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Origini possibili della Massoneria: il manoscritto.


Origini possibili della Massoneria: il manoscritto.

Tutti pensano che la Massoneria sia stata fondata nel 1717 con l’istituzione della Grande Loggia d’Inghilterra, e che a fondarla sia stato il Dott. James Anderson il quale, come tutti sanno, ha scritto le sue “Nuove Costituzioni”. Pochi sanno che la Massoneria ha 2000 anni d’età, e che il suo capo fondatore è Erode Agrippa, re dei Giudei. Questi l’ha fondata nell’anno 43 dopo Cristo col consiglio di Hiram Abiud, e con l’assenso di Moab Lévy, Adoniram, Johanan, Jacob Abdon, Antipas, Solomon Aberon, e di Ashad Abia. Allora queste nove persone hanno dato alla loro associazione segreta il nome di: “Forza Misteriosa”. Questa preziosa informazione è basata su di un manoscritto redatto in lingua ebraica, e contenente i verbali delle riunioni dei fondatori. Le nove persone sopra nominate hanno trasmesso i verbali delle loro prime riunioni unicamente ai loro discendenti diretti. Sette delle nove copie del prezioso manoscritto sono scomparse durante l’esilio del Popolo ebraico, esilio che si è iniziato nel nell’anno 70 dopo Cristo con la distruzione di Gerusalemme per opera dei Romani, e che in un certo senso dura tuttora benché siano trascorsi 19 secoli. Nel XVII secolo una di queste nove copie originali del manoscritto ebraico è stata lasciata in eredità da Moab Lévy, il discendente di uno dei fondatori, a Joseph Lévy. Joseph Lévy è stato assassinato da Desaguliers, che ha fondato la Massoneria moderna dopo essersi impossessato del manoscritto di Joseph Lévy.Il figlio di Joseph Lévy, Abraham Lévy, ha sposato Esther, e due anni dopo è morto di tubercolosi. Esther si è risposata con Abraham Abiud, un discendente di Hiram Abiud, uno dei nove fondatori. Abraham Abiud possedeva un’altra copia del manoscritto originale. La loro unica figlia (chiamata Esther anche lei) ha sposato Samuel Lawrence. Loro figlio, Jonas Lawrence, ha ricevuto in eredità questo manoscritto, ed ha tentato di pubblicarlo, ma è stato assassinato a causa della sua conversione al Cristianesimo, ed anche perché non era considerato un discendente diretto della famiglia dei Lévy. La volontà di JonasLawrence di pubblicare il manoscritto si è potuta realizzare solo quando un suo pronipote, il protestante Lawrence G. S. Lawrence (Lawrence G. S. Lawrence, il traduttore dell’ultimo manoscritto, è l’ultimo discendente del proprietario del Manoscritto ebraico), nato nel 1868, riuscì à tradurre il contenuto del manoscritto dall’ebreo all’inglese, col titolo: The Dissipation of the Darkness, the Origin of Masonry. (Traduzione: Dissipazione dell’oscurità, origine della Massoneria).

Siccome il manoscritto originale è stato tradotto in lingua inglese da Lawrence G. S. Lawrence, le citazioni qui riportate si riferiscono alla traduzione inglese del manoscritto, non al manoscritto in ebraico.
«Ho ereditato da mio padre un manoscritto composto dai nostri antenati in lingua ebraica. Uno dei nostri antenati l’aveva tradotto in lingua russa prima che un altro ancora non lo traducesse in inglese. » (p. 18). 
Jonas, un nostro antenato, ha introdotto in questo manoscritto una serie di avvenimenti. Così questa storia è il risultato del suo proprio lavoro, e del lavoro dei suoi antenati. Jonas lo ha messo in ordine dividendolo in due sezioni. Voleva pubblicarlo, ma ne fu impedito da ostacoli di diversa natura: salute, mezzi economici e avvenimenti politici. L’idea di pubblicare questa storia è stata concepita da lui e da sua moglie Janet. Quando si accorsero che erano incapaci di realizzare questo loro progetto, hanno trasmesso l’ordine a loro figlio Samuele, che è mio nonno. Jonas è morto senza aver potuto realizzare il suo sogno di pubblicazione. » (p. 18). 
Mio nonno si chiamava Samuele. Era figlio di Jonas, che a sua volta era figlio di Samuel Lawrence. Qui mio nonno parla a suo figlio George, che è mio padre. Dice a mio padre: “Figlio, potrete voi stesso notare che queste introduzioni sono precedute da una lista di nomi. Questi nomi corrispondono agli eredi successivi di questo manoscritto, dal momento in cui l’associazione (La Forza Misteriosa) è stata rinnovata, fino al momento in cui essa ha cambiato nome, ed è divenuta “Massoneria”. Fra questi nomi c’è anche quello di Joseph Lévy”. » (p. 19)
Joseph Lévy è uno di quelli che hanno rinnovato l’associazione. Egli è di razza ebraica, e il manoscritto gli è stato lasciato in eredità dai suoi antenati i quali, a loro volta, lo avevano ereditato da Moab Lévy, uno dei nove fondatori. È il nostro antenato Joseph che ha concepito l’idea di cambiare il nome dell’associazione (la quale si chiamava: “Forza Misteriosa”, ed ora è divenuta: “Massoneria”), e di riformarne gli statuti. Ecco i dettagli: Egli era stato mandato a Londra con suo figlio, Abraham, e un amico chiamato Abraham Abiud, tutti ebrei discendenti degli eredi del manoscritto, e ben ricchi. In un primo tempo avevano cercato di entrare in un’altra città, ma non essendoci riusciti si sono in fin dei conti recati a Londra. Là essi hanno incontrato due persone influenti e ben informate che hanno accettato di aiutarli a realizzare il loro obiettivo. Queste persone sono: John Desaguliers ed un suo accompagnatore, chiamato George (il proprietario di questo manoscritto non sa che cognome avesse George ). (p. 19)
Dopo aver fatto conoscenza, Joseph Lévy ha rivelato ai suoi compagni il nome dell’associazione: “La Forza Misteriosa”. In sintesi, e con discrezione, egli ha pure rivelato loro alcune parti del manoscritto, ma senza rivelarne i segreti fondamentali. Li ha informati che per un lungo periodo di tempo l’associazione era rimasta inattiva, quasi morta, perché per essere rinnovata aveva bisogno di un cambiamento di nome e di una riforma degli statuti. Solo così essa avrebbe potuto attirare molti membri nuovi, e crescere. (p. 19) 
Con la sua eloquenza e la sua abilità Joseph Lévy è riuscito a convincere i suoi due amici, Desaguliers e George, della necessità di ridare nuova vita all’associazione. Alla fine della riunione, i membri del gruppo si sono accordati per un ulteriore incontro allo scopo di scegliere il nuovo nome dell’associazione. In vista di ciò ognuno si è preso l’impegno di ritornare alla riunione con tre nomi suscettibili di diventare il nuovo nome dell’associazione. La riunione successiva si è tenuta dieci giorni dopo. Ogni membro ha presentato i suoi tre nomi, e il nome: Massoneria è quello che è stato scelto. Esso era stato proposto da Joseph Lévy. Questo avvenne il 25 agosto del 1716. (p. 20) 
Abraham Lévy, figlio di Joseph Lévy, che fu presente alle due sessioni, ha detto: Questo nome è stato preferito agli altri nomi per due ragioni. Primo perché corrisponde a un nome che gli architetti italiani avevano adottato nel XIII secolo (massoni), secondo perché era un’espressione che conveniva bene agli antichi segni e simboli già presenti nell’associazione: La Forza Misteriosa. Questi simboli appartenevano un tempo alla costruzione e all’architettura, erano simboli che Hiram Abiud, uno dei nove fondatori, aveva a suo tempo già proposto per nascondere l’origine dell’associazione, che in questo modo sarebbe stata situata in epoche precedenti quella di Cristo. (p. 20) 
Desaguliers ha approvato gli argomenti di mio padre, aggiungendo: “In terzo luogo, gli architetti e i costruttori hanno delle associazioni, dei sindacati e delle logge, nelle quali si riuniscono allo scopo di dare forza e dignità alla loro professione. Dunque con questo nome noi possiamo riunire tutti in un’unica associazione senza che nessuno conosca le nostre finalità ultime. E in quarto luogo, i termini ‘massoneria e ‘massone’, siccome esistono fin dall’antichità, saranno come un velo spesso teso sopra il segreto che si trova all’origine della nostra fondazione. Sono nomi che sicuramente favoriranno il prestigio dell’Associazione”. (p. 20) 
Il nostro antenato Abraham Lévy ha aggiunto prima di morire: “Desaguliers ha precisato che le persone che a Londra si sono iscritte alle logge prima del 1717 erano “massoni” in un senso particolare. Erano ingegneri, erano architetti, erano costruttori, erano apprendisti, che non avevano nessun vero legame con l’associazione “La Forza Misteriosa”, quella che ha iniziato la vera Massoneria”. » (p. 20)
Cinque uomini si sono incontrati a questo scopo. Si tratta di Lévy, Desaguliers, e delle tre persone menzionate prima. Essi hanno deciso di associare al termine “Massoneria” il termine “Free” (Free = Libero = Franco), nascondendo così in modo assoluto e perfetto i tempi della sua fondazione non solo ai membri associati ma anche al resto del mondo. (pp. 20-21) 
John Desaguliers e l’amico suo hanno cominciato a chiedere a Lévy di mostrare loro l’esemplare che era in suo possesso. Lévy aveva già detto loro che dei nove esemplari ereditati, ne rimanevano solo due, e che il suo era stato tradotto in inglese. Tre erano andati persi ultimamente, e altri quattro erano stati smarriti in precedenza. Ne rimanevano soltanto due, il suo e un altro (Nota: l’altro è l’esemplare di Abraham Abiud, quello di cui ho in mano la traduzione). Queste dichiarazioni hanno svegliato l’interesse di Desaguliers e George, che da quel momento hanno cominciato a reclamare un esemplare originale per poter creare più facilmente i nuovi statuti a partire da esso. Si sono mostrati talmente fedeli ai princìpi, ai desideri e alle dottrine di Lévy, che alla fine costui si è lasciato convincere di prestar loro l’esemplare. L’esemplare è stato consegnato loro. Un lasso di tempo è trascorso durante il quale essi hanno potuto leggerlo. (p. 21)
I cinque si sono ancora riuniti dopo aver invitato altri amici col pretesto di creare un’“Associazione di persone solidali”. Il vero scopo era il rinnovamento dell’associazione “La Forza Misteriosa”, la sua resurrezione con il nuovo nome scelto dai cinque, e il ripristino della Loggia principale (Gerusalemme). È proprio quello che Lévy voleva. (p. 21) 
Il 10 marzo 1717 i cinque si sono ancora riuniti dopo aver invitato altre persone, architetti e numerosi amici. L’assemblea degli invitati era presieduta da un uomo rispettabilissimo, un certo Dr. James Anderson, amico di Desaguliers. Dopo lunghe discussioni si è deciso di indire una nuova riunione, molto grande, per il 24 giugno 1717.  (p. 21) 
Nel frattempo Lévy preparava suo figlio, Abraham, ai grandi avvenimenti del futuro. Qualche giorno dopo, Abraham Lévy si è messo in viaggio per il Portogallo con Abraham Abiud, suo parente. Quest’ultimo è un discendente di Hiram Abiud, uno dei nove fondatori, ed è proprietario del manoscritto che ho tra le mie mani.  (p. 21-22)
Tra il 10 marzo e il 24 giugno un grande conflitto è scoppiato tra Lévy da un lato, e Desaguliers e George dall’altro, questo perché i due ultimi rifiutavano di restituire l’esemplare ricevuto in prestito. Durante la riunione del 24 giugno la maggioranza delle persone presenti erano dalla parte di Desaguliers e di Anderson; conseguentemente i due hanno cospirato contro Lévy, e lo hanno assassinato. Gli hanno rubato i suoi documenti, compreso l’esemplare inglese e quello in lingua ebraica.  (p. 22) 
Durante la riunione del 24 giugno 1717, si è deciso di creare la Grande Loggia d’Inghilterra. Qui è bene notare i nomi degli eredi successivi del manoscritto, partendo dal nostro antenato Joseph Lévy, che ha rinnovato l’associazione, fino a me, Lawrence. Joseph Lévy era figlio di Nathan, che era figlio di Abraham, Abraham era figlio di Jacob, Jacob era figlio di Nathan, Nathan era figlio di Jacob, che era il figlio di Isaac, che era figlio di Moab, Moab essendo figlio di Raphaël, eccetera ... Fino a Moab Lévy che è il primo antenato dei nove fondatori dell’associazione chiamata “La Forza Misteriosa”. » (p. 22-23) http://www.aculink.net/~catholic/enddays.htm >






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