Ebrei fondatori della Massoneria
Gli ebrei fondatori della Massoneria
«Smascherare la massoneria — disse Leone XII — è vincerla». Se poi riusciamo a spogliarla dei suoi veli, ogni spirito retto, ogni cuore limpido arretrerà con orrore ; basterà questo per distruggerla e per farla esecrare dagli stessi che oggi le obbediscono. L'illustre e insigne Gesuita Mons. Léon Meurin s.j., Arcivescovo e Vescovo di Port-Louis nella sua poderosa opera, Simbolismo della Massoneria, dimostra con una documentazione schiacciante, che gli ebrei sono i fondatori, organizzatori e dirigenti della Massoneria, della quale essi si servono per conseguire il dominio mondiale, distruggere la Santa Cattolica e le altre religioni esistenti. Tra la bibliografia autorizzata che egli sottopone al lettore figurano alcune citazioni che noi riportiamo : « Il primo Consiglio Supremo (della massoneria) venne costituito, come già abbiamo detto, il 31 maggio 1801 a Charleston, grado 33 di latitudine nord, sotto la presidenza dell'ebreo Isac Long, ...
... nominato Ispettore Generale dall'ebreo Mosé Cohen che aveva ricevuto il suo grado a Spitzer, da Hyes, da Franken e dall'ebreo Morin" (37). Erano ebrei, inoltre, i fondatori di quel primo Gran Consiglio che si sarebbe poi convertito nel centro della massoneria cosmopolita. Questo Gran Consiglio prese sede in America, situato precisamente al 33° grado di latitudine nord. Il capo [96] supremo risiede ancora a Charleston, dal 1801.
Nell'anno 1889, questi era Albert Pike, di cui abbiamo già parlato nel citare la sua Lettera Enciclica, datata 14 luglio 1879, anniversario celebre, com'è noto, della rivoluzione francese. La qualifica e il titolo di ognuno dei fratelli :., e anziani, sono i seguenti : « Poderosissimo Sovrano Commendatore, Gran Maestro del Supremo Consiglio di Charleston, primo Consiglio supremo del globo ; Gran Maestro Supremo Conservatore del Sacro Palladium, Sovrano Pontefice della Massoneria Universale ». Con questi tiloli pomposi Albert Pike pubblicò la sua Lettera Enciclica, nell'anno tredicesimo del suo pontificato, assistito dagli Illustrissimi, Molto illuminati, e Molto Sublimi Fratelli, Sovrani, Grandi Ispettori Generali, Eletti Maghi, che compongono il serenissimo Gran Collegio degli Eletti Maestri, Consiglio della Falange Speciale e del Sacro Battaglione dell'Ordine (38).
L'Enciclica enumera i 23 Consigli Supremi potenziali, per ora, o funzionanti a cominciare da 37 Paul Rosen, Satàn, p. 219. 38 Monsignor Léon Meurin. S.J., Arcivescovo, Vescovo di Port-Louis. Simbolismo de la masoneria, 1957, p. 201-202. PINAY : Complotto contro la Chiesa — 57 — quello di Charleston, sparsi per tutto il mondo. Successivamente enumera i cento « Grande Oriente » e le « Grandi Logge » di tutti i riti, in comunicazione col Supremo Consiglio di Charleston come Sovrana Potenza Massonica (un rituale, questo, esclusivamente ebreo). Enumera, per esempio, il Grande Oriente di Francia, il Consiglio Generale del Rito di Misraim, Il Gran Consiglio dei Massoni Oldfellows etc. Da quanto sopra possiamo concludere che la Massoneria è una su tutto il globo, pur assumendo innumerevoli forme, sotto la direzione suprema del Sovrano Pontefice di Charleston (39). Origine ebrea
I riti e i simboli della massoneria e delle altre associazioni segrete ricordano costantemente la Kabala e [97] l'ebraismo, la ricostruzione del Tempio di Salomone, la stella di David, il segno di Salomone, i nomi dei diversi gradi, come, per esempio cavaliere Kadosh (Kadosh, in ebreo, significa santo) principe di Gerusalemme, principe del Libano, cavaliere del serpente d'Airen etc. E la preghiera dei massoni inglesi, adottata in una riunione tenuta nel 1663, non ricorda forse in maniera evidente la liturgia ebrea ? (40) Anche la massoneria scozzese cita, nel datare ogni suo atto, l'era giudaica. Un libro di quel tale massone americano Pike (41) che nel 1889 divenne Capo Supremo del Gran Consiglio di Charleston, per esempio, da lui scritto nel 1881, è così datato : anno mundi 5641.
Attualmente questa cronologia viene conservata soltanto negli alti gradi, mentre i massoni aggiungono generalmente quattromila anni all'era cristiana e non 3760 come gli ebrei (42). Il sapiente rabbino Benamozegh scrive quanto segue: « Coloro che vorranno sottoporsi al lavoro di esaminare attentamente le questioni relative ai contatti tra il giudaismo e la.... Massoneria filosofica, la teosofia ed i misteri in generale, perderanno un po' della loro sdegnosa superbia verso la Kabala. E smetteranno di sorridere spregiosamente dinanzi all'idea che la teologia kabalistica possa avere una missione da compiere nella trasformazione religiosa del domani. « Chi sono i veri dirigenti della massoneria ? La domanda non è certamente una domanda da poco.
Questo è infatti uno dei misteri più ben custoditi della setta, uno dei segreti più attentamente vigilati. Si può affer- [98] mare, però, che il lavoro massonico si sviluppa in tutto il mondo di pieno accordo, e risulta informato ad uno stesso ed unico piano ; che i suoi mezzi sono sempre e dovunque identici e che i fini perseguiti sono costantemente gli stessi. Tutto ciò ci autorizza a credere che esiste quindi un centro unico che dirige tutti i movimenti della setta. » (43). Più avanti affronteremo questa questione.
Vogliamo ora ricordare, che la cosiddetta Carta di Colonia, datata 24 giugno 1535, parla di un direttore della Massoneria : il Grande Maestro, o Patriarca, che, anche se conosciuto da un numero ristretto di fratelli, esiste realmente. Gougenot de Mousseaux indica che questa selezione dell'Ordine, questi capi effettivi che soltanto pochissimi iniziati conoscono, opera alle dipendenze proficue e segrete dei kabalisti israeliti (p. 338-9). Aggiunge inoltre che i veri capi della massoneria sono gli amici, gli ausiliari ed i vassalli dell'ebreo, che essi rispettano come signore e sovrano. Della stessa opinione sono Eckert, Drumont, Deschamps, Mgr. Jouin, Lambelin, e altri esperti 39 Adolphe Ricoux, L'existence des Loges de Femmes. Paris, Ed. Tequi, 1891, p. 78-95. 40 Revue Internationale des Sociétés Secrètes. Stampata a Parigi. Numero 2. 1913. p. 58. La detta pubblicazione venne fondata da Mons. Jouin, nella Parrocchia di Sant'Agostino di Parigi, a spese sue ; per il suo lavoro fu elogiata da Sua Santità Benedetto XV e dal Segretario di Stato, Cardinale Gasparri, rispettivamente il giorno 23 marzo 1918 e 20 giugno 1919. Commento dello scrittore filosemita Renzo de Felice, nella sua opera : Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Edizioni Einaudi. Torino, 1961. 41 Pike, La Moral y el Dogma en el Rito Escocès. 42 Maurice Fara, La Masoneria en Descubierto. Edizione La Hoja de Roble, Buenos Aires, p. 23. 43 Benamozegh, Israel y la humanidad, pag. 71. PINAY : Complotto contro la Chiesa di questioni massoniche ed ebree (44).
Lasciamo ora da una parte gli insegnamenti dogmatici della massoneria e dell'ebraismo, ed esaminiamo la alleanza tra il giudaismo e la massoneria dal punto di vista puramente pratico e reale. Usando la logica non si può fare a meno di giungere alla conclusione seguente, formulata anche da L. de Poncins, nella sua opera dal titolo Le forze segrete della rivoluzione : « L'universalità della Frammassoneria, il suo durare, la invariabilità dei suoi fini, possono essere perfettamente compresi unicamente se si tratta di una creazione ebrea che serve interessi ebrei.
Tutto risulterebbe assolutamente incomprensibile se la sua origine fosse cristiana ». La finalità stessa della frammassoneria — la distruzione della civiltà cristiana — rivela l'ebreo ; perche sol- [99] tanto lui ne sarebbe beneficiato e soltanto lui, unicamente lui, è animato da un odio talmente violento contro il cristianesimo, da rendergli possibile la creazione di una organizzazione siffatta. « La Frammassoneria — prosegue Poncins — è una società segreta, diretta da una minoranza internazionale. Questa ha giurato un odio implacabile al Cristianesimo. Questi tre caratteristici segni sono precisamente gli stessi che formano i lineamenti del giudaismo, lo definiscono e, infine, dimostrano che gli ebrei sono l'elemento direttivo delle logge » (45). Già nel 1867 era stata organizzata la lega internazionale permanente della pace ed il suo segretario, lo ebreo Passy, abbozzò l'idea di un tribunale per indagare e quindi decidere senza appello, in merito a tutti i conflitti tra le nazioni (46). Il giornale Archives israélites auspicava egualmente, nell'anno 1864, la costituzione di un tribunale siffatto.
« E' naturale e anche necessario — scriveva un tale Levy Bing — che si realizzi presto la formazione di un altro tribunale — un tribunale supremo — al quale dovranno essere sottomessi i grandi conflitti politici, i contrasti tra nazione e nazione ; un tribunale che giudicherà in ultima istanza, e la cui ultima parola sarà decisiva. Questa parola sarà quella d'Iddio, pronunciata dai suoi figli primogeniti (gli ebrei), e dinanzi alla quale s'inchineranno con rispetto tutti gli uomini dell'universo, nostri fratelli, nostri amici, nostri discepoli » (47). Questi sono i sogni d'Israele. E, come sempre, coincidono con quelli della massoneria. « Instaureremo la Repubblica in tutta la vecchia Europa — scrive lo Almanacco dei Frammassoni — allorquando regnerà Israele autocraticamente, su tutto il vecchio Continente » (48). Al Congresso Mondiale della Gioventù Ebrea, svolsosi il 4 Agosto 1926, H. Justin Godard affermò che gli ebrei [100] sono il sostegno più fermo della Società delle Nazioni, ai quali questa deve la sua esistenza (49). Più preciso è l'ebreo Cassin : « La rinascita del Sionismo sarà opera della Società delle Nazioni. Per questo le organizzazioni ebree la difendono e per questo i rappresentanti del popolo eletto pullulano a Ginevra » (50).
L'Eminentissimo Cardinale Jose Ma. Caro, Arcivescovo di Santiago e Primate del Cile dimostra, del pari, nella sua documentata opera Il Mistero della Massoneria, come siano gli ebrei 44 Gougenot des Mousseaux, Le juif, le judaïsme et la judaïsation des peuples chrétiens, p. 338-9. [Attento : 20 M!] 45 L. de Poncins, Las fuerzas secretas de la revolución, pag. 139-40-41. 46 R.I.S.S., num. 8, 1926, p. 269. 47 Archives israélites, 1864, p. 335. 48 Almanaque de los franc-masones, Leipzig, 1884. 49 Les Cahiers de l'Ordre, num. 3-4, 1926, p. 22-3. 50 Maurice Fara, op. cit., p. 111.
PINAY : Complotto contro la Chiesa dirigono questa setta, con il fine di dominare il mondo e distruggere la Chiesa. In proposito sulle origini della massoneria, egli scrive : « Il rituale massonico, denuncia con assoluta evidenza la sua origine ebraica ; i simboli, cominciando dalla stessa Bibbia, per esempio, lo scudo (rappresentativo dell'insegna) in cui sono effigiati, araldicamente, i cherubini di vario genere descritti nella seconda visione di Ezechiele nonche un bue, un uomo, un leone e un'aquila, le due colonne del tempio massonico, ricordo, quest'ultimo, del tempio di Salomone ; la ricostruzione del tempio, che simbolizza l'opera massonica ecc.
Le leggende e il catechismo, inoltre, tratti in gran parte dalla Bibbia, interpretata quasi sempre secondo le necessità della sapienza massonica, specialmente la leggenda di Hiram, e che disimpegnano una parte tanto importante nel rito massonico. Le parole, od i termini, usuali come i nomi delle colonne Booz e Jakin, le parole di riconoscimento o di lasciapassare, Tubalcain, Schiboleth, Giblim o Moabon, Nekum o Nekam, Abibalo ecc., l'importanza attribuita ai numeri, cosa tutta propria della Kabala, tutto fornisce una decisiva testimonianza dell'influenza cabalistica nella Massoneria.
E, finalmente, i fatti : il regno del terrore, l'esplosione di odio satanico contro la Chiesa, contro Nostro Signore Gesù Cristo, le orribili bestemmie in cui prorompevano i rivoluzionari massoni in Francia, non sono che la [101] espressione e la realizzazione delle aspirazioni delle sette cabalistiche e segrete che nel corso di molti secoli hanno operato contro il cristianesimo. « Ciò che i bolscevichi, ebrei nella maggior parte, fanno oggi in Russia contro il Cristianesimo, non è che una nuova edizione di quanto fecero i massoni durante la rivoluzione francese. Gli esecutori sono diversi, ma la dottrina che li muove e li autorizza, nonche la suprema direzione e guida, sono sempre le stesse » (51). 51 Cardinale José Maria Caro, E., Arcivescovo di Santiago, Primate del Cile. El Misterio de la masoneria. Diffusione Editoriale, pag. 258. [PINAY : Complotto contro la Chiesa]
Carlo Di Pietro
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/5293-gli-ebrei-fondatori-della-massoneria
Novo ordine mondiale - GESUITI E AFFINI...
I Gesuiti sono gli efettivi Ringrazio per la segnalazione labemolle, nostro lettore e ripubblico volentieri questo testo data la sua notevole importanza:
L'ex vescovo Gerard Bouffard del Guatemala ha affermato che il Vaticano è “il reale controllore spirituale” degli Illuminati e del Nuovo Ordine Mondiale, mentre i Gesuiti, tramite il Papa Nero, il generale padre Peter Hans Kolvenbach, controllano in modo effettivo la gerarchia vaticana e la Chiesa Cattolica Romana.
Il vescovo Bouffard, che ha lasciato la Chiesa ed ora è un Cristiano Rinato che vive in Canada, ha fondato la sua conclusione dopo aver lavorato sei anni come sacerdote in Vaticano, incaricato del compito di trasmettere la corrispondenza giornaliera e riservata tra il Papa ed i dirigenti dell'Ordine dei Gesuiti, che risiede in Borgo Santo Spirito n° 5, nei pressi della piazza di San Pietro.
“Si, l'uomo conosciuto come il Papa Nero controlla tutte le più importanti decisioni prese dal Papa e questi a sua volta controlla gli Illuminati,” ha dichiarato il vescovo Bouffard la settimana scorsa nel corso dello spettacolo svolto alla radio di Greg Szymanski, denominato “Il giornale investigativo”, presso www.gcnlive.com, ove gli archivi delle sorprendenti dichiarazioni possono essere ascoltati nella loro interezza.
“So che questo è vero, dal momento che ho lavorato per anni in Vaticano ed ho viaggiato con Papa Giovanni Paolo II. Il Papa prende i suoi ordini di marcia dal Papa Nero, mentre i Gesuiti sono anche i leader del Nuovo Ordine Mondiale, con il compito di infiltrare le altre religioni ed i governi del mondo, allo scopo di realizzare un governo mondiale unico fascista ed una religione mondiale unica, basata su Satanismo e Lucifero.”
“Le persone non possono immaginare quanto male e quanta distruzione i Gesuiti hanno causato e causeranno, mentre contemporaneamente usano la perfetta copertura di nascondersi dietro tuniche nere e di professare di essere uomini di Dio.”
La conoscenza di prima mano da parte del vescovo Bouffard del male che aleggia all'interno della gerarchia del Vaticano e particolarmente entro l'Ordine dei Gesuiti conferma la testimonianza di altri ricercatori, compreso Bill Hughes, autore degli sconvolgenti libri “Il nemico non mascherato” ed “I terroristi segreti”, come pure il preminente ricercatore sull'Ordine dei Gesuiti Eric Jon Phelps, autore di “Assassini vaticani”.
Oltre a dipingere un cupo ritratto del Papa Nero in Roma, il vescovo Bouffard rivela che il potere malefico dei Gesuiti si estende da un capo all'altro del mondo, inclusa una solida infiltrazione del governo Usa, del Consiglio delle Relazioni Estere (CFR) e delle maggiori organizzazioni religiose.
Il vescovo Buffard proclama che i Gesuiti agiscono come perfetti camaleonti, assumendo l'identità' di Protestanti, Mormoni, Battisti e Giudei, con l'intenzione di causare il tracollo degli Usa così come di portare la nazione sotto una religione mondiale unica, fondata in Gerusalemme e sotto il controllo del loro leader, Lucifero.
“Io so di prima mano che il Vaticano controlla e monitora ogni cosa in Israele, con l'intenzione di distruggere i Giudei,” ha affermato il vescovo Bouffard, aggiungendo che l'autentico proposito dell'Ordine dei Gesuiti è quello di orchestrare e controllare tutti i leader del mondo, allo scopo di provocare un più importante conflitto esteso al mondo intero, che alla fine distruggerà gli Usa, il Medio Oriente ed Israele. “Essi distruggono ogni cosa dall'interno e vogliono provocare la distruzione pure della stessa Chiesa Cattolica, allo scopo di inaugurare una religione mondiale unica basata sul Satanismo. Ciò si vede anche nel modo in cui i sacerdoti svolgono i servizi religiosi nella Messa, in effetti venerando i morti (1). Inoltre segni di Satanismo si riscontrano in molti simboli esteriori, consuetudini e paramenti esibiti dalla Chiesa.”
Dopo aver prestato servizio in Roma, il vescovo Bouffard fu impiegato in Africa ed in Guatemala, salendo ad una posizione di potere all'interno della Chiesa. Comunque, insieme a questo potere religioso, sopravvenne l'affiliazione e la registrazione come Frammassone, e divenne membro massonico del 37.mo grado, un qualcosa che si suppone disapprovato nella Chiesa Cattolica Romana, dal momento che, secondo il Diritto canonico, l'appartenenza ad una Loggia massonica comporta l'immediata scomunica.
Secondo il vescovo Bouffard la Frammassoneria viene usata dalla Chiesa per realizzare i suoi piani segreti, perché molti altri sacerdoti di alto livello, ossia vescovi, cardinali e persino papi, si sono iscritti a società' segrete insieme ad altri in posizioni di potere in altre religioni e governi, la maggioranza di loro lavorando insieme per favorire la malefica agenda degli Illuminati.
E le sue dichiarazioni sostengono i rapporti che affiorarono sui giornali italiani e francesi nei primi anni '80, che recavano notizia di più di 150 sacerdoti di alto rango iscritti alla Frammassoneria, compresa la Loggia massonica P2, e ad altre società segrete.
“Alla fine rinacqui come cristiano e denunciai la Chiesa Cattolica,” ha affermato il vescovo Bouffard, che ora è un Cristiano praticante e segue la parola di Dio tramite la Bibbia. “Dobbiamo sempre pregare per i nostri dirigenti, denunciando apertamente il male e smascherando i Gesuiti per quello che realmente sono.”
Dopo aver lasciato la Chiesa, il vescovo Bouffard fece anche ammenda e chiese perdono all'ex sacerdote gesuita, padre Alberto Rivera. Padre Rivera fu uno dei pochi sacerdoti gesuiti con il coraggio di smascherare i malefici scopi della Compagnia di Gesù, facendo un passo avanti per proclamare in che modo lavorasse, essendo uno degli infiltrati dell'Ordine dei Gesuiti in Usa, con il compito di penetrare nelle chiese Protestanti e Battiste, con l'intento di distruggerle dall'interno.
“Quando ero vescovo ed ancora fedele alla Chiesa, una volta scrissi una lettera, denunciando padre Rivera e proponendo la sua morte,” ha dichiarato il vescovo Bouffard. “Quando compresi la verità', cercai padre Rivera e chiesi il suo perdono. Diventammo buoni amici ed io so che diceva la verità. Era un uomo onesto, che, per giunta, trovò Dio.”
“Io so che i Gesuiti hanno cercato di alterare la verità, affermando che egli non era mai stato sacerdote e distruggendo ogni documentazione che lo attestasse. Hanno cercato di fare lo stesso a me, ma padre Rivera proclamava la verità senza dubbi. Conosco queste vicende come testimone e sono anche stato con lui molte settimane prima della sua morte. Soffriva terribilmente dopo essere stato avvelenato con acido. Come ho già detto, non potete immaginare la sofferenza e la distruzione che sono state causate e saranno causate dai Gesuiti.”
In un articolo intitolato “Alberto: il grande trambusto”, uno scrittore sconosciuto, che seguiva la carriera del vescovo Bouffard e la sua connessione con padre Rivera, scrisse quanto segue, compresa la difficoltà da parte del Vaticano nel cercare di censurare le accuse sia di Rivera che di Bouffard:
“A quel punto subentra la avvalorante testimonianza fornita da padre Gerard Bouffard. Egli era un vescovo di alto rango nato nel Quebec, Canada. Salì dai più bassi livelli del suo ordine sino a diventare assistente per molti anni di Papi quali Paolo VI e Giovanni Paolo II. Si convertì al protestantesimo e proclama di essere stato l'uomo che ricevette l'ordine di eliminare Rivera. In un documentario denominato “Svelare il mistero posto dietro i simboli cattolici”, Bouffard mostra una lussuosa penna placcata in oro 18 carati, che contiene uno speciale inchiostro che scompare, con cui le autorità del Sacro Uffizio firmano i documenti al massimo livello di segretezza. Bouffard proclama: “Con questa penna che ho in mano ho firmato l'ordine di uccidere il Dr. Rivera”. Considerevole e drammatica storia di cappa e spada ! La sua precedente posizione di alto profilo lo renderebbe facile bersaglio di discredito... Tuttavia il silenzio è assordante.”
“Il Vaticano ha anche i suoi propri problemi di credibilità con cui lottare. Da un contesto storico la proclamazione di Alberto di essere stato un gesuita che lavorava in segreto per distruggere le chiese protestanti non e' tanto inverosimile quanto potrebbe sembrare. I Gesuiti furono creati nel 1541 da Ignazio De Loyola per quel preciso proposito (sebbene, naturalmente, alcuni Gesuiti neghino ciò). Essi si sono impegnati in innumerevoli sporchi imbrogli, assassinii e congiure traditrici durante il periodo del loro maggiore successo e potere.”
L'Ufficio della Inquisizione fu un risultato della loro missione, che portò alla tortura e/o uccisione di milioni di persone innocenti per “eresia”. Quel dipartimento da allora è stato rinominato “Il Santo Uffizio”, ma i Gesuiti non si sono mai preoccupati per un cambio di nome. Quanto i loro obiettivi siano cambiati con il passare del tempo è anche incerto. Né l'organizzazione è molto trasparente e neanche serve gli interessi del Papa. Le cattive reputazioni non vengono facilmente dimenticate.
“Se la storia di Alberto fosse solo una montatura, sarebbe tuttavia un brillante brano di narrativa, con sbalorditiva coerenza. Esistono certamente altre cospirazioni che siano state escogitate, che sono egualmente vivide ed intricate. La congiura per l'assassinio di JFK e quella degli UFO / Majestic 12 (2) vengono per prime alla mente. Ma queste cospirazioni furono ideate e perfezionate da centinaia di persone nell'arco di un lungo periodo di tempo, quindi assemblate e rifinite, fino al punto in cui formassero una narrazione plausibile. Dopo circa venti anni di “apporti pubblici” e revisioni, viene adottata una versione semi “ufficiale”. Se qualche specifica parte di essa viene dimostrata falsa, la versione si modifica in una forma leggermente differente, privata delle parti confutate.”
Alberto non aveva nessuna di queste risorse. La sua storia personale provenne da lui solamente. Essa non fu revisionata e rifinita per decenni dalla commissione, prima che Chick la pubblicasse. Al contrario essa fu pubblicata nella sua interezza e solo allora arricchita con volumi addizionali (cinque più i fumetti), aggiungendo nomi e date, ma senza ritrattazioni. Se in effetti “avesse inventato tutto ciò”, allora egli certamente meriterebbe un premio per genio letterario. Specialmente quanto più i suoi personali intrecci biografici sono connessi (sorvolare, Barone von Munchausen ?).
Dopo venti anni di indagini tutte le risorse del Papa non sono riuscite a “provare” che la denuncia di Alberto fosse un falso. Naturalmente neanche Alberto riuscì a “provare” le sue accuse contro il Vaticano. Così, al meglio, la contesa è ancora un pareggio. Forse futuri sviluppi frutteranno qualche evento drammatico. Ma non fateci affidamento. Probabilmente non sapremo mai se Alberto fosse realmente quel personaggio che proclamava di essere, a meno che il Papa faccia un passo chiaro e netto, e lo confessi. (E ciò presenta circa le stesse probabilità di avvenire quanto quelle che un disco volante atterri sul prato della Casa Bianca). Esso, comunque, è precisamente delizioso nutrimento per la meditazione, e molto più terrificante di ogni trailer trasmesso riguardante X-files.
Per leggere una difesa di Alberto dal sito Chick, vai a: http://www.chick.com/reading/books/199/0199cont.asp
Nel corso della storia l'Ordine dei Gesuiti è stato collegato a guerra e genocidio, venendo formalmente bandito da molte nazioni, comprese Francia ed Inghilterra. Mentre i ricercatori proclamano che i Gesuiti sono i concreti controllori spirituali del Nuovo Ordine Mondiale, lo scrittore Phelps ha anche reclamato il bando dell'Ordine da questa nazione.
Comunque, con più di 28 università maggiori da costa a costa, l'Ordine ha costituito qui una forte base di appoggio politico e finanziario, compreso il controllo segreto del CFR ed il controllo di molte banche, come la “Bank of America” ed il “Federal Reserve banking system”, rendendo l'appello di Phelps per il bando una impresa difficile, se non addirittura proibitiva. Greg Szymanski
http://www.arcticbeacon.com/25-Sept-2006.html
COMUNISMO GIUDAICO
E' dimostrabile che il socialismo sia una "creatura" giudaica e che la stragrande maggioranza dei "capi popolo" e dei vari boia comunisti fosse composta da giudei...
Il comunismo è una ideologia del diavolo, infatti è stata creata dai suoi principali servi. Per rovinare la società capitalista e tutta l’economia dei paesi cristiani era necessario il comunismo. A questo ci pensò l’ebreo Carlo Marx (il cui vero nome era Mordekkai Levi; 1818-1883). A fare la Rivoluzione comunista ci pensarono un grosso gruppo di ebrei che costituirono la maggioranza dei 21 membri del Comitato Rivoluzionario capitanato dall'ebreo Lenin (1870-1924). Tra i membri più noti di tale Comitato, ci furono gli ebrei Zinowiew (1883-1936) e Trotskij (1879-1940) , capo dell’Armata Rossa. Il Times, del 10-5-1920, documentava che su 556 principali funzionari della Russia «attuale», 17 erano russi e 541 erano ebrei. D’altro lato, non è un mistero che è stata la Massoneria americana ad impedire la distruzione del comunismo sovietico. Quando alla morte di Hitler, il capo dell’esercito tedesco chiese all’America e all’Inghilterra una pace separata per poter distruggere il comunismo sovietico, mentre Winston Churchill (1864-1965) non solo acconsentiva, ma sollecitava Roosevelt ad accettarla, il massone Roosevelt rispose: «Non farò mai questo a Stalin».
Sappiamo infine che 80 000 000 di Goyim (non-ebrei...cosi siamo noi e tutta l'umanità per gli ebrei) vennero massacrati in URSS, sotto un regime politico come detto quasi interamente ebraico, da l'ideatori Marx e Engels a Jacob Riis, Lassalle, Bauer, Bakunin a Warburg a Kaganovic, Frenkel, Yagoda, ecc....piccolo esempio il boia Josip Broz (Kumrovec, Croazia 1892 - Lubiana 1980) meglio conosciuto col soprannome di Maresciallo Tito, era giudeo, oppure la "pasionaria" spagnola Dolores Ibauri era ebrea la "lenin tedesca" Rosa Luxemburg pure....potremmo non finire....ma ti voglio dire due cose più vicine a noi, la fallita rivoluzione marxista italiana pre e post bellica vede ebrei quali Modigliani, Treves, Della Seta, Musatti e Momigliano...ma anche se Gramsci non era ebreo, era però sposato con una ebrea, proprio come il boia Stalin o Togliatti, infatti è pratica nota già dai tempi della Roma Imperiale, vedere delle ebree accanto a uomini importanti....dove non arrivano gli infami corrompono i vertici....Cicerone, anzi attesta che l'influsso ebraico raggiunge efficacemente perfino le Assemblee dei cittadini romani!
Il problema è in realtà che anche l'alta finanza delle assurde democrazie-liberali è una creatura (...come lo stesso concetto di democrazia-liberale appunto...) dei servi di satana + i loro servi massoni (...quindi servi dei servi di satana...) ed essa opera come appunto il comunismo per creare odio e folle materialismo nichilista nella società, nonché mira a "formare" uomini incapaci di governare i propri sensi ed di utilizzare il dono dell'intelletto senza contraddizioni, ciò lo fà in vari modi, ad esempio con i mezzi visivi.
«II metodo per sopprimere il ragionamento è già in vigore nel sistema educativo detto «insegnamento visivo», che trasformerà i cristiani in automi che non pensano e che attenderanno le immagini dei fatti per capirli. Uno dei nostri migliori agenti in Francia vi ha già introdotto il nuovo metodo di insegnamento dimostrativo» . Non è un mistero che gli ebrei, mediante le loro case cinematografiche, mediante la Massoneria e mediante il comunismo, posseggono o controllano la maggior parte della produzione cinematografica e televisiva del mondo.
I giudei infatti che lo si voglia o no hanno sempre dominato con infidi e diabolici accorgimenti, da almeno 300 anni il panorama finanziario dell'europa e quindi poi del mondo...e come sanno bene i vari compagni o post-compagni o materialisti-nichilisti di sorta, chi ha l'oro detta la legge....certo non quella di N.S.Gesù Cristo.
Balfour, Arthur James (East Lothian, Scozia 1848 - Woking 1930), uomo politico britannico massone ed influente sostenitore del sionismo, insieme al ricco finanziere ebreo Edmond James Rothschild promosse la cosiddetta "Dichiarazione di Balfour" nella quale impegnò la Gran Bretagna nella costituzione in Palestina di una patria per gli ebrei.
Oggi, il barone Edouard A. Rothschild V è il “dominatore non-incoronato del mondo”. Egli controlla i 300 uomini della cosiddetta "Mano Nascosta", possiede un capitale pari a 500.000.000.000 di dollari e il 90% della stampa mondiale.
("Balfour, Arthur James," Enciclopedia Microsoft® Encarta® 2000. © 1993-1999 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati).
Lenin era giudeo per parte di madre. Fece sterminare gli anarchici di Kronstad. Egli era stato per troppo tempo un "servile" dei giudei e spia socialdemocratica Kautzky per poter esser antisionista.
- Trozky beccò i soldi dal bankiere giudeo-yankee Schaff per continuare la guerra contro la Germania.
- Stalin non era Judeo, lo erano Berija e i fratelli Kaganovic'. Tra l'altro fece fucilare Béla Kun. Tuttavia durante la guerra cercò di mobilitare a favore dell'URSS l'internazionale sionista e fece riconoscere Israele a tutto il blocco sovietico. Stalin era un profittatore omicida: oggi con Hitler, il giorno dopo con Ben Gurion
- Ceausescu era un petulante servo di israele: infatti quando ci furono le olimpiadi di L.A. la nazionale transilvanica ottenne standing ovations (fu incidentalmente l'unica nazione dell'est europea a partecipare).
- La spia del World Jewish Congress Trotzky era il sionista piu' kosher in termini assoluti.
- La "zuppidda" (termine usato da Verga nei Malavoglia) R. Luxemburg faceva la vittima giudea quando veniva attaccata nel comitato centrale dellla SPD; ma quando andrà a Genova nel 1908, scriverà all'amichetta Kautzky (sposa dell'infame Karl e madre del giovinetto col quale la pedofila polacca intratteneva relazioni...) cose immondamente razziste nei confronti dei genovesi, autodefinendosi "un'ariana suddita del II Reich".
I giudio-sionisti sono dei mutanti: si infiltrano da tutte le parti secondo i loro privati interessi.
Gli attuali 5 superdelinquenti che stanno affossando la Russia sono ebrei: Gusinsky, Berezovsky, Fridman, Avramovic e quello della Yukos. Sono tutti giudii ed ex membri del PCUS.
Lista dei giudei comunisti conosciuti con diverso nome d'"arte".
Ulianoff/Blanck in arte Lenin
Bronstein " Trotsky
Nachamkes " Stekloff
Zederbaum " Martoff
Silberstein " Bogdanoff
Rosenfeld " Kamenev
Goldmann " Gorev
Helphand " Parvus
Goldenbach " Rosanov
Levin " Piatnitsky
Sobelson " Radek
Finkelstein " Litvinoff
Nathanson " Vobrov
Hoffmann " Kamenevsky
Feldmann " Vladimirov
E poi i Kaganovic, i Beriah, i Dgiugasvili (Giudasvili)etc etc.
Mi fermo.
Su 545 membri dei commissari del popolo del 1919, 447 erano giudei non europei.
Visto che siamo in tema, alcuni numeri sulle radici Ebraiche del Comunismo...
Chi "inventò" il comunismo?
L'ebreo Marx Mordekkai con l'aiuto del giudeo Engels.
Inoltre:
1918 - Comitato Centrale del partito Bolscevico (Comunista):
Nome: Nazionalita':
Ulyanov (Lenin), Russo (madre ebrea)
Krylenko, Russo
Lunacharsky, Russo
Bronstein (Trotsky), Ebreo
Apfelbaum (Zinoviev), Ebreo
Lurie (Larine), Ebreo
Uritsky, Ebreo
Volodarski, Ebreo
Rosenfeld (Kamenev), Ebreo
Smidovich, Ebreo
Sverdlov (Yankel), Ebreo
Nakhamkes (Steklov) Ebreo
1918 - Comitato Centrale esecutivo, partito BOlscevico (Comunista):
Nome: Nazionalita':
Y. M. Sverdlov [Solomon] (Presidente) Ebreo
Avanesov (Secretary) Armeno
Bruno Lettone
Breslau Lettone [?]
Babtchinski Ebreo
N. I. Bukharin Russo
Weinberg Ebreo
Gailiss Ebreo
Ganzberg [Ganzburg ] Ebreo
Danichevski Ebreo
Starck Tedesco
Sachs Ebreo
Scheinmann Ebreo
Erdling Ebreo
Landauer Ebreo
Linder Ebreo
Wolach Ceco
S. Dimanshtein Ebreo
Encukidze Georgiano
Ermann Ebreo
A. A. Ioffe Ebreo
Karkhline Ebreo
Knigissen Ebreo
Rosenfeld (Kamenev) Ebreo
Apfelbaum (Zinoviev) Ebreo
N. Krylenko Russo
Krassikov Ebreo
Kaprik Ebreo
Kaoul Lettone
Ulyanov (Lenin) Russo
Latsis Ebreo
Lander Ebreo
Lunacharsky Russo
Peterson Lettone
Peters Lettone
Roudzoutas Ebreo
Rosine Ebreo
Smidovitch Ebreo
Stoutchka Lettone
Nakhamkes (Steklov) Ebreo
Sosnovski Ebreo
Skrytnik Ebreo
L. Bronstein (Trotsky) Ebreo
Teodorovitch Ebreo [?]
Terian Armeno
Uritsky Ebreo
Telechkine Russo
Feldmann Ebreo
Fromkin Ebreo
Souriupa Ukraino
Tchavtchevadze Georgiano
Scheikmann Ebreo
Rosental Ebreo
Achkinazi Imeretiano [?]
Karakhane Karaita
Rose Ebreo
Sobelson (Radek) Ebreo
Schlichter Ebreo
Schikolini Ebreo
Chklianski Ebreo
Levine-(Pravdine) Ebreo
Totale: 5 Russi, 6 Lettoni, 1 Tedesco, 2 Armeni, 1 Ceco, 1 Imeritiano, 2 Georgiani, 1 Karaita, 41 Ebrei
1918 - Governo Sovietico - Consiglio dei commissari del popolo - Sovnarkom:
Commissariato (Ministero) Nome Nazionalita'
Presidente V.I. Ulyanov (Lenin) Russo
Affari Esteri G.V. Chicherin Russo
Nazionalita' J. Dzhugashvili (Stalin) Georgiano
Agricoltura Protian Armeno
Economia Lourie (Larin) Ebreo
Rifornimento Viveri A.G. Schlikhter Ebreo
Esercito e Marina [Difesa] L.D. Bronstein (Trotski) Ebreo
Controllo dello Stato K.I. Lander Ebreo
Proprieta' terriere Statali Kaufmann Ebreo
Lavoro V. Schmidt Ebreo
Politiche Sociali E. Lilina (Knigissen) Ebrea
Educazione A. Lunacharsky Russo
Religione Spitzberg Ebreo
Interni Apfelbaum (Zinoviev) Ebreo
Igiene Anvelt Ebreo
Finanza I.E. Gukovs, G.Sokolnikov Ebrei
Stampa Voldarski [Goldstein] Ebreo
Elezioni M.S. Uritsky Ebreo
Giustizia I.Z. Shteinberg Ebreo
Profughi Fenigstein Ebreo
Profughi Savitch (Assistente) Ebreo
Profughi Zaslovski (Assistente) Ebreo
Totale: 3 Russi, 1 Armeno, 1 Georgiano, 17 Ebrei
Gli Ebrei in Russia nel 1918 erano il 3% circa della popolazione.
Vittime del comunismo giudaico...
- URSS, 80 milioni di morti;
- Cina, 65 milioni di morti (oggi non si sa...);
- Vietnam, 1 milione di morti;
- Corea del Nord, 2 milioni di morti;
- Cambogia, 2 milioni di morti;
- Europa dell'est, 2 milioni di morti;
- America Latina, 150.000 morti;
- Africa, 1 milione e 700.000 morti;
- Afghanistan, 1 milione e 500.000 morti;
-movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere, circa 10.000 morti.
Ebraismo e democrazia
Per contingenze storiche a mio giudizio ancora riferibili a quel trauma tutt’affatto elaborato che è stato l’11 settembre 2001, da più parti si levano in questi mesi attacchi alla ritualità ebraica, rea di contraddire il dogma, che come tutti i dogmi a volte non fa mancare di palesare la sua astrattezza, dei principi universali, dapprima riguardanti l’uomo, poi estesi, con coerenza logica ed etica, al mondo animale. È il caso della messa in questione della milà in Germania o della macellazione rituale in Olanda, cui è stata dedicata attenzione anche su queste pagine. Come tutti, sono anch’io turbato da questi attacchi, soprattutto perché, vivendo questo periodo storico, so bene su quale china ideologica si pongano. Ed in aggiunta, come ebreo, le polemiche non possono che farmi venire in mente film già visti (penso, tra l’altro, che al fine di sviluppare un’etica interdipendente fra l’ebraismo della diaspora e Israele sarebbe un giorno fruttuoso meditare su queste paure comuni che diffondono la percezione dell’ebreo della galut come straniero in terra straniera e di Israele uno Stato straniero in una terra non propria). Credo, però, che bisogna stare attenti a far passare il messaggio che questi episodi rinviino ad un’incompatibilità fra democrazia occidentale e tradizione ebraica, sulla scia dell’operazione che si sta compiendo, non so quanto propriamente, con il mondo islamico. L’Occidente, anche se avrà uno sviluppo proprio segnato in modo indelebile dal cristianesimo, nasce con l’identità israelita, che per prima individua diritti trasversali ai diversi popoli. È l’ebraismo a sostituire ad un limite etnico, con mera funzione di principio d’ordine, un limite di natura morale, valido in tutti i contesti politico-culturali. Sarà poi una forma di universalismo astratto, incarnato di volta in volta dal cristianesimo, dall’illuminismo e dal marxismo ad estendere questo limite all’infinito senza contare le conseguenze degenerative di un simile gesto. I problemi oggi postici rinviano, a mio giudizio, ad una ridefinizione del limite normativo e sono del tutto affrontabili attraverso il dibattito halakhico che caratterizza la tradizione di Israele. Non dobbiamo farci imporre il dibattito da nessuno, semmai mostrare come queste domande abbiano inizio anzitutto con noi.
Secondo la mia sensibilità, per dare più forza alla nostra voce, sarebbe auspicabile che a questo dibattito partecipassero tutti gli ebrei di “buona volontà”, anche coloro che una “riforma” la invocano da tempo anticipando proprio quelle mosse che la politica oggi sembra compiere. Non vorrei arrivasse un giorno qualcuno (ed il vento in Europa comincia a portare notizie sinistre, dall’Ungheria, alla Francia, all’Olanda, alla Svezia, alla Danimarca, fino alle proposte di abolizione delle leggi che vietano la ricostituzione del partito fascista) che ci ricordasse che siamo tutti ebrei alla stessa maniera. http://moked.it/blog/2011/04/21/ebraismo-e-democrazia/
Davide Assael, ricercatore
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