LIBERTA' RELIGIOSA E LEGGE DOMENICALE

EUCARESTIA E DOMENICA

Transustanziazione

In teologia, transustanziazione o transubstanziazione (lat. trans-substantiatio) è il termine indicante la conversione della sostanza del pane nella sostanza del corpo di Cristo e della sostanza del vino nella sostanza del sangue di Cristo, che avviene, durante la celebrazione eucaristica, dopo la pronuncia delle parole della consacrazione della preghiera eucaristica. Secondo il Compendio al catechismo della Chiesa cattolica, con la consacrazione si opera: « la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del Suo Sangue. Questa conversione si attua nella preghiera eucaristica, mediante l’efficacia della parola di Cristo e dell’azione dello Spirito Santo»

Il Concilio di Trento nella definizione dogmatica della XIII sessione dell’11 ottobre 1551, al capitolo IV dichiara: Secondo questa dottrina, il pane ed il vino consacrati conservano dunque solo le apparenze della materia, precedente alla preghiera eucaristica, perché nel loro intimo la forma sostanziale o principio costitutivo è cambiato perché esso è diventato, per opera della Trinità, realmente il Corpo ed il Sangue del Signore.

 

SIGNIFICATO DI EUCARISTIA  (dal gr. = ringraziare): è il sacramento che sotto le specie del pane e del vino contiene veramente, realmente, sostanzialmente il corpo e il sangue di Gesù Cristo che si offre in sacrificio e si distribuisce in cibo spirituale delle anime.
 Cosa dice la Bibbia sulla morte di Cristo, avviene tutti i giorni con la messa eucaristica oppure Cristo è morto una volta sola per sempre?
 <<Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza>> Ebrei 9: 27,28.

  

L’offerta per il peccato di Cristo è valida una volta per sempre. Gesù la sera prima di essere crocifisso invitò i discepoli a consumare la Santa Cena per ricordare il Suo sacrificio, il Suo amore e la Sua morte per i nostri peccati. <<fate questo memoria di me>>, disse Gesù. La Sua presenza è SIMBOLICA.

«L’eucaristia — secondo i cattolici — è al centro della vita ecclesiale, si ribadisce, ma questa centralità è come ingessata nella centralità, della chiesa di Roma. Le chiese nate dalla Riforma, non hanno dignità di chiese e dunque la Cena del Signore che esse celebrano non è valida perché i loro ministri non partecipano alla successione apostolica, e di conseguenza i fedeli cattolici sono invitati ad astenersi dal partecipare alla comunione distribuita nelle loro celebrazioni (30) perché una tale azione finirebbe col ritardare il cammino verso la piena unità visibile (30,44). Soltanto i vescovi e i sacerdoti che presiedono in persona Christi…>>Visite al SS. Sacramento ed a Maria Santissima, Introduzione: Opere ascetiche, Avellino 2000, p. 295.

I cattolici vietano ai fedeli cattolici di partecipare alla Santa Cena delle altre confessioni, una cerimonia lasciata da Cristo la vera Autorità Celeste.

P. Smith (A Short History of Christian Theophagy, Chicago e Londra 1922), dopo aver largamente studiati i casi di assorbimento di una bevanda sacra o di un pasto religioso, ha concluso all’idea, molto diffusa in antico, di una vera e propria “teofagia”. Questo concetto non era spento presso gli iniziati di Eleusia.
Teofagia: Consumazione della carne di una vittima sacrificale offerta alla divinità e identificata con essa.
 
A. Loisy (Les mystères païens et le mystère chrétien, ivi 1919) invece ritenne di poter indicare nei misteri eleusini, nell’omofagia dionisica, nel convito di Attis e Cibele, e nella cena di Mithra, le più profonde analogie con il banchetto cristiano.
Misteri Eleusini: riti e feste in onore di Demetra e di Persefone, che si celebravano in Eleusi.
 M. Goguel (L’Eucharistie des origines à Justin Martyr, Parigi 1910, pp. 187-88) insistette sullo stesso concetto di un influsso spontaneo dei misteri pagani .
W. Heitmüller (Taufe und Abendmahl bei Paulus. Darstellung und religiose Beleuchtung, Gottinga 1903, pp. 37-52) ha voluto dimostrare, con una specie di metodo psicologico, che l’umanità ha sempre desiderato di unirsi a Dio, specialmente attraverso un convito sacro. A sostegno della sua tesi ha recato l’esempio del cannibalismo di alcune tribù messicane, che mangiavano i prigionieri di guerra ritenendoli identificati con il dio Tetzcatlipoca, della cena teofagica in uso presso i medesimi popoli in occasione del solstizio d’inverno, dell’omofagia dionisiaca, della manducazione del cammello presso gli antichi beduini della penisola del Sinai, ecc.
Gli studiosi sembrano dire che questa pratica [mangiare l’ostia dove i prelati cattolici asseriscono vi è Gesù fisicamente], è pagana e in uso tra i cannibali.
Eucarestia e la domenica

 

eucarestia_1.bmpQuesta peculiare efficacia nel promuovere la comunione, che è propria dell’Eucaristia, è uno dei motivi dell’importanza della Messa domenicale. Su di essa e sulle altre ragioni che la rendono fondamentale per la vita della Chiesa e dei singoli fedeli mi sono soffermato nella Lettera apostolica circa la santificazione della domenica Dies Domini,86 ricordando, tra l’altro, che per i fedeli partecipare alla Messa è un obbligo, a meno che non abbiano un impedimento grave, sicché ai Pastori s’impone il corrispettivo dovere di offrire a tutti l’effettiva possibilità di soddisfare al precetto.87 Più recentemente, nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte, nel tracciare il cammino pastorale della Chiesa all’inizio del terzo millennio, ho voluto dare particolare rilievo all’Eucaristia domenicale, sottolineandone l’efficacia creativa di comunione: « Essa – scrivevo – è il luogo privilegiato dove la comunione è costantemente annunciata e coltivata. Proprio attraverso la partecipazione eucaristica, il giorno del Signore diventa anche il giorno della Chiesa, che può svolgere così in modo efficace il suo ruolo di sacramento di unità ».

 

La Chiesa Cattolica presenta la Domenica come giorno di riposo biblico, ma cosa dice la Parola di Dio?

<<Perché avevano rigettato i miei precetti, non avevano camminato secondo le mie leggi e avevano profanato i miei sabati, poiché il loro cuore andava dietro ai loro idoli. Ma l’occhio mio li guardò con misericordia e non li distrussi, non li sterminai del tutto nel deserto, ma dissi ai loro figli nel deserto:’Non camminate secondo i precetti dei vostri padri, non osservate le loro prescrizioni, non vi contaminate mediante i loro idoli! Io sono il SIGNORE, il vostro Dio; camminate secondo le mie leggi, osservate i miei precetti e metteteli in pratica; santificate i miei sabati e siano essi un segno fra me e voi, dal quale si conosca che io sono il SIGNORE, il vostro Dio>>.
<< Se tu trattieni il piede dal violare il sabato,facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se chiami il sabato una delizia e venerabile ciò che è sacro al SIGNORE; se onori quel giorno anziché seguire le tue vie e fare i tuoi affari e discutere le tue cause,allora troverai la tua delizia nel SIGNORE; io ti farò cavalcare sulle alture del paese, ti nutrirò della eredità di Giacobbe tuo padre», poiché la bocca del SIGNORE ha parlato>> Isaia 58: 13,14.
«Infatti, come i nuovi cieli e la nuova terra che io sto per creare rimarranno stabili davanti a me», dice il SIGNORE, «così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome. Avverrà che, di novilunio in novilunio e di sabato in sabato, ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me», dice il SIGNORE>> Isaia 66: 22, 23.
Il Sabato sussisterà dopo il ritorno di Gesù Cristo.
LEGGE DOMENICALE COSTANTINO (321) E PERSECUZIONI.
La persecuzione contro gli osservatori del Sabato Biblico iniziò quando Costantino dichiarò la libertà religiosa e la fine della persecuzione della Chiesa Apostolica che divenne religione di Stato con privilegi e onori. L’editto di Milano stabilì il culto del dio solare “Sol Invictus”, la domenica al posto del Sabato biblico che fu messo da parte; il giorno natale (o di nascita) del sole e del dio Mitra divenne anche il giorno della nascita di Gesù. Costantino, con il beneplacido dei vescovi cattolici, unificò il culto pagano con quello cristiano.
Dal momento che la domenica fu decretata con una legge dello Stato, la Chiesa cristiana cattolica, divenuta religione di Stato, ebbe il potere di perseguitare tutti quelli che osservavano il Sabato e non accettavano le dottrine pagano-cristiani. Iniziò così sin dai primi secoli la feroce persecuzione dei veri cristiani fino alla Riforna di Lutero che inasprì la macchina dell’inquisizione cessata solo con la Rivoluzione Francese.
L’Inquisizione Spagnola fu la più crudele delle persecuzioni, era volta a liberare il paese dai cosiddetti Cristiani Giudaici. Questi venivano chiamati Marranos (o maiali). Dai termini dell’Inquisizione e dai commenti sappiamo che essi non osservavano solo il Sabbath (Sabato) ma che rinnegavano anche la Trinità.
Per leggere l’editto
http://dr.casanatense.it/drview.html#action=jumpin;idbib=398;idpiece=-1;imageNumber=1imagesCAUYAR7C.jpg

L’Editto della Fede mostra come identificare gli eretici. Anche Ebrei e Musulmani partecipavano a questa persecuzione, ma la persecuzione non era diretta a loro, ma alla Chiesa che loro chiamavano Sabbatati o Insabbatati o Insabathi. L’editto di Alfonso, re di Aragona etc., che espelle i Valdesi o Insabbatati dalla Spagna, si trova a pagina 20 del saggio La Distribuzione Generale delle Chiese che osservano il Sabbath (Sabato). Lo svolgimento delle Crociate Albigesi del tredicesimo secolo è sottolineato nel saggio La Distribuzione Generale delle Chiese che osservano il Sabbath [122].
Poitiers, fratello del re Luigi IX, permise la formazione della Inquisizione (Brehier C. E. Vol XII, Raymond VII, ibid.). In questo modo la protezione promessa agli Albigesi o Valdesi, di mantenere l’osservanza del Sabbath, fu rimossa con forza. Ogni cavaliere vagabondo e opportunista d’Europa, fu incoraggiato a mettersi in viaggio per Tolosa e la Francia del sud. Il distretto fu attaccato da ogni lato e quando non si riuscì a convincere gli alleati a fare altrettanto, questi ultimi soffrirono pene e tormenti. L’oggetto principale della crociata era quello di approvare l’Inquisizione in Francia, nel Sud e in Spagna per esterminare i Sabbatati. Avendo rimosso efficacemente l’unico signore in supremazia, la fede degli Unitari e Sabbatati fu perseguitata fino a virtuale estinsione, o in apostasia. Questa gente non aveva commesso nessun reato. Erano di vantaggio al loro Signore e virtuosi verso Dio. Solo per questa ragione furono perseguitati e esterminati. Il concilio di Tolosa del 1229 pubblicò dei canoni contro i Sabbatati. 

I gruppi senza dubbio osservavano il Sabbath. Il desiderio della Chiesa Cattolica Romana di celare questo fatto ha portato ad alcune polemiche riguardanti l’origine linguistica del nome Sabbatati.
L’intera crociata Albigese fu rivolta contro entrambi gli elementi ( Sabato e antitrinitarismo) da Roma nel tredicesimo secolo.
imagesCAV1R4R5.jpgGli Albigesi trovarono protezione nel sud della Francia sotto Raymond Conte di Tolosa. I Vallenses (Valdesi) o Sabbatati (osservatori del Sabato) erano più numerosi e più
diffusi, e si estendevano fino in Spagna. Possiamo ricostruire le dottrine dei Vallenses dal gruppo spagnolo di Sabbatati a causa dell’intensa persecuzione che subirono. Il termine Sabbatharier sembra essere un costrutto che significa gli Osservanti Ariani del Sabbath. Il trattato scritto contro di loro nel 1180 da Bernard di Fontcaude riprese il nome Vallenses nel titolo che è Adversus Vallenses et Arianos. Erano sabbatisti e non Trinitari. Quest’opera del 1180 sembra essere scomparsa durante questo secolo ma l’opera Liber Contra Vallenses scritta nel 1190 da Bernard di Fontcaude è ancora esistente. L’Arianesimo, che secondo i Cattolici vede presumibilmente lo Spirito Santo come una creazione del figlio, è visto come una stessa eresia dai Cattolici che sembra abbiano anche inventato la dottrina della creazione dello Spirito dal figlio poiché non c’è una registrazione effettiva di questo punto di vista nei testi attribuiti a Arius (vedi anche i saggi Arianesimo e Semi-Arianesimo [167] e Socinianesimo, Arianesimo e Unitarismo [185]. Alla costituzione di una zona d’Inquisizione seguiva una procedura di Editti. Dopo aver pubblicato un Editto di Grazia, che solitamente durava trenta o quaranta giorni, per incoraggiare gli eretici a farsi avanti e confessare (Roth, p. 75), l’Inquisizione purificava la zona. Ciò dava inizio ad un processo di incriminazione. La fase successiva comprendeva la pubblicazione periodica di un Editto della Fede che aiutava ad identificare i tipi o gli indizi di eresie che dovevano essere denunciati. Poi l’ordine Confessionale applicava questa malvagità. E’ evidente dall’Editto che l’eresia era penetrata nella chiesa stessa poiché le parole pronunciate durante l’Eucarestia erano identificate specificatamente come un indice di eresia nell’Editto. Anche la Croce o il Segno della Croce non erano usati dai Sabbatati. Da un esame dell’Editto sembra che il gruppo negasse le dottrine del Paradiso e dell’Inferno. Osservavano il Sabbath dal tramonto di venerdì al tramonto del sabato non lavorando durante il Sabbath. Celebravano la Festa del Pane Azzimo e la Pasqua ebraica con erbe amare. Digiunavano per la Redenzione (Roth,pp.77 e seguenti). Le idee generali ed i riti degli Ebrei erano inclusi nella lista come dimostrato nell’Editto, cosi che gli ordini erano gestiti insieme rendendo difficile identificare esattamente le distinzioni tra di essi. L’Editto comprende nella maggior parte, superstizioni attribuite alle sette (es. p. 78). Rinnegavano la Mariolatria e la dottrina della Transustanziazione. (p. 78). I beni degli eretici venivano confiscati e ciò aiutò senza dubbio lo zelo degli Inquisitori.
“Finora quelli che hanno annunciato la verità del Messaggio del Terzo Angelo sono stati considerati allarmisti. Le loro predizioni sull’intolleranza religiosa, che si sarebbe manifestata negli Stati Uniti (e nel mondo) quando la chiesa e lo Stato si sarebbero uniti per perseguitare che osservava i Comandamenti di Dio, sono state definite vane e assurde… Ma quando il problema dell’imposizione della Domenica sarà seriamente agitato; quando si avvicina all’evento messo in dubbio e considerato impossibile, il Messaggio del Terzo angelo produrrà un effetto che non avrebbe potuto avere in precedenza… I peccati di Babilonia saranno denunciati… I fedeli allora saranno minacciati…Le stesse prove furono conosciute dagli uomini di Dio nei secoli passati. Wycliff, Huss, Lutero, Tyndale, Baxer, Wesley chiedevano che ogni dottrina fosse sottoposta al vaglio della Bibbia … le persecuzioni infierirono contro questi uomini con violenza inaudita, ma essi non cessarono di predicare la Verità… Ogni nuova Verità adatta al suo tempo si è fatta strada in mezzo all’odio e all’opposizione…” GC 607,608.
Come Costantino anche oggi una Legge domenicale imposta dallo Stato provocherà la persecuzione per tutti quelli che rigettano la domenica come riposo e continuano ad osservare il Sabato perchè la Bibbia dice <<lavora sei giorni… ma il settimo giorno, il sabato è giorno di riposo…>> (Esodo 20:8).
Nel 1991 il Concilio Mondiale delle Chiese portò a termine la sua convenzione in Canberra, Australia. I rappresentanti della chiesa Avventista furono presenti, e la citazione seguente è una notizia che fu portata al popolo Avventista: “E potremmo continuare, se lo spazio lo permette, a menzionare l’accentuazione… del CMI sullo Spirito Santo e l’Eucaristia. Tutte queste enfasi si adattano nell’ambito dei messaggi dei tre angeli.” Adventist Review, 2 Maggio di 1991, p. 10.
Da quando, questa eresia cattolica dell’eucaristia, che portò alla morte milioni di cristiani protestanti durante l’era di tenebre, quando essi respinsero di accettare questo falso insegnamento, trova un posto dentro i Messaggi dei tre Angeli di Apocalisse 14? Lei non trova in nessun posto che questo sia stato insegnato nelle Scritture, molto meno nei Messaggi dei tre Angeli! L’unica maniera di trovarlo tra questi è aggiungendola, come ha fatto la Chiesa Avventista. 
Non ha nessun valore osservare il Sabato, accettando anche la domenica come giorno di riposo o di culto, si osserverebbe in questo modo un Sabato contaminato dai compromessi perchè la domenica è un giorno offerto agli idoli pagani.  Sarebbe un disonore per Dio… <<Efraim si è unito agli idoli, lascialo>> Osea 4: 17.

 

 Eucarestia ed ecumenismo
Nel considerare l’Eucaristia quale sacramento della comunione ecclesiale vi è un argomento da non tralasciare a causa della sua importanza: mi riferisco al suo rapporto con l’impegno ecumenico. Noi tutti dobbiamo ringraziare la Trinità Santissima perché, in questi ultimi decenni, molti fedeli in ogni parte del mondo sono stati toccati dal desiderio ardente dell’unità fra tutti i cristiani. Il Concilio Vaticano II, all’inizio del Decreto sull’ecumenismo, riconosce in ciò uno speciale dono di Dio.89 È stata una grazia efficace che ha messo in cammino per la via ecumenica sia noi, figli della Chiesa cattolica, sia i nostri fratelli delle altre Chiese e Comunità ecclesiali.
L’aspirazione verso la meta dell’unità ci sospinge a volgere lo sguardo all’Eucaristia, la quale è il supremo Sacramento dell’unità del Popolo di Dio, essendone l’adeguata espressione e l’insuperabile sorgente.90 Nella celebrazione del Sacrificio eucaristico la Chiesa eleva la sua supplica a Dio Padre di misericordia, perché doni ai suoi figli la pienezza dello Spirito Santo così che diventino in Cristo un solo corpo e un solo spirito.91 Nel presentare questa preghiera al Padre della luce, da cui discende « ogni buon regalo e ogni dono perfetto » (Gc 1,17), la Chiesa crede nella sua efficacia, poiché prega in unione con Cristo capo e sposo, il quale fa sua la supplica della sposa unendola a quella del suo sacrificio redentore.
44. Proprio perché l’unità della Chiesa, che l’Eucaristia realizza mediante il sacrificio e la comunione al corpo e al sangue del Signore, ha l’inderogabile esigenza della completa comunione nei vincoli della professione di fede, dei Sacramenti e del governo ecclesiastico, non è possibile concelebrare la stessa liturgia eucaristica fino a che non sia ristabilita l’integrità di tali vincoli. … La fedele osservanza dell’insieme delle norme stabilite in questa materia99 è manifestazione e, al contempo, garanzia di amore sia verso Gesù Cristo nel santissimo Sacramento, sia verso i fratelli di altra confessione cristiana, ai quali è dovuta la testimonianza della verità, come anche verso la stessa causa della promozione dell’unità.
La via che la Chiesa percorre in questi primi anni del terzo millennio è anche via di rinnovato impegno ecumenico. Gli ultimi decenni del secondo millennio, culminati nel Grande Giubileo, ci hanno sospinto in tale direzione, sollecitando tutti i battezzati a corrispondere alla preghiera di Gesù « ut unum sint » (Gv 17,11). È una via lunga, irta di ostacoli che superano la capacità umana; ma abbiamo l’Eucaristia e davanti ad essa possiamo sentire in fondo al cuore, come rivolte a noi, le stesse parole che udì il profeta Elia: « Su mangia, perché è troppo lungo per te il cammino » (1 Re 19,7). Il tesoro eucaristico, che il Signore ha messo a nostra disposizione, ci stimola verso il traguardo della sua piena condivisione con tutti i fratelli, ai quali ci unisce il comune Battesimo. Per non disperdere tale tesoro, occorre però rispettare le esigenze derivanti dal suo essere Sacramento della comunione nella fede e nella successione apostolica.
Dando all’Eucaristia tutto il rilievo che essa merita, e badando con ogni premura a non attenuarne alcuna dimensione o esigenza, ci dimostriamo veramente consapevoli della grandezza di questo dono. Ci invita a questo una tradizione ininterrotta, che fin dai primi secoli ha visto la comunità cristiana vigile nella custodia di questo « tesoro ». Sospinta dall’amore, la Chiesa si preoccupa di trasmettere alle successive generazioni cristiane, senza perderne alcun frammento, la fede e la dottrina sul Mistero eucaristico. Non c’è pericolo di esagerare nella cura di questo Mistero, perché « in questo Sacramento si riassume tutto il mistero della nostra salvezza ».104
In una nota redatta il 22 aprile, il dipartimento di teologia dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi), di cui è coordinatore il pastore Massimo Aprile… Il documento rileva che «la cosa più preoccupante per chi ha a cuore il cammino ecumenico delle chiese è l’affermazione che, senza questa teologia che collega l’eucarestia al sacramento, al sacrificio e al ministero sacerdotale ordinato, non ci potrà mai essere comunione del pane e del vino con gli altri cristiani. La conclusione logica è che dunque questo potrà accadere solo quando saremo divenuti tutti cattolici romani».
http://xoomer.virgilio.it/ikthys/encic.euc.-evang.htm
L’eucarestia e Maria
“Lasciate, miei carissimi fratelli e sorelle, che io renda con intimo trasporto, in compagnia e a conforto della vostra fede, la mia testimonianza di fede nella Santissima Eucaristia. « Ave, verum corpus natum de Maria Virgine, / vere passum, immolatum, in cruce pro homine! ». Qui c’è il tesoro della Chiesa, il cuore del mondo, il pegno del traguardo a cui ciascun uomo, anche inconsapevolmente, anela… Se vogliamo riscoprire in tutta la sua ricchezza il rapporto intimo che lega Chiesa ed Eucaristia, non possiamo dimenticare Maria, Madre e modello della Chiesa. Nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, additando la Vergine Santissima come Maestra nella contemplazione del volto di Cristo, ho inserito tra i misteri della luce anche l’istituzione dell’Eucaristia.102 In effetti, Maria ci può guidare verso questo Santissimo Sacramento, perché ha con esso una relazione profonda.
Mettiamoci, miei carissimi fratelli e sorelle, alla scuola dei Santi, grandi interpreti della vera pietà eucaristica. In loro la teologia dell’Eucaristia acquista tutto lo splendore del vissuto, ci « contagia » e, per così dire, ci « riscalda ». Mettiamoci soprattutto in ascolto di Maria Santissima, nella quale il Mistero eucaristico appare, più che in ogni altro, come mistero di luce. Guardando a lei conosciamo la forza trasformante che l’Eucaristia possiede. In lei vediamo il mondo rinnovato nell’amore. Contemplandola assunta in Cielo in anima e corpo, vediamo uno squarcio dei « cieli nuovi » e della « terra nuova » che si apriranno ai nostri occhi con la seconda venuta di Cristo. Di essi l’Eucaristia costituisce qui in terra il pegno e, in qualche modo, l’anticipazione: « Veni, Domine Iesu! » (Ap 22,20)”.

 

 

COSA DICE LA BIBBIA SU MARIA?

 

 

 

<< E uno gli disse: <<Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti>>. Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre» Matteo 12: 47-50.

 

La chiesa cattolica insegna a invocare la madre di Gesù con le parole : “Ti saluto, o Maria, piena di grazia”, favorendo così l’equivoco che Maria sia dispensatrice di grazie.

 

Viceversa, l’angelo che annunziò a Maria la nascita di Gesù, le aveva detto: <<E l’angelo, entrato da lei, disse: Salve, o favorita dalla grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta tra tutte le donne>> Luca 1: 28.

 

A causa del peccato di Adamo, tutta l’umanità, inclusa Maria, nasce spiritualmente morta.

 

La Scrittura dipinge chiaramente la condizione morale dell’umanità: “…com’è scritto: «Non c’è nessun giusto, neppure uno. Non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio” (Romani 3:10,11).

 

 

Maria esclama: L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore” (Lu. 1:46,47). Dio è chiamato “Salvatore”, perché salva il Suo popolo dai loro peccati. Anche la madre del Signore aveva bisogno di un Salvatore.

 

 

 

“Il titolo di “mediatrice” non venne che molto tardi in uso nei documenti della Chiesa; fu raramente adoperato; è difficile ad essere esattamente interpretato; sembra in contraddizione con il testo biblico che chiama Cristo il solo mediatore“. Cardinale Paul Emile Léger

<< Infatti, c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo>> I° Timoteo 2: 5,6.

Show More

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »