NUOVO ORDINE MONDIALE

EUROGENDFOR “GENDARMERIA EUROPEA”

FEMA (USA) si prepara per Uccisioni di massa

Il Congresso degli Stati Uniti continua il dibattito sulla legislazione per i casi di grandi emergenze nazionali, l’ultimo episodio è stato la Proposta di Legge H.R 6566, “Mass Fatality Planning and FEMA badgeReligious Considerations Act”, “Incidenti Mortali di Massa, Pianificazione e Considerazioni Leggi Religiose.”
La nuova legislazione dovrebbe modificare, in particolare, la Legge sulla Sicurezza Nazionale in vigore negli Stati Uniti dal 2002, nel titolo V, “Preparazione e risposta alle emergenze“, anche se c’é la sezione 504, Incident Response nucleare” (Risposta a incidenti Nucleari), dovrebbe aggiungersi un nuovo comma finale c)” contemplando specifiche nuove funzionalità in questa materia per l’amministratore dell’Environmental Protection Agency (Agenzia di Protezione Ambientale) come parte del team di Risposta agli Incidenti Nucleari. Questa formulazione dei nuovi preparativi statunitensi all’interno dei meccanismi relativi alla sicurezza nucleare è stata evidenziata da fonti consultate da Nuevatribuna.es, come qualcosa fuori dal contesto di una materia sempre bisognosa di miglioramenti e revisioni, con diversi scenari globali ipotizzabili. Con questa nuova legislazione si tenterebbe di completare altre riforme già intraprese in materia di grandi disastri naturali, atti di terrorismo, o altri disastri causati dall’uomo, ricordando in questo caso che insieme ai preparativi per i sopravvissuti di tale situazioni è necessario adeguare la pianificazione e capacità del Governo Federale per la pianificazione e gestione su grande scala dei resti mortali delle vittime in collaborazione con entità pubbliche e private, funerarie di tutto il paese, imprese ed ONG. Un altro dei punti forti di questa riforma sarebbe anche la ricerca dei meccanismi di cooperazione tra le autorità di sicurezza nazionale per le emergenze, con le varie confessioni religiose del Paese, al fine di organizzare un’adeguata assistenza spirituale nelle sepolture di massa, che risulti rispettosa del principio di libertà religiosa, comprese le responsabilità assegnate al Dipartimento per la Sicurezza Nazionale di guidare e coordinare con le persone appropriate , compresi i rappresentanti delle diverse comunità , delle imprese, del settore privato , le organizzazioni senza scopo di lucro delle organizzazioni religiose, per preparare e rispondere ai disastri naturali , agli atti di terrorismo, o altre calamità artificiali che causa l’uomo che danno luogo a mortalità di massa.
FONTE

“Questa è solo una di quelle cose che fa a sua volta chiudere lo stomaco: la gente che ci portò la Legge di Autorizzazione di Difesa Nazionale [Authorization Act National Defense, che autorizza la detenzione di cittadini statunitensi in territorio USA], ora considerano prudente prepararsi per morti massicci in territorio USA”, scrive Simon Black.

Il testo completo della Legge:

H.R. 6566: Mass Fatality Planning and Religious Considerations Act

112 ° Congresso, 2011-2012. Testo a partire dal 28 settembre 2012 (introdotto).

HR 6566 IH

112 ° CONGRESSO

Sessione 2d

HR 6566

Per modificare la Homeland Security Act del 2002, si richiede all’amministratore della Federal Emergency Management Agency di fornire una guida e coordinamento per la pianificazione di mortalità di massa, e per altri scopi.

RAPPRESENTANTI DELLA CAMERA

28 Set 2012

La signora RICHARDSON ha introdotto il disegno di legge successivo; che è stato deferito alla commissione per i trasporti e le infrastrutture, e in aggiunta alla commissione per la Sicurezza Nazionale, per un periodo da determinarsi in seguito dal Presidente, in ogni caso per un corrispettivo di tali disposizioni che rientrano di competenza della commissione interessata

Un disegno di legge

Per modificare la Homeland Security Act del 2002, si richiede all’amministratore della Federal Emergency Management Agency di fornire una guida e coordinamento per la pianificazione di mortalità di massa, e per altri scopi.

Sia convertito in legge dal Senato e dai Rappresentanti della Camera degli Stati Uniti d’America nel Congresso assemblato,

SEZIONE 1. Titolo breve.

La presente Legge può essere citata come ‘Mass Fatality Planning and Religious Considerations Act’ ‘Pianificazione per Morti di Massa e Considerazioni delle Leggi Religiose’ [Legge Riposo Domenicale?].

SEC. 2. RISULTATI.

Il Congresso rileva quanto segue

(1) Preparazione per emergenze, spesso sono progetti come preparare e provvedere per le vittime di un disastro naturale, atto di terrorismo o altre calamità artificiali, ma non riesce a progettare il modo per preparare per rispondere ai decessi di massa che risulta da tale incidente.

(2) agenzie di pompe funebri, cimiteri, obitori potrebbero essere sopraffatti dove decessi di massa derivano da un disastro naturale, atto di terrorismo, o di altro disastro causato dall’uomo.

(3) Le diverse Religioni hanno differenti costumi in circostanza di morte; per esempio, le religioni ebraica e musulmana seppelliscono i defunti 48 ore dopo la morte.

SEC. 3. PREPARAZIONE PER MORTI DI MASSA DERIVANTI DA UN DISASTRO NATURALE, atto di terrorismo, O ALTRI provocati dall’uomo.

Sezione 504 della Homeland Security Act del 2002 (6 USC 314) è modificata con l’aggiunta alla fine il punto seguente:

‘(C) Preparazione per Uccisioni di Massa – Nello svolgere questa sezione, l’Amministratore deve fornire direttive e coordinare con le persone appropriate, compresi i rappresentanti di diverse comunità, le imprese del settore privato, organizzazioni senza scopo di lucro, e le organizzazioni religiose, per la preparazione a rispondere ad una catastrofe naturale, un atto di terrorismo o di altri disastri provocati dall’uomo [guerre, rivoluzioni, terremoti progettati etc.] che si traduce in morti di massa’. Fonte

L’ARTICOLO SOTTOSTANTE PRESENTA UNA STRANA COINCIDENZA CON GLI STATI UNITI CIRCA UNA LEGGE CHE RIGUARDA LO STESSO ARGOMENTO!!
COINCIDENZA O PROGRAMMAZIONE SEGRETA?

Israele prepara i suoi ospedali per “mega-incidenti con vittime di massa”

Le esercitazioni di guerra israeliani prossimi preparare manovre ospedali armi chimiche attacchi missilistici

Israele prepara i suoi ospedali per far fronte agli attacchi chimici

L’esercito israeliano dice che sta preparando tutti gli ospedali per affrontare ciò che percepisce come potenziali “minacce alla sicurezza”, compresi gli attacchi missilistici, dice un rapporto. Secondo un rapporto pubblicato giovedì dal quotidiano israeliano The Jerusalem Post, un alto funzionario, che ha parlato a condizione di anonimato, ha detto che il Comando di Difesa Interno dell’esercito israeliano sta preparando gli ospedali per affrontare quello che ha descritto come un possibile attacco chimico e missilistico. Nella relazione ha anche detto che gli accordi sono stati pianificati con tre anni di anticipo e non sono collegati ai recenti sviluppi nella regione. Il rapporto ha aggiunto che l’esercito israeliano sta formando il personale ospedaliero per affrontare attacchi missilistici convenzionali e incidenti con vittime in massa e “Mega-Incidenti con vittime in massa”che coinvolgono 1.000 o più feriti.
FONTE: http://www.laproximaguerra.com/2013/01/israel-prepara-sus-hospitales-mega-incidentes-victimas-en-masa.html

 

 

I 27 ospedali in Israele sono passati attraverso esercitazioni per incidenti chimici – tra cui esercizi di finta sorpresa. Sperimentano un totale di 25 simulazioni di emergenza all’anno. 

Il Comando della Difesa ha anche creato spazi sotterranei in grandi ospedali per i casi di terapia intensiva da inviare lì in caso di attacchi missilistici.

Il rapporto ha aggiunto che i pazienti vengono presi in ospedale con aggiunta delle note di accompagnamento che descrivono la loro condizione particolare durante le esercitazioni.

Ospedali israeliani hanno una media di 200 “pazienti” durante gli esercizi. http://periodismoalternativoblog.wordpress.com/2013/01/03/israel-prepara-sus-hospitales-para-afrontar-ataques-quimicos/

Il governo prepara il clero alla futura Legge Marziale   

Politica e Ordine Mondiale – Politica e Ordine Mondiale

Scritto da Paul Joseph Watson

Venerdì 07 Settembre 2007 02:01

Il governo federale sta addestrando i religiosi su come “attenuare il dissenso” nel caso venisse dichiarata la legge marziale. Dovranno usare citazioni dal Vangelo per convincere la gente ad ubbidire.

Uno scioccante servizio della KSLA ha confermato la storia che per primi abbiamo riportato l’anno scorso, cioè che dei Clergy Response Teams [“squadre religiose di intervento” n.d.t.] vengono addestrati dal governo federale per attenuare il dissenso e pacificare i cittadini in modo che obbediscano al governo nel caso venisse dichiarata la legge marziale.

Nel maggio 2006… rivelammo l’esistenza di un programma nazionale della FEMA che consiste nell’addestrare pastori e altri rappresentanti religiosi per farli diventare agenti segreti che insegnano ai membri delle loro comunità ad “obbedire al governo” in vista dell’implementazione della legge marziale, della requisizione di proprietà e armi da fuoco, di programmi di vaccinazione di massa e di dislocazione forzata.

Un informatore che si è segretamente iscritto al programma ci disse che i federali stavano clandestinamente reclutando leader religiosi perché li aiutassero ad implementare le direttive di sicurezza nazionale in caso di un possibile attacco bio-terroristico, di un disastro naturale o di un’emergenza nazionale dichiarata.

La prima direttiva per i pastori era di leggere alle loro comunità il passo 13 della Lettera ai Romani, un passaggio biblico spesso preso fuori contesto che venne usato da Hitler per convincere con l’imbroglio i cristiani ad appoggiarlo, in modo da insegnare loro ad “obbedire al governo” quando verrà dichiarata la legge marziale.

È stato riferito ai pastori che quarantene, trasferimenti forzati e la legge marziale sono problematici per l’autorità dello Stato nell’applicare mandati federali a causa di una “mentalità da cowboy” di cittadini che difendono le loro proprietà e i diritti del loro secondo emendamento e di contadini che difendono i loro raccolti e il loro bestiame dalla requisizione.

È stato sottolineato che i pastori devono predicare in anticipo l’asservimento alle autorità in preparazione delle retate e per rendere chiaro alla loro comunità che “ciò è per il loro bene”.

Ai pastori è stato detto che sarebbero stati aiutati dalla polizia a controllare individui che non collaborano e che avrebbero persino potuto guidare squadre di assalto SWAT per spegnere la resistenza.

Sebbene al tempo alcuni abbiano dubitato dell’accuratezza di queste rivelazioni a causa delle loro implicazioni molto fastidiose, la storia è stata ora confermata da un servizio giornalistico della KSLA 12 in cui membri del clero e funzionari che vi partecipano ammettono l’esistenza del programma.

Guardate il video [in inglese n.d.t.].

Il servizio descrive lo scenario della legge marziale come è stato raffigurato nel film The Siege [“Attacco al potere” di Edward Zwick, con Bruce Willis n.d.t.] e afferma che “attenuare il dissenso sarebbe una questione critica”.

Il Dr. Durell Tuberville è cappellano dello Shreveport Fire Department e dello ufficio dello sceriffo di Caddo. Tuberville ha detto, a riguardo della missione delle squadre di religiosi, che ” la prima cosa che diciamo a chiunque è ‘collaboriamo e affrontiamo questa cosa, poi risolveremo le divergenze una volta che la crisi è finita’”.

Tali squadre religiose di intervento, durante la legge marziale, dovrebbero camminare sulla corda tesa tra le richieste del governo da un lato e i desideri del pubblico dall’altro. “In molti casi questi religiosi sarebbero già conosciuti nei quartieri in cui aiutano a gestire la situazione” ha assicurato Sandy Davis. Egli ricopre il ruolo di direttore dell’Ufficio per la Sicurezza Nazionale e la Preparazione alle Emergenze di Caddo-Bossier.

Le squadre di religiosi avranno la Bibbia e in particolare il passo 13 della Lettera ai Romani come uno dei maggiori strumenti a disposizione per calmare in pubblico e portarlo ad obbedire la legge. Come ha argomentato il Dr. Tuberville, “perché, sapete bene, il governo viene stabilito dal Signore. È questo ciò che crediamo nella fede cristiana. Questo è ciò che viene affermato nelle scritture.”

  

[Un immagine dell’articolo della KSLA 12 che accompagna il video]

Ecco tutto – il Dipartimento per la sicurezza nazionale sta lavorando con i dipartimenti di polizia locale e i leader religiosi per preparare la dichiarazione della legge marziale in particolare per sviluppare le tecniche che impiegheranno durante la crisi per “attenuare il dissenso”.

Finti leader cristiani stanno facendo il lavaggio del cervello alle loro comunità in modo che accettino la premessa che lo Stato totalitario di polizia è ” del Signore” e che devono inginocchiarsi e leccare gli stivali mentre avvengono le retate, cittadini vengono trasferiti in zone di quarantena e campi di prigionia dalla guardia nazionale e dalle truppe Usa di ritorno dall’Iraq.

Il precedente per la confisca di massa delle armi e per la legge marziale in caso di una vera o fabbricata emergenza è stato stabilito durante l’uragano Katrina, quando pattuglie della polizia e della guardia nazionale hanno costretto sotto minaccia armata gli abitanti-anche in aree non colpite dall’uragano-a consegnare le armi da essi legalmente possedute.

Questo è un chiaro precursore per l’imminente dichiarazione di uno stato di emergenza, uno scenario che il presidente Bush ha codificato nella sua recente direttiva presidenziale del nove maggio , che afferma che in caso di evento catastrofico il presidente può prendere il controllo totale del governo e del paese, oltrepassando tutti gli altri livelli di governo statali, federali, locali, territoriali e tribali e assicurando così un potere dittatoriale e totale senza precedenti.

Lo scopo del programma è così segreto che persino al membro del Congresso e dello Homeland Security Committee [comitato per la sicurezza nazionale n.d.t.] Peter DeFazio è stato negato accesso alla parte classificata dei documenti.

Titolo originale: “Feds Train Clergy To “Quell Dissent” During Martial Law”

tradotto per comedonchisciotte da ALCENERO

GRECIA

INGHILTERRA

TIMOR EST


IRAQ

BOSNIA-HERZEGOVINA

PORTOGALLO

ITALIA

ALL’OPERA SI RICONOSCONO BENE…

ALLA BASE DI ADDESTRAMENTO INTERNAZIONALE A VICENZA IN ITALIA

Aboliscono i Carabinieri

«Aboliscono i Carabinieri», sussurra un maresciallo preoccupato. Per un inspiegato decreto eurocratico, non devono più esistere Polizie militari nei Paesi europei. Entro il 2011, se abbiamo capito qualcosa dell’ambiguo e silenzioso progetto, il nostro maresciallo preoccupato non sarà più «maresciallo» ma ispettore; l’appuntato diverrà «assistente», un brigadiere capo sarà sovrintendente, insomma saranno trasformati in agenti di polizia civili, senza stellette. Dipendenti degli Interni e non della Difesa. I Paesi che non aboliranno la loro Polizia militare andranno incontro a gravi sanzioni europee.
E tutto ciò, avviene nel più completo silenzio e senza la minima protesta. I Carabinieri sono, fra le istituzioni, quella che gode della maggiore e più costante fiducia dell’opinione pubblica; costantemente, i sondaggi mostrano che gli italiani lo sentono il corpo più sicuro, colonna storica della nazione: possibile che nessun politico o giornale sollevi la questione?
Che tutti in silenzio accettino la cancellazione di un ente di così precisa identità, con due secoli di storia e tradizione militare?
L’Arma ha da poco conquistato lo status di quarta forza armata (alla pari con l’Esercito, l’Aviazione, la Marina), ossia un’autonomia che gli alti ufficiali hanno fortemente voluto (e brigato, con la loro potenza ragguardevole presso la politica); è possibile che i generali adesso cedano quella autonomia ed autogoverno senza fiatare? Per quanto «usi a obbedir tacendo», la cosa appare strana.
La risposta si trova forse nel fatto che non tutti i carabinieri passeranno alla Polizia di Stato. Una parte del personale – soprattutto gli ufficiali – rimarrà nell’Arma, e manterrà le sole funzioni di polizia militare: non più però come corpo al servizio dell’Italia, ma come corpo sovrannazionale.
Confluendo in un nuovo leviatano eurocratico, denominato «Eurogendfor», orwelliana sigla per Forza di Gendarmeria europea. (http://www.eurogendfor.eu/)
Eurogendfor è nata in Olanda il 18 ottobre 2007 col «trattato di Velsen» (uno dei tanti trattati di cui i cittadini non sanno nulla), firmato dai Paesi che sono dotati di Polizie militari: Francia (Gendarmerie), Spagna (Guardia Civil), Portogallo (Guardia nacional) e Olanda (Marechaussée) e ovviamente, per l’Italia, i Carabinieri.
Eurogendfor è una super-polizia sovrannazionale. Cioè (articolo 5) «a disposizione della UE, dell’OSCE, della NATO o di altre organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche». Una forza «pre-organizzata e dispiegabile in tempi rapidi» e capace «di eseguire tutti i compiti di polizia previsti nell’ambito delle operazioni di gestione delle crisi».
Quali crisi? Si allude cripticamente a quelle definite «nel quadro della dichiarazione di Petersberg». Così, ecco un altro trattato ignorato dai cittadini. Poche righe ufficiali avvertono che «Il Consiglio ministeriale della UEO, riunito a Petersberg, presso Bonn, approvò, il 19 giugno 1992, una Dichiarazione che individuava una serie di compiti, precedentemente attribuiti alla stessa UEO, da assegnare all’Unione Europea; le cosiddette ‘missioni di Petersberg’ sono le seguenti: missioni umanitarie o di evacuazione, missioni intese al mantenimento della pace, nonché le missioni costituite da forze di combattimento per la gestione di crisi, ivi comprese operazioni di ripristino della pace». (http://europa.eu/scadplus/glossary/petersberg_tasks_it.htm)
Ea UEO è un vecchio arnese dell’atlantismo bellico, sopravvissuto alla guerra fredda. Adesso scopriamo che parte dei suoi compiti sono stati assunti dalla UE. E che i Carabinieri fanno parte di una forza armata permanente per «interventi umanitari», «guerra al terrorismo» ed altre guerre senza fine e non dichiarate, come sono diventate d’attualità dopo la scomparsa del Nemico sovietico. Evidentemente, questi conflitti devono essere resi permanenti. I nuovi carabinieri de-nazionalizzati interverranno in tutto il mondo. Non è chiaro se interverranno anche per sedare «crisi» sociali in Europa, contro i loro stessi cittadini. Apparentemente sì: Eurogendfor potrà svolgere sul suolo italiano tutte le attività sopra descritte. Si aspettano chiarimenti.
La formazione del corpo militare eurocratico è già avanzata. A Gennaio, Maroni ha inviato (alla chetichella) osservatori in Francia per studiare le soluzioni adottate da Sarkozy per la denazionalizzazione della Gendarmerie e la riduzione dei suoi membri di basso livello a poliziotti.
Uno degli aspetti inquietanti è la sede scelta per Eurogendfor: la caserma dei carabinieri «Generale Chinotto», che si trova a Vicenza. La stessa città dove è situata la più grande base militare statunitense in Italia, base che non è a disposizione della NATO ma soltanto del Pentagono, che vi mantiene un buon numero di testate nucleari.
Gli americani avranno voce in capitolo nell’ordinare le «missioni» per Eurogendfor? Viste le comprovate politiche subalterne dell’eurocrazia, il sospetto è lecito. Potrebbe chiarirlo la lettura accurata del trattato di Velsen: un trattato che non è dato leggere da nessuna parte. Non è stato allegato nemmeno alla proposta di legge della costituzione di Eurogendform per la parte italiana, presentata il 28 dicembre 2009. Vi è solo un riassunto del trattato, ad istruzione dei parlamentari che devono ratificarlo. E’ allegata anche la «dichiarazione d’intenti» firmata nel 2004, ma il trattato di Velsen (che consta di 47 articoli) no. Curioso.
E chi comanda su Eurogendfor? Un comitato interministeriale (orwellianamente CIMIN) con sede pure a Vicenza, composto dai rappresentanti ministeriali dei Paesi aderenti (per l’Italia, Difesa ed Esteri). Questo CIMIN esercita in esclusiva il «controllo politico» sulla nuova Polizia militare e decide di volta in volta le condizioni di ingaggio di Eurogendfor; e al Cimin solo Eurogendfor risponde. In altre parole, Eurogendfor non risponde ad alcun Parlamento, nè nazionale nè europeo.
E se già così la cosa appare di una gravità assoluta, (una forza di Polizia militare sovranazionale che non risponde delle proprie azioni ad alcun parlamento, ma solo ad un comitato interno) è leggendo il disegno di legge numero 3083 – A, passato al Senato (anche in questo caso nel più assordante silenzio) il 4 marzo 2010, che si coglie la assoluta pericolosità di tale struttura.
Infatti leggendo gli atti si scopre che la Eurogendfor (già assolutamente attiva e funzionante benché l’Italia ancora non abbia ratificato), SOSTITUENDO e/o rinforzando le forze di polizia aventi status civile, può compiere un ampio spettro di attività:
– garantire la pubblica sicurezza e l’ordine pubblico;
– eseguire compiti di polizia giudiziaria;
– monitorare la polizia locale nell’adempimento dei propri servizi
– compiere investigazioni criminali
– dirigere la pubblica sorveglianza
– regolamentare il traffico
– operare come Polizia di frontiera
– acquisire informazioni e svolgere operazioni di intelligence
– proteggere la popolazione e la proprietà,
– ecc..
Ma ancora non basta, perché questa super Polizia sovranazionale gode anche di una sorta di totale immunità a livello internazionale. Infatti, leggendo il trattato si apprende che:
Articolo 21) i locali, edifici, archivi (anche informatici ed anche se non ivi presenti) appartenenti ad Eurogendfor sono inviolabili;
Articolo 22) le proprietà ed i capitali di Eurogendfor sono immuni da provvedimenti esecutivi dell’autorità giudiziaria;
Articolo 23) tutte le comunicazioni degli ufficiali di Eurogendfor non possono essere intercettate;
Articolo 28) i Paesi firmatari rinunciano a chiedere un indennizzo per danni procurati alle proprietà nel corso della preparazione o esecuzione delle operazioni. L’indennizzo non verrà richiesto neanche in caso di ferimento o decesso del personale di Eurogendfor;
Articolo 29) gli appartenenti ad Eurogendfor non potranno subire procedimenti a loro carico a seguito di una sentenza emanata contro di loro, sia nello Stato ospitante che nel ricevente, in uno specifico caso collegato all’adempimento del loro servizio.
E’ stata, in altri termini, creata una sorta di struttura militare sovranazionale che potrà operare in qualsiasi parte del mondo, sostituirsi alle forze di Polizia locali, agire nella più totale libertà (leggi immunità) e che, al termine dell’ingaggio, dovrà rispondere delle sue azioni al solo comitato interno.
Ora diventa forse più chiaro perché nessun vertice dell’Arma dei Carabinieri ha mosso alcuna obiezione alla legge di riforma che la vuole sotto le dirette dipendenze del ministero dell’Interno.
A finire sotto quel ministero saranno solo i sottufficiali e la truppa. Per gli ufficiali, l’Arma aumenta il suo potere: dovrà rispondere solo al CIMIN (ovvero a ufficiali e rappresentanti del ministero Esteri e Difesa); manterrà i suoi poteri in Italia e anzi nel mondo, e facendo parte dell’Eurogendfor, godendo di privilegi e immunità che prima non avevano, fino ad una totale immunità e insindacabilità. Lo status di cui già godono anche più inquietanti «istituzioni» europee, da Eurojust (procuratori d’accusa) e Europol, anch’essi insindacabili e persino sconosciuti ai cittadini europei – ammesso che siamo ancora cittadini. Fonte

Eurogendfor, la Polizia Europea del Nuovo Ordine Mondiale

“EUROGENDFOR”

Eurogendfor è una nuova forza di polizia europea che entro i prossimi 2 anni andrà ad assorbire le forze di polizia europee militari(come i carabinieri che presto saranno smilitarizzati come è possibile leggere sul loro sito ufficiale) controllata dalla nato e indipendente da qualunque organo di controllo con poteri pressochè illimitati che oltre ad essere incostituzionali,si teme possano essere il preludio di quello che molti definiscono il “Nuovo ordine mondiale”

SE vi interessa saperne di più su questo argomento ecco 2 link utili per farsi un idea,anche se tutt’altro che rosea,di quello di cui vi sto parlando poiche la notizia nonosatnte sia stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale(quindi informo gli scettici che non si tratta di una notizia di corridoio ne a scopo di terrorismo mediatico) nessun telegiornale ne ha ancora parlato.Fonte

[CHE COS’E EUROGENDFOR?] http://www.youtube.com/watch?v=TpBEDR-PUVQ

[AVRA’ EFFETTI SULLA NOSTRA SOCIETA?] http://www.youtube.com/watch?v=TpBEDR-PUVQ

[LA NOTIZIA E’ VERA?] http://www.ecplanet.com/node/2966
http://www.carabinieri-unione.it/unac/news….php?id_nw=1106
DI ALESSIO MANNINO
ribelle.com

GENDARMERIE UNIONE EUROPEA. ANZI, STATI UNITI


Praticamente non ne ha parlato nessuno. Praticamente la ratifica di Camera e Senato è avvenuta all’unanimità. Praticamente stiamo per finire nelle mani di una superpolizia dai poteri pressoché illimitati. Che sulla carta è europea, ma che nei fatti è sotto la supervisione statunitense. Tanto è vero che la sede centrale si trova a Vicenza, la stessa città dove c’è il famigerato Camp Ederle delle truppe USA

Alzi la mano chi sa cos’è il trattato di Velsen. Domanda retorica: nessuno. Eppure in questa piccola città olandese è stato posto in calce un tassello decisivo nel mosaico del nuovo ordine europeo e mondiale. Una tappa del processo di smantellamento della sovranità nazionale, portato avanti di nascosto, nel silenzio tipico dei ladri e delle canaglie.
Il Trattato Eurogendfor venne firmato a Velsen il 18 ottobre 2007 da Francia, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo e Italia. L’acronimo sta per Forza di Gendarmeria Europea (EGF): in sostanza è la futura polizia militare d’Europa. E non solo. Per capire esattamente che cos’è, leggiamone qualche passo. I compiti: «condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico; monitorare, svolgere consulenza, guidare e supervisionare le forze di polizia locali nello svolgimento delle loro ordinarie mansioni, ivi comprese l’attività di indagine penale; assolvere a compiti di sorveglianza pubblica, gestione del traffico, controllo delle frontiere e attività generale d’intelligence; svolgere attività investigativa in campo penale, individuare i reati, rintracciare i colpevoli e tradurli davanti alle autorità giudiziarie competenti; proteggere le persone e i beni e mantenere l’ordine in caso di disordini pubblici» (art. 4). Il raggio d’azione: «EUROGENDFOR potrà essere messa a disposizione dell’Unione Europea (UE), delle Nazioni Unite (ONU), dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e di altre organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche» (art. 5). La sede e la cabina di comando: «la forza di polizia multinazionale a statuto militare composta dal Quartier Generale permanente multinazionale, modulare e proiettabile con sede a Vicenza (Italia). Il ruolo e la struttura del QG permanente, nonché il suo coinvolgimento nelle operazioni saranno approvati dal CIMIN – ovvero – l’Alto Comitato Interministeriale. Costituisce l’organo decisionale che governa EUROGENDFOR» (art. 3).

Ricapitolando: la Gendarmeria europea assume tutte le funzioni delle normali forze dell’ordine (carabinieri e polizia), indagini e arresti compresi; la Nato, cioè gli Stati Uniti, avranno voce in capitolo nella sua gestione operativa; il nuovo corpo risponde esclusivamente a un comitato interministeriale, composto dai ministri degli Esteri e della Difesa dei paesi firmatari. In pratica, significa che avremo per le strade poliziotti veri e propri, che non si limitano a missioni militari, sottoposti alla supervisione di un’organizzazione sovranazionale in mano a una potenza extraeuropea cioè gli Usa, e che, come se non bastasse, è svincolata dal controllo del governo e del parlamento nazionali.

Ma non è finita. L’EGF gode di una totale immunità: inviolabili locali, beni e archivi (art. 21 e 22); le comunicazioni non possono essere intercettate (art. 23); i danni a proprietà o persone non possono essere indennizzati (art. 28); i gendarmi non possono essere messi sotto inchiesta dalla giustizia dei paesi ospitanti (art. 29). Come si evince chiaramente, una serie di privilegi inconcepibili in uno Stato di diritto.

Il 14 maggio 2010 la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana ratifica l’accordo. Presenti 443, votanti 442, astenuti 1. Hanno votato sì 442: tutti, nessuno escluso. Poco dopo anche il Senato dà il via libera, anche qui all’unanimità. Il 12 giugno il Trattato di Velsen entra in vigore in Italia. La legge di ratifica n° 84 riguarda direttamente l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a polizia locale di secondo livello. Come  ha fatto notare il giornalista che ha scovato la notizia, il freelance Gianni Lannes (per le sue inchieste ora gira con la scorta), non soltanto è una vergogna constatare che i nostri parlamentari sanciscano una palese espropriazione di sovranità senza aver neppure letto i 47 articoli che la attestano, ma anche che sia passata inosservata un’anomalia clamorosa. Il quartiere generale europeo è insediato a Vicenza nella caserma dei carabinieri “Chinotto” fin dal 2006. La ratifica è dell’anno scorso. E a Vicenza da decenni ha sede Camp Ederle, a cui nel 2013 si affiancherà la seconda base statunitense al Dal Molin che è una sede dell’Africom, il comando americano per il quadrante mediterraneo-africano.

La deduzione è quasi ovvia: aver scelto proprio Vicenza sta a significare che la Gestapo (Geheime Staats Polizei (Polizia segreta di stato), nella Germania nazista) europea dipende, e alla luce del sole, dal Pentagono. Ogni 25 Aprile i patetici onanisti della memoria si scannano sul fascismo e sull’antifascismo, mentre oggi serve un’altra Liberazione: da questa Europa e dal suo padrone, gli Stati Uniti.
Fonte
Alessio Mannino
28.02.2011

Manifestazioni anti-WEF, la polizia denuncerà 153 persone

Il corteo non autorizzato si era svolto ieri a Berna, in totale fermate e controllate 172 persone

La polizia cantonale bernese intende denunciare per sommossa 153 attivisti che ieri pomeriggio hanno partecipato a una dimostrazione non autorizzata indetta da ambienti legati alla sinistra. Il corteo di protesta di Berna era diretto contro lo svolgimento del Forum economico mondiale (WEF) di Davos. Oggi un portavoce delle forze dell’ordine ha indicato che sono state fermate e controllate 172 persone. Tra i reati ipotizzati per i manifestanti denunciati figurano anche violenza o minaccia contro i funzionari, violazione della legge federale sulle armi e del divieto di mascheramento. Fonte

Eurogendfor, la nuova polizia europea con poteri illimitati

Gli “indignados” a Wall Street, scontri e proteste

La polizia ha arrestato numerosi manifestanti vicino a Wall Street dove è in corso dal 17 settembre una manifestazione di protesta contro la cupidigia della Borsa e l’influenza del denaro sulla politica. Gli “indignados” americani stanno protestando nel cuore pulsante della finanza mondiale, nel distretto di New York che è il centro di tutte le transazioni finanziarie: l’esasperazione per gli effetti della crisi economica è arrivata a farsi sentire anche a Wall Street.Fonte

Sudafrica: la polizia ha perso in due anni più di 5.300 pistole.

SOUTH_AFRICA_SOCCER_FIFA_WORLD_CUP_2010_h_partb.jpg5.362 pistole sono andate perdute negli ultimi due anni. Lo ha ammesso il Ministro della Polizia sudafricano Nathi Mthethwa di fronte al Parlamento pochi giorni fa. Il 90 per cento delle armi da fuoco “smarrite” dai poliziotti non sono ancora state ritrovate.

Dal marzo 2008 al marzo di quest’anno, ha dovuto ammettere il ministro, solo 565 sono state rintracciate. Il Sudafrica è una delle società più violente al mondo, con quasi 50 omicidi al giorno. Ragion per cui la notizia desta ancora maggiore preoccupazione. Il primato delle regioni con più pistole “volatilizzate” spetta all’”Eastern Cape”, tra le più povere delle 9 regioni sudafricane, con 1.708 pistole scomparse nel nulla…continua

Eurogendfor, la polizia della crisi mondiale


THE LAW WILL BRING PEACE

Il conflitto in Costa D’Avorio

17 giugno 2011
Costa D’avorio é un altro dei tanti paesi  dell’Africa che rappresentano un mondo ancora succube di conflitti religiosi, politici e sociali: piú di 4 mila vittime negli ultimi anni.

soldati Costa d'AvorioDopo l’occupazione francese nel 1840 ottiene la sua indipendenza nel 1960. Gli anni che seguiranno sotto il mandato di Felix Houphouet-Boigny aiuteranno il paese ad avere una crescita economica focalizzata sull’esportazione di cacao e caffé. (Attualmente il cacao della Costa D’Avorio rappresenta il 40/50% di produzione mondiale)… continua

 

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