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Putin, Medvedev, Luzhkov e Gundyaev (il patriarca KIRILL)? perché sono nemici dei russi?

Ringraziamo Damiano per la segnalazione. (Ndr)
Ma per capire la crisi finanziaria, il 9/11 e molto altro deve essere pronunciato costantemente. Mentre iniziamo un nuovo anno, tra la tirannia globale sempre in aumento, è vitale per tutti avere questa informazione.

DI DAVID ICKE * davidicke.com

Ho scritto e parlato esaurientemente sull’agenda dietro la crisi finanziaria globale in atto e indicherò in questa sede la forza coordinatrice, o per lo meno quella primaria, dietro tale agenda e molte altre cose, compreso il 9/11.

Quasi tutti i ricercatori sulla cospirazione non comprendono il significato fondamentale di questa rete, oppure sono troppo spaventati per parlarne. Al diavolo.
È ampiamente conosciuto come Sionismo o, come lo chiamo io, più accuratamente, suggerisco … Sionismo Rothschild. Aggiungo “Rothschild” per mettere in risalto costantemente i veri creatori del Sionismo e coloro che lo controllano ai nostri giorni (si veda Human Race Get Off Your Knees ). Spiegherò più avanti la connessione con la crescente catastrofe economica, ma è necessario un po’ del quadro generale, per inserire tutto nel contesto che deve essere visto.
Chiedete alla maggioranza della gente cosa è il Sionismo e diranno che “sono gli Ebrei”, ma anche se è questa l’impressione che le reti dei Rothschild hanno cercato di “vendere” come un “dato di fatto” con grande successo in politica e nei media, non è vero. Rappresenta solo una minoranza di essi e di molti altri che non sono Ebrei.
Il Sionismo Rothschild nella sua espressione pubblica è un’ideologia politica basata su una patria per il popolo ebreo in Palestina e sulla credenza che gli Ebrei siano la “razza prescelta” da Dio, avente il diritto dato da Dio alla “terra promessa” di Israele (storicamente questa è una sciocchezza, come dimostro nei miei libri).
Credono inoltre che i reali confini di Isreale debbano comprendere quello che è ora Israele, compresa la striscia di Gaza e la Cisgiordania, territori ancora ufficialmente posseduti dai Palestinesi, più il Libano, l’Irak, la Siria, l’Egitto e la Giordania, o, come è scritto nella Genesi: “…dal fiume dell’Egitto all’Eufrate”.

Questa è l’espressione pubblica del Sionismo, ma al suo nucleo interno c’è una società segreta creata e controllata dalla dinastia dei Rothschild.

Hanno cercato di vendere la menzogna che “Sionismo vuol dire tutti gli Ebrei” in modo da poter condannare come un “antisemita” e un “razzista” chiunque denunci la verità sul Sionismo Rothschild e dei suoi agenti nel governo, nel settore bancario, in economia, nei media, in ambito militare, ecc. È per questo che la maggior parte dei ricercatori non toccano l’argomento, persino se sono abbastanza consapevoli da sapere che dovrebbero farlo. Per rivelare e denunciare ciò che sta succedendo nel mondo abbiamo bisogno di avere cervello, fermezza e palle – e mai più di adesso.
Ah, sì, aggiungiamoci la consapevolezza, se vogliamo vedere quanto è realmente profonda la tana del coniglio oltre la realtà dei cinque sensi.
Il razzismo è l’ignoranza più estrema, in quanto mette in relazione il “sé” con il corpo anziché con la coscienza-consapevolezza che animano il corpo e che si vivono attraverso il corpo. È come giudicare un uomo dalla sua tuta spaziale piuttosto che dalla persona che c’è dentro.

Quindi i razzisti sono ridicoli, puerili e stupidi, ma la minaccia di essere definito un razzista non mi fermerà in alcun modo (ci hanno già provato e non ci sono riusciti) nel denunciare quello che deve essere denunciato se il Sistema del Controllo deve cadere.
Dopotutto i razzisti più estremisti del mondo sono i Sionisti Rothschild. Israele è uno stato di apartheid tanto quanto lo sono stati il Sudafrica e l’America.
E con ciò non mi riferisco solo al dolore inflitto sul popolo palestinese minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, ma anche alle straordinarie divisioni razziste all’interno della società ebraica con gli Ebrei neri dell’Etiopia, ad esempio, che vengono trattati come la feccia.
Quindi oltrepassiamo lo schermo di fumo calcolato che sfidare il Sionismo Rothschild e gli orrori di Israele significa che sei un antisemita e guardiamo invece ai semplici fatti che non vogliono che noi sappiamo e accettiamo.

Innanzitutto, non bisogna essere ebreo per essere un sionista Rothschild, come ha detto pubblicamente un vicepresidente americano, Joe Biden, mentre leccava i piedi ai suoi padroni a Tel Aviv (e infine, ai suoi padroni a Chateaux Rothschild).

Alcuni dei più veementi Sionisti Rothschild sono i Sionisti Cristiani negli Stati Uniti ed altrove, guidati per lo più vocalmente dal loro leader “spirituale” John C. Hagee. Immaginatevi il peggior tipo di estremista predicatore ipocrita e l’avrete inquadrato alla precisione.
Hagee è il fondatore e il presidente nazionale dell’organizzazione Sionista-Cristiana Christians United for Israel, visita regolarmente Israele ed ha incontrato ogni primo ministro da Menachem Begin in poi.

Hagee – la voce, non il cervello, dei Sionisti Cristiani.

La sua John Hagee Ministries ha donato oltre $8,5 milioni di dollari americani per far rimpatriare gli Ebrei dall’ex Unione Sovietica in Israele ed è il fondatore e il direttore esecutivo di un evento chiamato “A Night to Honour Israel” [una notte per onorare Israele], che promette solidarietà tra i Cristiani e lo Stato di Israele. Si veda la storia, più avanti in questa denuncia intitolata “GOD-TV Erase Israeli Bedouin Village to Bring Jesus’ Second Coming” [“la GOD-TV rade al suolo un villaggio beduino israeliano per portare la seconda venuta di Gesù”] per rendersi conto del modo estremo e spietato in cui i Sionisti Cristiani non Ebrei sostengono i Sionisti ufficiali – i Sionisti Rothschild. In contrasto, un gran numero di persone ebree non sono sioniste, alcune si oppongono persino con veemenza [al Sionismo] e sostengono i Palestinesi nella loro battaglia per la sopravvivenza contro l’attacco genocida da parte del governo e dell’esercito israeliano sovvenzionato dagli Stati Uniti.

Il popolo ebraico organizza proteste e chiede il boicotaggio di Israele in risposta all’agenda Sionista dei Rothschild per i Palestinesi e ciononostante, quante persone lo sanno tra quelle che raccolgono le loro “informazioni” dai media principali?

Quante persone sanno, come si vede in questa immagine, che molti Ebrei religiosi detestano le richieste dei Sionisti Rothschild di un attacco americano sull’Iran e che hanno avuto incontri cordiali con il presidente iraniano Ahmadinejad per dargli il loro sostegno?

Nessuno che riceva la propria “informazione” solo dai media principali controllati dai Sionisti-Rothschild saprebbe nulla di tutto questo, perché lanciano un solo messaggio – Sionismo vuol dire tutti gli Ebrei, fine della storia.

Ma chiunque creda che questo sia vero dovrebbe leggere l’articolo del musicista e scrittore ebreo Gilad Atzmon, più avanti in questo ‘pacchetto’, intitolato “How Israeli leaders kill for their people’s votes” [“Come i leader israeliani uccidono per i voti del loro popolo”].

I Rothschild hanno una rete di organizzazioni, compresi il B’nai B’rith e le sue diramazioni, la Anti Defamation League [Lega Anti Diffamazione] (ADL) che lavorano con altri gruppi controllati dai Rothschild per prendere di mira chiunque si avvicini all’evidenza dei fatti e a denunciarla perché la riconoscano tutti. Attaccano e minano [queste persone] in ogni modo possibile per impedire che venga alla luce la verità semplice e devastante – ossia che i Sionisti Rothschild controllano i media principali; Holliwood e l’industria cinematografica; i governi, non per ultimo quello degli Stati Uniti; e crucialmente alla luce degli eventi attuali, controllano la finanza e il commercio globale.

Vi illustrerò il personale dell’amministrazione Obama da “lui” nominato dopo la sua elezione alla fine del 2008 per darvi un’idea di come i pochi comandino i molti attraverso la rete dei Rothschild.  Ricordate mentre passeremo in rassegna i nomi che solo l’1,7% della popolazione degli Stati Uniti è ebrea, e che significativi numeri di questi non saranno Sionisti Rothschild.
Obama ha nominato Rahm Emanuel (Sionista Rothschild) come capo di gabinetto della Casa Bianca. Emanuel, che ha prestato servizio nell’esercito israeliano, è figlio di un ex operatore del gruppo terroristico Irgun, che ha contribuito al bombardamento per la nascita di Israele nel 1948 costringendo circa 800 000 Palestinesi a fuggire dalla loro patria nel terrore.
(Molti Israeliani collegati alle reti dei Rothschild sono stati inviati negli Stati Uniti dopo la fondazione dello stato di Israele, specificamente per produrre figli che sarebbero stati cittadini nati in America da infiltrare nel sistema governativo degli USA nelle generazioni successive).

Il Senior Advisor di Obama alla Casa Bianca è David Axelrod (Sionista Rothschild), stretto alleato di Emanuel nonché l’uomo che ha portato avanti le campagne elettorali di Obama “un cambiamento in cui si può credere” contro Hillary Clinton e John McCain.
Axelrod adesso controlla le parole sugli schermi dei teleprompter a cui Obama deve attenersi persino per gli annunci minori. Axelrod, come Emanuel, è il prodotto della Mafia “politica” sionista dei Rothschild che controlla Chicago, dove Rahm Emanuel si è candidato come sindaco.
Uno dei principali fondatori e controllori di Obama è l’agente sionista dei Rothschild George Soros, lo speculatore finanziario multimiliardario nonché manipolatore di paesi come l’ex Unione Sovietica.
Obama ha nominato una sfilza di sionisti Rothschild come “consiglieri” e “zar” in svariati campi, compreso il famigerato agente sionista dei Rothschild Henry Kissinger ed un altro, Cass Sunstein, “Amministratore dell’Ufficio Informazioni e degli Affari Regolatori della Casa Bianca”, ha chiesto che le “teorie sulla cospirazione” fossero bandite,oppure tassate.

Questo è un altro obiettivo dei Rothschild – mettere al bando qualsiasi veduta o ricerca che denunci l’ordine del giorno dei Rothschild.

Sunstein (sionista Rothschild) dice che l’opinione che “il riscaldamento globale” sia un imbroglio manipolato potrebbe essere un esempio di ciò che andrebbe bandito o tassato (si veda bandito), e quindi del tutto appropriata è stata la nomina di Carol Browner (sionista Rothschild) e di Todd Stern (sionista Rothschild) per prendere il controllo delle sue politiche sul “riscaldamento globale/cambiamento climatico”.

E per quanto riguarda l’economia…
L’incarico economico chiave negli Stati Uniti è quello del capo, o presidente, della Federal Reserve, il cartello di banche posseduto dai privati e controllato dai Rothschild che ridicolamente si chiama collettivamente “banca centrale d’America”.
Una banca centrale nazionale dovrebbe avere una responsabilità nei confronti della popolazione, altrimenti non è altro che una banca privata che presta il “denaro” del governo che la popolazione deve ripagare con gli interessi.
Quest’ultima asserzione descrive la Federal Reserve americana, che come si suol dire, non è più federale di quanto lo sia la Federal Express controllata dai Rothschild. La “Fed” stampa soldi letteralmente per centesimi sul dollaro e poi li “presta” al governo con un interesse e per un profitto.
Che grande truffa se la puoi far franca, e siccome le reti dei Rothschild controllano il governo e i media, come pure le banche della Federal Reserve – ci sono riusciti.
Possiamo iniziare la storia della “Fed” con la nomina di Paul Adolph Volcker come capo della Fed durante le presidenze di Jimmy Carter e di Ronald Reagan (in verità George Bush senior).
Volcker era l’ex vicepresidente e direttore di programmazione della Chase Manhattan Bank controllata da Rockefeller (Rothschild) e ha lasciato la Fed nel 1987 per diventare presidente della società di investimento e consulenza J. Rothschield, Wolfensohn & Co. di New York, diretta da James D. Wolfensohn (sionista Rothschild), che è in seguito diventato presidente della Banca Mondiale.

Il prossimo erede della Federal Reserve era “Mr. Big”, Alan Greenspan (sionista Rothschild), un satanista praticante secondo alcuni, che dicono di aver partecipato a dei rituali insieme a lui.

Greenspan è stato “nominato” dal presidente Reagan (i presidenti non “nominano” i capi della Fed, gli viene detto chi saranno) ed è rimasto a capo della Fed e pertanto della politica economica americana per tutti gli anni della presidenza di Clinton e per la maggior parte di Bush Jr., prima di dimettersi all’inizio del 2006. In questo spazio di tempo ha controllato lo smantellamento sistematico della regolazione finanziaria che ha consentito lo scatenarsi dell’avidità e della corruzione, nello stesso periodo in cui la coppia spregevole e malvagia di Tony Blair e del suo cancelliere e in seguito successore, Gordon Brown stava facendo lo stesso in Gran Bretagna. Greenspan ha ricevuto sostegno senza riserve per la sua politica dai Segretari del Tesoro di Bill Clinton, Robert E. Rubin (sionista Rothschild), ex co-presidente della Goldman Sachs controllata dai Rothschild e Larry Summers (sionista Rothschild), ex capo economista della Banca Mondiale.

L’assistente speciale per la politica economica del presidente di Bill Clinton in questo stesso periodo e l’esperto economista e consigliere del Council of Economic Advisers durante l’amministrazione Clinton era Peter Orszag (sionista Rothschild). Un altro sostenitore della deregolamentazione di Greenspan è stato Timothy Geithner (sionista Rothschild), presidente della Federal Reserve Bank of New York, la più potente del cartello della Federal Reserve. Senza la demolizione collettiva dei controlli e dei bilanci finanziari da parte di questa cabala di sionisti Rothschild non ci sarebbe stato il crollo del settembre 2008 con le sue conseguenze catastrofiche per bilioni in tutto il mondo. Ma quando Barack Obama è diventato presidente alcuni mesi dopo, chi era nel “team economico” che aveva “nominato” per “rimediare al danno”? Ehm, proprio quelli che l’avevano provocato ed è stato tutto fatto da una Casa Bianca controllata da Rahm Emanuel e David Axelrod (sionisti Rothschild). Obama ha fatto di Timothy Geithner (sionista Rothschild) il suo segretario al tesoro – la madre di Obama ha lavorato per il padre di Geithner, Peter F. Geithner (sionista Rothschild), direttore del programma Asia presso la Ford Foundation a New York. Larry Summers (sionista Rothschild) è stato nominato direttore del National Economic Council [consiglio economico nazionale] della Casa Bianca, e Paul Adolph Volcker, socio in affari dei Rothschilds, è stato nominato presidente dell’Economic Recovery Advisory Board [comitato consultivo per la ripresa economica].

La banda che aveva distrutto la città era tornata per distruggerla ancora di più e indovinate un po’… hanno deciso che l’unico modo per salvare un’economia ridotta in ginocchio dalle loro azioni collettive e dal sistema bancario che rappresentano era di , beh, no, certamente no… di consegnare trilioni di dollari prestati dai contribuenti alle banche e alle compagnie assicurative controllate dai Rothschild, come la CitiGroup (consigliata al disastro dal sionista Rothschild Rober E. Rubin, si veda sopra), la J.P.Morgan, l’AIG e un lungo elenco di altre.

Chi controllava questa ed altre spese del governo americano era il direttore di bilancio di Obama, il già menzionato Peter Orszag (sionista Rothschild), che ha lavorato in stretta collaborazione con Rahm Emanuel (sionista Rothschild) per imporre l’Accordo Nordamericano di Libero Scambio (NAFTA), che ha devastato l’industria americana in linea con la politica dei Rothschild.

Summers, Orszag e Geithner: qualcuno vuole un’auto usata? Summers ha dato le dimissioni alla fine del 2010 e nel momento in cui scrivo i favoriti per rimpiazzarlo sono Roger Altman (sionista Rothschild) e Gene Sperling (sionista Rothschild)

Peter Orszag è stato il fondatore e il presidente della società di consulenza finanziaria che ha fornito consulenze alla Banca Centrale dell’Islanda nel periodo prima che andasse in bancarotta e [Orszag] ha consigliato il ministero delle finanze russo quando gli asset delle risorse del paese venivano date a oligarchi del sionismo Rothschild, come il proprietario della squadra di calcio del Chelsea, Roman Abramovich, che sono diventati istantaneamente miliardari.

Orszag ha dato le dimissioni come direttore di bilancio lo scorso luglio finito il suo lavoro, ma non importa, Obama ha annunciato che avrebbe preso il suo posto Jacob Lew (sionista Rothschild), un sottosegretario di stato di Hillary Clinton che aveva avuto lo stesso posto sotto Bill Clinton.

Quando i nodi sono arrivati al pettine nel settembre del 2008, Alan Greenspan (sionista Rothschild) si era dimesso dalla Fed prima del crollo che sapeva che sarebbe arrivato. Ma ancora una volta, non importa. È stato rimpiazzato da Bernard Bernanke (sionista Rothschild) che ha stampato ancora più soldi (ad un interesse dei contribuenti) da consegnare ai suoi compagni sionisti Rothschild di Wall Street. Nel frattempo, il segretario al tesoro Timothy Geithner (sionista Rothschild), che è stato coinvolto centralmente nella consegna di trilioni di dollari di denaro pubblico ai suoi soci del settore bancario senza vincoli di sorta, ha chiesto l’opinione di una “società legale” privata di stampo sionista Rothschild chiamata Squire, Sanders & Dempsey, per vedere se gli stati americani avessero potuto, come è stato richiesto da qualcuno, usare legalmente il denaro per i salvataggi o TARP – il Trouble Asset Relief Program – per sostenere le spese legali delle persone che cercavano di proteggere le loro case dal pignoramento da parte del sistema bancario tirato fuori dai guai.

La società privata sionista Squire, Sanders & Dempsey ha detto “no” e pertanto Timothy Geithner (sionista Rothschild) ha detto che il denaro non poteva essere usato per proteggere il pubblico, che aveva salvato le banche, dai pignoramenti da parte di quelle stesse banche.

David Millstone, un sionista Rothschild molto attivo, socio della Squire, Sanders & Dempsey e presidente regionale del comitato per gli affari internazionali della Anti-Defamation League. La sua società dice che il denaro pubblico può andare alle banche dei sionisti Rothschild, ma non alle vittime innocenti delle banche.

E mentre succedeva tutto questo, questi sono stati i capi delle maggiori istituzioni finanziarie internazionali con il potere di dettare le politiche economiche globali: Il presidente della Banca Mondiale è Robert Zoellick (sionista Rothschild), un importante “insider” dell’amministrazione di Bush Jr. che era un fervente sostenitore dell’invasione dell’Irak persino molto prima del 9/11. Zoellick ha preso servizio alla Banca Mondiale dopo il disonorato Paul Wolfowitz (sionista Rothschild), un altro orchestratore dell’invasione dell’Irak come vice segretario della difesa.

L’amministratore delegato del Fondo Monetario Internazionale (FMI) è Dominique Strauss-Kahn (sionista Rothschild), il politico francese che ci si aspetta che si candidi per rimpiazzare Nicolas Sarkozy (sionista Rothschild) alle prossime elezioni. Il capo della Banca Centrale Europea (BCE) è Jean-Claude Trichet (sionista Rothschild), un altro Francese che ha preso servizio nel 2003 a seguito del suo proscioglimento in una causa per “irregolarità finanziarie” alla Crédit Lyonnais, una delle maggiori banche francesi.

Qualcuno crede, dati questi fatti, che i Rothschild potessero controllare la finanza globale e che abbiano potuto, anche minimamente, orchestrare il crollo del 2008 e quanto ne è seguito??

Al centro del “salvataggio” dell’Irlanda (il salvataggio delle banche irlandesi e delle elite di investitori come i Rothschild, da parte della popolazione dell’Irlanda) ci sono stati Jean-Claude Trichet (sionista Rothschild) alla Banca Centrale Europea e Dominique Strauss-Kahn (sionista Rothschild) al FMI.

E le banche che hanno causato il crollo a cui i sionisti Rothschild al potere stanno “rispondendo” per il loro beneficio sono inoltre invariabilmente controllate, direttamente o in fin dei conti, dai sionisti Rothschild. Queste comprendono la Goldman Sachs con a capo Lloyd Blankfein (sionista Rothschild), che è stata creata dai sionisti Marcus Goldman e Samuel Sachs che provengono, come molte altre di queste persone, da famiglie che si sono stabilite in America dal paese da cui il nome Rothschild ha avuto origine – la Germania.

Ancor più specificamente, ricorre ripetutamente la regione tedesca della Bavaria – patria degli infami illuminati bavaresi di Adam Weishaupt (che oggi chiamerei un sionista Rothschild). Il Papa e Henry Kissinger sono solo due esempi di “nativi della Bavaria”. La Goldman Sachs è stata fondamentalmente responsabile del crollo del 2008, ma da quel periodo il suo ex presidente e direttore esecutivo, Henry “Hank” Paulson, era stato installato come un segretario del tesoro americano per iniziare la politica del salvataggio delle banche, con enorme beneficio per la Goldman Sachs, nelle ultime settimane dell’amministrazione Bush. La Goldman Sachs è stata inoltre strumentale nel crollo dell’economia greca che ha fatto iniziare l’ “euro-panico” che più tardi ha coinvolto l’Irlanda.

La simmetria è chiamata Sionismo Rothschild

Tengono tutto questo sotto controllo perché la rete della società segreta sionista dei Rothschild ha i suoi agenti nei governi, nel sistema bancario, comprese le istituzioni internazionali come il FMI, e controlla quanto viene riferito sulle sue attività attraverso il possesso dei media principali. Come risultato, quello che sta succedendo economicamente e politicamente, succede perché i Rothschild vogliono che sia così – nel settore bancario, come nei mercati azionari, nei mercati delle materie prime, nella valutazione monetaria, il prezzo dell’oro, tutto quanto. Il mondo della finanza è dettato dalla “sicurezza degli investitori” e chi la controlla? Quelli che hanno il potere di controllare i media, il governo e i bilanci annuali della banca centrale e che hanno le risorse finanziarie per muovere trilioni di dollari intorno ai mercati finanziari ogni giorno. In altre parole, i Rothschild e i loro leccapiedi. Il sionismo Rothschild è una società segreta elitaria marcia fino all’osso e le persone che nomino qui e molte altre non sono agenti della popolazione ebrea nel suo insieme, ma agenti della società segreta che ha manipolato senza pietà la popolazione ebrea per secoli per portare avanti i suoi piani.

È impossibile diventare presidente degli Stati Uniti senza il sostegno dell’ American Israel Public Affairs Committee [Comitato per gli Affari Pubblici fra Israele e Stati Uniti] (AIPAC) un grosso gruppo di pressione sionista dei Rothschild cui fa capo attualmente l’amico e finanziatore di Obama Lee Rosenberg. È inoltre molto difficile avere un’alta carica di qualsiasi genere se l’AIPAC non l’approva ed è una lotta persino diventare membro del Congress o del Senato se l’AIPAC è contro di te.

Come ex corrispondente della BBC e della Independent Television News, Alan Hart ha scritto in ‘Sionism: The Real Enemy of the Jews’: “la popolazione ebrea rappresenta meno del due per cento della popolazione americana, ma fornisce il 50 per cento dei contributi per le campagne politiche”. E quel 50 per cento è costituito in modo schiacciante da alcuni sionisti Rothschild e non è per nulla rappresentativo della metà della popolazione ebrea.

I leader politici americani potranno essere in disaccordo su questo o su quello, qui e là, ma su una cosa sola solo tutti d’accordo…

Come scrivo, il New York Times e il Washington Post di proprietà dei sionisti Rothschild hanno istigato la gente a rifiutare la sinistra e la destra e a sostenere i politici “di centro” – i cosiddetti “centristi” e i “moderati” sono spesso i più estremisti di tutti e hanno bisogno della loro immagine di “centro” per nasconderlo. Barack Obama ha affermato di essere un “centrista”, e così ha fatto anche Tony Blair.

Il giornalista del New York Times Thomas L. Friedman (sionista Rothschild) ha sostenuto due tentativi che ha detto essere in atto di creare un nuovo “partito di centro” negli Stati Uniti e il Washington Post ha riportato che un nuovo gruppo, conosciuto come il “No Labels” era stato formato per occupare il “centro” della politica americana (hanno fatto la stessa cosa in Gran Bretagna con la creazione dei Liberal Democratici che sono ora un governo di coalizione estremista con il partito conservatore “di destra”).

E proprio un maggiore finanziatore dei “No Labels” è il miliardario sionista Rothschild, James Tisch, il presidente fondatore del Jewish Leadership Forum, membro del comitato esecutivo dell’American Jewish Joint Distribution Committee [Comitato di Assistenza Ebraico-Americana] e un presidente del Jewish Communal Fund [Fondo Comune Ebraico].

È anche un direttore della Federal Reserve Bank di New York, diretta fino al 2008 dal segretario del tesoro di Obama, Timothy Geithner (sionista Rothschild). Sì, quanto “moderato” e “centrista” dovrebbe essere il signor Tisch.

La famiglia dei Tisch, una delle più ricche d’America, ha preso il controllo dell’impero CBS nel 1986 con l’intenzione, ha detto, di promuovere gli interessi di Israele.

Due fondatori di No Labels, ha rivelato il Washington Post, sono stati David Frum (sionista Rothschild), lo scrittore dei discorsi sull’ “asse del male” di George Bush Jr., e William Galston, un ex consigliere di Bill Clinton, che è vicino alla famiglia sionista degli Zilkha, fondatori della Mothercare. No Labels è inoltre sostenuto da uno dei suoi “leader cittadini”, Kenneth R. Weinstein, direttore esecutivo del “think-tank” sionista Hudson Institute, fondato da Herman Kahn, una delle ispirazioni per il personaggio di Stanley Kubrick, il dottor Stranamore. L’Hudson Institute e la Brooklings Institution sono maggiori trame della rete di think-tank in tutto il mondo dei Rothschild.

L’obiettivo di No Labels è quello di prendere come bersaglio chiunque sia “fazioso” nelle loro vedute politiche (ossia sfidi il “consenso” manipolato) e quindi costringerli all’interno del “centro” – coloro che sostengono l’agenda dei Rothschild. Potete verificarlo voi stessi sul sito http://nolabels.org/. No Labels è solo l’ennesima organizzazione sionista estremista dei Rothschild mascherata da centro moderato, “sensato” – una tecnica del lupo travestito da agnello che i Rothschild impiegano con gran successo.

In Gran Bretagna e in tanti altri paesi nel mondo abbiamo la stessa situazione paradossale. La versione inglese dell’AIPAC è la rete di Friends of Israel in ciascun maggiore partito.

Un’indagine ha rivelato che l’80 per cento dei membri del parlamento del partito conservatore ora al potere sono membri di Friends of Israel – che ha l’espresso obiettivo di sostenere qualsiasi cosa che giovi a Israele (ai Rothschild che possiedono Israele). Il primo ministro inglese David Cameron è un sionista Rothschild e altrettanto è il leader dell’ “opposizione” laburista Ed Milliband, che ha ottenuto il posto dopo una campagna in cui suo fratello David Milliband (sionista Rothschild), era l’altro maggiore candidato. Questo in un paese dove la popolazione ebrea (con molti non sionisti Rothschild) è di circa 280 000 persone in una popolazione nazionale di 62 milioni.

La forza chiave della manipolazione nei precedenti governi di Tony Blair e Gordon Brown in Gran Bretagna è stata Peter Mandelson (sionista Rothschild), che vanta i suoi stretti legami con i Rothschild con vacanze nella loro residenza sull’isola greca di Corfu.

Il cagnolino Mandelson, a destra, con il suo proprietario Jacob Rothschild.
Bau bau, Peter.

I Rothschild hanno controllato Blair, come hanno controllato Bill Clinton e George W. Bush e questa è stata la connessione che ha portato Blair ad entrare in guerre a sostegno di entrambi i presidenti, che erano istigati da Israele (i Rothschild).

È stata la rete dei Rothschild che ha orchestrato le invasioni dell’Afghanistan e dell’Irak, la guerra contro il terrorismo e la sua giustificazione, l’11 settembre.

Il 9/11: la connessione del Sionismo Rothschild

Il contratto di locazione[1] delle torri gemelle al World Trade Center è stato aggiudicato solo alcune settimane prima dell’11 settembre dagli uomini di affari Larry Silverstein (sionista Rothschild) e Frank Lowy (sionista Rothschild), che hanno entrambi legami strettissimi con i leader israeliani, compreso l’attuale primo ministro Benjamin Netanyahu, che avrebbe detto che quello che è successo il 9/11 è stato “un bene per Israele”.

L’affare del World Trade Center è stato fatto con Lewis Eisenberg (sionista Rothschild), capo dell’autorità portuale di New York, vice presidente dell’AIPAC ed ex socio della Goldman Sachs controllata dai Rothschild. Eisenberg è inoltre vicino alla leadership di Israele.

L’uomo qui fotografato, che ha fatto forti pressioni sull’autorità portuale di New York perché l’affitto andasse in mani private era Ronald S. Lauder (sionista Rothschild) della famiglia della casa cosmetica Estée Lauder.

È coinvolto in una serie di organizzazioni sioniste dei Rothschild, compresi il Jewish National Fund [Fondo Nazionale Ebraico], il World Jewish Congress [Congresso Mondiale Ebraico], la American Jewish Joint Distribution Committee [Comitato Unito di Distribuzione Ebraico-Americano] e la Anti-Defamation League [Lega Anti-Diffamazione].

L’acquisto del contratto di lease del World Trade Center è stato un pessimo affare per Silverstein e Lowy, perché le torri erano conosciute come “gli elefanti bianchi”, dato lo stato in cui si trovavano e l’incredibile quantità di asbesto di cui si doveva tener conto. Alla domanda sul perché avesse comprato il lease, Silverstein ha detto: “ho provato un irresistibile impulso di possederle”.

Lo credo bene.

Quando è stato concluso l’affare, Silverstein & co hanno aumentato enormemente l’assicurazione per un eventuale “attacco terroristico” e gli è stato dato un risarcimento di $4,55 bilioni di dollari dopo che le torri sono state colpite. Il contratto di locazione era costato $3,2 bilioni di dollari e stando a quanto è stato riportato Silverstein ha investito solo $14 milioni di dollari di sua tasca.

Il giudice che si è occupato della causa tra Silverstein e le società di assicurazione è stato Michael B. Mukasey (sionista Rothschild) che è in seguito diventato procuratore generale degli Stati Uniti.

“il fortunato Larry”

L’offerta di Silverstein e Lowy per il lease del World Trade Center era stata originariamente superata di $50 milioni di dollari da quella di una società chiamata Vornado, il cui maggiore azionista era l’uomo di affari ebreo Bernard Mendik. Era l’ex cognato di Silverstein e tra i due c’era stata una grossa rottura dopo il divorzio di Mendik dalla sorella di Silverstein.

Poi la Vornado, nonostante avesse fatto un’offerta migliore, “ha improvvisamente cambiato idea” e “si è improvvisamente ritirata” lasciando libero il campo a Silverstein e Lowy. Non sorprende che lo chiamino “il fortunato Larry”.

Alcune settimane dopo che Silverstein e Lowy hanno presentato la loro offerta finale per il World Trade Center, Bernard Mendik della Vornado è deceduto dopo essersi “improvvisamente ammalato”. Ci sono così tanti “improvvisamente”.

Silverstein faceva colazione tutte le mattine con i suoi figli al ristorante Windows on the World, all’altezza di più di 100 piani nella torre nord, ma nessuno di loro si è fatto vedere il 9/11. Silverstein ha detto che aveva avuto un “appuntamento all’ultimo momento” con un dermatologo, mentre in realtà, come ha detto privatamente una delle sue guardie del corpo, avrebbe ricevuto una telefonata nella sua macchina che lo avvisava di stare lontano dal World Trade Center quella mattina. Poi avrebbe telefonato dal telefono della macchina ai suoi figli per dirglielo.

“Dov’è Larry oggi?”

È stato Silverstein che ha detto in un’intervista televisiva (di cui ora si pente amaramente) che quando un altro dei suoi edifici nel complesso del World Trade Center, il Building 7 o Solomon Brothers Building, è andato in fiamme è stata presa la decisione di “buttarlo giù” – il classico termine per una demolizione controllata.

Poco dopo questa decisione l’edificio, che non era stato colpito da un aereo, è stato effettivamente demolito con una demolizione controllata.

Il problema con la storia di Silverstein è che ci possono volere delle settimane per collocare gli esplosivi in un edificio come il Building 7 di 47 piani per farlo crollare su se stesso come è successo. Come avrebbero potuto prendere la decisione di “buttarlo giù” e facendolo cadere così?

Il Building Seven è crollato perfettamente sulla base su cui si erigeva – e questo poteva succedere soltanto con una demolizione controllata.

Gli esplosivi sono stati disposti molto prima della decisione ufficiale di “buttarlo giù” e tutto lo scenario del 9/11 si è svolto come da un copione scritto prima. La BBC ha annunciato in diretta televisiva che il Building Seven era crollato mezz’ora prima che cadesse, perché le autorità hanno rilasciato la “notizia” troppo presto.

La security al World Trade Center era responsabilità della Kroll Associates, controllata dai sionisti Rothschild, che ha stretti legami con la CIA e il Mossad. La sicurezza in tutti e tre gli aeroporti coinvolti nel 9/11 era gestita dalla ICTS International e dalla Huntsleigh USA, società di proprietà dei sionisti Rothschild Ezra Harel e Manachem Atzmon, e dominate da “ex” agenti di Shin Bet, il servizio di sicurezza interna israeliano e l’agenzia di antispionaggio che gestisce la sicurezza per la compagnia aerea israeliana EL AL.

La ICTS di proprietà dei sionisti Rothschild era anche responsabile della sicurezza dell’aeroporto parigino dove il presunto attentatore “della scarpa” Richard Reid si è imbarcato per il suo volo verso gli Stati Uniti, e l’ICTS forniva la “security” all’aeroporto di Amsterdam, dove l’attentatore con gli esplosivi nelle mutande si è imbarcato dopo aver pagato in contanti il suo biglietto acquistato ad alto prezzo e all’ultimo minuto, imbarcandosi senza bagaglio registrato e, secondo quanto riportato, persino senza il passaporto. Come risultato, i viaggiatori adesso sono soggetti alle radiazioni dei full body scanners, di cui parleremo tra breve.

La CIA nel periodo del 9/11 era sotto la guida di George Tenet (sionista Rothschild) e l’ “indagine” sugli attacchi è stata seguita dal vice procuratore generale Michael Chertoff (sionista Rothschild), figlio di un agente del Mossad israeliano.

Chertoff è co-autore del notorio Patriot Act, che ha cancellato diritti e libertà basilari con la giustificazione del 9/11 (Problema-Reazione-Soluzione) ed è poi divenuto il vice della Homeland Security, un’organizzazione anch’essa creata sullo sfondo del 9/11.

Chertoff dirige ora la sua società, la Chertoff Group, una “società di consulenza sulla sicurezza e la gestione del rischio”, che impiega svariati colleghi senior della Homeland Security ed anche Michael Hayden, un ex direttore della Agenzia per la Sicurezza Nazionale e della CIA.

Chertoff è apparso su tutte le reti televisive dopo l’incidente ingegnerizzato dell’ “attentatore delle mutande esplosive” istigando il governo ad introdurre dei disposivi per la scansione totale del corpo, cosa che è stata poi fatta. Sono prodotti da uno dei clienti del Chertoff Group, la Rapiscan Systems.

L’attentatore delle mutande esplosive (ovvero, l’ “attentatore” che si è bruciato il didietro) è stato, come ho detto, imbarcato a bordo dell’aereo nonostante una sfilza di campanelli d’allarme, e a quanto pare senza passaporto, attraverso un sistema di “sicurezza” gestito dalla [società] sionista Rothschild ICTS.

Il Pentagono al tempo del 9/11 era controllato da gente come Paul Wolfowitz (sionista Rothschild), il vice segretario alla difesa che è poi passato a dirigere la Banca Mondiale; e Dov Zakheim (sionista Rothschild) un cittadino con doppia cittadinanza israeliana/americana, controllore del Pentagono, che è riuscito a “perdere” trilioni di dollari dal budget del Pentagono – un fatto che è stato annunciato il 10 settembre 2001.

Qualcuno si chiede perchè questo annuncio non è stato ampiamente riportato? È successo qualcosa il giorno dopo allora? Deve essere stata una coincidenza, certamente, non potevano aver già saputo quello che stava per succedere, vero?

Zakheim ha inoltre erroneamente classificato squadre di aerei da combattimento americani F16 e F15 come un surplus militare, così è stato possibile venderli a Israele ad un prezzo ribassato (e sono stati comunque comprati con denaro di “aiuto” americano). Questa, insieme ad altre vendite militari (spesso anche donazioni) vuol dire che Israele, con una popolazione di appena 7 milioni e mezzo di abitanti, possiede una delle forze aeree più grandi del pianeta.

Con affetto da Dov

L’amministrazione Bush era famosamente controllata al tempo degli attacchi dell’11 settembre dai cosiddetti “neocons” o neoconservatori. Questi erano guidati da una cabala di sionisti Rothschild come Richard Perle, Paul Wolfowitz, Dov Zakheim, Robert Kagan, Douglas Feith, Lewis “Scooter” Libby, l’avvocato americano radiato dall’albo nonché il criminale accusato che è stato l’ex “consigliere” di Dick Cheney, e William Kristol, editore del giornale di propaganda neocon di stampo sionista Rothschild, il Weekly Standard, allora di proprietà di Rupert Murdoch (sionista Rothschild).

Eh, sì, questa combriccola comprendeva inoltre Robert Zoellick, ora a capo della Banca Mondiale, che è succeduto in quel posto al suo collega neocon e sionista Rothschild, Paul Wolfowitz.

Ripeto – la popolazione ebrea rappresenta solo l’1,7% della popolazione americana e molti degli Ebrei non sono sionisti Rothschild. La proporzione con le posizioni di potere è semplicemente fantastica e qui sto solo evidenziando quello che potreste considerare un “elenco dei titoli di testa”. Va molto, molto più in profondità – si veda per esempio questo elenco di sionisti Rothschild che controllano apparentemente le organizzazioni non ebree …

La leadership neocon ha scritto a Bill Clinton istigandolo ad attaccare l’Iraq prima del 9/11 per poi partire in quarta sostenendo le invasioni dell’Irak e dell’Afghanistan dopo gli attacchi al World Trade Center sotto Bush.

Interessantemente, questi stessi sionisti Rothschild, insieme al segretario fantoccio della difesa Donald Rumsfeld e al vice presidente Dick Cheney, entrambi forti sostenitori di Israele, hanno lanciato un “think-tank” prima che Bush entrasse in carica chiamato Project for the New American Century (PNAC).

Nel settembre del 2000 questa organizzazione ha pubblicato un documento intitolato Rebuilding America’s Defenses: Strategies, Forces, and Resources For a New Century in cui chiedevano che le forze americane “combattessero e vincessero decisivamente teatri bellici multipli simultanei” con enfasi su luoghi come l’Irak, l’Iran e la Corea del Nord.

Ma il documento diceva che questo “… processo di trasformazione … sarà probabilmente lungo, in assenza di qualche evento catalizzatore e catastrofico – come un nuovo Pearl Harbor” per giustificarlo alla popolazione.

Ad un anno dal mese di pubblicazione di quel documento e nove mesi dopo che la maggior parte di questi sionisti Rothschild venisse al potere nell’amministrazione Bush, l’America aveva davvero un nuovo “Pearl Harbor” che è stato poi usato per giustificare l’agenda delineata nel documento.

Coincidenza? Certo che no. Il discorso di Bush intitolato State of theUnion del 2002 in cui ha chiamato l’Irak, l’Iran e la Corea del Nord l’ “asse del male” è stato scritto dal neocon David Frum (sionista Rothschild), che ora sostiene il fronte sionista dei Rothschild “No Labels” ed è stato chiaro dalle pagine del documento del Project for the New American Century.

Bush e Cheney sono stati costretti loro malgrado ad [accettare] un’ “indagine” della commissione ufficiale del 9/11 su quanto è davvero accaduto quel giorno e la prima persona che hanno nominato a capo della Commissione è stata Henry Kissinger (sionista Rothschild).

È stato così incredibile ed esilarante che abbia rassegnato le dimissioni, citando “conflitti di interesse” che non lo avevano mai fermato prima.

Ma l’ “indagine” e la relazione finale sono state comunque seguite da Phillip Zelikow (sionista Rothschild) ed hanno citato che la storia ufficiale fosse praticamente vera dopo aver omesso di interrogare o citare testimoni chiave che hanno dato un’altra versione dei fatti.

Phillip Zelikow: “dici che avrebbe dovuto essere aperta, esauriente e dire la verità? Henry non me l’aveva detto”.

Il giudice federale a cui è stato affidato il compito di occuparsi di tutti i casi di omicidio colposo e lesioni personali presentati dalle famiglie delle vittime del 9/11 è stato Alvin K. Hellerstein (sionista Rothschild) che ha importanti legami familiari con Israele.

L’avvocato Kenneth Feinberg (sionista Rothschild) ha avuto la soprintendenza del fondo di risarcimento delle vittime del 9/11 e il 97 per cento delle famiglie è stato persuaso ad accettare il denaro rinunciando a fare pressioni per un’indagine indipendente sulle atrocità dell’11 settembre.

Chi al contrario ha chiesto un’altra indagine, o ha rifiutato i limiti del fondo di risarcimento è stato trattato da un “mediatore speciale”, Sheila Birnbaum (sionista Rothschild).

Feinberg è poi diventato lo “Special Master”del TARP per il risarcimento degli executives in relazione ai salvataggi delle banche, ed è attualmente l’amministratore nominato dal governo del fondo di risarcimento per le vittime del disastro provocato dalla BP nel Golfo del Messico.

Kenneth Feinberg (sionista Rothschild) – una vita indaffarata

Poi c’è stata la storia dei cinque “Israeliani che ballavano”, che sono stati arrestati dopo che la polizia ha ricevuto numerose segnalazioni dai residenti del New Jersey, inorriditi che alcuni uomini “mediorientali” festeggiavano, facevano baldoria e si davano il cinque mentre videoregistravano l’incendio delle torri gemelle.

“Erano contenti, sa … non mi sono sembrati scioccati”, ha detto un testimone.

La polizia e l’FBI avrebbero a quanto pare scoperto mappe di New York nel furgone bianco degli Israeliani con dei luoghi evidenziati, ed anche $ 4700 dollari in contanti nascosti in un calzino, passaporti stranieri e taglierini del tipo che sarebbe stato usato dai “dirottatori arabi”.

È stato inoltre riportato che i cani antidroga avrebbero trovato tracce di esplosivo nel furgone, che apparteneva ad una società di facciata del Mossad chiamata Urban Moving Systems di proprietà dell’israeliano Dominick Suter (sionista Rothschild), che ha abbandonato tutto (letteralmente giudicando dalla celerità con cui l’ufficio è stato evacuato) ed è ritornato in Israele immediatamente dopo gli attacchi.

The Forward, un quotidiano ebraico, ha detto che l’FBI ha scoperto che almeno due dei cinque Israeliani arrestati erano agenti del Mossad e che la Urban Moving Systems era un’operazione di facciata del Mossad.

I cinque sono stati tenuti in custodia per 71 giorni, ma poi sono stati rilasciati senza accuse e lasciati liberi di tornare in Israele, dove tre di loro sono comparsi in televisione per dire che “il nostro obiettivo era di documentare l’evento”.

Sì, un evento che sapevano che sarebbe accaduto.

Il dott. Alan Sabrosky, ex rettore dello US Army War College, ha pubblicamente detto che i leader militari americani ora sanno che Israele “e quei traditori all’interno della nostra nazione” sono responsabili degli attacchi del 9/11 (si veda la sua intervista dopo questo articolo).

Tre degli “Israeliani che ballavano” in onda sulla televione israeliana

Dall’11 settembre ci sono state propinate una serie di video di “Bin Laden” e altre “informazioni” che promuovono la paura del terrorismo arabo da due organizzazioni chiamate IntelCenter e il S.I.T.E., ovvero l’istituto per la ricerca delle entità terroristiche internazionali (purché non siano di Israele).

A capo della IntelCenter c’è Ben Venzke (sionista Rothschild) e il S.I.T.E. è stato co-fondato da Rita Katz (sionista Rothschild). In un articolo intitolato Is Israel Controlling Phony Terror News? , gli autori Gordon Duff e Brian Jobert pongono dei quesiti chiave:

“Chi dice che Al Qaeda rivendica un bombardamento? Rita Katz. Chi ci trova le registrazioni di Bin Laden? Rita Katz. Chi ci fornisce quasi tutte le informazioni dicendoci che i Musulmani sono cattivi? Rita Katz. Rita Katz è il direttore di Site Intelligence, fonte primaria dell’intelligence usata dai servizi di informazione, la Homeland Security, l’FBI e la CIA.

Qual è la sua qualifica? Ha prestato servizio nell’esercito israeliano. Ha una laurea e la maggior parte dei giornalisti investigativi credono che il Mossad la “aiuti” per trovare le informazioni. Non troviamo prove di qualifiche di alcun genere. Un barista avrebbe più esperienza nel reperire l’intelligence.

Nessuno verifica le sue affermazioni. Il SITE dice che l’ha fatto Al-Qaeda, e va sui giornali. Il SITE dice che Israele non l’ha fatto, e anche questo va sui giornali. Che cosa fa realmente il SITE? Cercano le “informazioni” su internet, quasi invariabilmente le informazioni che Israele vuole che siano riportate e vendute come notizie, viste sulla TV americana, riportate sui nostri quotidiani e passate su internet, quasi come se fossero effettivamente vere. Incredibile”.

Ma non così incredibile se avete letto fino a questo punto ed avete visto in che misura le reti della società segreta dei sionisti Rothschild controllano e manipolano gli eventi mondiali.

I sionisti Katz e Venzke forniscono “intelligence” e video di Bin Laden per le agenzie di “sicurezza” e i media, e Adam Gadahn, nella foto in alto, sarebbe un portavoce di “Al Qaeda” che rilascia video di se stesso a sostegno del terrorismo. Il suo nome è sulla lista dei “più ricercati” dell’FBI.

Strano che “Adam Gadahn” sia un ebreo di nome Adam Pearlman, nipote di Carl Pearlman, che ha prestato servizio nel comitato rabbino sionista della Anti-Defamation League (ADL).

Il presidente della Homeland Security americana e del Comitato per gli Affari del Governo è il senatore Joseph Lieberman (Sionista Rothschild) che, come il resto del letamaio dei Rothschild in generale, vuole disperatamente usare la “minaccia del terrorismo” per censurare internet per impedire alla verità di venire a galla.

I sionisti Rothschild hanno tenuto l’esposizione fuori dalla porta fino ad ora, attraverso il possesso dei media principali. Shahar Ilan, un editore con rubriche giornaliere sul principale quotidiano israeliano Ha’arets, ha scritto:

“Gli Ebrei [i sionisti Rothschild] controllano i media americani. Questo è molto chiaro, e dire altrimenti è un insulto a quello che è risaputo”.

E neppure solo in America, e neppure soltanto i mezzi di “informazione” di giganti sionisti Rothschild come Rupert Murdoch. Il giornalista del Los Angeles Times Joel Stein (sionista Rothschild) ha scritto un articolo che proclamava che gli Americani che non credono che gli Ebrei (sionisti Rothschild) controllino Hollywood siano dei veri e propri “imbecilli”:

“Ho dovuto rovistare tra i mestieri per trovare sei non ebrei in alte posizioni nelle società dell’intrattenimento. Ma guardate un po’, persino tra quei sei, uno, il presidente della AMC Charles Collier, si è rivelato essere un Ebreo! … come ebreo orgoglioso, voglio che l’America sappia del nostro successo. Sì, controlliamo Holliwood”.

Sottolineo ancora che qui non stiamo parlando degli “Ebrei” che possiedono i media, Hollywood, i politici, le banche e i grossi affari, ma di una minuscola elite che fa capo in ultima istanza alla società segreta che chiamo Sionismo Rothschild.

La massa del popolo ebraico è stata strumentalizzata e soggetta ad abusi senza pietà dalle reti dei Rothschild, che se ne sbatte di loro. Non stanno perseguendo ciò che è meglio per il popolo ebraico nel suo insieme, ma quello che fa comodo alla cospirazione dei Rothschild per il dominio globale per conto dei loro padroni nascosti.

I Rothschild e la rete della loro setta segreta controlla la politica del governo americano su Israele e su tutto il resto – ed è lo stesso in Gran Bretagna e in paese dopo paese, compresi la Francia, la Germania (naturalmente), l’Italia, il Belgio e l’Unione Europea, che è stata una creazione dei Rothschild fin dall’inizio.

Il primo maggiore discorso di Obama sul Medio Oriente nel 2008, secondo il Wall Street Journal sarebbe stato scritto per lui da James Steinberg (sionista Rothschild), Daniel Kurtzer (sionista Rothschild) e da Dennis Ross (sionista Rothschild). [il discorso] È stato fatto al gruppo di pressione sionista Rothschild, American Israel Public Affairs Committee (AIPAC).

Che ne dite, c’è la possibilità che sia di parte, ovvero contro i Palestinesi?

La persona nominata alla soprintendenza della guerra in Afghanistan e di prendere come bersaglio il Pakistan è stata Richard Holbrooke (sionista Rothschild), il “rappresentante speciale” di Obama per l’Afghanistan e il Pakistan che è deceduto nel dicembre 2010.

Holbrook ha servito la cabala sionista Rothschild in posizioni di “diplomazia” dalla guerra in Vietnam al conflitto in Afghanistan, ricoprendo posti come inviato speciale nei Balcani prima e durante la guerra nell’ex Yugoslavia; come ambasciatore delle Nazioni Unite; come l’uomo a cui era stata affidata la responsabilità di vendere l’ordine del giorno dell’Aids, e molto altro.

È il duplice controllo dei Rothschild di America e Israele che ha portato al trasferimento di incredibili somme di dollari delle tasse americane ad Israele per l’ “aiuto” militare ed economico. Un braccio dei Rothschild le consegna semplicemente all’altro.

John J. Mearsheimer e Stephen M. Walt hanno scritto nel loro libro intitolato The Israel Lobby and U.S. Foreign Policy:

“Israele riceve circa $3 bilioni di dollari di aiuti diretti dall’estero ogni anno, che è circa un quinto del bilancio dell’America per gli aiuti all’estero. In termini pro capite, gli Stati Uniti danno ad Israele un sussidio diretto pari a circa $500 dollari l’anno.

Questa grandezza colpisce in particolare quando si pensa che Israele è ora un ricco stato industriale con un reddito annuale pro capite pari circa a quello della Corea del Sud e della Spagna”.

La Camera dei Deputati americana ha recentemente approvato altri $205 milioni di dollari di aiuto militare per Israele, per un sistema “antimissilistico”. “Per quanto concerne la difesa, l’esercito e la collaborazione sull’intelligence le relazioni tra gli USA e Israele non sono mai state tanto strette”, ha detto il deputato democratico Steve Rothman (sionista Rothschild), un membro del House Appropriations Defense Subcommittee.

Mentre parlava, le autorità israeliane stavano usando la loro potenza militare fornita dall’America per continuare il blocco della striscia di Gaza, che dal 2007 ha interrotto le forniture di cibo, combustibile, e dei beni di prima necessità per 1,5 milioni di Palestinesi.

Mi sono prefisso in questa sede di rivelare il vero volto del Sionismo – la stirpe dei Rothschild e le sue reti – e come i suoi agenti nei governi, nelle banche, negli affari, nell’industria farmaceutica e delle biotecnologie, nei media e via dicendo, stiano lavorando come un’unità per imporre una dittatura globale orwelliana sulla popolazione umana – compresa la massa del popolo ebreo.

Il Sionismo è un argomento di cui tutti, ad eccezione di pochi, sono troppo ignoranti o spaventati per poterlo trattare e denunciarlo, ma deve essere reso pubblico e la rete deve essere smantellata se vogliamo evitare la tirannia globale in un futuro molto vicino.

In effetti, non si tratta tanto del “futuro”; la tirannia è già qui e la questione è solo quanto ci faremo schiavizzare.

I Rothschild hanno passato un secolo a nascondere la reale e crescente entità del loro controllo globale e questo velo deve essere tolto per aprire gli occhi alla massa della popolazione.

Vorrei inoltre sottolineare che quando dico “Rothschild”, non mi riferisco solo a chi si chiama “Rothschild”, ma neanche a tutti coloro che portano quel cognome. Ci sono membri della famiglia Rothschild e delle sue diramazioni che non hanno idea di cosa stia facendo la gerarchia e ci sono molti “Rothschild” che non portano quel nome stesso.

Quando dico “Rothschild”, mi riferisco alla stirpe dei Rothschild perché come ho scritto in dettaglio nei miei libri, hanno avuto per lungo tempo programmi di procreazione che producessero figli cresciuti con altri cognomi.

Quindi quando queste persone arrivano al potere, portano il patrimonio genetico dei Rothschild e sono responsabili nei confronti dei loro sistemi di controllo, pur non avendo ufficialmente il cognome “Rothschild”, e in questo modo il livello dell’infiltrazione dei Rothschild nel governo e nell’economia e via dicendo rimane nascosto dietro un esercito di figli che portano cognomi diversi.

È giunto il momento di portare i Rothschild allo scoperto, perché questa è l’ultima cosa che vogliono. Hanno operato in ombra per abbastanza a lungo e dobbiamo urgentemente assicurarci che quei giorni siano finiti.

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L’ex rettore dello US Army War College dice “l’esercito sapeva che Israele ha condotto gli attacchi del 9/11”

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I documenti del Pentagono su Wall Street: la più grande truffa finanziaria nella storia mondiale

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 sport
01/03/2011 - LA STORIA
L'Iran attacca Londra
"Ai Giochi logo sionista"
 
Secondo l'Iran il logo letto al contrario compone la parola "Zion", nome biblibo di Gerusalemme
 
 
Dura lettera al Cio: potremmo boicottare le Olimpiadi del 2012. Replica degli organizzatori: «Nessun significato nascosto»
GIULIA ZONCA
 
 
Mai un logo era stato tanto contestato prima. Il simbolo di Londra 2012, un innocuo marchio a zig zag con l'unico difetto di non essere particolarmente affascinante è da più di tre anni il bersaglio di ogni polemica. L'hanno giudicato bruttino, considerato responsabile di un'ondata di attacchi epilettici, poco rispettoso nei confronti della brillante città di Londra degna di essere meglio rappresentata e ora è accusato di razzismo.
L'Iran ha scritto una lettera al Cio e una al Comitato organizzatore per lamentarsi del messaggio che il logo conterrebbe: «Sfortunatamente dobbiamo constatare che le prossime Olimpiadi non vogliono tenere in considerazione i valori dei Giochi. L'uso della parola Zion è evidente e deliberato. Consideriamo quella scritta un attacco aperto e se non verrà modificata potremmo decidere di non partecipare alle Olimpiadi. E non saremo il solo Paese a farlo». Firmato Mohammad Aliabadi, capo del comitato olimpico iraniano e la protesta è accompagnata da una perizia che evidenzia le lettere e dimostra che Zion è la sola parola che tutta una parte di mondo riconosce dentro quel marchio. In realtà il logo è fatto di numeri che compongono l'anno 2012, ma basta il fatto che in effetti ci si può tranquillamente leggere altro a creare un problema.
Zion (Sion) è il termine biblico per Gerusalemme, inneggia al movimento sionista e secondo l'Iran, stato islamico che non riconosce Israele, sarebbe una chiara affermazione: «Significa che Londra sostiene Israele». Il comitato reagisce nel modo più razionale: «Quel logo non è certo comparso oggi, lo abbiamo inaugurato nel 2007 ed è assurdo che un'obiezione di questa portata sia sollevata solo adesso». Il Cio, imbarazzato dalla grana, appoggia il comitato promotore, «ci hanno sempre detto che quei segni significano 2012 e non hanno nessun altro valore», l'Iran ribadisce che si tratta di scuse e che il sottotesto «neanche troppo subliminale, è lampante ed è un attestato di parzialità. Un atto rivoltante».
Non è la prima volta che l'Iran usa lo sport per prendere le distanze da Israele: l'anno scorso, ai Mondiali di sollevamento pesi, l'iraniano Hossein Khodadadi si è rifiutato di stringere la mano al collega israeliano Sergio Britva e nonostante ciò qualcuno sostiene che il poveraccio sia stato allontanato dalla federazione per il solo fatto di essergli stato vicino durante la cerimonia di premiazione. A Pechino 2008, il nuotatore iraniano Mohammad Alirezaei ha evitato di nuotare le batterie dei 100 rana per non condividere le corsie con l'israeliano Tom Beeri. Niente squalifiche o sanzioni grazie al certificato medico e il Cio, che non vuole prendere posizione nella faida, ha fatto finta di crederci. Così come ha accettato le scuse del capo delegazione iraniano ai Giochi olimpici giovanili di Singapore: ritirati dalla gara di taekwondo (contro Israele) «per un improvviso attacco di mal di pancia del nostro atleta, portato via dall'albergo in ambulanza».
Per non parlare del grande sacrificio di Arash Miresmaeili, due volte campione del mondo di judo, eroe iraniano e gran favorito ai Giochi del 2004, sparito dal tappeto quando ha capito che avrebbe dovuto combattere contro l'israeliano Ehud Vaks. Cancellato dai turni eliminatori e addio sogni di gloria. Gli è pesato tanto che ha subito scelto la via del martirio: «Per la causa». Poi ha negato, tentato la retromarcia, ha farfugliato di essere stato frainteso. Stavolta non siamo neanche arrivati alle gare, la contestazione parte da subito e non è velata ma diretta: «Il logo è rivoltante». Londra si limita alla risposta ufficiale, anche se è chiaro che si sentano tirati in mezzo e che non vogliano dal Cio pressioni per improvvisi cambi. Il simbolo del 2012 è costato 400 mila sterline e non ci sono soldi da buttare e in più per la prima volta i londinesi hanno trovato un motivo per difendere quella scritta fino a qui detestata. Non si lasciano dare dei razzisti e sostengono la «libera espressione». Molti dei cittadini che hanno firmato la petizione per modificare il logo «troppo brutto» sono pronti a scendere in piazza per proteggerlo. http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/articolo/lstp/391076/
 

"Colui che ha scoperto la verità riguardo il giudaismo e non lo combatte e avverte i suoi concittadini della minaccia ebrea ne diventa un complice ed un aiuto per la sfortuna della sua nazione."

Einar Åberg, patriota europeo
 

Giovanni Preziosi
“Solamente gli stupidi come pecore non vedono l’ebreo anche là dove apparentemente non c’è”
(G. PREZIOSI, Fatti e commenti. «Arianizzare»!…, in “La V.I.”, a. XXX, vol. LVIX, fasc.
CCCXLVI, gennaio 1942, pagg. 73-74.)

 

Il potere occulto: da dove nasce l’impunita’ di Israele?
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La grande complicità internazionale con i massacri periodici israeliani non si creano per paura di Israele ma per paura di quello che lo stato ebraico rappresenta. Israele è il simbolo più emblematico, la patria territoriale del sionismo capitalista che controlla il mondo senza frontiere dagli uffici direttivi di banche e corporazioni transnazionali. Israele è fondamentalmente la rappresentazione nazionale di un potere globale sionista, che è padrone dello Stato di Israele tanto quanto degli Stati Uniti e degli altri Stati con le loro risorse naturali e sistemi economico-produttivi. E che controlla il pianeta attraverso le banche centrali, le grandi catene mediatiche e gli arsenali nucleari militari.

Israele, è il più chiaro riferimento geografico del sistema capitalista transnazionalizzato che controlla dai governi ai sistemi economici produttivi e i grandi mass media, sia nei paesi centrali come nel mondo sottosviluppato e periferico.

Lo Stato ebraico, al di là della sua incidenza come Nazione, è il simbolo più rappresentativo di un potere mondiale controllato nelle sue molle decisive da un gruppo minoritario di origine ebraica e conformato da una struttura di strateghi e tecnocrati che operano le reti industriali, tecnologiche, militari, finanziarie e mediatiche del capitalismo transnazionale esteso nei 4 punti cardinali del pianeta.

Con una popolazione di circa 7,35 milioni di abitanti, Israele è l’unico Stato ebraico del mondo.

Ma quando parliamo d’Israele, parliamo prima di tutto di un disegno strategico di potere mondiale che lo protegge, interattivo e totalizzato, che si concentra attraverso una rete infinita di associazioni e vasi comunicanti tra il capitale finanziario, industriale e dei servizi che trasforma i paesi e governi in gerenze d’enclave.

La lobby sionista che sostiene e legittima l’esistenza d’Israele, non è uno Stato nel lontano Medio Oriente, ma un sistema di potere economico planetario (il sistema capitalista) di banche e corporazioni transnazionali con ebrei dominando la maggioranza dei pacchetti azionari o egemonizzando le decisioni dei gerenti dai loro posti di direttori e esecutori.

Chi si prende la briga di indagare i nomi dei membri dei direttivi o degli azionisti delle grandi corporazioni e delle banche transnazionali statunitensi ed europee che controllano dal commercio estero e interno fino ai sistemi economici produttivi dei paesi, sia centrali che “sottosviluppati” o “emergenti”, potrà facilmente verificare che (in una stupefacente maggioranza) sono di origine ebraica.

I direttivi e gli azionisti delle prime trenta mega aziende transnazionali e banche (le più grandi del mondo) che sono quotati negli indici Dow Jones di Wall Street, sono principalmente ebrei.

Megacorporazioni del capitalismo senza frontiere come Wal-Mart Stores, Walt Disney, Microsoft, Pfizer Inc, General Motors, Hewlett Packard, Home Depot, Honeywell, IBM, Intel Corporation, Johinson&Johnson, JP Morgan Chase, American International Group, American Express, AT & T, Boeing Co (armi), Caterpillar, Citigroup, Coca Cola, Dupont, Exxon Mobil (petrolifera), General Eletric, McDonald’s, Merck & Co., Protecter & Gamble, United Technologies, Verizon, sono controllate e/o dirette da capitali e persone di origine ebraica.

Queste corporazioni rappresentano la creme de la creme dei grandi consorzi transnazionali ebraicoo-sionisti che, attraverso la lobby esercitata dalle ambasciate statunitensi ed europee, dettano e condizionano la politica mondiale ed il comportamento di governi, eserciti o istituzioni mondiali ufficiali e private.

Sono i proprietari invisibili del pianeta: quelli che guidano i paesi e i presidenti con un telecomando, come se fossero burattini di ultima generazione.

Coloro che ricercano con questo stesso criterio, inoltre, i mass media, l’industria culturale o artistica, associazioni imprenditoriali, le organizzazioni sociali, fondazioni, organizzazioni professionali, ONG, sia nei paesi centrali come periferici, si sorprenderà della notevole incidenza di persone di origine ebraica nei posti decisionali più alti.

Le tre catene televisive principali degli USA (CNN, ABC, NBC e Fox), i tre giornali principali (Wall Street Journal, New York Times e Washington Post) sono controllati e guidati (attraverso il pacchetto azionario o di famiglie) da gruppi lobbisti ebrei, principalmente newyorkesi.

Allo stesso modo come le tre più influenti riviste (Newsweek, Time e New Yorker) e consorzi egemonici d’Internet come la Time-Warner (unitasi con America online) o Yahoo!, sono controllati da direttori e capitale ebraico che opera a livello delle reti e conglomerati allacciati ad altre aziende.

Colossi del cinema di Hollywood e dello spettacolo come Walt Disney Company, Warner Brothers, Comlumbia Pictures, Paramouth, 20th Century Fox, tra gli altri, formano parte di questa rete interattiva del capitale sionista imperialista.

La concentrazione del capitale mondiale in mega-gruppi o mega-compagnie controllate dal capitale sionista, in una proporzione schiacciante, rende possibile le decisioni planetarie di ogni tipo, nell’economia, nella società, nella vita politica, nella cultura, ecc. e rappresenta l’aspetto più caratterizzante della globalizzazione imposta dal potere mondiale del sistema capitalista imperiale.

L’obiettivo centrale espansivo di questo capitalismo sionista

transnazionalizzato è il controllo e il dominio (attraverso guerre di conquista o “sistemi democratici”) delle risorse naturali e dei sistemi economico-produttivi, in un’azione che i suoi sostenitori e teorici chiamano “politiche di mercato”.

Il capitalismo transazionale, su scala globale, è il proprietario degli stati e delle loro risorse e sistemi economico-produttivi, non soltanto del mondo dipendente, ma anche dei paesi capitalisti centrali. Così i governi dipendenti e centrali sono gerenze d’enclave (di sinistra o di destra) che con varianti discorsive realizzano lo stesso programma economico e le stesse linee strategiche di controllo politico e sociale.

Questo capitalismo transnazionale “senza frontiere” della lobby sionista che sostiene lo Stato d’Israele si basa su due pilastri fondamentali:

* la speculazione finanziaria informatizzata (con base territoriale a Wall Street) e la tecnologia militare-industriale di ultima generazione (la cui massima espressione di sviluppo si concentra nel Complesso Militare Industriale degli USA).

La lobby sionista internazionale, sulla quale si basano i pilastri esistenziali dello Stato d’Israele, controlla dai governi, eserciti, polizia, strutture economico produttive, sistemi finanziari, sistemi politici, strutture tecnologiche e scientifiche, strutture socio-culturali, strutture mediatiche internazionali, fino al potere della polizia mondiale fondato sugli arsenali nucleari, i complessi militari industriali e gli apparati di dispiegamento militare degli USA e delle potenze centrali.

Questo potere, e non lo Stato d’Israele, è ciò che temono i presidenti, politici, giornalisti ed intellettuali che tacciono o deformano giornalmente i genocidi d’Israele in Medio Oriente, intimoriti dal rimanere sepolti a vita sotto la lapide dell’”antisemitismo”.

La Lobby imperiale

La lobby sionista pro-israeliana, la rete del potere occulto che controlla la Casa Bianca, il Pentagono e la Federal Reserve, non prega nelle sinagoghe ma nella Cattedrale di Wall Street. Un dettaglio di cui tener conto, per non confondere la religione con il mito e l’affare. Quando si riferiscono alla lobby sionista (che chiamano lobby pro-israeliana) la maggior parte degli esperti ed analisti parlano di un gruppo di funzionari e tecnocrati, nelle cui mani c’è il disegno e l’esecuzione della politica militare nordamericana.

A questa lobby di pressione viene attribuito l’obiettivo strategico permanente di imporre l’agenda militare e gli interessi politici e geopolitici del governo e lo Stato d’Israele nella politica estera degli USA. Come definizione, la lobby pro-israeliana, è una gigantesca macchina di pressione economica e politica che opera simultaneamente in tutte le fasce del potere istituzionale statunitense: la Casa Bianca, il Congresso, il Pentagono, il Dipartimento di Stato, la CIA e agenzie della comunità dell’intelligence, tra i più importanti.

Per mezzo dell’uso politico del suo potere finanziario, della sua strategica posizione nei centri decisionali, i gruppi finanziari della lobby esercitano un’influenza decisiva nella politica interna e estera degli USA, la prima potenza imperiale, oltre al suo ruolo dominante nel finanziamento dei partiti politici, dei candidati presidenti e dei congressisti. A livello imperiale, il potere finanziario della lobby si esprime principalmente attraverso la Federal Reserve degli USA, un organismo chiave per la concentrazione e la riproduzione del capitale speculativo a livello planetario.

Il cuore della lobby sionista statunitense è il potente settore finanziario di Wall Street che ha implicazioni dirette e la partecipazione alla nomina di funzionari chiave del governo degli Stati Uniti e organi di controllo della politica monetaria e degli enti creditizi (nazionali e internazionali) con sede in Washington e New York.

Gli organismi economico finanziari internazionali come la OCDE, la Banca Mondiale, il FMI, sono sotto diretto controllo delle banche centrali e dei governi degli USA e delle potenze controllate dalla lobby sionista internazionale (Gran Bretagna, Germania, Francia, Giappone tra le più importanti).

Organizzazioni e alleanze internazionali come l’ONU, il Consiglio di Sicurezza e la NATO sono controllati dall’asse sionista USA-UE, le cui potenze centrali sono quelle che garantiscono l’impunità degli stermini militari d’Israele in Medio Oriente, come è successo con l’ultimo massacro degli attivisti solidali con il popolo di Gaza.

Le principali istituzioni finanziarie della lobby (Goldman Sachs, Morgan Stanley, Lehman Brothers, ecc) e le banche principali (Citigroup, JP Morgan, Merrill Lynch, ecc) influiscono in modo decisivo alla nomina dei titolari della Federal Reserve, il Tesoro e la segretaria del Commercio, oltre ai direttori della BM e del FMI.

Il mito dell’ ”antisemitismo”

Questo fenomeno di “potere capitalista mondiale” ebraico, e non Israele, è cioò che temono presidenti, politici, giornalisti ed intellettuali che evitano puntigliosamente di condannare o nominare nei giornali i genocidi militari di Israele a Gaza, ripetendo quello che hanno già fatto durante il massacro israeliano in Libano nel 2006. La grande complicità internazionale con i periodici massacri israeliani non si creano per paura dello Stato d’Israele ma per paura di quello che lo Stato d’Israele rappresenta.

Non si tratta d’Israele, uno Stato sionista in più, ma del “Grande Israele”, la patria del giudaismo mondiale (con territorio rubato ai palestinesi), della quale tutti gli ebrei del mondo si sentono i suoi figli prodigi sparsi nel mondo. Non si tratta d’Israele ma delle potenti organizzazioni e comunità giudaiche mondiali che hanno appoggiato in toto il genocidio militare d’Israele su Gaza, che usano il loro potere e “scala di prestigio” (costruita attraverso la loro vittimizzazione storica dell’Olocausto) per trasformare in un lebbroso sociale chi osa criticare o alzare la voce contro lo sterminio militare israeliano a Gaza.

I governi del mondo capitalista, i giornalisti, intellettuali, organizzazioni sindacali e sociali non hanno paura d’Israele, ma della loro lapidazione sociale come “antisemiti” ( parola con cui viene chiamato chi sfida e/o denuncia il sionismo ebreo).

Non temono lo Stato d’Israele ma ai figli d’Israele camuffati nei grandi centri decisionali del potere mondiale, principalmente economici- finanziari e mediatico-culturali.

I politici, intellettuali e giornalisti del sistema non temono Israele ma temono i mass media, organizzazioni e aziende ebraiche e la loro influenza sui governi e processi economico-culturali del sistema sionista capitalista esteso in tutti i paesi su scala planetaria.

In definitiva temono che le aziende, università, organizzazioni, fondazioni internazionali sioniste che finanziano e o promuovono la loro promozione e posti nel macchinario del sistema li dichiarino “antisemiti” e li lascino senza lavoro, senza vacanze e senza pensione.

Questa è la ragione principale che spiega perché gli intellettuali, accademici e giornalisti del sistema vivono rimuginando analisi intelligente della "realtà" politica, economica e sociale senza la presenza della parola Ebreo o del sistema capitalista che paga per i loro servizi.

Sebbene c’è un gruppo di intellettuali e di militanti ebrei di sinistra (tra di essi Chomsky e Gelman) che hanno condannato e ha protestato contro il genocidio israeliano a Gaza, la stragrande maggioranza delle comunità ebraiche e delle organizzazioni a livello globale ha sostenuto esplicitamente la macellazione di civili a Gaza, sostenendo che si trattava di una "guerra al terrorismo".

Nonostante Israele non ha invaso né abbia perpetuato un genocidio militare a Gaza con la religione ebraica ma con aerei F-16, missili, bombe a grappolo, elicotteri Apaches, carri armati, artiglieria pesante, navi, sistemi informatici, e di una strategia ed un piano di sterminio militare su vasta scala chi questiona tale massacro è condannato come “antisemita” dal potere ebraico mondiale distribuito nel mondo.

Le campagne di denuncia di antisemitismo con le quali Israele e le organizzazioni ebraiche cercano di neutralizzare le critiche contro il massacro, affrontano la questione come se il sionismo ebraicoo (sostegno dello stato d’Israele) fosse una questione “razziale” o religiosa, e non un sistema di dominio imperiale che include interattivamente il piano economico, politico, sociale e culturale, superando la questione della razza o dei credo religiosi.

La Lobby sionista non controlla il mondo con la religione: lo controlla con le banche, transnazionali, egemonia sui sistemi economici- produttivi, controllo sulle risorse naturali, controllo della rete informatica, e della manipolazione mondiale, e il controllo dei valori sociali attraverso la pubblicità, la cultura ed il consumo standardizzato e globalizzato dei mass media.

In definitiva, la lobby ebraica non rappresenta nessuna sinagoga né espressione razziale, ma è la struttura che controlla il potere mondiale attraverso il controllo sui centri economici finanziari e di decisione strategica del sistema capitalista diffuso come “civiltà” unica.

Prima della religione e la razza, la lobby sionista e le sue reti si muovono da un’ideologia politica funzionale: il sionismo capitalista- imperiale che antepone il mercato, la concentrazione di ricchezza, la “politica degli affari”, a qualsiasi filosofia che sfiori le nozioni del “bene “ e del “male” intesi dentro i parametri sociali.

Quindi: Cosa intendono quando parlano di “antisemitismo” o di “anti-giudaismo religioso”?
Su quali parametri di riferimento si basa la condizione di antisemita?
Chi è antisemita?
Chi critica gli ebrei per la loro religione o per la loro razza nelle società mondiali?

Al massimo, gli ebrei, come è comprovato nella realtà sociale di qualsiasi paese, non sono criticati per la loro religione o condizione razziale ma per il loro attaccamento eccessivo allo status del denaro (coltivato anche per altre collettività) e all’integrare strutture o gerarchie di potere dentro un sistema ingiusto di oppressione e di sfruttamento dell’uomo sull’uomo, come lo è il sistema capitalista.

Salvo gruppi minoritari di fanatici e razzisti che rappresentano solo se stessi nella società (ad eccezione dei nazisti tedeschi ed alcune eccezioni) quasi mai c’è stata una “persecuzione religiosa o razziale” dell’ebreo, ma c’è stata un’associazione dell’ebreo con il “peggior volto del capitalismo”, rappresentato nel sistema economico-finanziario speculativo.

In sintesi

La lobby sionista che protegge lo Stato d’Israele (da destra e sinistra) è conformata da una struttura di strateghi e tecnocrati che operano nelle reti industriali tecnologiche militari finanziarie e mediatiche del capitalismo transnazionale esteso nei quattro punti cardinali del pianeta.

Le sue reti si esprimono attraverso una moltitudine di organizzazioni dedicate a promuovere l’attuale modello globale, tra le quali si contano principalmente: The Hudson Institute, The RAND Corporation, The Brookings Institution, The Trilateral Commision, The World Economic Forum, Aspen Institute, American Enterprise Institute, Deutsche Gesellschaft für Auswärtigen Politik, Bilderberg Group, Cato Institute, Tavestock institute, e il Carnegie Endowment for International Peace e altri.

Tutti questi think tank o “banca di cervelli” riuniscono i migliori tecnocrati, scienziati e studiosi nei loro rispettivi campi, i laureati delle università degli Stati Uniti, in Europa e nel mondo.

La lobby non risponde solo allo Stato d’Israele (come affermano gli analisti di “destra” dei neocon) ma ad un potere mondiale sionista che è il proprietario dello Stato d’Israele tanto quanto dello Stato nordamericano e del resto degli Stati con le loro risorse naturali e sistemi economico-produttivi.

La lobby non è soltanto alla Casa Bianca ma comprende tutti i livelli delle operazioni del capitalismo su scala transnazionale, il cui disegno strategico di grandi teste charmans e dirigenti di banche e società multinazionali che fanno parte del Washington Consensus e condividere il pianeta come una torta. Né la sinistra né la destra partitica parlano di questo potere “totalizzato” per il semplice motivo che tutte e due sono fuse (a modo di alternative falsamente scontrate) ai programmi e strategie del capitalismo transnazionale che controlla il pianeta.

Di conseguenza, e mentre non si articola un nuovo sistema di comprensione strategica (una “terza posizione” rivoluzionaria del sapere e della conoscenza) il potere mondiale che controlla il pianeta continuerà a perpetuarsi nelle false opzioni di “sinistra” e di “destra”.

E la lobby ebrea di “destra” dei repubblicani conservatori continuerà a succedere alla lobby ebraicaa di “sinistra” dei democratici liberali in una continuità strategica avente le stesse linee guida dell’Impero sionista mondiale.

E i massacri dello Stato d’Israele continueranno, come in passato, impunite e protette dalle strutture del sistema del potere mondiale sionista capitalista che lo considera come la “sua patria territoriale”.

Manuel Freytas

Fonte >
  Voltairenet

Questione ebraica, complotto giudaico massonico, e omicidio rituale contemporaneo.

1. Premessa. Le contraddizioni della questione ebraica. 2. Le principali accuse contro il popolo ebraico. 3 Il problema degli omicidi rituali contemporanei. 4. Ricapitolazione. Il complotto giudaico massonico. 5. Conclusioni.

Navigando online ci siamo imbattuti nel blog di Paolo Franceschetti, che per diverso tempo è stato direttore di riviste, e di corsi di formazione per magistrati e avvocati. E oggi mette a disposizione la sua esperienza a chi desidera cercare di capire meglio i complessi rapporti che intercorrono su alcuni dei più controversi temi dell’Italia contemporanea.

Franceschetti - che proviene da una formazione giurisprudenziale - si occupa di svariati argomenti, in particolare dei rapporti tra politica e banche, magistratura, avvocatura, mafia e massoneria e poteri occulti in generale. In calce al blog scrive alcune considerazioni circa la sua policy sul copyright: in particolare da a ciascun visitatore la possibilità di “riprodurre, diffondere, interpretare, fraintendere, distorcere, e/o alterare i materiali da lui pubblicati nel suo blog, lasciando liberi i lettori di copiare i testi citando la fonte, oppure attribuendosene, la paternità, senza peraltro dover chiedere il consenso.

Abbiamo optato per la prima soluzione perché riteniamo che l’onestà intellettuale sia, nel lungo periodo, non solo la scelta più sana e onesta ma anche quella più premiante nel tacito patto stabilito con i lettori.

E poi anche per rimanere fedeli alla nostra mission: in questo tempo, dove manipolazione, alterazione e polarizzazione dell’informazione sembrano essere diventate le nuove regole del mestiere, vogliamo mantenere un pizzico di follia, e rimanere - per così dire - orwelliani. Convinti che nell'ambito del giornalismo la sfida più difficile – e più gratificante – sia quella di decifrare la realtà guardando la stessa da quante più angolazioni possibili. Rinunciando ad iscriversi in un unico paradigma, o in una chiave di lettura troppo rigida che finirebbe per impedire a chi legge di trovare le sue personali risposte circa l’interpretazione dei fatti. Questo sito nasce per stimolare la riflessione, non per indottrinare. Perché in democrazia il multi-pensiero è una ricchezza, anche se in tal modo la convivenza inter e intra-culturale diventa inevitabilmente più problematica.
L'analisi di Franceschetti mette a fuoco uno dei perni fondamentali su cui si muove il travagliato destino dell’equilibrio tra Medio Oriente e Mondo occidentale, e che nel prossimo futuro dovrà confrontarsi anche con i nuovi soggetti emergenti sulla scena economica globale, in particolare con l’avanzata della Repubblica Popolare dagli occhi a mandorla. Un argomento che ha il suo centro nevralgico nel crocevia delle tre grandi religioni monoteiste. Qui si parla nello specifico della questione ebraica, in relazione soprattutto alle teorie complottiste che vedono alcune famiglie di origine ebraica come i nuovi dominatori del sistema finanziario globale.
L’autore riesce in modo sapiente a spogliarsi di tutti i pregiudizi abituali che affollano il dibattito, spesso acceso e controverso in Rete, tra i cosiddetti Sionisti e chi si contrappone allo strapotere della “fratellanza bancaria”. Dimostrando come spesso le opinione pubbliche, le masse, sono vittime ciacuna di aspetti correlati alla propria cultura di appartenenza.

E come l’identificazione del nemico in una determinata etnia o comunità culturale costituisca, paradossalmente, il primo (ingenuo) passo per sottomettersi alla logica del potente di turno, che con l’atavico “divide et impera” riesce astutamente ad orientare i popoli, sempre più divisi e in lotta tra loro, mantenendo per sé il ruolo di utilizzatore finale e beneficiario principale di quest’odio e di questa ostilità, che sono funzionali al comando personale, a vantaggio proprio e di quello del clan/gruppo etnico da cui proviene.

Ovviamente è un testo che non piacerà a chi soggiace in modo più o meno cosciente a questa o a quell'altra ideologia. Poiché qui l'obiettivo è di affrontare la materia con una visuale antropologica ad ampio spettro, non ingabbiabile in sterili contrapposizioni assunte affinché primeggi una sola delle varie identità culturali e/o religiose in gioco. E dunque una riflessione poco utile alla dimensione politica, poiché non strumentalizzabile dalle singoli fazioni per portare acqua al proprio mulino, e riconsegna invece al soggetto-Uomo la scena centrale che gli spetta per natura, nell'ambito dell'ancestrale problema di avere a che fare con l'Altro-da-sé
di Alex Sfera - 8 febbraio 2011

1. Premessa. Le contraddizioni della questione ebraica
Spesso, in convegni, oppure via mail, oppure pubblicamente sul blog, mi domandano perché non parlo mai della questione ebraica e del problema delle lobby ebraiche. Alcuni mi accusano di non farlo perché sono in malafede e nascondo chissà quali oscuri segreti.
La verità è che ogni volta che ho messo mano alla questione ebraica (sia essa il problema del complotto giudaico – massonico, o quella dello stato di Israele) mi sono perso in una confusione senza precedenti, senza riuscire a cavare un ragno dal buco. E quindi ho rinunciato a trarre conclusioni personali.

Quando sentivo parlare di “complotto giudaico-massonico” tempo fa, la frase mi evocava sentimenti antisemiti, quasi nazisti, e mi parevano residui di un delirio che traeva le sue origini dal tempo del nazismo.
Tempo fa parlando con il mio amico Marcello Pamio, direttore di Disinformazione, notai che spesso usava questi termini: “complotto giudaico massonico”, “massoneria ebraica”; io gli dissi: “Ma perché parli di massoneria ebraica, che pare quasi che ce l’hai con gli ebrei? Parla di complotto massonico e basta”. Mi rispose: “Continua a studiare e capirai; non si può capire la massoneria se non capisci l’ebraismo, e quando l’hai capito vedrai che la teoria del complotto ebraico per la conquista del mondo è realtà”.

D’altronde, parlando con persone ebree, ho spesso avuto delle indicazioni fondamentali per capire meglio il sistema in cui viviamo. E ho notato da parte di molti ebrei una volontà identica alla mia di capire, senza condannare nessuno, per cercare una soluzione allo sfascio del mondo in cui viviamo.
Una mia amica ebrea mi ha fatto notare che oggi tutti i simboli delle multinazionali richiamano la cultura ebraica; persino i nomi dei politici o dei personaggi televisivi non sono mai scelti a caso, ma solo se richiamano simboli e concetti della cultura ebraica.

Gad Lerner richiama la tribù di Gad, una delle tribù di Israele; Saviano richiama i savi di Sion; la mia Harley Davidson deve il suo successo nel mondo a quel “David son”, figlio di Davide; persino Berlusconi deve essere letto come Ber – Lux – Cohen: Figlio della Luce di Cohen. Un telefilm come X Files, ad esempio, richiama la cultura ebraica in modo ossessivo in ogni piccolo particolare, dal nome degli attori al nome dei personaggi (Dana Scully richiama nel nome la tribù di Dana, che è la tribù di Israele da cui nascerà l’Anticristo e nel cognome lo scheletro; Gillian Anderson richiama nel nome il giglio, simbolo di Israele, e nel cognome Anderson, che è colui che ha redatto la costituzioni massoniche di Anderson; David Duchovny richiama la stirpe di Davide nel nome, ma anche un autorità spirituale del mondo ebreo polacco nel cognome..., e così via).

Ed è lei che mi ha dato delle dritte per iniziare a studiare la cultura ebraica, che è la chiave per comprendere il mondo contemporaneo.

2. Le principali accuse contro il popolo ebraico.
Ad approfondire la questione viene il mal di testa. Vediamo i punti essenziali della questione, riassumendo le principali accuse mosse al popolo ebraico.

Accusa 1. Gli ebrei dominano il mondo e c’è un complotto ebraico per guidare il mondo e distruggere la religione cattolica.
Questa affermazione si basa prevalentemente sul fatto che le élite finanziarie che dominano il mondo sono ebraiche; Rotschild, Rockefeller, Morgan, ecc., sono famiglie ebraiche, ma questo non è sufficiente per parlare di un complotto “ebraico”. Tutt’al più si potrebbe parlare di un complotto di qualche famiglia ebraica, il che è cosa ben diversa.
Inoltre questa affermazione viene prevalentemente da fonti cattoliche.

Tali fonti sono senz’altro inattendibili perché provengono da un’organizzazione, che è la Chiesa Cattolica appunto, che nei secoli ha sistematicamente distrutto e massacrato tutto ciò che si opponeva al suo potere e che mirava a convertire tutti i popoli della terra. Tutt’oggi Bush attacca l’Iraq dicendo che lo fa “in nome di Dio” e il Papa non spreca una sola parola per smentirlo.
Insomma, la classica regola dello specchio, per cui si accusa l’avversario di caratteristiche proprie.
Vedremo dopo se questa accusa è vera o no, ma quand’anche lo fosse, la loro posizione non sarebbe diversa da quella che ha avuto per secoli la Chiesa, che ha avuto Hitler, che ha avuto l’Impero romano a suo tempo, e che ha attualmente l’America.

Questa accusa, oltre a sembrare un po’ labile per giustificare un conflitto che in alcuni casi arriva fino ad oggi, fa a pugni con un altro dato, e cioè che Gesù era comunque un ebreo.
Quindi riesce difficile capire come il secolare odio tra ebrei e cristiani possa derivare dal dato di fatto che siano stati gli ebrei a mettere a morte Gesù, visto che a conti fatti il cristianesimo deve essere grato a questo popolo per la nascita di Cristo.

Peraltro, a voler essere pignoli, non furono i soli ebrei a uccidere Cristo, ma anche i romani (Ponzio Pilato era romano). Quegli stessi romani che poi presero la religione cristiana come religione ufficiale dell’impero, nel 313 con l’Editto di Costantino, e da cui è derivato lo stato pontificio e l’attuale Vaticano.
In altre parole, Gesù non è stato messo a morte dagli ebrei, bensì da ebrei e romani, e analizzando le vicende storiche dell’Antica Roma, viene da pensare che gli attuali cattolici sono in fondo gli eredi di coloro che misero a morte Cristo, al pari degli ebrei.

Accusa 3. Una cosa che poi mi ha sempre fatto sorridere è l’accusa di omicidio rituale.
Gli ebrei sono stati, nei secoli, accusati di uccidere i bambini cristiani per scopi rituali. Sono pochi i libri che approfondiscono storicamente questo problema. Di recente abbiamo solo il libro “Pasque di sangue” di Ariel Toaff, e “Omicidio rituale ebraico” edito da Effedieffe e scritto da Domenico Savino.
Ipotizzando che siano vere le ricostruzioni effettuate dagli autori di questi due libri, esce fuori un quadro in cui:
- non tutti gli ebrei erano consapevoli di queste pratiche; lo stesso Savino afferma che spesso era solo il capofamiglia a conoscere questi rituali, di cui la famiglia era all’oscuro;
- non tutte le comunità ebraiche praticavano questi riti.

Perché mi viene da sorridere quando leggo queste “accuse”? Soprattutto perché, se è vero che alcuni ebrei praticavano il sacrificio del sangue (e sicuramente è vero; anzi, dirò di più: i miei studi mi hanno portato a capire che l'omicidio rituale ebraico è praticato ancora oggi, su larga scala), la cosa buffa è che tale accusa viene dalla Chiesa cattolica, che nei secoli ha fatto un bagno di sangue di chiunque si opponesse al suo messaggio ufficiale (Inquisizione, Catari, Dolciniani, la guerra ai pagani effettuata subito dopo la Cristianizzazione dell’Impero, i Sassoni, e gli stessi ebrei, che vennero uccisi a migliaia dalla Chiesa cattolica dopo l’anno 1000. Nella sola Siviglia pare ne furono uccisi 4000 attorno al 1300).

E l'omicidio rituale ebraico è fenomeno non certamente meno grave della cosiddetta Guerra Santa Islamica che alcuni islamici vorrebbero effettuare a danno dei popoli non islamici, ebrei o cattolici che siano. Infine, sacrifici di sangue sono previsti in molti rituali di magia nera, praticati da satanisti non ebrei. Scoprire alcuni ebrei che fanno sacrifici rituali e accusare tutto il popolo ebraico, vale quanto scoprire che a Torino alcuni industriali praticano riti satanici e accusare tutti gli italiani di praticare questi riti; oppure vale quanto accusare tutti i cattolici (compresi mia madre e mio padre) di uccidere i non cattolici e gli eretici.

Anzi. A voler fare un bilancio, il numero degli omicidi cattolici in danno degli ebrei, nei secoli, è stato sicuramente superiore al numero di omicidi rituali ebraici commessi a danno di bambini musulmani o cristiani, perché i massacri della Chiesa venivano effettuati pubblicamente, e con la complicità di quasi tutto il clero cattolico; gli omicidi rituali dovevano essere effettuati in segreto e all’insaputa anche degli stessi ebrei.

Insomma… l’accusa di omicidio rituale è senz'altro vera, ma sembra essere la classica storia di chi vede la pagliuzza nell’occhio altrui e non vede la trave nel proprio.
Basti pensare che Papa Paolo IV, che emanò nel 1555 una bolla contro gli ebrei e creò l’attuale ghetto di Roma, durante il suo pontificato aveva massacrato – pare - circa 150.000 protestanti.

Accusa 4. Gli ebrei educano i loro figli alla menzogna, e qualunque bugia è permessa, se si tratta di avere rapporti con non ebrei.

Veniamo educati a non dire mai apertamente ciò che pensiamo (nei rapporti interpersonali perché “non sta bene dire questo o quello”; sul posto di lavoro altrimenti perdiamo il lavoro; nelle amicizie perché altrimenti perdiamo le amicizie; spesso anche col partner); veniamo educati a giurare un amore eterno sapendo che la maggior parte dei matrimoni finiscono dopo pochi anni, e molti vengono protratti senza amore per tutta la vita; si adotta una morale sessuale ufficiale che fa a pugni con la realtà, se si considera il numero di tradimenti effettuati in coppia, e se si considera il modello di comportamento di certi politici (da

Il risultato finale della nostra educazione e di questa abitudine continua alla menzogna infatti è sotto gli occhi di tutti: l’Italia riesce ad avere una classe politica di bugiardi patologici cronici, che vengono eletti, osannati e ossequiati, per il semplice motivo che siamo talmente abituati alla menzogna e alla falsità che ci pare assolutamente normale che un personaggio come Berlusconi possa essere Presidente del Consiglio. E la stessa cosa succede negli USA e negli altri paesi occidentali.

Accusa 5. Gli ebrei considerano i non ebrei esseri inferiori, i cosiddetti Goim.
A fronte di questa affermazione ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Non ho difficoltà a immaginare che un’affermazione del genere sia vera; ma detta da un cattolico la cosa ha un sapore particolarmente comico, se si pensa che fino a un secolo fa negli USA gli africani erano tenuti come schiavi, e la Chiesa cattolica non ha mai preso posizione su questo punto; in Italia la parola terrone per molti è ancora un insulto, la donna era priva del diritto di voto fino al 1946 e tuttora viene considerata in modo diverso dall’uomo, visto che esiste la legge sulle quote rosa; i ricchi spesso snobbano i poveri e le famiglie di tradizioni nobiliari ancora considerano una cosa negativa sposare una persona di rango inferiore e così via.

Nella mia vita spesso ho conosciuto persone che consideravano inferiori i non laureati rispetto ai laureati, i contadini rispetto agli avvocati, ecc. Cioè ci si dimentica che la nostra società si basa da sempre sul concetto di inferiore e superiore, dove inferiore è inevitabilmente il diverso. Quindi in questo, gli ebrei che eventualmente educhino i figli ad essere superiore agli altri, farebbero esattamente la stessa cosa che fanno tutti gli altri, in ogni parte del mondo.

A tale proposito voglio raccontare un episodio della mia vita personale. Poco tempo fa mia madre – cattolicissima e laureata in teologia - mi ha detto che prega sempre per me, e che non gli importa tanto che io muoia, quanto che io “muoia non riconciliato con Cristo”. Insomma, mia madre non teme per la mia vita; ciò che le dispiace è che io muoia buddista, e non cattolico. Tale episodio dimostra molto bene il senso di superiorità che i cattolici hanno nei confronti dei non cattolici, e il disprezzo, nonché la mancanza di rispetto, verso le altre religioni, con la loro convinzione di essere assolutamente nel giusto.
La cosa è assurda, perché

Personalmente non posso dire se sia un’accusa vera o falsa; so che ho conosciuto molte persone di origine ebraica che a me sembrano persone assolutamente normali, spesso con una marcia in più di cultura e simpatia rispetto alle altre. Ma detto da un cattolico italiano la cosa è assurda, se si dà un occhio all’ipocrisia e alla falsità con cui noi italiani veniamo educati fin da piccoli. Berlusconi, a Marrazzo, a Craxi, fino ai vizietti di alcuni, sussurrati ma mai dati al pubblico per fare scandalo); la politica si basa sulla menzogna; la Chiesa cattolica basa molti dei suoi rapporti sull’ipocrisia (vedi: preti pedofili, IOR, Marcinkus, vescovo di Monreale, ecc.); il lavoro dei venditori si basa sulla menzogna; gli avvocati vivono quasi tutta la vita raccontando balle in tribunale e ciò sembra normale a tutti; facciamo concorsi pubblici inevitabilmente truccati e tutti sanno perfettamente che un concorso serio, a certi livelli, è assolutamente inesistente; i giornali raccontano balle quotidianamente e i giornalisti sanno benissimo come stanno le cose ma la maggioranza sta zitta per quieto vivere; la TV è finzione dal primo all’ultimo programma, dove tutto è costruito e falso; e così via… Effedieffe è un sito cattolico con continui attacchi ad Israele e agli ebrei tanto che, aprendolo a caso, in un giorno a caso (31.12.2010) compaiono i seguenti articoli in una volta sola: Israele traffica organi anche in Kossovo; Il ruolo ebraico nella rivoluzione Russa; Talmud Perverso; Israele stato divino o satanico; e altro ancora. Dal loro punto di vista, cattolicocentrico, la mia tesi degli omicidi rituali rafforzerebbe la loro convinzione sul progetto mondiale di dominio del mondo da parte degli ebrei aggiungendo un altro tassello contro gli ebrei.

L’atteggiamento di indifferenza da parte di persone che pure si occupano di problemi legati alla questione ebraica mi ha spinto a proseguire la ricerca per cercare di capire le ragioni di questo disinteresse. Il percorso di questi anni mi ha portato a rilevare un’altra contraddizione perché mi sono accorto che, curiosamente, le sole persone interessate agli aspetti moderni dell’omicidio rituale ebraico sono proprio persone ebree, che mi hanno dato in certi casi un aiuto determinante. Anzi, a dirla tutta è proprio una persona ebrea che mi ha messo sulla pista giusta in materia di omicidi rituali, dandomi qualche spunto per iniziare a leggere la simbologia di alcuni delitti.

Mentre diverse persone di origine ebrea mi hanno confermato quello che sospettavo da molto tempo, cioè che si, per loro è normale vedere in chiave ritualistica i delitti e i vari avvenimenti di cui danno notizia i TG, e spesso dietro alle notizie leggono o intuiscono i codici nascosti. Il che pare decisamente un paradosso.






4. Ricapitolazione - Vediamo allora di ricapitolare alcuni punti essenziali della storia ebraica, limitandoci a distinguere i dati di fatto dalle supposizioni.


Gli ebrei sono stati uno dei popoli più perseguitati della storia. Questo è un dato di fatto. E’ difficile però capire il motivo reale di queste persecuzioni. L’accusa di omicidio rituale di bambini cristiani e musulmani è troppo banale per poter essere presa come la reale ragione delle persecuzioni nei secoli, per i motivi che abbiamo detto. Mentre non mi è stata d’aiuto la lettura di libri specifici, come il recente “Storia dell’antisemitismo” di Dan Cohn-Sherbok, e altri ancora, che spesso si limitano ad un elenco delle persecuzioni subite dagli ebrei, senza però mai approfondire le cause.


Va però considerato, quando si guarda questo dato, il fatto che la storia del mondo è costituita da persecuzioni continue di alcuni a danno di altri e da genocidi sistematici; i nativi americani sono stati sterminati perché i coloni europei dovevano insediarsi in quelle terre; tuttora c’è in atto lo sterminio delle popolazioni dell’Amazzonia; abbiamo poi lo sterminio dei Curdi, degli Africani, abbiamo il Ruanda, Armenia, Bosnia. La differenza tra le persecuzioni degli ebrei e le altre situazioni, è che le persecuzioni del popolo ebraico sono state più lunghe, abbracciando millenni di storia, e luoghi diversi.


Un altro dato di fatto è che la cultura ebraica e cabalistica ha influenzato e influenza in modo penetrante tutta la cultura templare prima, e massonica poi. La massoneria basa i suoi riti e i suoi simboli sulla cultura ebraica (il mito di Hiram, il tempio di Salomone, il candelabro a sette braccia, ecc.).


Ora, se si prende un altro dato di fatto, e cioè che la massoneria ha un progetto, che risale almeno al 1500, di unificazione del mondo sotto il potere massonico, che prende il nome di Nuovo Ordine Mondiale (progetto che ritroviamo nei manifesti rosacroce, e negli scritti di alcuni filosofi e massoni di varie epoche), e che attualmente tale progetto ha trovato una sua attuazione con il Trattato di Lisbona e con l’ONU, non è difficile capire il motivo per cui molto studiosi parlano di un progetto “giudaico – massonico” di conquista del mondo.


In effetti la massoneria è nient’altro che lo strumento di cui si serve l’élite finanziaria al potere per realizzare il progetto di NWO. E la massoneria è, intimamente, storicamente, culturalmente, giudaica.
Aggiungo un altro dato di fatto, completamente ignorato dalla storiografica antisemita. L'omicidio rituale ebraico continua tutt'oggi, anche se con forme e modalità più adatte ai tempi moderni; Erba, Cogne, Sarah Scazzi, Mostro di Firenze, Jack lo Squartatore, sono veri e propri bagni di sangue rituali, ove la TV amplifica gli effetti esoterici dell'omicidio, che per il resto continua ad essere identico al passato.


Ma prima di trarre le nostre conclusioni sul problema del complotto giudaico massonico, affrontiamo un ultimo, importantissimo, punto: quello dello stato di Israele.


Uno degli strumenti per la realizzazione di questo NWO (New World Order, cioè il Nuovo Ordine Mondiale, N.d.R.) è la creazione dello Stato di Israele. Analizzando il problema del conflitto israelo-palestinese, ci si avvede che il problema non è se hanno ragione gli israeliani o i palestinesi; la risposta infatti è “hanno ragione entrambi” in quanto Israele ha diritto ad avere una terra, ma tale diritto doveva essere realizzato con la cooperazione e la volontà del popolo palestinese; invece lo Stato di Israele è stata una creazione voluta da poteri diversi (l’Inghilterra e l’ONU), senza consultare i Palestinesi.


La domanda giusta infatti è: per quale motivo l’ONU ha stabilito che Gerusalemme dovesse essere divisa in tre? Con quale diritto un organo esterno può decidere di intromettersi nelle questioni di uno stato sovrano? Con quale diritto un organo esterno può decidere il destino di due popoli, senza consultare soprattutto quello che subirà la confisca dei territori? A questo punto arriviamo alle domande fondamentali. Per quale motivo si sono create le condizioni per quella che sarebbe chiaramente apparsa come una futura guerra? Chi vuole realmente la guerra? E perché? Ecco. Queste sono le domande corrette sulla questione israeliana.


Ricapitoliamo. I dati di fatto sono questi:
- Gli ebrei sono un popolo che è sempre stato perseguitato;
- La cultura massonica è essenzialmente cultura ebraica;
- La massoneria persegue il progetto del NWO;
- Tale progetto è ad un passo dalla realizzazione;
- Gli ebrei sono al vertice del potere finanziario e politico, nel mondo.


A questo punto unendo questi dati, in alcuni casi apparentemente contraddittori, faccio una supposizione e provo a dare un tentativo di ricostruzione unitaria della questione ebraica. Probabilmente nei secoli c’è stato uno scontro tra vari poteri. Chiesa cattolica, sovrani, ebrei, musulmani. Nell’ambito di queste lotte hanno prevalso gli ebrei, imponendo la loro cultura un po’ ovunque, e riuscendo, di fatto, a gabbare tutti gli altri poteri. Ma ciascuno di questi poteri ha cercato di prevalere sugli altri. Per quanto riguarda la Chiesa Cattolica, ad esempio, la sua vocazione universalistica è provata dal nome stesso “Chiesa cattolica”, ove l’aggettivo cattolica dimostra inequivocabilmente la sua vocazione a convertire tutto il mondo, né più né meno di altre religioni.


Anzi… forse “meno” di altre religioni, perché in molte culture, giainista, induista, buddista, ecc., non si riscontra una simile volontà di “conversione” del diverso. Gli ebrei, quindi, sono solo la fazione vincitrice tra fazioni con identiche aspirazioni. Questo fenomeno è stato dovuto a diversi fattori.


- Il fatto di non avere una terra, il fatto di essere spesso perseguitati e racchiusi in ghetti, ha spinto gli ebrei a coalizzarsi tra loro e solidarizzare molto più di quanto sia successo per altri popoli; ciò ha sviluppato anche una fortissima identità culturale, superiore a quella di altri popoli;
- La loro cultura, a causa delle particolari caratteristiche del loro alfabeto e della loro tradizione religiosa, è quella che più si prestava a costituire una sorta di linguaggio segreto comprensibile solo a pochi. Il loro alfabeto e il loro vocabolario hanno una ricchezza di significati e sfumature sconosciuta alle lingue latine che ben si presta a veicolare messaggi in codice, significati nascosti, ecc.
Studiando a fondo tutte queste questioni il caos non solo non si dipana, ma aumenta. Si scopre così che forse il popolo ebraico non è neanche un popolo con caratteristiche unitarie, come dice Shlomo Sand nel suo recente “L’invenzione del popolo ebraico”.


Analizzando la questione israeliana e palestinese ci si addentra in un altro dedalo inestricabile di contraddizioni, con gli ebrei che vorrebbero avere una terra, ma con una guerra che è voluta anche da loro, i quali spesso non rispettano le tregue ed il cessate il fuoco, e dove spesso sono loro a scatenare la reazione dell’avversario.


Il popolo ebraico è il popolo più perseguitato della storia. Il culmine delle persecuzioni lo abbiamo con il nazismo. Ora, se questo è vero, è anche vero che, studiando la storia della seconda guerra mondiale, si scopre che i maggiori finanziatori di Hitler erano… gli ebrei, ovverosia le banche inglesi e americane, che hanno finanziato in modo uguale tanto i nazisti quanto gli anglo-americani.


A questo punto la contraddizione è tale da far venire il mal di testa. Ecco perché per anni, ho rinunciato a capire ma soprattutto a parlare di queste cose. Per il semplice motivo che non capivo e non volevo addentrarmi in un discorso su cui non avevo le idee chiare.


3. Il problema degli omicidi rituali contemporanei
Ho deciso di riprendere in mano la questione ebraica con tutto quello che ne consegue quando mi sono accorto di due fatti molto gravi che meritavano un approfondimento che nessuno faceva, e per tentare una ricostruzione da un punto di vista diverso rispetto a quello che oggi ci propongono le fonti ufficiali.


Primo. Per capire molti dei fatti di sangue che i media ci propinano quotidianamente, da Sarah Scazzi a Jack lo Squartatore, occorre conoscere la Cabala, l’alfabeto ebraico e la cultura ebraica.
Il Mostro di Firenze, Erba, Cogne, come abbiamo detto in altri articoli, sono delitti accomunati dall’essere tutti delitti rituali, decodificabili e decriptabili con la conoscenza della Cabala e della Bibbia.
La strage di Erba, ad esempio, richiama un omicidio rituale ebraico, dai nomi delle vittime (Yussouf – Gesù; Valeria Cherubini) ai nomi degli assassini (Rosa, il simbolo, sì, della Rosa Rossa, ma anche di Israele), fino alle modalità dell’omicidio (sgozzate e private del sangue), che sono le stesse identiche modalità con cui gli ebrei uccidevano i cristiani, e descritte nel libro di Savino.


Giornalmente in cronaca leggiamo di omicidi in famiglia che sono sempre rituali; il 29 dicembre ad es. appare la notizia che Ercole Vangeli ha ucciso i figli Pasquale, Domenico e Giovanni. A Rho, Piero Amariti uccide Cristina Messina. A Città di Castello l’omicidio di Maria Geusa. Persino per capire a fondo la banda della Uno Bianca si deve far riferimento a quel “Savi” nel cognome degli assassini, che ricorda i Savi di Sion.


E persino per capire gli omicidi di un serial killer come Jeffrey Dahmer, il serial killer cannibale di Milwuakee, che uccise e mangiò 17 persone, occorre sapere che il cognome richiama la città dove Christian Rosenkreutz soggiornò più a lungo; e che fu ucciso a 33 anni da un certo Christopher (che significa portatore del messaggio di Cristo). Insomma: Cabala, Bibbia, cultura ebraica, sono le chiavi di volta per capire la maggior parte dei delitti contemporanei, particolarmente quelli che arrivano all'attenzione dei media.


Secondo. Pochi si accorgono della ritualità dei delitti che abbiamo menzionato. Eppure, presso la comunità degli esoteristi, certe cose sono un fatto abbastanza noto; spesso mi sono trovato a parlare con esoteristi anche noti e competenti, che davano assolutamente per scontato che tali delitti fossero rituali. Perché allora, tra giornalisti, studiosi, ecc., non ne parla nessuno? domandavo. “Perché la gente non capirebbe”, rispondevano, “e chi capisce ha paura di parlarne”.


La cosa assurda di questo aspetto del problema è che anche coloro che si occupano di omicidi rituali ebraici e che parlano di un complotto giudaico massonico, ignorano completamente il collegamento tra gli omicidi moderni e la cultura ebraica. Uno dei fatti che più mi ha colpito, di recente, è che quando ho parlato al giornalista Maurizio Blondet e a Fabio De Fina (quest'ultimo editore di Effedieffe e del libro di Domenico Savino, ed entrambi convinti sostenitori del complotto giudaico – massonico per la conquista del mondo) di questo aspetto della questione ebraica, la cosa è stata liquidata con sufficienza e senza alcun interesse.


Nel corso dei secoli, insomma, gli ebrei si sono ripresi quello che, di fatto, era stato loro negato, prendendosi una rivincita sulle altre forze in gioco.
- In tal senso è corretto, come diceva il mio amico Pamio, o come dicono Blondet e De Fina, parlare di un “complotto giudaico-massonico”. Solo che il complotto, se c’è, non si può imputare a tutto il popolo ebraico.


Occorre ribadire poi che l’élite al potere oggi è quella che ha vinto sulle altre, ma se le cose non fossero andate in questo modo, oggi al posto degli ebrei avremmo i cattolici, i musulmani, o un qualsiasi altro gruppo di potere. Quindi non ha senso accusare gli ebrei di qualcosa che, se non fossero esistiti loro, avrebbe fatto qualcun altro.


Occorre altresì considerare che la posizione di supremazia culturale e finanziaria che oggi hanno gli ebrei nel mondo occidentale è solo precaria; il potere massonico, infatti, si sta incontrando con il potere orientale, specialmente cinese e giapponese; ovviamente qualcuna di queste forze vorrà inevitabilmente prevalere sulle altre. E la storia di questo conflitto è ancora tutta da scrivere.


Inoltre, la maggior parte degli ebrei non si rende conto di questo stato di cose, come la maggior parte dei cattolici non si rende conto (per ignoranza, o per non volerli vedere) dei crimini commessi dalla Chiesa cattolica, e come la maggior parte degli occidentali non si rende conto dei crimini commessi dagli USA a danno delle varie popolazioni del mondo, ritenendole normalissime interferenze volte a “portare la democrazia” in altri stati canaglia.


5. Conclusioni
In conclusione, non esiste un complotto giudaico massonico. Esiste invece un complotto, perpetrato da alcune famiglie, che hanno avuto la ventura di avere il potere politico e finanziario; potere con cui hanno usato e strumentalizzato tutti i popoli, ebrei compresi, per arrivare alla situazione attuale e per poter accrescere il loro potere economico.


Questa élite al potere, ha usato e usa tuttora l’odio tra le varie razze come motore per far scoppiare continuamente guerre in ogni parte del mondo, arricchendosi sempre più, e centralizzando progressivamente i vari gangli del potere politico e finanziario del mondo. Questa élite non ha esitato a massacrare e far massacrare chiunque, ebrei e non, pur di raggiungere il suo scopo. Più che una egemonia degli ebrei in quanto popolo, oggi abbiamo un’egemonia della cultura ebraica, che è una cosa ben diversa.


Il mio è solo un tentativo di ricostruzione, che ritengo senz’altro più attendibile delle ricostruzioni unilaterali del tipo “gli ebrei sono sempre perseguitati da tutti” o “gli ebrei sono tutti infidi e traditori” o “i palestinesi vogliono negare il legittimo diritto di Israele ad avere una terra”. Ovvio che alcuni punti di questa analisi possono essere approfonditi, rivisti in futuro, ecc.


Una certezza comunque ce l’ho.
La colpa dello stato di cose in cui siamo oggi non è degli ebrei, né della massoneria, ma dell’uomo in se stesso, che per sua natura cerca spesso, troppo spesso, il potere a danno degli altri.
Esiste – ribadisco - una sparuta minoranza di persone nel mondo – le trecento famiglie indicate da tutti i complottisti – che si è trovata per sua fortuna (?) a guidare le sorti del mondo, facendo pagare un prezzo altissimo a tutti, ebrei e non ebrei.
La soluzione del problema non è quella che ci viene posta da molti studiosi (combattere la massoneria, combattere gli ebrei, combattere Israele; né tantomeno passa per la sopraffazione del mondo occidentale a danno di quello islamico).


La soluzione è invece la pace, ad ogni costo, e senza condizioni.
Il conflitto israelo-palestinese si potrebbe fermare anche semplicemente se uno dei due contendenti dicesse all’altro “basta, non voglio più la guerra; prenditi anche più di quanto ti spetterebbe, ma è meglio perdere qualche chilometro di terra, che continuare questo conflitto insensato facendo morire migliaia di innocenti”.


Finché la pace verrà subordinata al fatto che l’avversario cessi da questo o quell’atteggiamento, finché si legittimerà la guerra, anche solo per legittima difesa, ci sarà sempre qualcuno che provocherà un conflitto dando la colpa all’avversario. In questo, ci è d’esempio l’America, che provoca l’11 settembre per poter fare la guerra esterna all’Islam ed interna agli oppositori.


L’esempio potrebbe essere quello del Dalai Lama, che pur cacciato dalla sua patria, e dopo aver subito il massacro dei tibetani, continua a parlare di pace, solo di pace, ad ogni costo.
La soluzione è la pace senza condizioni, l’abolizione di ogni tipo di armi, e la tolleranza verso il diverso, qualunque tipo di diversità abbia.


La soluzione è anche il riconoscimento del fatto che la religione tenta di dare una risposta al problema dell’esistenza dell’uomo e che da questo punto di vista ogni religione ha in sé molte verità, di cui alcune assolute, ma altre variabili a seconda dell’età in cui la religione è nata e del popolo a cui era diretto, e che ogni guerra di religione è un assurdo logico, mentre il concetto stesso di guerra di religione dovrebbe essere bandito dai vocabolari, oltre che dalla realtà.
Specie tenendo conto che musulmani, ebrei, e cristiani, hanno un ceppo comune e credono nello stesso Dio.


Non a caso leggendo "Il potere della cabala" di Yehuda Berg, si ha la sensazione di leggere anche un libro buddista, o un libro cristiano scritto dai cristiani migliori, quei preti che ho conosciuto ai tempi in cui frequentavo l'Azione Cattolica, e che ascoltandoli ti potevi innamorare del cristianesimo.


Ancora una volta cito le parole del Dalai Lama, a cui hanno chiesto: “Lei consiglia di diventare buddista a chiunque?”; ha risposto: “No. Ciascuno deve coltivare e approfondire la religione di provenienza; il mondo ha bisogno di più pace, non di più buddisti”.


Post scriptum.
Proprio oggi sono andato a mangiarmi un kebab. Ho detto al titolare del locale, Ahmed, "non so come fai a farlo così buono; i tuoi ingredienti sono gli stessi di altri locali, ma il tuo è più buono. Ha qualcosa in più".


Mi ha risposto: "nella nostra religione c'è il concetto di Baraka... Se fai una cosa non per il cliente, ma per Dio, la cosa riesce meglio. E io non ti faccio il panino perchè mi dai i soldi. Lo faccio per Dio".
Spesso ho visto Ahmed regalare i suoi panini a persone che non avevano soldi. Gente che entrava e diceva "cosa posso comprare con un euro?" e lui rispondeva "quello che vuoi. Oggi costa tutto un euro". E dopo che quelli avevano ordinato un kebab, gli regalava anche una bibita dicendo "questa invece è in omaggio col kebab".


Difficile pensare che l'Islam sia una religione di odio che incita a sterminare tutti i non islamici. Mangiando un kebab, il sospetto che qualcuno ci prenda per il culo tutti i giorni, fomentando gli odi razziali inutilmente, diventa una certezza. E ieri, passeggiando per il quartiere ebraico con un'amica ebrea, mi era difficile sentirmi un Goim. Mi sentivo semplicemente bene. E avevo sempre questa sensazione... di essere preso per il culo. Ma non dalla mia amica ebrea. Dalla società in cui vivo.


di Paolo Franceschetti - 31 dicembre 2010


A seguire: alcune precisazioni in merito a questo articolo scritte dallo stesso autore


http://www.newsphera.it/store/Web8Feb2011LaQuestioneEbraicaPag6.asp




 


I PROTOCOLLI DI SION UN "FALSO REALIZZATO"




QUI LA VERSIONE COMPLETA VI INVITO A LEGGERLI: http://www.juliusevola.it/pdf/protocolli.pdf

I protocolli di sion dichiarati "falso documentale" nel 1921 da Times di Londra contengono la descrizione di un piano ebraico per il dominio mondiale, è spaventoso constatare come il testo rispecchi esattamente la realtà in cui viviamo, ne riporto alcuni brani:



1-"Perchè i Cristiani non facciano attenzione alla nostra politica è necessario interessarli sempre più al commercio e all'industria.... La base del commercio deve essere la speculazione. Le speculazioni continue formeranno una società egoista, senza cuore e senza principi morali. Questa società finirà per essere indifferente alla religione e all'alta politica: sola sua guida sarà la passione per l'ORO."




2-"Nei paesi cristiani il popolo è abbruttito dall'alcool e la gioventù sedotta e smidollata dall'intemperanza precoce a cui l'eccitano i nostri agenti."



3-"Per ottenere la maggiornaza daremo il voto a tutti indistintamente, così il potere sara nelle mani della "folla", la folla è barbara, ed agisce barbaramente in ogni occasione. La turba, appena acquista la libertà, rapidamente la trasforma in anarchia, la quale è per sé stessa la massima delle barbarie. "





4-"Il fatto che i rappresentanti della Nazione possono essere destituiti li diede in nostro potere e fece sì che la loro nomina è praticamente nelle nostre mani grazie al nostro potere finanziario."


I MAGGIORI CONTRIBUTORI DI OBAMA(IN ROSSO FONTI EBRAICHE)

Goldman Sachs $994,795
Harvard University $854,747
Microsoft Corp $833,617
Google Inc $803,436
Citigroup Inc $701,290
JPMorgan Chase & Co $695,132
Time Warner $590,084
Sidley Austin LLP $588,598
Stanford University $586,557
National Amusements Inc $551,683
UBS $543,219
Leheman Brothers $393,324



5-"Scateneremo una crisi universale grazie all'ORO che si trova interamente in nostra mano,dopodichè potremo immediatamente assorbire tutti i poteri governativi del mondo e formare un Super-governo universale come soluzione al problema...."

ItaliaInformazioni | Casa Bianca, Bush dopo il G7: "Seria risposta globale per affrontare una crisi globale. FMI:"Sull'orlo di un collasso sistemico"


6-"per dimostrare che tutti i governi gentili sono nostri schiavi, faremo vedere il nostro potere a uno di essi per mezzo di atti di violenza, vale a dire, con un regno del terrore"(vedi l'unione sovietica in cui l'80% dei funzionari di partito erano ebrei, tra i più famosi: Lenin, Trotsky, Laudauer, Zionoviev, Kamenov, Sverdlov,Kogan, Frenkel, Eherenburg, Kolontai e moltissimi altri) è da ricordare che i protocolli furono pubblicati nella RUSSIA ZARISTA ANTI-GIUDAICA NEL 1903 CIOE' MOLTO PRIMA DELL'AVVENTO DEL COMUNISMO

 

CITAZIONI SUI PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION
" L’unica affermazione che mi preme fare sui Protocolli è che essi concordano con ciò che sta succedendo. Essi hanno sessant’anni, e hanno concordato con la situazione del mondo fino al momento presente. Essi valgono ora."
Henry Ford
da un intervista citata nel giornale newyorkese WORLD, 17 feb. 1921.

"Personalmente, sono più che mai incline a credere che i Protocolli dei Saggi Anziani di Sion siano genuini. Senza di essi non vedo come si potrebbe spiegare cose che stanno avvenendo oggi. Più che mai io penso che gli ebrei siano alla base di tutti i nostri guai."
Nesta Webster
da una lettera scritta il 4 maggio 1934 ad Arthur Goadby, pubblicata nel testo di Robert
E.Edmondson
I TESTIFY (Io attesto), pag.129.

"Se non avete mai letto i Protocolli, non sapete niente riguardo la questione giudaica."
Henry Hamilton Beamish
in uno scritto mandato al New York Hippodrome il 30 ott. 1937, da THE EFFECTIVE JUDAISM
(il giudaismo effettivo).

"Sono stato a lungo famigliare con i contenuti dei Protocolli, invero molti anni prima che essi venissero pubblicati dalla stampa cristiana. I Protocolli degli Anziani di Sion erano da un punto di vista fattuale non gli originali Protocolli, ma un compresso estratto degli stessi. Dei 70 Anziani di Sion, sulla materia delle origini e dell’esistenza degli originali Protocolli, vi sono solo dieci uomini
nel mondo intero che sanno.
Io ho partecipato con il Dr.Herzl al primo Congresso Sionista che si tenne a Basilea nel 1897. Herzl era la figura più prominente al Congresso Mondiale Ebraico. Herzl previde, vent’anni prima che ne facessimo esperienza, la rivoluzione che portò alla Grande Guerra, e ci preparò a quello che sarebbe successo. Egli previde la separazione della Turchia, con cui l ‘Inghilterra otterrà il controllo della Palestina.
Possiamo aspettarci importanti sviluppi nel mondo."

Dr.Ehrenpreis
Rabbino Capo di Svezia, 1924, da THE EFFECTIVE JUDAISM.

"In Russia nel 1929 ogni massone che non era ebreo fu ucciso assieme alla sua famiglia."
(proprio come scritto nei Protocolli dei Saggi Anziani di Sion).
Alexey Jefimow
WHO ARE THE RULERS OF RUSSIA ?
(chi comanda la Russia ?), pag. 1.

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