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generale israeliano catturato in Iraq ammette la collaborazione tra Stato islamico ed Israele

Un generale israeliano catturato in Iraq ammette la collaborazione tra Stato islamico ed Israele

Netanyahu cancella un incontro per paura di Putin
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha deciso di non partecipare alla riunione con l’opposizione siriana a Gerusalemme per paura di offendere il presidente russo Vladimir Putin
Telesur, 27 ottobre 201512046931Il primo ministro israeliano Benjamin Netayanhu avrebbe detto che “ora non è il momento migliore per far arrabbiare (Vladimir) Putin“, secondo fonti israeliane che desiderano rimanere anonime, secondo l’agenzia stampa libanese al-Ahd. La dichiarazione del capo del governo israeliano avveniva mentre i rappresentanti del governo sionista, tra cui il ministro della Difesa Moshe Yalon, programmavano un incontro con i capi dei gruppi armati siriani a Gerusalemme. Tuttavia, le autorità israeliane temono che una tale conferenza nei territori occupati e l’eventuale presenza di Netanyahu causasse reazioni dal presidente russo Vladimir Putin, il cui Paese sostiene la Siria nel confronto con i gruppi terroristi, dopo la richiesta dal presidente della nazione araba Bashar al-Assad. Secondo le fonti, ciò ha costretto le autorità sioniste ad annullare l’evento e a chiedere ai capi dei gruppi armati di non partecipare alla riunione. L’agenzia al-Ahd ha detto che nonostante la cancellazione della riunione, Israele e i gruppi che cercano di rovesciare al-Assad hanno ottimi rapporti e proseguiranno contatti e cooperazione, anche se devono nasconderli. Fin dall’inizio della crisi siriana, almeno 1300 membri dei gruppi armati siriani (compresi i gruppi terroristici come Jabhat al-Nusra, ramo di al-Qaida in Siria) sono stati curati negli ospedali iraeliani, secondo fonti del Paese.

Un generale israeliano catturato in Iraq ammette la collaborazione tra Stato islamico ed Israele
Nahad al-Husayni, 23 ottobre 2015 – Reseau International

Il Dr. Haysam Bu ha confermato in esclusiva a VT che il generale Yussi Elon Israel Shahak, catturato dall’esercito del Popolo iracheno, ha ammesso durante l’inchiesta che: “Vi è una forte cooperazione tra il Mossad e alti comandanti militari dello SI… consiglieri israeliani aiutano l’organizzazione a sviluppare piani strategici e militari e a guidarli sul campo di battaglia“. L’organizzazione terroristica ha anche consiglieri militari di Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Giordania. L’Arabia Saudita ha finora fornito allo SI 30000 veicoli, mentre la Giordania 4500. Qatar ed Emirati Arabi Uniti hanno consegnato fondi per coprire le spese dello Stato islamico. Aerei appartenenti ai Paesi citati continuano ad atterrare nell’aeroporto di Mosul, fornendo aiuti militari e combattenti, soprattutto dalla Giordania. Parlamento e DESI hanno anche confermato la morte del capo dello SI Abu Baqr al-Baghdadi, colpito due volte: una in testa e l’altra su una spalla, in uno scontro a fuoco. Due dei suoi aiutanti sono stati uccisi. Crediamo che CIA e Mossad ne siano responsabili essendo diventato merce inutile. Inoltre, otto dei primi capi dello SI sono stati uccisi nel raid aereo iracheno ad Hayth, dopo due settimane di sorveglianza dell’intelligence militare irachena. La relazione conclude che il gruppo terroristico dello SI recentemente arrestato a Mosca proveniva da Siria e Iraq attraverso l’Ucraina, ed intendeva effettuare operazioni sovversive contro ferrovie e autobus. Gli attentatori sono ceceni, caucasici, iracheni, siriani e sauditi. L’Ucraina è diventata un focolaio delle attività terroristiche in complicità con i nemici giurati di Putin che vogliono colpire la Russia per vendicarsi dell’intervento militare in Siria.32770ISIS_CIA_BOKA_MOSAD_largeNahad al-Husayni, è a capo dell’ufficio di Veterans Today a Damasco, membro dell’Instituto americano di studi strategici del Medio Oriente (Stati Uniti) e vicedirettore del Congresso musulmano e arabo-americano (Detroit, USA). Ha una laurea in letteratura inglese ed lavorato come giornalista freelance per CNN, CBS e ABS in Siria, per il quotidiano turco Aydinlik e molte altre agenzie.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

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