dal Nord dopo venti anni di guerra e sei di autonomia, durante i quali nessuno ha perseguitato i cristiani. Anche sulle persecuzioni precedenti ci sono poi grossi dubbi, almeno da quando si è scoperto che i politici del Sud e qualche interferenza inglese si erano inventati un commercio di schiavi cristiani, per liberare i quali chiedevano fondi in Occidente, che poi usavano per comprare armi. Anche qui più che alla matrice religiosa bisognerebbe guardare al petrolio del Sud e alla sua storia post-coloniale, caratterizzata dall’appoggio (in particolare) della Gran Bretagna alla secessione.
Ancora più ridicolo è parlare di persecuzione dei cristiani in Nigeria, dove enormi problemi sociali ed economici hanno dato vita a numerose rivolte tradotte malamente da qualche furbacchione in scontri a sfondo religioso e dove non esiste nessuna discriminazione nei riguardi cristiani.
Anche sull’Egitto c’è poi da ridire, perché se è vero che negli ultimi anni ci sono stati alcuni attentati ai danni dei cristiani, è altrettanto vero che molti dubitano della loro matrice e anche quello di pochi giorni fa ha lasciato in molti il sospetto che si tratti di strategia della tensione di marca governativa. Mubarak ha appena trionfato (troppo) alle elezioni. Una farsa al termine della quale gli oppositori non sono riusciti nemmeno ad affacciarsi in parlamento, lasciando nudo Mubarak di fronte al mondo.
Mubarak, che sono anni che promette riforme democratiche e procede in direzione contraria, comincia ad avere una certa età e molti in Egitto si chiedono se il suo potere sia ancora saldo. QQuesti attentati lo aiutano indubbiamente e non si capisce invece come potrebbero fare il gioco dei famosi terroristi stranieri d’ispirazione qaedista chiamati in causa.
Ma da noi di Mubarak si è discusso solo quando Berlusconi ha spacciato una prostituta minorenne per la nipote del dittatore egiziano per sottrarla alle attenzioni della polizia. La dittatura egiziana, come quella tunisina, è perfettamente sconosciuta all’opinione pubblica italiana. Mubarak è troppo alleato per poter essere criticato.
Sia come sia, i cristiani egiziani (e quelli iracheni) non sono cattolici, ma copti. Hanno un loro Papa di riferimento, Shenouda III, che spesso non è d’accordo con Roma e che pochi mesi fa (p.s. quasi tre anni fa) ha dichiarato che Ratzinger: “Sbaglia e, dopo essersi inimicato il mondo islamico, sta cominciando a perdere anche la fiducia dei cristiani“. Questo proprio perché Ratzinger insiste con la persecuzione dei critiani, mentre in Egitto le gerarchie copte e musulmane predicano da tempo una “unità nazionale” dei fedeli nello stroncare fanatismo e aggressioni a sfondo religioso”. Un esempio tangibile di queste iniziative viene dal poster pubblicato sopra, preso da Lia, che sul suo blog ha definito eufemisticamente “goffo e inopportuno” l’intervento papale.
Il Papa e Frattini lamentano quindi persecuzioni dove non ce ne sono o dove, come nel caso dell’Iraq, la faccenda è perlomeno complessa e andrebbe giudicata con più onestà. Questo per dire che fanno i martiri con i morti degli altri, perché non sono cattolici quelli che muoiono in Iraq, Egitto e Nigeria e non sono quindi cattolici quelli che potrebbero subire le conseguenze della propaganda d’Italia e Vaticano.
Nemmeno in Nigeria infatti sono i cattolici ad essere coinvolti nelle violenze, i cattolici in Nigeria risiedono per lo più nell’area costiera,  ben lontano dagli avvenimenti in questione. Anche in questo caso le chiese pentecostali e anglicane stanno lavorando con il governo e le controparti musulmane per sedare la situazione. Figurarsi come saranno contenti di sentire gli interventi a gamba tesa del Papa e di Frattini che chiedono alla UE di penalizzare i paesi che non proteggono i cristiani; senza peraltro prendersi la briga di spiegare bene questa pretesa e la sua applicabilità, tanto è fumo; e lanciano accuse contro i musulmani cattivi.
Così, mentre Iraq e Afghanistan ancora sono invase dalle armate cristiane, dopo che nessuno ha fiatato per l’illegale invasione etiope (cristiana) a spazzare i musulmani dalla Somalia dietro sollecitazione americana (con un bilancio di vittime equivalente alla famosa tragedia del Darfur), adesso ci tocca anche sentire il Papa e Frattini che fanno le vittime con i morti degli altri, con Frattini che dopo aver avallato e giustificato i crimini e i massacri degli alleati negli ultimi anni, adesso veste i panni del protettore della fede e delle vittime.
Ipocrisia orrenda, uno sciacallaggio che evoca proprio la leggendaria battuta di Ricucci, un comportamento criminale che potrebbe provocare gravi lutti dei quali il Papa e Frattini ovviamente non saranno mai chiamati a rispondere.
È molto comodo fare gli eroi così a buon mercato, anche se fa un po’ schifo.http://mazzetta.splinder.com/post/23832553/il-papa-e-frattini-fanno-i-martiri-con-i-morti-degli-altri

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