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EBOLA

EPIDEMIA EBOLA POTREBBE DIVENTARE GLOBALE

ebola
Intervista al Dottor Sanjay Gupta, capo corrispondente medico della CNN, circa la recente epidemia di Ebola.

Dottor Gupta, come è stato possibile fermare Ebola in passato? Perché questa volta sembra essere diverso?

ebolaPrincipalmente perchè Ebola uccide così rapidamente e la gente dei remoti villaggi, dove si sviluppava di solito non si spostava molto, così l’epidemia si esauriva per mancanza di persone da cotagiare. È un concetto terribile ma è quello che accadeva.

Ora, in Guinea, sta colpendo un gruppo di persone più mobile con strade che collegano i villaggi più piccoli con la capitale Conakry, dove avvengono spostamenti frequenti avanti e indietro, penso che questo certamente contribuisca alla propagazione dell’epidemia. Ma sembra ci sia anche una certa diffidenza ad intervenire da parte degli stessi operatori sanitari alimentata dal fatto che non esiste nessun buon anti-virale o vaccino, e gli operatori sanitari non sono in grado di fornire ai pazienti alcuna panacea, bisogno che gli operatori sanitari intervengano per dare istruzioni alle persone colpite dalla malattia a cui al al momento non arrivano le giuste informazioni. Inoltre c’è anche il fatto che l’epidemia è partita quasi simultaneamente da diversi punti, mentre di solito ci si poteva concentrare in un solo punto di origine.

Come faremo a controllarne la diffusione? Come faremo a tenere sotto controllo le persone che hanno Ebola? Come dici tu, ci sono strade, ma ci sono anche treni ed aerei. Le persone possono salire sui voli dalla Liberia e dalla Sierra Leone. Come si fa a gestire tutto questo?

Beh, penso che sia inevitabile che ad un certo punto  sentiremo parlare di casi di Ebola in paesi dell’emisfero occidentale. Avendo visto come funziona l’epidemia, non riesco a immaginare che questo non accada,. Tenete presente che l’incubazione della malattia può durare fino a 21 giorni, e che, nel frattempo, si può viaggiare in tutto il mondo.

Ma penso che, paesi come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, nei quali sono in corso discussioni di alto livello al momento su questo argomento, sono in una posizione molto migliore per essere in grado di controllare questa epidemia. Prima di tutto, si possono isolare I pazienti abbastanza rapidamente e somministrare liquidi e fattori di coagulazione del sangue per fornire quella che si chiama una terapia di support, prevenendo così che le persone infette diventino fonte di nuove epidemie.

Comunque penso che stia per accadere: vedremo alcuni casi di Ebola diffondersi in tutto il mondo, ma non penso che avremo una serie di mini epidemie.

'Sparare a vista' ordini impartiti per contenere l'epidemia di Ebola

Ebola(NaturalNews) Panico cresce dall'attuale epidemia di Ebola, che ha iniziato in Africa e continua a devastare le decine e decine di persone sul continente, le autorità stanno diventando sempre più risolute nel prevenire la sua diffusione, anche adottando misure estreme che coinvolgono la forza armata.
Come riportato da Sky News, le forze armate della Liberia abbiano ricevute ordini dal governo per sparare a persone che cercano di attraversare illegalmente dal confine della vicina Sierra Leone, che era chiuso per arginare la diffusione della malattia... continua

 

Diffusione di Ebola al 20 agosto: California, nuovo Messico, Germania, Austria, India, Myamar e più. La Liberia sigilla 75.000 persone senza documenti, senza cibo, dentro o fuori

Il Ebola Virus si sta diffondendo molto rapidamente. Casi attualmente si ritiene che esistono in:

Sacramento, CA  http://www.news10.NET/Story/News/local/2014/08/19/Kaiser-Ebola-patient/14316293/
Albuquerque, nuovo Messico http://www.Kob.com/article/Stories/S3535038.shtml#.U_FuCmNrNc8
Berlino, Germania  http://Web.de/Magazine/Gesundheit/krankheiten/Ebola/19225408-Ebola-Suspicion-Berlin.html#.A1000145
Austria http://www.thelocal.at/20140817/Ebola-Scare-Hits-Tyrol-when-Body-found
India http://timesofindia.indiatimes.com/City/Delhi/3-Ebola-Suspects-at-Ram-Manohar-Lohia-Hospital/articleshow/40325158.CMS
Yangbon, Myanmar https://www.facebook.com/Photo.php?v=757703144275514&fref=NF
Canada
http://hisz.RSOE.hu/alertmap/site/index.php?pageid=event_summary&edis_code=BH-20140809-44853-Can
Serbia 
http://hisz.RSOE.hu/alertmap/site/index.php?pageid=event_summary&edis_code=BH-20140814-44919-SCG

In Liberia, il governo ha sigillato una zona appena fuori la città di Capitol di Monrovia. Un luogo chiamato West Point, una baraccopoli con circa 75.000 persone, è ora in quarantena con nessuno permesso di entrare o uscire. Né medici. Né spedizioni di cibo.

75.000 persone moriranno di Ebola o di fame   http://News.peacefmonline.com/pages/News/201408/211425.php

California: Possibile Ebola in Sacramento  http://sanfrancisco.cbslocal.com/2014/08/19/patient-may-have-ebola-virus-symptoms-at-a-Kaiser-Hospital-in-Northern-California-CDC-Africa-hemorrhagic-Fever-South-Sacramento/

Sei pronto a sopravvivere se il governo ti sigilla fuori la città? Ecco come prepararti proprio ora:

http://preventebola.com/public/index.php/how-to-Protect-Yourself/2-how-to-prepare-Now-to-Protect-Yourself

Liberia impone il coprifuoco ' per prevenire la diffusione di Ebola'

http://www.ITV.com/News/Update/2014-08-19/Liberia-imposes-Curfew-to-Prevent-The-Spread-of-Ebola/

Fonte:http://investmentwatchblog.com/august-20-ebola-spread-california-new-mexico-germany-austria-india-myanmar-and-more-liberia-seals-in-75000-no-docs-no-food-in-or-out/

Ebola: cosa sta accadendo? Dove vogliono portarci?

Gli organismi internazionali lanciano l’allarme Ebola dichiarandone l’emergenza mondiale ed allo stesso tempo affermano che l’epidemia è stata sottovalutata e bloccano così gli atleti africani dei “Giochi della Gioventù” per timore di contagi.
E perché allora permettono i continui flussi migratori ed i relativi sbarchi di clandestini? Dove vogliono portarci?

Ebola_Europa_OMS

Ebola, allarme Oms: “Sottovalutata la diffusione del virus. L’epidemia durerà ancora” 

E’ salito ad almeno 1.145 morti il bilancio – del tutto provvisorio – dell’epidemia di Ebola che dall’inizio dell’anno imperversando in Sierra Leone, Liberia, Guinea e in Nigeria. Questo l’ultimo bollettino fornito dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms), che pero’ precisa: l bilancio delle vittime e’ aggiornato al 13 agosto e che rispetto al precedente, fermo all’11, si sono avute altri 76 morti. Nello stesso periodo si sono registrati altri 152 casi di febbre emorraggica, che portano il totale dei contagiati da ebola a quota 2.127. Intanto, il presidente di Medici senza frontiere (Msf) Joanne Liu, ha detto che ci vorranno “sei mesi” per mettere sotto controllo l’epidemia di Ebola, che “si sta aggravando e avanzando piu’ velocemente della nostra risposta”. Il Comitato olimpico internazionale, invece, in accordo con il Comitato organizzatore dei Giochi, ha deciso che gli atleti provenienti dai Paesi dell’Africa occidentale colpiti dal virus dovranno rinunciare ai Giochi olimpici della Gioventu’. Fonte

Focolaio di Ebola potrebbe già essere incontrollabile; Monsanto investe in casa farmaceutica per trattamento farmacologico di Ebola quando si diffonda la pandemia.
Ebola

Giovedì 31 luglio 2014 Un'epidemia mortale globale di Ebola è in corso ed ha varcato i confini nazionali. Una vittima infettata della terribile malattia ha volato sui voli internazionali, vomito a bordo ed esponendo centinaia di persone al virus mortale che può essere trasmesso attraverso particelle aerotrasportate. Ebola ha un periodo d’incubazione di 8-10 giorni, significa che migliaia di persone ora possono portare e diffondere in tutte le città del mondo, senza nemmeno saperlo.
I passeggeri in Hong Kong e Regno Unito hanno già mostrato i sintomi della malattia e sono in fase di test, riporta USA Today. (2) Il Corpo di Pace ha evacuato suoi volontari dalla regione dopo che due sono stati esposti a Ebola. (3)
"Esperto sostiene che il panico sulla morte dell'uomo americano in Nigeria è ' giustificato'" riferisce il Daily Mail. (1)", ha avvertito che la diffusione dell'Ebola potrebbe diventare una pandemia globale."

Ebola è la cosa più vicina a infezioni di zombie nella vita reale

Con tante scuse a quelle vittime che hanno sofferto il fato orribile di Ebola, io sto offrendo qui una descrizione accurata, dal punto di vista medico come un avvertimento a tutti gli altri. Mi creda quando dico che non si desidera contrarre Ebola. Attenzione: Linguaggio grafico qui sotto.
Ebola è una malattia raccapricciante che induce le cellule del corpo all’auto-distruzione, con conseguente emorragia massiccia, interna ed esterna. Nelle sue ultime fasi, Ebola può causare alla vittima di sperimentare convulsioni, vomito e sanguinamento da occhi e orecchie durante le convulsioni, lancio di sangue in tutta la stanza e su qualcuno in piedi vicino, quindi può infettare anche le persone. Questo raccapricciante finale è la ragione che Ebola si diffonde in modo efficace. Il virus "weaponizes" nel sangue, provoca la vittima a gettarsi su tutti gli altri quasi come si vede raffigurato in certi film d’orrore di zombi.
"I sintomi emorragici iniziano 4-5 giorni dopo l'inizio, che comprende la congiuntivite emorragica, faringite, sanguinamento delle gengive, ulcerazione orale/labbro, ematemesi, melena, ematuria, epistassi e sanguinamento vaginale" segnala la scheda di Pathogen Safety Data Sheet dal Public Health Agency of Canada. (8) La stessa pubblicazione spiega anche, "Non c’è nessun trattamento antivirale conosciuto disponibili per le infezioni umane."
Legga ancora una volta: non c’è NESSUN TRATTAMENTO CONOSCIUTO per le infezioni umane.
Medico ricercatore di Ebola, Sierra Leone ieri è morto tragicamente per un'infezione di Ebola. Anche se ben addestrato in malattie infettive, ha sottovalutato la capacità di questo killer insidioso che salta da persona a persona. Circa la metà di quelli infettati con Ebola sono morti, rendendola una delle malattie più mortali notoriamente alla scienza medica moderna. E il personale medico nel mondo ancora non esercita sufficienti precauzioni quando ci s’interfaccia con pazienti infetti.

Monsanto e il Dipartimento della Difesa aiuta la società Pharma con un fondo che potrebbe guadagnare miliardi dal trattamento di Ebola

Ci sono alcuni farmaci sperimentali in fase di sviluppo di aziende farmaceutiche che mostrano qualche promessa, ma nulla è ancora in commercio. (9)

Uno sviluppo interessante vale la pena indagare ulteriormente è che TEKMIRA Pharmaceuticals, un’azienda operante su un farmaco anti-Ebola, ha appena ricevuto un'infusione di 1,5 milioni di dollari da nientemeno che Monsanto. Clicca qui per leggere il comunicato stampa, che recita "Tekmira Pharmaceuticals Corporation è una società biofarmaceutica incentrata sulla promozione di nuove terapie RNAi, fornendo la sua tecnologia leader di lipidi delle nanoparticelle (LNP) che consegna ai partner farmaceutici".
I soldi del Monsanto sono riferiti legati alla società di sviluppare RNAi tecnologia utilizzata in agricoltura. L'affare è valutato fino a 86,2 milioni di dollari, secondo il WSJ. (11)
Un altro comunicato stampa su Tekmira rivela un contratto di 140.000 dollari con l’esercito degli Stati Uniti per i farmaci del trattamento Ebola:
TKM-Ebola, un anti-Ebola virus RNAi terapeutica, è stato sviluppato nell'ambito di un contratto di 140 milioni di dollari con il Department of Defense's Medical Countermeasure Systems BioDefense Therapeutics (MCS-BDTX) Joint Product Management Office statunitense.
Ulteriore collaborazione Tekmira sono elencati in questa pagina web Tekmira.
Non per richiamare qualsiasi accusa di collusione o cospirazione qui, ma un sacco di persone sta sollevando le sopracciglia sopra il fatto che è capitato a Monsanto di infondere contanti alla società Pharma operante sulla cura dell’Ebola nel bel mezzo di un focolaio di Ebola estenuante che potrebbe creare domanda di mercato enorme per i farmaci. Il fatto che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti è anche coinvolto con tutto questo, i siti Web di notizie alternative stanno scavando duro per ulteriori collegamenti.
Purtroppo, la storia della medicina rivela che le aziende farmaceutiche, il CDC e l'OMS hanno ripetutamente suonato la gravità delle epidemie al fine di promuovere le vendite dei farmaci per il trattamento terapeutico. Non sto dicendo che questa epidemia non è molto reale e molto preoccupante, naturalmente. È reale. Ma devono sempre essere sospettosi quando profitti inattesi capita di fila per alcune società a seguito di focolai di malattie infettive globali. Produttori del vaccino, ricordi, hanno fatto i miliardi con lo spavento della falsa influenza suina e decine di milioni di dollari in stoccate contro influenza suina, vaccini che in seguito dovette essere distrutta dai governi che in preda al panico li acquistati.  

I viaggi aerei hanno condannato l'umanità a una pandemia?

Il viaggio aereo crea la "tempesta perfetta" per Ebola a devastare l'umanità. Tutto inizia con questi fatti inconfutabili di viaggi aerei:
1) tutti i passeggeri sono confinati nello stesso spazio chiuso.
2) tutti i passeggeri respirano LA STESSA ARIA.
3) Ebola può disperdersi nell'aria tramite piccolissime particelle nell'aria, e solo un singolo virus Ebola in sella su una particella di polvere è sufficiente per infettare un essere umano (vedi sotto).
4) dopo il volo, i passeggeri infetti si mescolano con migliaia di altre persone all'aeroporto, ciascuno facendo una diversa destinazione da qualche altra parte in tutto il paese o del mondo.
5) la velocità dei viaggi aerei stimola notevolmente i governi, a essere in grado di schierare squadre per la prevenzione delle malattie infettive.
Una sciagura da pandemia globale da Ebola, in altre parole, potrebbe provenire da una sola persona su un unico volo internazionale. E potrebbe fare il giro del mondo in meno di 48 ore.

Solo un organismo è sufficiente per infettare nuove moltitudini.

Quanti virus Ebola ci vuole per infettare qualcuno? E’ allarmante, come spiega l' Agenzia di Sanità Pubblica del Canada , "1-10 organismi per via aerea sono sufficienti a causare l'infezione negli esseri umani". (8)
Legga ancora una volta: ci vuole solo un organismo per via aerea (un microscopico virus a cavallo di una particella di polvere) per causare un'infezione conclamata negli esseri umani. Ecco perché il vomito di un uomo su un volo internazionale può infettare decine o centinaia di altre persone tutte in una volta.
Alcuni esperti temono che sia già accaduto. Come riporta il Daily Mail: (1)
I funzionari della sanità nigeriana stanno cercando di rintracciare 30.000 persone, ritenute a rischio di aver contratto il virus altamente contagioso, dopo la morte di Patrick Sawyer a Lagos. Si tratta come l’attore nigeriano Jim Lyke che ha suscitato indignazione, postando una foto di se stesso mentre indossava una maschera di Ebola, seduto in un sala d’attesa di prima classe all’Aeroporto mentre fuggiva dalla Liberia.
Dave Hodges del Commonsense Show riporta: (7)
Una ricerca disperata è fatta per trovare centinaia di passeggeri che hanno volato sullo stesso aereo di Sawyer. Un totale di 59 passeggeri ed equipaggio sono stimati essere stati in contatto con Sawyer e lo sforzo è stato fatto per rintracciare ogni individuo. C'è un problema inerente con questo "rintracciare". Presumibilmente, alcuni dei passeggeri sia collegati ad altri voli, che è noto per essere il caso. Diciamo che per amor di discussione di cui solo 20 persone, una stima bassa, data la natura degli aeroporti che Sawyer stava viaggiando, erano connessi ad altri voli, la diffusione del virus sarebbe rapidamente espansa oltre ogni possibilità di contenimento perché in meno di una mezza giornata, quasi mezzo milione di persone sarebbero potenzialmente esposti. Nel giro di un paio d'ore, Sawyer avrebbe infettati compagni di viaggio che avrebbe ciascuno fatto con 200 di contattare altri passeggeri e membri dell'equipaggio. Ore più tardi, questi voli sarebbero atterrati e queste persone sarebbero andati a casa degli amici, dei familiari e colleghi nei diversi continenti.
CBS News aggiunge: (4)
"I testimoni dicono che Sawyer, un impiegato di 40 anni liberiano Ministero delle finanze in rotta a una conferenza in Nigeria, ha vomitato e diarrea a bordo di almeno uno dei suoi voli con altri 50 passeggeri a bordo. Ebola può essere contratta da tracce di feci o vomito, dicono gli esperti".

Membri di una famiglia americana in quarantena in Texas

Un medico americano denominato Dr Kent Brantly ha riferito che ha contratto l’Ebola. "Brantly e i bambini di 3 e 5-anni della coppia Liberia per una programmata visita negli Stati Uniti il 20 luglio. Giorni dopo, Kent Brantly si è messo in quarantena nel reparto d’isolamento di un ospedale, dove erano stati in cura pazienti Ebola dopo essere stato positivo alla malattia", riferisce CBS News. (3)
Quella stessa storia continua a dire "Amber Brantly e i bambini sono in Abilene, Texas, sotto vigilanza con febbre per 21 giorni" che è essenzialmente una quarantena. Questo significa che la quarantena necessaria dei cittadini americani sul suolo Americano è già iniziata.
Nessuno sta ancora parlando di cosa tutto questo potrebbe significare se una grande città degli Stati Uniti mostra un focolaio d’infezioni. Il governo federale utilizzerà i militari per un'intera città in quarantena? In definitiva, si deve! E non illudiamoci: questa possibilità è già scritta sui libri per le emergenze nazionali. Una dichiarazione di Legge Marziale è tutto ciò che serve per sigillare un'intera città degli Stati Uniti a mano armata. Un altro CBS articolo di cronaca: (4)
"Se arriva in una grande città, che è il peggiore incubo di tutti," ha detto il dottor Tim Geisbert, professore di microbiologia e Immunologia presso l'Università del Texas Medical Branch, in un'intervista a CBS News. "Diventa poi più difficile da controllare. Come si fa a mettere in quarantena una grande città?".
La risposta, a proposito, è di dispiegamento delle forze armate dell'America contro i propri cittadini in uno scenario domestico di emergenza nazionale. Tutti nel governo federale già lo sanno. Solo i media principali fingono che tali piani non esistono già.

Kit di rilevazione Ebola distribuito a tutti i 50 stati degli Stati Uniti

Anche se la reazione ufficiale del governo federale a tutto questo è basso profilo, in verità il governo americano si sta rapidamente preparando per la possibilità di un'epidemia di Ebola che raggiunga il continente degli Stati Uniti.
Come riportato sopra, il dipartimento della difesa statunitense ha già un contratto di 140.000 dollari assegnato a Tekmira per i suoi farmaci trattamento di Ebola.
Inoltre, come riporta SHTFplan.com: (5)
Il dipartimento della difesa ha comunicato al Congresso che ha implementato sistemi diagnostici biologici al team della Guardia Nazionale di supporto in tutti i 50 stati, secondo un rapporto pubblicato dal Comitato per i Servizi Armati. Circa 340 unità congiunta Joint Biological Agent Identification and Diagnostic System [identificazione di agenti biologici e sistema diagnostico] (JBAIDS) finora sono state date al personale di emergenza. I sistemi sono "veloci, affidabile e [forniscono] una simultanea identificazione di specifici agenti biologici e patogeni".
Da un lato, noi potremmo tutti applaudire le azioni di preparazione del governo in tutto questo. E’ intelligente per avere distribuito sistemi diagnostici a livello nazionale, ovviamente. Ma si pone la domanda: quando il governo progetta di raccontare al pubblico tutto questo? Probabilmente mai. Non c'è nessun senso nel causare un panico quando la metà delle persone non sopravviverà comunque a un focolaio, essi figurano.

La perfetta arma biologica contro l'umanità?

http://www.naturalnews.com/046275_Ebola_victim_air_transport_continental_USA.html# Ho anche bisogno di rendere urgentemente consapevoli che Ebola è un'arma biologica "perfetta". A causa della sua capacità di sopravvivere allo stoccaggio e funzionare ancora molti giorni, settimane o anni dopo, potrebbe essere molto facilmente raccolto da vittime infette e poi conservato utilizzando nient'altro che un disidratatore di alimenti comuni.
Come spiega l'agenzia di sanità pubblica del Canada: (8)
Il virus può sopravvivere in materiale liquido o essiccato per un numero di giorni (23). Infettività è risultata essere stabile a temperatura ambiente o a 4 (C) per diversi giorni e indefinitamente stabile a -70 C.
Per tradurre questo in parole povere, ciò significa che il virus Ebola può essere:
• Memorizzato in un flacone di liquido e facilmente contrabbandati attraverso i confini internazionali.
• Disidratato e conservato in uno stato essiccato, quindi di facile contrabbando.
• Congelato a temperature molto basse, dove rimane vitale a tempo indeterminato.
Una volta essiccato, contenuto o congelato, agenti patogeni di Ebola possono essere contrabbandati in paesi di destinazione con facilità ridicola. Negli Stati Uniti, ad esempio, persone possono letteralmente camminare a piedi attraverso le nostre frontiere meridionali aperti con zero sicurezza di alcun tipo.

L’apertura delle frontiere è un invito aperto al terrorismo di armi biologiche

Una volta all'interno del paese di destinazione, un terrorista di armi biologiche potrebbe infettare facilmente le persone in centri di transito pubblico come le stazioni della metropolitana, aeroporti, stazioni di autobus e così via. Purtroppo, spruzzare poche particelle di Ebola nei volti della gente è ridicolmente facile, soprattutto se il terrorista che svolge l'attività decide che è in una missione suicida e non si preoccupa di auto-esposizione [o i mandanti gli forniscono la copertura per non essere infettati].
Un'epidemia di Ebola in una grande città degli Stati Uniti minaccerebbe letteralmente la salute pubblica dell'intera nazione. Ecco perché la politica di "aprire le frontiere" nel mezzo di un'epidemia globale di Ebola è inconcepibile dal punto di vista della salute pubblica. I funzionari CDC dovrebbero strapparsi letteralmente i capelli sopra questo problema.
Pensateci: l'America è un paese dove i funzionari della sanità pubblica vanno fuori di testa e impazziscono quando due bambini acquisiscono la pertosse in una scuola pubblica nel Maryland. Ma quando decine di migliaia di persone stanno effluendo nel paese, senza limiti, con il controllo medico quasi zero nel bel mezzo di un'epidemia internazionale di Ebola, i funzionari federali non fanno quasi nulla a tutti. Se c'è un'epidemia di Ebola negli Stati Uniti, questo è molto probabilmente il modo in cui arriverà.
Le fonti per quest’articolo sono: (1) http://www.dailymail.co.uk/news/article-2710...
(2) http://www.usatoday.com/story/news/world/201...
(3) http://www.cbsnews.com/news/peace-corps-volu...
(4) http://www.cbsnews.com/news/ebola-plane-trav...
(5) http://www.shtfplan.com/headline-news/congre...
(7) http://www.thecommonsenseshow.com/2014/07/30...
(8) http://www.phac-aspc.gc.ca/lab-bio/res/psds-...
(9) http://www.scmp.com/lifestyle/technology/art...
(10) http://finance.yahoo.com/news/tekmira-receiv...
(11) http://online.wsj.com/news/articles/SB100014...
FONTE: http://www.naturalnews.com/046259_Ebola_outbreak_drug_treatments_Monsanto.html##ixzz3933cmZp3

 

E L'EUROPA?

Noi europei, più vicini all'Africa, siamo esposti maggiormente all'Ebola perché l'immigrazione galoppante è tutelata perfino dai nostri stessi governanti. Chi è la mente di tutto questo? Solo la Parola Ispirata, la Bibbia, può dare una risposta. Il mondo volge alla fine, il peccato non continuerà ancora per molto. La Quarta Bestia  la "mente diabolica" che getterà il mondo in "un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo" (Daniele 12:1), potrà così conseguire un GOLPE MONDIALE come profetizzato in un'ora o 15 gioni letterali (Apocalisse 17:12) con l'istituzione di una LEGGE MARZIALE in tutto il mondo. Dopo avere stabilito il controllo mondiale i "dieci re" o dieci Tribù d'Israele (Sionisno), daranno il potere alla Bestia o Tribù di Giuda (Apocalisse 17:13) che ha crocifisso Cristo e per questo motivo è chiamata Bestia. In essa (la quarta bestia) “E’ STATO TROVATO IL SANGUE DEI PROFETI E DEI SANTI E DI TUTTI COLORO CHE SONO STATI UCCISI SULLA TERRA” Apocalisse 18:24, al ritorno di Cristo. Una Legge Domenicale Obbligatoria negli Stati Uniti sarà il segnale per fuggire dalle città e iniziare la predicazione mondiale le MESSAGGIO DEL TERZO ANGELO (Apocalisse 14:6-12). Cristo stesso cita le parole di Daniele a proposito della fine e del Suo ritorno "[...] perché allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà" Matteo 24:21

OMS: Virus Ebola è fuori controllo. La più grande epidemia nella storia

1 agosto (16.45)                             

Od początku roku wskutek zarażenia gorączką krwotoczną zmarło 729 osób. /AFPIl capo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Margaret Chan ha riconosciuto al vertice di Conakry, che il virus Ebola in Africa occidentale è fuori controllo. Lei ha incontrato le autorità della Guinea, Liberia, Sierra Leone e l'Ivory Coast-it è proprio in questi paesi si sta diffondendo il virus pericoloso.

Dal momento che all'inizio dell'anno a seguito di febbre emorragica sono morti 729 persone.
Il capo dell'OMS ha detto che l'epidemia sta crescendo più velocemente rispetto agli sforzi di progresso per controllarla. Ha anche avvertito che l'ulteriore deterioramento della situazione potrebbe essere catastrofica. Margaret Chan ha aggiunto, tuttavia, che il virus può essere controllato e l'incontro a Conakry deve essere un punto di svolta nella lotta contro l'epidemia. La riunione è stata convocata per concordare - stimato a 100 milioni di dollari - un piano per combattere il virus, compresa la regione minacciata. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità dall'inizio dell'anno - a causa di febbre emorragica dell'infezione - 729 persone sono morte.http://fakty.interia.pl/swiat/news-who-wirus-eboli-poza-kontrola-najwieksza-epidemia-w-historii,nId,1478972

Africa: Un totale di 1.093 casi confermati di infezione

Ebola, tra i medici

Ebola.jpg                       

In questa foto (nessuna data), Kent Brandtly utilizza equipaggiamento protettivo personale. REUTERS
28/07/2014 10:26

Dopo questo sabato è morto un medico prominente in Liberia, Samuel Brisbane, questo lunedì i mezzi di comunicazioni nord americani fanno eco di una nuova infezione da questo virus. È un medico statunitense che ha lavorato per fermare il progresso di questa malattia in Liberia.

Si chiamava Kent Brantly, aveva 33 anni e stava collaborando nella lotta contro l’ebola in Liberia dall’ottobre del 2013. A quanto pare, cominciò a sentirsi male la scorsa settimana e ha deciso di adottare misure di isolamento, come espone un portavoce dell'organizzazione cristiana statunitense Samaritan’s, per il quale lavorava il medico.

Medici morti

Paura di contagio dell’ebola si diffonde tra i Medici, per lo più con notizie come quella di sabato, la morte di Brisbane in una clinica a Monrovia, Liberia. "È stato isolato in un centro di trattamento per due settimane prima di morire. Con la sua morte già sono due i medici che sono morti per questa malattia nel paese", ha detto il liberiano Vice Ministro della salute, Tolbert Nyesuah. Il medico ugandese Sam Mutooru Cheech morì il mese scorso per la stessa causa.

Brisbane ha lavorato nel centro medico John f. Kennedy di Monrovia, uno dei grandi centri di trattamento e isolamento per i pazienti di ebola in Liberia, dove un totale di 15 operatori sanitari sono morti per questo virus. Il Presidente della Liberia, Ellen Johnson Sirleaf, ha assicurato che l'epidemia di ebola nel paese è in uno stato di "emergenza nazionale" e ha trasmesso le condoglianze per la morte dei sanitari che lavoravano al servizio del loro paese.

Al fine di contenere il peggiore focolaio di questa malattia fino ad oggi, Johnson Sirleaf ha annunciato la chiusura della maggior parte dei suoi confine e ha istituito misure sanitarie per fronteggiare l'espansione del focolaio di ebola nel paese.
"Saranno chiusi tutti i confini con la Liberia, a parte i punti principali d’ingresso ",ribadisce.
"In questi punti d’ingresso saranno stabiliti test e svolte attività preventiva. Inoltre, si aggiungeranno rigorose misure preventive che devono essere osservate scrupolosamente".
In base a queste cose, saranno limitati manifestazioni, marce e campagne promozionali.

Anche la scorsa settimana è stata segnalata ai media l'infezione da ebola Sheikh Umar Khan, uno specialista nella malattia molto distinto in Sierra Leone. Attualmente egli viene curato presso una clinica di Medici Senza Frontiere, sottolinea The Telegraph britannico. Le autorità sanitarie sperano che sopravviva.

Secondo l'ultimo conteggio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'attuale epidemia di ebola in tre paesi africani (Guinea, Sierra Leone e Liberia) è quello che ha generato la maggiore mortalità registrata nella storia di questo virus. Fino al 20 luglio, l'agenzia ha registrato 1.093 casi confermati o sospetti. Di questa cifra, 660 persone sono morte.

Primo caso di morte in Nigeria

Anche se finora sono stati tre i paesi colpiti dall'epidemia (Guinea Conakry, Liberia e Sierra Leone), venerdì scorso la Nigeria ha confermato la prima morte da ebola in Lagos, la capitale del Paese è una delle città più popolata del continente africano. Si tratta di un consulente del Ministero delle Finanze in Liberia. Il governo nigeriano ha già avviato azioni alle frontiere per impedire la trasmissione di questo virus.

"Siamo fiduciosi che fermiamo la diffusione della malattia. Chiediamo che non si diffonda un messaggio di paura per non seminare il panico", ha detto in una conferenza stampa il direttore del Dipartimento di Salute, Jide Idris.

La malattia - che si trasmette per contatto diretto con sangue e fluidi corporei di persone infettata o animali - provocano gravi emorragie e può avere un tasso di mortalità del 90%.

Questa è la prima volta che s’identifica e si conferma un'epidemia di ebola in Africa Occidentale, perché fino ad ora era sempre avvenuto in Africa Centrale, in paesi come la Repubblica Democratica del Congo, Uganda, Sudan, Sud e Gabon.

Fonte: http://www.elmundo.es/salud/2014/07/28/53d6094222601d222e8b456e.html

Il virus Ebola e i “nuovi untori” pubblicato sul Manifesto del 29-4-2014

È stata recapitata ai parlamentari italiani una mail che chiede loro di «fare qualcosa contro il pericolo di contagio da virus Ebola portato nel nostro paese dagli immigrati senza pensare ai risvolti elettorali». La drammatica richiesta riprende alcuni articoli sul web che riportano la testimonianza di un anonimo «esperto dell’Esercito» che denuncia come il pericolo sia stato «pericolosamente sottostimato» in Sicilia. La mail e sembra quindi dettata da un alto rischio pandemico, legato sia alla letalità del virus scoperto in Congo negli anni Settanta sia alla sua contagiosità. Non è dato sapere, almeno per ora, chi sia l’autore di questa allarmata ed allarmante missiva, anche se alcuni parlamentari presenteranno un esposto alla polizia postale, ma certamente merita fare chiarezza su Ebola dal punto di vista storico-epidemiologico, dato il valore chiaramente politico, se non decisamente propagandistico, della richiesta. L’idea dell’untore, perché di questo stiamo parlando, infatti, ha ben radicate radici: è, per così dire, una forma archetipica del male che si trasmette nelle modalità più subdole sino a contagiare massivamente i sani da parte di una piccola ma malevola popolazione di ammalati. E, naturalmente, nell’archetipo dell’untore, la colpevolezza, cioè la deliberata volontà dell’appestato di propagare il suo morbo affinché tutti ne muoiano, è una componente fondativa del quadro d’insieme. Dai tempi dell’antica Grecia, con i suoi riti di purificazione in cui il pharmakón, il soggetto da sacrificare, veniva eliminato fisicamente o allontanato per ristabilire l’ordine cosmico violato, vedi Edipo e la peste a Tebe, chi viene scelto è sempre in qualche modo colpevole, sia direttamente sia indirettamente ma, in ogni caso, assomma su di sé la volontà maligna di assoggettare la comunità ad un destino negativo. Questa linea di condotta ricompare sempre, in forme mutate ma sostanzialmente identiche, nel corso di tutte le crisi identitarie della lunga storia europea. Cambiano, ad esempio, i capri espiatori, di volta in volta gli untori delle epidemie di peste nel Medioevo, poi le streghe dell’Inquisizione, gli zingari e gli ebrei tra le due Guerre mondiali ed oggi, appunto, i «nuovi untori», gli immigrati. Cambiano anche le malattie ovviamente, ma, al di là dell’epidemiologia, cioè della reale caratteristica infettante del morbo e della sua diffusione, anche qui si rileva un tratto comune: la patologia è sempre esotica, cioè non nasce dal luogo in cui si manifesta ma viene importata da altrove, da un altrove generico ma certamente alieno agli usi ed ai buoni costumi degli inermi infettati. La peste nera, il vaiolo, l’AIDS, ed anche l’Ebola, hanno in comune queste caratteristiche evocative, completate da un immaginario raccapricciante che la paura del diverso ingigantisce a dismisura. Il virus Ebola, ad esempio, come molti virus, è il soggetto di pellicole e romanzi in cui le vittime si zombizzano al suo contatto, i corpi si disfano, il sangue fuoriesce da ogni fessura: G. A. Romero non poteva immaginare di meglio. Per fare una piccola controprova di quanto detto basti andare in rete e leggere brevemente la voce di Wikipedia su Ebola: la metà della pagina è appunto dedicata a questi supposti aspetti horror del virus. Altra controprova rispetto agli usi igienici degli immigrati-untori: sulla pagina web in cui compare l’allarme dell’«espero dell’Esercito» i lettori puntano il dito sul fatto che gli immigrati «defecano ed urinano dappertutto», spargendo così il potenziale contagio. Conclusione: bisogna impedire ob_6111d7_skull-5-642x362che se ne vadano in giro per l’Italia e «sanificarli», come tempo fa mostrava quel video di Lampedusa in cui i migranti venivano trattati con le pompe, alla faccia del diritto alla salute che, questo sì, andrebbe applicato come impongono le regole dell’OMS. Ma qual è la realtà scientifica del virus Ebola? Esiste una concreta possibilità di contagio massivo da parte degli immigrati? La risposta è no. Per diversi motivi. Il primo è il tempo di incubazione del virus che è al massimo venti giorni. E dunque anche supponendo che esso sia stato contratto dov’è nato, cioè in alcuni specifici posti dell’Africa centrale, Congo, Sudan, nazioni del Golfo di Guinea, la patologia si rivela molto prima che il lungo viaggio verso le nostre coste abbia termine; in altre parole chi lo contrae muore molto prima di arrivare in Italia. Certo il virus si trasmette attraverso i fluidi corporei, sangue e feci inclusi e dunque nei barconi alcuni potrebbero averlo contratto lungo una catena che dai posti endemici risale da contagiato a contagiato sino a noi. Anche qui l’ipotesi che qualcuno arrivi affetto da Ebola non solo è remota, ed infatti sino ad ora non è stato rilevato nessun caso ma, anche se fosse, le condizioni igieniche minime che comunque separano i supposti untori dalla popolazione autoctona ne impedirebbero il passaggio. In conclusione, Ebola è un ottimo soggetto per la propaganda anti immigrati che innaffia con la xenofobia ed il razzismo le radici in un inconscio collettivo pieno di paure per i morbi senza nome e soprattutto senza cura. La soluzione quindi è lo speculare sulla possibilità del contagio ma nel dare agli immigrati il trattamento sanitario che cui hanno diritto così da stroncare sul nascere una trasmissione epidemiologicamente già improbabile ma che diventa impossibile se solo si rispettano la normai regole di prevenzione.

Raffaele K. Salinari
Read more:  http://www.raffaelesalinari.it/2014/il-virus-ebola-e-i-nuovi-untori-pubblicato-sul-manifesto-del-29-4-2014/#ixzz386lsKetq

L’eurodeputata di Forza Italia e candidata alle Europee 2014, Iva Zanicchi, interviene ad ‘Agorà’ su Rai 3 e esprime con veemenza le sue opinioni sull’immigrazione. “Io ho sentito un autorevole parere medico e la situazione è drammatica – afferma -. Abbiamo di nuovo malattie che avevamo debellato da tempo.
Ricordate questa parola: ebola. Sta arrivando. Sì signori, c’è il colera

 Le armi segrete di Israele


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Gli ispettori Onu, che controllano le armi chimiche della Siria, avrebbero molto più da fare se fossero inviati a controllare le armi nucleari, biologiche e chimiche (NBC) di Israele. Secondo le regole del «diritto internazionale», non possono però farlo. Israele non ha firmato il Trattato di non-proliferazione nucleare, né la Convenzione che vieta le armi biologiche, e ha firmato ma non ratificato quella che vieta le armi chimiche.
Secondo Jane's Defense Weekly, Israele - l'unica potenza nucleare in Medio Oriente - possiede da 100 a 300 testate e relativi vettori (missili balistici e da crociera e cacciabombardieri). Secondo stime Sipri, Israele ha prodotto 690-950 kg di plutonio, e continua a produrne tanto da fabbricare ogni anno 10-15 bombe tipo quella di Nagasaki. Produce anche trizio, gas radioattivo con cui si fabbricano testate neutroniche, che provocano minore contaminazione radioattiva ma più alta letalità. 
Secondo diversi rapporti internazionali, citati anche dal giornale israeliano «Haaretz», armi biologiche e chimiche vengono sviluppate all'Istituto per la ricerca biologica, situato a Ness-Ziona presso Tel Aviv. Ufficialmente fanno parte dello staff 160 scienziati e 170 tecnici, che da cinque decenni compiono ricerche di biologia, chimica, biochimica, biotecnologia, farmacologia, fisica e altre discipline scientiche. L'Istituto, insieme al Centro nucleare di Dimona, è «una delle istituzioni più segrete di Israele» sotto la giurisdizione del primo ministro. La massima segretezza copre la ricerca sulle armi biologiche: batteri e virus che, disseminati nel paese nemico, possono scatenare epidemie. Tra questi il batterio della peste bubbonica (la «morte nera» del Medioevo) e il Virus Ebola, contagioso e letale, per il quale non è disponibile alcuna terapia. 
Con la biotecnologia si possono produrre nuovi tipi di agenti patogeni verso i quali la popolazione bersaglio non è in grado di resistere, non disponendo del vaccino specifico. Vi sono anche seri indizi su ricerche per lo sviluppo di armi biologiche in grado di annientare nell'uomo il sistema immunitario. Ufficialmente l'Istituto israeliano compie ricerche su vaccini contro batteri e virus, come quelle sull'antrace finanziate dal Pentagono, ma è evidente che esse permettono di sviluppare nuovi agenti patogeni per uso bellico.
Lo stesso espediente viene usato negli Stati uniti e in altri paesi per aggirare le Convenzioni che vietano le armi biologiche e chimiche. In Israele il manto di segretezza è stato in parte squarciato dall'inchiesta compiuta, con l'aiuto di scienziati, dal giornalista olandese Karel Knip. È emerso inoltre che sostanze tossiche sviluppate dall'Istituto sono state usate dal Mossad per assassinare dirigenti palestinesi.

 Testimoninaze mediche indicano che, a Gaza e in Libano, le forze israeliane hanno usato armi di nuova concezione: lasciano intatto il corpo all'esterno ma, penetrandovi, devitalizzano i tessuti, carbonizzano il fegato e le ossa, coagulano il sangue. Ciò è possibile con la nanotecnologia, la scienza che progetta strutture microscopiche costruendole atomo per atomo. Allo sviluppo di tali armi contribuisce anche l'Italia, legata a Israele da un accordo di cooperazione militare e suo primo partner europeo nella ricerca & sviluppo. Nella Finanziaria è previsto uno stanziamento annuo di 3 milioni di euro per progetti di ricerca congiunti italo-israeliani. Come quello, contenuto nell'ultimo bando della Farnesina, su «nuovi approcci per combattere gli agenti patogeni trattamento-resistenti». Così l'Istituto israeliano per la ricerca biologica potrà rendere gli agenti patogeni ancora più resistenti.  http://www.tzetze.it/redazione/2014/07/le_armi_segrete_di_israele/index.html

La condanna statunitense dell'uso di armi chimiche non si applica a Israele

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Par Jean Shaoul

Mondialisation.ca, 25 settembre 2013

L'amministrazione Obama progetta un'azione militare contro la Siria con il pretesto infondato che il governo del presidente Bashar al-Assad ha ordinato l'uso di armi chimiche nell'attacco a un quartiere di Damasco il 21 agosto. L'amministrazione Obama ha definito l'uso di armi chimiche una "oscenità morale", per cui gli Stati Uniti hanno un "obbligo morale" di punire il paese che le usa.

Tuttavia, questo obbligo morale non è invocato contro Israele, che ha il più grande arsenale di armi chimiche, biologiche e nucleari del Medio Oriente ed è l'unico stato che non ha firmato il Trattato di non proliferazione nucleare. Come il sito web Foreign Policy ha notato lunedì [9 settembre 2013], gli Stati Uniti non solo sono a conoscenza delle armi chimiche di Israele da decenni, ma sono rimasti in silenzio su di esse.

Ma Israele non solo possiede il più grande arsenale di armi chimiche, ma le ha anche usate contro i palestinesi in Cisgiordania e Gaza, contro il Libano e Gaza durante gli attacchi militari nel 2006 e durante l'operazione Piombo Fuso contro Gaza nel 2008-2009. le prove contro Israele erano così chiare che dopo aver inizialmente negato le accuse del governo libanese, Tel Aviv è stata costretta ad ammettere che nella sua guerra del 2006 contro il Libano aveva usato munizioni al fosforo bianco, che causano ustioni chimiche.

Un protocollo alla Convenzione sulle armi convenzionali del 1980 proibisce l'uso del fosforo bianco come arma incendiaria contro le popolazioni civili o negli attacchi aerei contro le forze nemiche in aree civili.

Niente di tutto ciò ha mai suscitato una parola di condanna da Washington o dagli alleati europei di Israele, tanto meno una richiesta che Israele si liberi delle sue armi chimiche, sanzioni o una minaccia di attacco militare per difendere le vittime della potenza militare di Israele. In effetti, gli Stati Uniti hanno finanziato le forze armate di Israele per 3 miliardi di dollari all'anno e l'anno scorso hanno votato per aumentare il loro sostegno.

In altre parole, è completamente legittimo che un alleato degli Stati Uniti sviluppi, crei o usi armi chimiche e che Washington continui a finanziare la criminalità di Israele. Lo stesso non vale per i suoi nemici.

La Convenzione sulle armi chimiche del 1993 proibisce la fabbricazione, l'uso e il trasporto di queste armi mortali, ma non fornisce alcun meccanismo per far rispettare queste regole. Questo è un compito che gli Stati Uniti, uno dei principali produttori, fornitori e utilizzatori di armi chimiche dalla guerra di Corea del 1950-53 ad oggi, si sono arrogati come gendarme del mondo.

Mentre 189 stati hanno firmato e ratificato questa convenzione, Israele l'ha firmata ma non ratificata. Israele è uno dei soli sette paesi, insieme a Birmania, Angola, Corea del Nord, Egitto, Sud Sudan e Siria, che non hanno firmato o non hanno ratificato il trattato.

Israele non ha nemmeno firmato la Convenzione sulle armi biologiche del 1972. Il suo atteggiamento nei confronti di entrambe le convenzioni è ambiguo.

Nel 1993 l'Ufficio del Congresso americano per la valutazione tecnologica delle armi di distruzione di massa ha incluso Israele nella sua lista di paesi con una capacità offensiva non dichiarata di guerra chimica. Cinque anni dopo Bill Richardson, un ex consigliere del Dipartimento della Difesa, ha detto: "Non c'è dubbio nella mia mente che Israele sta lavorando da tempo su questioni offensive sia chimiche che biologiche. Non c'è dubbio che hanno avuto questo materiale per anni".

Israele ha un centro di ricerca medica chimica e biologica, l'Israel Institute for Biological Research (IIBR) in un sito sicuro a Ness Ziona, 20 chilometri a sud di Tel Aviv, e un altro a Dimona nel Negev. L'IIBR, che impiega centinaia di scienziati e personale, si ritiene abbia sviluppato armi chimiche e biologiche, ma la censura ufficiale impedisce qualsiasi discussione sulle sue attività.

Dopo lo schianto nel 1992 di un aereo [della compagnia aerea israeliana] El Al che trasportava gas nervino da Israele agli Stati Uniti in una zona residenziale di Amsterdam, il giornale olandese NRC Handelsblad ha scoperto "forti relazioni" tra l'IIBR e centri di ricerca simili negli Stati Uniti, "una stretta collaborazione tra l'IIBR e il programma britannico-americano di guerra biologica" e "un'ampia collaborazione nella ricerca sulla guerra biologica con la Germania e i Paesi Bassi".

Dal 2001, dopo lo scoppio della seconda Intifada, ci sono stati diversi incidenti documentati di soldati israeliani che hanno usato un "gas sconosciuto" contro i palestinesi, in particolare durante le sei settimane di campagna militare israeliana a Gaza.

È successo che il noto regista americano James Longley stava girando a Gaza, Khan Yunis e Rafah durante la prima grande incursione israeliana nella primavera del 2001. Ha immediatamente filmato le vittime. Il suo premiato documentario, Gaza Strip, descrive vividamente la realtà della guerra chimica: le bombole, i medici, i testimoni e l'orribile sofferenza delle vittime, molte delle quali sono state ricoverate per giorni o settimane.

Questi attacchi continuarono per diversi anni. Nel giugno 2004, il gruppo pacifista israeliano Gush Shalom ha documentato un incidente nella città cisgiordana di al-Zawiya, dove 130 pazienti sono stati curati per inalazione di gas dopo che l'esercito israeliano ha disperso una protesta non violenta contro il muro di sicurezza di Israele. Il gruppo ha sostenuto che non era il solito gas lacrimogeno e ha chiesto: "Allora, è un modo per disperdere una manifestazione o una guerra chimica?"

Quando la notizia di questi nuovi gas si diffuse, i giornalisti internazionali indagarono e il canale televisivo BBC fece un servizio speciale nel 2003 sull'uso da parte di Israele di "nuove armi non identificate". Ha riferito che Israele ha rifiutato di "dire cosa fosse questo nuovo gas".

Durante l'assalto militare di Israele a Gaza nell'estate del 2006, i medici hanno riferito che decine di vittime avevano corpi completamente bruciati e ferite simili a schegge che i raggi X non potevano rilevare.

Le indagini prolungate e l'analisi dei campioni di metallo trovati sui corpi delle vittime e l'esame delle ferite insolite hanno portato alla conclusione che la causa più probabile delle ferite erano missili molto simili agli esplosivi DIME (Dense Inert Metal Explosives) prodotti negli Stati Uniti. Tracce di tungsteno, una sostanza estremamente cancerogena, sono state trovate in altre vittime.

Israele ha usato ancora armi al fosforo, i cui effetti sono estremamente dannosi, nel bombardamento aereo di una settimana su civili inermi e indifesi durante l'operazione Piombo Fuso nel 2008-2009, l'assalto mortale su Gaza che ha lasciato tra i 1.166 e i 1.417 palestinesi morti e solo 13 israeliani morti, quattro dei quali sono stati uccisi dal fuoco amico.

Il rapporto investigativo dell'ONU, noto come Rapporto Goldstone, ha ribadito i risultati di molti altri studi internazionali rispettati e ha confermato l'uso sproporzionato della forza da parte di Israele contro i palestinesi e le accuse contro Israele e Hamas di crimini di guerra e "possibili crimini contro l'umanità", incluso l'uso del fosforo da parte di Israele. Ha detto che le forze israeliane erano "sistematicamente sconsiderate" nell'uso del fosforo nelle aree edificate e ha citato l'attacco israeliano alle strutture dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati a Gaza City e gli attacchi all'ospedale Al Quds e all'ospedale Al Wafa.

Lontano dal fatto che Israele sia stato portato davanti alla Corte Penale Internazionale come risultato del rapporto, Goldstone e gli altri autori del rapporto sono stati sottoposti a una campagna internazionale di molestie, intimidazioni e vilipendio della ricerca da parte di Israele, portando alla compiacente rettifica di Goldstone delle sue conclusioni. Ma tre dei suoi coautori hanno respinto gli appelli a ritrattare il loro rapporto o a travisarne lo scopo, con la motivazione che ciò avrebbe "leso il diritto delle vittime palestinesi e israeliane alla verità e alla giustizia".

È stato lo sviluppo da parte di Israele di armi chimiche, biologiche e nucleari, insieme alle sue forze militari di gran lunga superiori, che ha portato Damasco a stabilire il proprio programma di armi chimiche dopo l'appropriazione da parte di Israele nel 1967 delle alture del Golan siriano, la sua successiva annessione e occupazione, e la creazione di colonie israeliane abitate da 20.000 israeliani.

Jean Shaoul

Fonte: https://www.wsws.org/en/articles/2013/09/14/isra-s14.html

 

Tradotto dall'inglese per Rebelión da Beatriz Morales Bastos

 

Epidemia Ebola: registrati 40 casi in Italia, Roma e Milano attrezzate 

E’ mistero sui circa quaranta ipotetici casi di Ebola registrati nella nostra Nazione. Il virus, diffuso soprattutto nel Continente africano – i casi “ufficiali” sono stati registrati in Senegal, Mali e Ghana – potrebbe essere arrivato il Italia “grazie” al massiccio esodo di immigrati sulle nostre coste. Un primo “campanello” d’ allarme era stato lanciato da Lampedusa. Secondo una notizia comparsa in rete (e subito rimossa per motivi di “sicurezza nazionale”) infatti, lo scorso 16 aprile sarebbe stato registrato un episodio epidemico sull’ isola, mai confermato, nè smentito dal nostro Ministero della Salute. 

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Un nuovo “SOS” circa la propagazione del virus dell’ Ebola nel Bel Paese viene, questa volta, dalla Toscana. Mezzo di diffusione della notizia choc è sempre la rete: blog, social network, siti dedicati hanno evidenziato il “curioso caso di San Rossore”, centro di accoglienza sito a Pisa, chiuso al pubblico a causa della presenza, all’ interno di esso, di quaranta cittadini extracomunitari che presenterebbero degli strani sintomi. Sandra Capuzzi, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pisa, avrebbe liquidato gli allarmismi dei suoi concittadini, classificando le condizioni di salute dei profughi presenti nella struttura in questi termini: “Hanno solo un pò di febbre, causata dalle stressanti condizioni di viaggio alle quali i ragazzi sono stati sottoposti”. Sarà davvero così? 

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Fa eco al fiducioso commento della Capuzzi quello del Presidente della Croce Rossa Italiana di Pisa, Antonio Cerrai. Sul profilo Facebook dell’ Assessore di Pisa, Cerrai ha così commentato le voci circa una possibile diffusione dell’ Ebola nella città toscana: “All’ ignoranza si risponde con la conoscenza”, è stato il secco “incipit” delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente CRI pisano, che ha spiegato come, nel remoto caso di pericolo di diffusione dell’ Ebola in Italia, le navi della Marina Italiana preposte allo sbarco dei profughi sulle nostre coste non permetterebbero a nessun passeggero a bordo di abbandonare le imbarcazioni.

La paura, intanto, resta. I quaranta possibili portatori del virus dell’ Ebola sono stati sottoposti a tutti gli accertamenti previsti in situazioni ad alto rischio. La popolazione italiana, tuttavia, non avverte il clima di rassicurazione che le alte e sottoposte cariche istituzionali cercano di trasmettere attraverso vari canali di informazione, ufficiali e non. La tensione aumenta, nonostante il Ministero della Salute ha fatto sapere che, nel remoto caso di un contagio, Roma e Milano sarebbero pronte a fronteggiare l’ epidemia.

La prima comparsa dell’ Ebola risale al 1976, nella Repubblica Democratica del Congo. Attualmente, gli esperti hanno isolato quattro ceppi del virus, tre dei quali si sono rivelati letali per l’ uomo. La malattia può essere trasmessa all’ essere umano tramite contagio animale, e può diffondersi successivamente attraverso il contatto con fluidi corporei e sangue infetti. I sintomi dell’ Ebola sono abbastanza comuni e non facilmente riconoscibili, a parte la febbre emorragica, che rappresenta una sorta di “stadio finale” del virus. L’ Ebola, inizialmente, può manifestarsi con febbre semplice, vomito, diarrea, malessere generale. In attesa di una smentita ufficiale da parte del Ministero della Sanità, l’ allarme Ebola nel nostro Paese resta alto. http://www.vnews24.it/2014/04/19/ebola-epidemia-italia/

Il virus Ebola può raggiungere l’Europa?

Il virus Ebola si diffonde ampiamente in Africa, come mai prima. L'attuale diffusione del virus Ebola è al suo massimo da quando è stato scoperto in Zaire nel 1976 e gli esperti non riescono a far nulla, dice il tedesco Bart Janssens di "Medici senza Frontiere".

Anche in Europa, sono state trovate manifestazioni del virus Ebola i cui sintomi sono stati riscontrati in persone che arrivano dall'Africa.

Stiamo parlando di Germania, Italia e Spagna. I servizi sanitari e la polizia non hanno confermato che le persone abbiano contratto proprio il virus Ebola. I pazienti sono stati isolati e posti in quarantena. Ora sono impegnati agenti di polizia con speciali indumenti protettivi, che attualmente sembrano essere in uno stato di costante disponibilità. L’OMS e il suo reparto specializzato per il virus Ebola a Ginevra non ha risposto alla domanda se l'infezione sia giunta in Europa. Gli specialisti che siamo stati in grado di contattare, hanno risposto evasivamente, sottolineando che tutti i chiarimenti possono essere dati soltanto dal loro servizio stampa. Ma a noi non è stata concessa alcuna risposta. Il servizio stampa della polizia ha detto che non era Ebola. Tuttavia, un certo numero di fonti in Germania, Spagna e Italia suggeriscono la comparsa del virus Ebola nel continente. La conferma del virus è complicata dal fatto che i suoi sintomi sono simili alla malaria. Forse le autorità europee stanno tentando di nascondere le informazioni?

Ebola e Tbc sbarcano con gli immigrati

La carenza di controlli sulle navi mette a rischio contagio i militari. Ma la Marina rassicura: "Siamo preparati"

Roma - Tre circolari del ministero della Salute in quindici giorni. L'ultima, martedì. Tutte con lo stesso argomento in oggetto: «Misure di sorveglianza per contrastare la diffusione dell'Ebola».

 
Personale medico assiste sospetti malati di ebola a Conakry, Guinea

E in tutte i toni sono piuttosto allarmati. Da un punto di vista ufficiale, tali misure sono concentrate sui «punti internazionali d'ingresso»: porti, aeroporti, frontiere. Ma l'operazione Mare Nostrum ha - nella sostanza - esteso questi «punti internazionali d'ingresso» a tutto il Mediterraneo. E in prima linea ci sono gli uomini della Marina militare e delle Capitanerie. Sono loro che accolgono, recuperano, salvano i migranti che a frotte arrivano nella Penisola.

Le loro uniche protezioni sono guanti in lattice e mascherina. Bastano a fermare l'Ebola? Un ufficiale di rango preferisce non scendere in dettagli. «Ci hanno spiegato - dice - che i migranti che soccorriamo non possono essere infetti da Ebola. La malattia ha un'incubazione di 21 giorni. Quindi, quelli che imbarchiamo sui nostri mezzi al centro del Mediterraneo non possono averla. Chi l'ha contratta nei paesi in cui è stata segnalata l'epidemia è già morto prima di imbarcarsi dalle coste libiche».

E se un contagiato l'avesse trasmessa durante il periodo in attesa dell'imbarco, prima di morire? La domanda cade nel vuoto. «Il contagio è improbabile», ripete. «Comunque - aggiunge - il migrante che segnala febbre alta e astenia viene messo subito in isolamento».

Il ministero della Salute, comunque, in chiave anti-ebola chiede alla Marina militare ed alle Capitanerie di imbarcare sulle proprie navi «barelle di alto bio-contenimento»: «Il cui impiego potrebbe essere necessario per il trasporto di pazienti all'interno del territorio nazionale, sui vettori aerei ad ala fissa o rotante».

Ma il problema più serio per gli uomini della Marina non sono i migranti a bordo dei barconi, sono quelli che vengono portati a terra dai mercantili. L'alto numero (in tre giorni ne sono arrivati 6mila) e la mancanza di controlli preventivi operati a bordo delle navi militari, fa di questi migranti un evidente rischio epidemiologico. Insomma, il rischio che qualche migrante possa sfuggire al calcolo probabilistico legato ai tempi d'incubazione dell'Ebola c'è eccome.

Tant'è che il ministero invita l'Enac a informare le compagnie aeree delle «procedure nazionali per l'evacuazione medica ed il trasporto in alto bio-contenimento di persone affette, o sospette di essere affette, da malattie infettive contagiose». Evacuazione medica - precisa la circolare della Salute - che deve essere effettuata anche senza ricorrere ai velivoli dell'Aeronautica militare.

E proprio all'Aeronautica, il ministero della Salute chiede di verificare la possibilità di caricare sui propri mezzi «ambulanze ad alto isolamento in dotazione all'Istituto per le Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”».

Ma a preoccupare non è solo l'Ebola, che potrebbe non arrivare (sempre per il famoso calcolo probabilistico), ma anche la tubercolosi. Negli ultimi anni la diffusione della Tbc è aumentata di quasi il 50 per cento: da 4 a 6mila casi all'anno. Era stata praticamente debellata negli anni Ottanta, per poi tornare a crescere.

La causa della diffusione è la crescente immigrazione da paesi ad alta endemia. Non solo. La terapia seguita (massicce dosi di antibiotici) sta selezionando ceppi batterici che diventano sempre più resistenti alle cure. E anche questi malati vengono accolti da marinai dotati solamente di guanti in lattice e mascherine.

In Arabia Saudita ha già fatto oltre 80 vittime: nell'Ue già dieci casi, uno gravissimo in Grecia

Non è una malattia sinistra come l'Aids, certo, e neppure è la Sars; ma anche la Mers, di cui ci occupiamo oggi non scherza, quanto a pericolosità.

http://www.ilgiornale.it/news/interni/ebola-e-tbc-sbarcano-immigrati-1011595.html

La "peste" della Mecca sbarca in Europa

1398231663-ipad-243-0.jpgDunque converrà cominciare a familiarizzare anche con quest'altro, ultimo arrivato nel serraglio delle moderne pestilenze a quattro lettere. Mers sta per sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus. È dunque imparentato con la Sars, che è una «sindrome acuta respiratoria grave», ma qui la differenza – una differenza che ha fatto drizzare i capelli sulla testa ai medici dell'Organizzazione mondiale della Sanità- sta in quell'aggettivo: «mediorientale» 

Più propriamente saudita. Perché è in quel Paese, si sospetta da un paio d'anni, che il coronavirus ha stabilito la sua tana. E poiché il periodo dell'anno in cui incrudelisce è quello del Ramadan, quando alla Mecca confluiscono da tutto il mondo islamico milioni di persone per il rituale pellegrinaggio (l'Hajj) si può capire quale tremendo allarme questa faccenda rischia di innescare, visto che i milioni di pellegrini che girano intorno alla kaaba, la pietra nera della Mecca, si sparpagliano poi ai quattro angoli del mondo.

L'ultimo «untore» registrato in Europa è un cittadino greco di 69 anni, attualmente ricoverato in terapia intensiva, sbarcato all'aeroporto di Atene proveniente dall'Arabia Saudita prima di Pasqua. Mentre il totale dei morti fulminati dalla sindrome del virus a corona (è questa la forma del virus, visto al microscopio) sale a 81, se ci aggiungiamo i casi di un uomo di 73 anni a Riad e di un altro di 54 spirato a Gedda.

C'è già un filo di panico in Arabia Saudita, dove il ministro della Salute, Abdullah al-Rabiah, dovendo il governo prendersela con qualcuno, ha perso il posto. E un filo di panico anche in Grecia, dove il tassista che ha portato il viaggiatore proveniente dall'Arabia, e tutti quelli che in un modo o nell'altro sono venuti a contatto con l'incolpevole «untore» sono stati messi sotto controllo.

Il nuovo virus secondo gli scienziati non ha alcuna relazione diretta con nessun altro coronavirus conosciuto sinora e ha un alto tasso di mortalità. Gli occhi della comunità scientifica internazionale sono puntati sul Ramadan, che quest'anno comincia il 28 giugno e termina il 27 luglio. L'anno scorso i pellegrini furono 3 milioni e 100 mila. Quest'anno il numero dovrebbe calare sensibilmente, visto che le autorità saudite (senza parlare apertamente del virus, ma adducendo una serie di lavori alla sede del pellegrinaggio) hanno ridotto del 20 per cento il numero dei permessi accordati, chiedendo agli anziani e ai malati di non mettersi in viaggio.

Secondo Christian Nordqvist, un ricercatore di Medical News Today, la chiave per risalire alle cause dell'infezione sta in certe modalità culturali tipiche del mondo islamico. L'aspetto epidemiologico sul quale gli scienziati si stanno arrovellando è dovuto al fatto che i soggetti colpiti dalla Mers sono in prevalenza maschi, sia per quel che riguarda i contagi che i decessi. E poiché il sospetto che pecore e dromedari siano vettori privilegiati del virus, ecco lievitare l'ipotesi che l'innesco abbia origine in certe aree beduine della penisola arabica.

Questo è un motivo. L'altro potrebbe avere a che fare con la rigida separazione dei sessi propria della cultura araba, là dove l'uso del velo che copre bocca e naso delle donne potrebbe svolgere un ruolo protettivo, come una mascherina, contro il contagio.

Il che spiegherebbe la diffusione per così dire asimmetrica del virus, in cui gli uomini sono stati più esposti mentre le donne, per una volta, la farebbero franca proprio grazie a quel velo che a noi occidentali pare una punizione. http://www.ilgiornale.it/news/esteri/peste-mecca-sbarca-europa-1013211.html

Bambino contagiato con Tbc-multiresistente in classe di stranieri: serve farmaco da Usa

Milano - E’ una notizia che mette i brividi: “Occorre un farmaco dagli Stati Uniti per salvare un bambino di 12 anni affetto da TBC multiresistente, ma la richiesta non viene approvata in Regione Lombardia perché pare ‘non si possa fornire un farmaco per uso compassionevole in pediatria’” – lo dichiara Maria Teresa Baldini, Consigliera Regionale della Lista Civica Maroni, nonché medico di professione, riportando una delle risposte di un dirigente della Regione Lombardia.

Secondo il Pd: “Il pregiudizio antistranieri contenuto nell’emendamento è insostenibile — ha commentato la piddina Sara Valmaggi — quel che è peggio è che con Maroni la paura del diverso sta diventando legge. Prima c’è stato il ‘no’ al pediatra, poi la cancellazione dei contributi a chi non risiede in Lombardia. È in atto una deriva che va fermata”. Sulla stessa linea anche Stefano Carugo del Nuovo centrodestra: “Se vuole che si riapra il lazzaretto perché teme che gli immigrati ci riportino la peste a Milano. ce lo faccia sapere. Non diffondiamo falsi allarmismi sugli immigrati”.

E vediamoli gli ‘allarmismi’:

Tubercolosi, la portano i ‘migranti’: Pericolosi luoghi chiusi con ‘individui a rischio’

“La Tubercolosi, in termini quantitativi, è una malattia fortemente in crescita – spiega il Prof. Massimo Andreoni, Presidente Simit, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali – Questo perché la globalizzazione, l’estrema facilità degli individui a viaggiare per il mondo, e l’immigrazione, che comporta l’arrivo di persone da zone ad alta endemia, provoca un sempre maggiore aumento dei casi. Ma non si tratta certo di criminalizzare gli immigrati, ma essere coscienti dei nuovi flussi e porre i rimedi immediati, specie dopo il collasso del sistema sanitario sovietico e l’aumento delle presenze dall’Africa e dal Medio Oriente. Trattandosi di una malattia a trasmissione respiratoria – prosegue l’infettivologo –attraverso colpi di tosse e starnuti, la propagazione della malattia aumenta esponenzialmente laddove sono presenti gruppi e luoghi chiusi. L’alta diffusibilità di questa malattia comporta il verificarsi di piccole epidemie, come avvenuto proprio in questi ospedali”.

No, non si tratta di ‘criminalizzare gli immigrati’, non sia mai. Meglio morire noi.

Si tratta di una malattia subdola, che può iniziare con una febbriciattola o con un piccolo dimagrimento, e che provoca una tosse spesso insistente, che persiste nonostante la cura di antibiotici. “Ad avvenuto contagio – continua il Prof. Andreoni – i primi sintomi rivelatori sono disturbi respiratori, come una bronchite persistente. In questa fase l’RX del torace permette di fare una diagnosi per capire se si tratta o meno di tubercolosi. Con il passare del tempo la tosse si intensifica sino a provocare espettorati anche emorragici.

In sostanza, l’esperto dice che gli immigrati portano TBC e altre epidemie, e lo sapevamo. E che è un problema trovarsi con immigrati su treni, scuole e ospedali: tutti luoghi chiusi. Ma l’importante è non criminalizzare. Tanto lui ha l’autista, manda i nipoti alle private e va in cliniche svizzere. A noi basterebbe che chi viene da certi posti venisse bloccato alla frontiera. Tutto il resto è fuffa.

Sbarcano con la Tubercolosi: nuovo allarme a Siracusa, ricoveri e isolamento

Immigrato con la Tubercolosi semina il panico

Incredibile a San Remo. Non ostante abbia già infettato 4 agenti della Polizia Municipale, uno di loro in modo grave, lo straniero dell’Est continua a girare libero per la città: libero di contagiare uomini donne e bambini. Libero di frequentare i trasporti pubblici, mettendo a rischio un’intera comunità: si aspetta il morto? Scrive Sanremonews che […]

Allarme Tubercolosi a Treviso: autorità hanno sottovalutato, test su 100 ragazzini

Psicosi contagio all’istituto Il preside: «Niente panico» Timori crescenti alla succursale di via San Pelajo, dopodomani test per oltre 100 studenti. Non ostante il preside continui a recitare il mantra «Niente panico», un po’ di sano ‘panico’, a volte, evita che i problemi divengano poi ingestibili. E’ questo il caso. E scoppia il caso. Uno […]

Cerignola: arrivano gli immigrati, è emergenza Tubercolosi, Scabbia, Tigna e Pediculosi

Forlì: immigrati hanno la tubercolosi, non li isolano perché è ‘razzismo’

Che succede a Treviso? Altri 2 casi di Tubercolosi

TREVISO – Altri due contagi da Tubercolosi polmonare segnalati dall’Uls di Treviso. Le due persone affette dalla patologia – informa la nota – sono tra le 4 persone di cui ieri è stata data notizia della necessità di ulteriori accertamenti e sono ora sottoposti a terapia. I casi totali di malattia certi sono già sei. […]

Allarme Tubercolosi in scuole cittadine: autorità sanitarie temono epidemia

TERNI – “Porre in essere tutte le misure necessarie per evitare che il problema della recrudescenza dei casi di tubercolosi nelle scuole possa espandersi a studenti e personale scolastico”. E’ quanto emerso stamattina al termine dei lavori della commissione Controllo e Garanzia della Provincia di Terni. L’allarme arriva dopo i numerosi casi di tubercolosi registrati […]

Allarme Tubercolosi in città: famiglia infetta due scuole, elementare e superiore

TREVISO – Allarme Tubercolosi in città, dopo avvisto dell’Ulss 8. Nei giorni scorsi era arrivata al dipartimento di prevenzione la notifica di un caso di tubercolosi polmonare in uno ‘studente’ di scuola media superiore. Ora, l’epidemia sfugge al controllo e si espande in una elementare. Gli accertamenti successivi hanno portato ad individuare altri casi tra […]

Focolaio di infezione nella Chinatown di NY

New York City è colpita da un focolaio di un’infezione della pelle che deriva dalla manipolazione frutti di mare crudi, e che provoca lesioni cutanee, dolore e gonfiore a mani e braccia e persino difficoltà di movimento delle dita. I funzionari della sanità stanno avvertendo coloro che acquistano pesce crudo e frutti di mare nelle […]

Allarme Tubercolosi in Cilento: Romeno in isolamento

Allarme Tubercolosi a Capaccio, nel cilento. Dove un 42enne romeno – la patologia è endemica in Romania – è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Eboli con una grave infezione ai polmoni. Nei giorni scorsi era stato già ricoverato in ospedale a Roccadaspide per una febbre che non riusciva ad essere debellata […]

Immigrazione: emergenza Aids e Tubercolosi a Venezia

Venezia città di frontiera ‘grazie’ all’immigrazione. E così, gli studi più recenti confermati dall’Ulss 12 veneziana si trova a fronteggiare quotidianamente situazioni di allarme superiore a quelle di altre città, in particolare rispetto alle infezione da HIV e Tubercolosi. Riguardo al virus HIV, ogni anno si registrano a Venezia in media 48 nuovi casi di […]

Bologna: Tubercolosi in scuola elementare

Bologna – Caso di tubercolosi nella scuola primaria ‘Drusiani’ di Bologna. Un bambino straniero potrebbe essere risultato positivo al test. E’ stata immediatamente allertata la Pediatria di Comunità, che ha già avvisato tutte le famiglie dei bambini interessati. “La situazione – vaticina l’Ausl in una nota – è sotto controllo e non presenta rischi di […]

Emergenza per nuova Poliomielite: scienziati preoccupati

Un misterioso virus simile alla polio ha colpito oltre 25 bambini in California, lasciandoli con gli arti paralizzati e poche speranze di recupero . “Cosa stiamo vedendo adesso è molto brutto. L’esito migliore è la completa perdita di un arto, il peggio è tutti e quattro gli arti, con insufficienza respiratoria. Come la vecchia polio”, […]

Allarme ‘pidocchi’: sempre più bambini colpiti a scuola

In Italia sono 1 milione e 400 mila gli under 18 colpiti da pediculosi e la metà – circa 700 mila – hanno meno di 6 anni; seguono i bambini dai 6 ai 12 anni, che sono circa 500 mila, e poi quelli piu’ grandi – fino a 18 anni – circa 200 mila. Il […]

Allarme Tubercolosi all’Ospizio: badante malata contagia anziani?

VITTORIO VENETO – Allarme tubercolosi all’ospizio Cesana Malanotti. Contagiata una straniera che lavora nella struttura come ‘operatrice sanitaria’. Attualmente si trova ricoverata all’ospedale Ca’ Foncello. Tutti gli ospiti, molto anziani e quindi con sistemi immunitari facilmente superabili dalla malattia, sono stati sottoposti al test di Mantoux. Come riportano i quotidiani locali, prima di venerdì sarà […]

Varese: emergenza Tubercolosi, due immigrati ricoverati lo stesso giorno

Varese – Due immigrati ricoverati in contemporanea all’ospedale di Circolo per tubercolosi. L’uomo ha 38 anni, originario di un Paese dell’Est, è ricoverato in isolamento, al Pronto soccorso dell’ospedale di Circolo per alcuni giorni e ieri sera è stato disposto il suo trasferimento in un ospedale milanese. Il ricovero è stato casuale: il paziente è […]

Scabbia all’Asilo: ma Comune rifiuta disinfestazione

Todi – Allarme scabbia alla scuola d’infanzia di Pian di Porto, a Todi, dove le mamme sono preoccupate, non ostante le vuote rassicurazione dell’assessore comunale all’Istruzione Catia Massetti. Infatti diversi, dopo il caso segnalato tra gli alunni nei giorni scorsi, il Comune non intende intervenire: “non sono previsti interventi straordinari quali la chiusura della scuola […]

Allarme Tubercolosi in call-center: un centinaio a rischio

Si è ammalato due settimane fa, poi il ricovero e l’esito delle analisi: tubercolosi. È il dipendente, residente a Ivrea, di un call center di Pont-Saint-Martin, la Core Informatica, nella zona industriale del paese. L’uomo ora è ricoverato all’Amedeo di Savoia di Torino. I sanitari piemontesi hanno subito allertato i colleghi valdostani e l’Usl lunedì […]

Ogni anno, spendiamo quasi 2 miliardi di euro per curare immigrati

Spendiamo ogni anno, oltre un miliardo e 500 milioni di euro per i ricoveri ospedalieri degli immigrati regolari, mentre 160 milioni di euro all’anno li spendiamo per quelli dei clandestini. Altri 185 milioni di euro, vengono destinati ai servizi sociali per immigrati e zingari. Questo senza contare le spese per detenzioni nelle carceri, rimpatri di […]

Tubercolosi in scuola materna: psicosi contagio

Tubercolosi nella scuola materna Corrado Melone di Ladispoli. Un bambino straniero è stato ricoverato in un ospedale di Roma. «In base ai protocolli Asl – ha detto il sindaco Crescenzo Paliotta all’Adnkronos – i medici stanno provvedendo a controllare tutti gli alunni e gli insegnanti della classe per verificare preventivamente se ci sono stati contagi. […]

Immigrazione, denunciò emergenza Tubercolosi a Siracusa: sospeso ricercatore

Salvatore Rossitto, pneumologo, fino a due anni fa responsabile dell’ex dispensario tubercolare di Siracusa è sospeso dai vertici – si fa per dire – dell’Azienda sanitaria provinciale. Rossitto fa parte del gruppo di esperti del Centro Formazione Permanente Tubercolosi del Niguarda di Milano e unico referente per il Sud e le isole del Gruppo di […]

‘Marina militare ci porta i clandestini con la scabbia’: epidemia in centro per immigrati

Secondo il sindacato di polizia Siap, circa la metà dei cinquanta stranieri arrivati ieri pomeriggio a Cagliari è affetto da scabbia: “E’ stata avviata la profilassi preventiva per gli agenti del Reparto mobile, della Questura e della Polizia di frontiera che sono entrati in contatto con gli stranieri durante il trasferimento a Cagliari – ha […]

Tubercolosi in scuola media: panico tra gli studenti

Cassano D’Adda – Arriva la Tubercolosi alle medie Quintino di Vona. Uno studente, sembra straniero, è risultato positivo al test ed è sotto osservazione. Ora, tutti i suoi compagni di classe dovranno essere ‘testati’. Lo studente avrebbe contratto la malattia da un parente prossimo. La nota della Asl: «In una classe di una scuola secondaria […]

Ricerca – L’immigrazione è dannosa: crimine, malattie e costi sociali

E’ allarme Tubercolosi: da Londra a Siracusa

Epidemia di Tubercolosi nel centro d’accoglienza: immigrati “bombe epidemiche”







Ebola: l’epidemia mortale si espande silenziosa in Africa occidentale


Ebola: l’epidemia mortale si espande silenziosa in Africa occidentaleUna storia senza precedenti. Questo il termine utilizzato dagli esperti per descrivere l’epidemia di Ebola che sta riguardando tre Paesi dell’Africa occidentale, Sierra Leone, Guinea e Liberia. La malattia da virus Ebola è una febbre emorragica grave e spesso mortale.

Al 30 giugno la malattia aveva colpito 759 individui, con 467 decessi, la maggior parte in Guinea, dove l’epidemia ha avuto inizio, il Paese più esposto.


Tra il 6 e l’8 luglio, 44 nuovi casi di malattia provocata dal virus. 21 i decessi segnalati in Guinea, Liberia e Sierra Leone. Lo ha comunicato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Il totale dei casi segnalati, sospetti o confermati, dallo scoppio dell’epidemia è salito a 888, tra i quali 539 decessi.


Secondo l’Oms l’evoluzione nei tre Paesi africani. In Guinea, la tendenza dell’epidemia “mostra una bassa attività” nella trasmi


 


il malato portandolo spesso alla morte. L’epidemia si trasmette attraverso il contatto diretto con fluidi corporei e la diffusione è, in genere, facilitata da usi e abitudini culturali locali, legate ad esempio alla sepoltura dei cadaveri, o a paure diffuse all’interno di alcune comunità, che spesso non informano le autorità sanitarie dei nuovi casi per timore degli ospedali, percepiti a volte come luoghi di morte anziché di guarigione. Questo ha permesso alla malattia di espandersi quasi senza che nessuno lo sapesse. (euronews.com) http://www.sanfrancescopatronoditalia.it/notizie/home-eventi/ebola-l’epidemia-mortale-si-espande-silenziosa-in-africa-occidentale-31153#.U8I7WU2KCUk



Today  9:47 AM EDT

"Decapitata la ricerca contro l'Aids" #MH17



AEREO ABBATTUTO"Un fatto devastante per la ricerca contro l'Aids": così hanno commentato gli organizzatori della conferenza mondiale contro la malattia, che avrà inizio domenica a Melbourne, in Australia, alla notizia che un centinaio di ricercatori di "fama mondiale" erano sul volo della Malaysia Airlines precipitato in Ucraina. Tra le vittime c'è un portavoce dell'Organizzazione mondiale della Sanità, il 49enne britannico Glenn Thomas e il massimo esperto olandese di Aids, Joep Lange, padre di quattro ragazze. Uno dei ricercatori australiani della conferenza, Clive Aspin, ha spiegato che "c'è un enorme sentimento di tristezza qui, le persone sono in un mare di lacrime nei corridoi". "Queste persone erano le migliori e le più brillanti, gente che ha dedicato gran parte della propria carriera a combattere questo virus terribile. Tutto questo è devastante". Altre fonti hanno commentato al Guardian come "la conoscenza andata perduta è insostituibile, su quel volo c'erano degli scienziati che guidavano la ricerca mondiale". Con un commento finale da parte di Trevor Stratton, da anni impegnato nella lotta alla malattia, che ha parlato con il network Abc: "La cura per l'Aids poteva essere su quell'aereo, semplicemente non lo sappiamo". La conferenza si terrà regolarmente, con la partecipazione anche di Bill Clinton e Bob Geldof.


Tutti contro Putin. All'indomani dell'aereo malese abbattuto in Ucraina, i leader mondiali sospettano il coinvolgimento della Russia nel disastro che ha ucciso 298 persone. Hillary Clinton ingrossa la voce: "Dobbiamo avvertire Vladimir Putin che è andato troppo oltre e noi non possiamo restare inerti". I sospetti di Clinton, ex segretario di Stato e probabile candidata alla presidenza americana nel 2016, sono i sospetti dell'America intera: "Chi avrebbe potuto abbattere l'aereo? Chi aveva l'equipaggiamento? Ovviamente si è trattato di un missile anti-aereo. Chi potrebbe aver avuto la competenza per farlo?". Domande retoriche, naturalmente.


 


La lotta contro Ebola: Come combattere Ebola con vitamina C e acido ascorbico


 Nel corso di praticamente qualsiasi infezione virale, la vitamina C ha bisogno di andare su e, nel caso dell'ebola, diventa SKY HIGH. Così alta che tutta la saggezza convenzionale per quanto riguarda la vitamina C è irrilevante. I dosaggi che ho sotto sono minimi assoluti. Ricorda che fintanto che l'ebola non è nella tua zona, non sprecare l'apporto di vitamina C prendendo più di una compressa al giorno. Se si tratta della tua zona, a titolo precauzionale, assumere 4 o 5 grammi al giorno fino a quando non si manifestano i sintomi, POI procedere con l'assunzione di più. Questo è per preservare la tua scorta fino a quando non è veramente necessario
    Ecco i dosaggi.


    Se ho dosato il cucciolo con 125 mg / KG al giorno di acido ascorbico, si è verificato un sanguinamento interno ridotto ma ancora evidente. Se ho dosato quotidianamente il cucciolo con 125 mg / kg di ROSA CANINA vitamina C, ha smesso di sanguinare. Quindi la vitamina C del cinorrodonte funziona meglio. Ma se dosassi il cucciolo con 175 mg / KG al giorno di acido ascorbico, anche questo avrebbe smesso di sanguinare, quindi l'acido ascorbico è più economico a quel ritmo. Se interrompessi il dosaggio, si verificherebbe un'emorragia potenzialmente letale (e ovviamente il cucciolo riceveva rapidamente una dose di 175 mg / kg, che avrebbe immediatamente smesso di sanguinare.) Era come se la vitamina C avesse cambiato la vita e la morte per quel cucciolo. Ora, tra due settimane (molto tempo per parvo) posso saltare il dosaggio e non succede nulla di grave. Durante tutto il tempo, finché il cucciolo ha ricevuto la vitamina C, ha mangiato e bevuto normalmente, e presentava solo lievi sintomi di malessere. Prima di provare la vitamina C, (alla fine del secondo giorno di sanguinamento precoce) il cucciolo era gravemente disidratato e vicino alla morte. La vitamina C ha causato una rapida inversione di questa condizione.

    I veterinari diranno che questo è falso, perché i cani producono la propria vitamina C. La mia risposta? SÌ, ad una velocità di 18 mg / KG al giorno, molto al di sotto di quanto è necessario quando insorge una malattia grave.
    Quindi, ora abbiamo due cose: un modo praticamente sicuro per impedire a qualsiasi cucciolo di morire di parvo (una svolta da sola) e un possibile riferimento minimo per il dosaggio di vitamina C per l'ebola.

    DOSAGGIO MINIMO ASSOLUTO: 200 mg / KG (91 mg / libbra) per le persone. Ciò significa che se pesi 10 chili, hai bisogno di un grammo al giorno. Se pesa 100 libbre, sono necessari 8,2 grammi al giorno. Una donna da 50 kg avrà bisogno di 10 grammi. E questi sono minimi, non farà affatto male andare molto più in alto con i dosaggi.

    Come funziona la vitamina C per fermare il danno dall'ebola (sebbene la vitamina C NON sia una cura)

    Prima di tutto, come può dire chiunque conosca lo scorbuto, la vitamina C aiuta le pareti dei vasi sanguigni a mantenere la loro forza. Ma c'è qualcosa di molto più serio in gioco con l'ebola che la vitamina C impedisce. Qualcosa di ancora più sinistro dell'indebolimento dei vasi sanguigni si verifica quando l'ebola esaurisce TUTTA la vitamina C, e questo è un rilascio molto accelerato di citochine IL-6 che danneggiano i vasi sanguigni. Qualsiasi professionista medico sarà in grado di controllare rapidamente il fatto che la vitamina C impedisce il rilascio di citochine IL-6, che l'ebola provoca gravi rilasci nelle pareti dei vasi sanguigni. Una volta rilasciato in grandi quantità, IL-6 irrita ulteriormente le pareti dei vasi sanguigni a tal punto che può farli bucare, e questo, combinato con la condizione già indebolita da una mancanza di vitamina C, causerà la rottura di molti vasi.
    In breve, la vitamina C è come un magico proiettile di ebola che non solo limita il rilascio di citochine IL-6 dannose per i vasi sanguigni, ma allo stesso tempo fa tornare i vasi sanguigni almeno alla normale forza (e forse oltre con livelli molto alti dosaggi). Queste due cose che lavorano insieme rendono la vitamina C la migliore prima difesa possibile contro l'ebola.

    Ma c'è di più in questa storia

    Poiché IL-6 svolge un ruolo enorme nel danneggiare i vasi sanguigni, è importante fermarne il rilascio. E ci sono alcuni cibi molto semplici che possono essere mangiati che facilitano questo. Il primo è il tè verde. Il tè verde può ridurre il rilascio di citochine IL-6 del 21 percento (che impallidisce rispetto alla vitamina C, ma sarebbe un vantaggio). Di valore simile sono le mele, la cannella, la maggior parte delle bacche, le ciliegie strozzate, la melagrana, l'olio d'oliva, l'olio di semi di lino e l'olio di pesce. Dovresti evitare la caffeina e il cioccolato, perché sebbene entrambi abbiano il potenziale di aiutare in qualche modo, hanno anche il potenziale di compensare totalmente tutti i benefici in tutto il resto mangiato (ma questo non è stato completamente studiato da nessuno per quanto riguarda l'ebola come so), è solo che i medici che lo conoscono molto meglio di quanto io dica che la chimica potrebbe andare molto negativamente, quindi per sicurezza,
    I cibi di cui sopra praticamente completano l'elenco per quanto ne so, e giocare ancora con cose come l'aglio (che è ottimo praticamente per qualsiasi cosa) e peperoncini piccanti, ginseng e altri cibi fluidificanti del sangue saranno probabilmente dannosi per la febbre emorragica .

    La linea di fondo è che se l'ebola decolla, quelli che sanno non devono semplicemente sedersi nella paura e aspettare che arrivi la morte. Dieta e vitamina C possono facilmente fare la differenza tra vivere praticamente normalmente attraverso tutto o morire.
    E UNA NOTA MOLTO IMPORTANTE: i truffatori senza scrupoli sono OVUNQUE che cercheranno di venderti questo che e fieno da un vecchio fienile come cura per l'ebola, c'è un sacco di male là fuori e ti consiglio vivamente di evitarlo TUTTO, cosa c'è qui è probabilmente il numero 1 al di sopra e al di là di ogni altra speranza (e non posso trarne alcun vantaggio).

    Inoltre, è MOLTO IMPORTANTE notare che il medico che mi ha dato il vantaggio su vitamina C ed ebola mi ha detto ripetutamente che i miei dosaggi raccomandati sopra sono troppo bassi, quindi assicurati di avere MOLTA vitamina C in circolo nel caso in cui tu abbia bisogno di andare molto al di là di quello che ti ho raccomandato qui, e come ho sempre detto, mantieni il dosaggio attuale fino a non più di 1 compressa al giorno in questo momento, fino a quando non c'è una buona ragione per iniziare a prendere grandi quantità di vitamina C (per evitare di sprecarla).

    Ci sono stati alcuni dottori là fuori che hanno saltato su questo problema, per spaccare la voce che la vitamina C potrebbe effettivamente funzionare per prevenire la morte da ebola. A loro devo dire, PROVE ME SBAGLIATO. Potrei non essere un dottore, ma non sono nemmeno analfabeta dal punto di vista medico e conosco un lavoro legittimo quando lo vedo, e quanto sopra è venuto direttamente da altri medici che erano incuriositi e ha detto CHE LA CHIMICA È SICURA. Per la folla pensante: $ 20 sono troppo da spendere per una grande quantità di vitamina C a basso costo acquistata in anticipo per ogni evenienza? Quindi cosa succede se per qualche oscura ragione nessuno ha calcolato che finisce per non funzionare, CHE COSA TI HA COSTO?
    Il seguente rapporto, da onesti medici, aiuta a demolire i bugiardi e aggiunge MOLTI dettagli.

    Ho trovato quanto sopra indipendente dal seguente rapporto (e quindi quello che dico sopra varia leggermente ma è praticamente lo stesso.) Il rapporto seguente aggiunge un sacco di dettagli a quello che ho detto sopra. Se riesci a gestire una lettura lunga, ciò che dicono qui è ECCELLENTE. Ho collegato il seguente rapporto semplicemente perché è ovviamente accurato, ed entra nei piccoli dettagli che non posso scrivere con il tempo limitato che ho. Ringrazio questi onesti dottori per aver esposto i dettagli così bene.

   
Commento di Steve Hickey PhD, Hilary Roberts PhD e Damien Downing MBBS, MSB.

   
(OMNS, 20 agosto 2014) Se ci fosse un farmaco che ha funzionato su Ebola, dovresti usarlo. Non c'è. C'è solo vitamina C. Ma devi stare molto attento a ciò in cui credi, perché, come sempre, Internet è piena di pazzi pericolosi. Da un decennio ormai l'OMNS ha riferito sulle terapie nutrizionali; lasciamo la politica medica da una parte e lavoriamo dai fatti. Ecco i fatti sulla vitamina C e sull'ebola.

    1. Prendere un grammo circa di giorno di vitamina C non ti proteggerà da nulla tranne lo scorbuto acuto; non importa se la vitamina è liposomiale, nanoparticelle o addirittura placcata in oro. Fai attenzione a siti Web, aziende e clip di Youtube che fanno affermazioni selvagge e prive di fondamento sull'efficacia della vitamina C.

    2. I rapporti clinici suggeriscono che l'assunzione giornaliera di vitamina C quasi alla tolleranza intestinale (a dosi divise) ti aiuterà a proteggerti da tutti i virus. Le relazioni di medici indipendenti sono state coerenti per decenni. Tuttavia, i medici hanno anche stabilito con la massima enfasi che la dose e il modo in cui la prendi devono essere giusti - o non funzioneranno. Non esistono "prove" dirette controllate da placebo che dosi massicce di vitamina C lavoreranno sull'Ebola e nessuno si offrirà volontario per prendere parte a questo studio. Si dice che dosi massicce abbiano aiutato contro ogni virus contro il quale è stato lanciato. Ciò include la poliomielite, la dengue e l'AIDS, e persino fa funzionare meglio le vaccinazioni. Negli anni '80, quando non era disponibile nessun altro trattamento, è stato riferito che l'AIDS in piena regola poteva essere invertito e che il paziente aveva riportato a una salute ragionevole. [I, ii]

    A rischio o preoccupato per l'Ebola? Questo è quello che dovresti fare.

    Vitamina C

    La vitamina C è l'antiossidante principale nella dieta. La maggior parte delle persone non ne prende abbastanza per essere in buona salute. Mentre questo è vero per molti nutrienti, la vitamina C è un caso speciale. Ignora i governi che ti dicono che hai solo bisogno di circa 100 mg al giorno e puoi ottenere questa quantità dal cibo. La quantità richiesta di vitamina C varia il tuo stato di salute. Un adulto normale in perfetta salute può aver bisogno solo di un piccolo apporto, diciamo 500 mg al giorno, ma è necessario di più quando qualcuno è anche leggermente sotto il tempo. Allo stesso modo, per prevenire la malattia, è necessario aumentare l'assunzione.

    L'assunzione per una persona altrimenti sana di avere una ragionevole possibilità di evitare un raffreddore comune è nella regione di 8-10 grammi (8.000-10.000 mg) al giorno. Questo è circa dieci volte quello che la medicina aziendale ha testato nei loro studi sulla vitamina C e sul raffreddore comune. Dieci grammi (10.000 mg) è l'assunzione farmacologica minima; può essere utile se hai un leggero mal di gola, ma potrebbe essere necessario di più (molto di più). Per sbarazzarsi di un raffreddore comune, potresti aver bisogno di qualcosa da 20 a 60 grammi (60.000 mg) al giorno. Con l'influenza la necessità potrebbe essere di 100 grammi (100.000 mg) al giorno. Poiché varia da persona a persona, e da malattia a malattia, l'unico modo per scoprirlo è sperimentare da soli.

    Flusso dinamico

    Il problema delle assunzioni orali è che le persone sane non assorbono bene la vitamina C a causa di qualcosa che il dott. Robert Cathcart ha chiamato tolleranza intestinale. [iii] Assumi troppa vitamina in una singola dose e causerà feci molli. In buona salute, una persona potrebbe essere in grado di assumere un paio di grammi alla volta senza questo problema. Stranamente, quando una persona si ammala può prendere molto di più senza questo effetto collaterale: fino a 20-100 + grammi al giorno, in dosi divise. [Iv]

    La dose elevata di vitamina C ha una breve emivita nel corpo. L'emivita è il momento in cui il livello nel plasma sanguigno torna alla metà della sua concentrazione. Fino a poco tempo fa, alcune persone sostenevano che l'emivita della vitamina C era di diverse settimane. Abbiamo dimostrato che questa lunga emivita si applica solo a dosi molto basse. [V] Al contrario, l'emivita per i livelli ematici elevati è solo mezz'ora. Questa breve emivita significa che per alte dosi di vitamina C il periodo tra le dosi deve essere breve - al massimo poche ore.

    L'obiettivo è ottenere un flusso dinamico, per far sì che la vitamina C scorra continuamente attraverso il corpo. Il flusso dinamico richiede dosi elevate multiple prese durante il giorno. Se separati nel tempo, ogni dose viene assorbita in modo indipendente. Due dosi di 3 grammi, prese a distanza di 12 ore, vengono assorbite meglio di 6 grammi prese tutte in una volta. Dosi multiple multiple, diciamo 3 grammi quattro volte al giorno, producono un flusso costante di vitamina dall'intestino, nel flusso sanguigno e fuori, attraverso l'urina. Parte dell'assunzione non viene assorbita nel sangue e rimane nell'intestino, come riserva contro l'insorgenza precoce della malattia. All'inizio della malattia, il corpo attira questo "eccesso" per aiutare a combattere il virus.
    L'idea alla base del flusso dinamico è che il corpo viene mantenuto in uno stato ridotto (antiossidante), usando dosi elevate. C'è sempre la vitamina C disponibile, per rinfrescare il corpo e altri antiossidanti. Ogni molecola di vitamina C (acido ascorbico) ha due elettroni antiossidanti, che può donare per proteggere il corpo. Quindi si ossida in deidroascorbato (DHA). Questa molecola ossidata viene quindi escreta, quindi il corpo ha guadagnato due elettroni antiossidanti. I reni riassorbono la vitamina C, ma non il DHA; la molecola di vitamina C viene assorbita, consumata e quindi la forma ossidata viene espulsa con la spazzatura.

    L'efficacia della vitamina C non è direttamente proporzionale alla dose; non è lineare. C'è una soglia al di sopra della quale la vitamina C diventa altamente efficace. Al di sotto di questo livello, l'effetto è piccolo; sopra di esso, l'effetto è drammatico. Il problema è che nessuno può dirti in anticipo quale apporto di vitamina C è necessario. La soluzione è prendere di più: più di quanto pensi necessario, più di quanto ritieni ragionevole. Il mantra è dose, dose, dose.

    Tipi di vitamina C L'

    acido ascorbico semplice ed economico è la forma preferita di integratore. I venditori possono provare a venderti forme "meglio assorbite" con minerali o sali come sodio, potassio o ascorbato di calcio e così via. Questi sono irrilevanti, se non controproducenti, per assunzioni elevate.
    Vale la pena notare quanto segue:
    Il tempismo è più importante della forma. Due grandi dosi di acido ascorbico prese un po 'di tempo l'una dall'altra sono meglio assorbite rispetto a una singola dose di ascorbato minerale.

    Gli ascorbati minerali sono sali e non trasportano lo stesso numero di elettroni antiossidanti. L'acido ascorbico ha due elettroni da donare mentre un sale in genere ne ha solo uno. Con dosi elevate, le forme "migliorate" sono quindi solo circa la metà efficaci. Ciò è coerente con i rapporti secondo cui le forme minerali sono di conseguenza inefficaci nella lotta alle malattie.

    L'acido ascorbico è un acido debole, molto più debole dell'acido cloridrico nello stomaco. Gli ascorbati minerali possono essere meglio tollerati, poiché rendono lo stomaco più alcalino dell'acido ascorbico. Tuttavia, uno stomaco alcalino non è una buona idea - ci sono ragioni per cui il corpo secerne acido cloridrico nello stomaco, inclusa la prevenzione delle infezioni. Inoltre, se soffri di un'infezione virale emorragica, un lieve disagio non sarà motivo di grande preoccupazione.

    Per assunzioni elevate, le compresse di acido ascorbico sono preferibili alle compresse. Questo perché le compresse sono piene di riempitivi e non è saggio assumere dosi massicce di questi prodotti chimici. Controlla gli ingredienti: vuoi prendere acido ascorbico e pochissimo altro. I bioflavonoidi vanno bene e le capsule possono essere preparate con gelatina o un equivalente vegetariano.
    Il modo più economico di assumere acido ascorbico è in polvere, disciolto in acqua. Se lo fai, usa una cannuccia per evitare che entri nello smalto dei denti, poiché è leggermente acido. Per monitorare la dose è necessario un set di bilance elettroniche accurate. Se non lo soppesate attentamente, sarà difficile rimanere vicini alla tolleranza intestinale.

    Vitamina C per via endovenosa

    Idealmente, alle persone infette verrebbe somministrata un'infusione endovenosa continua (IV) di dosi massicce di vitamina C (si preferisce l'ascorbato di sodio poiché l'acido ascorbico è irritante per le vene).
    Le persone sufficientemente malate non saranno in grado di assumere la vitamina C per via orale.
    IV fornisce i livelli ematici più alti possibili
    IV significa gocciolamento continuo, non un'iniezione (emivita breve)
    A meno che tu non sia un professionista medico in grado di curare te stesso e la tua famiglia o di essere eccezionalmente ricco, l'ascorbato EV non sarà un'opzione in un focolaio di Ebola. (Admin insert - e quindi fare scorta di acido ascorbico economico in compresse o in polvere sarà la cosa da fare.)

    Vitamina C

    rettale La somministrazione rettale di ascorbato di sodio è un metodo che può essere utilizzato in situazioni di emergenza e in via di sviluppo in circostanze mondiali, quando IV non è disponibile o inadatto. Gli infermieri possono essere addestrati rapidamente per mescolare 15-30 g di ascorbato di sodio in 250-500 ml di acqua pulita e somministrarli per clistere. Può essere usato in modo sicuro ed efficace nei bambini. Un clistere rimuove anche dal materiale intestinale che può essere impegnativo. Questo è stato fatto con successo con gli aborigeni nell'entroterra australiano.

    I liposomi

    Nelle persone sane, i liposomi aiutano l'assorbimento della vitamina C orale; in alcune circostanze questo vale anche per i malati. Tuttavia, dobbiamo sfatare alcuni miti popolari.

    In una persona sana, si possono raggiungere livelli ematici più elevati (circa 600 microM / L) usando la vitamina C liposomiale rispetto all'acido ascorbico standard (circa 250 microM / L). Siamo stati i primi a dimostrare questo fatto sperimentalmente. [Vi] Tuttavia, i due metodi di assorbimento sono diversi e se entrambi vengono usati insieme i livelli plasmatici risultanti sono additivi (qualcosa come 600 + 250 = 850 microM / L). Poiché l'acido ascorbico è molto più economico della vitamina liposomiale C, è conveniente per una persona sana iniziare con acido ascorbico e rabboccare con liposomi come richiesto.

    Quando una persona si ammala può assorbire dosi massicce di acido ascorbico standard, usando l'approccio del flusso dinamico. Quindi, se sei malato, assumere un grammo di vitamina C liposomiale invece di un grammo di acido ascorbico a basso costo fornirà un piccolo vantaggio in più. Entrambi saranno ben assorbiti e il liposoma contiene ascorbato di sodio che è meno efficace. I liposomi forniscono benefici aggiuntivi solo quando la persona malata si è avvicinata ai livelli di tolleranza intestinale, usando l'acido ascorbico standard.

    La vitamina liposomiale C NON è più efficace della flebo per combattere le infezioni acute. Questo suggerimento non è scientifico e non è supportato dai dati. Preferiamo i liposomi per le infezioni croniche e il cancro, ma questo non si estende alle malattie acute. C'è anche molto clamore intorno al fatto che i liposomi possono essere assorbiti direttamente nelle cellule. Molti liposomi vengono assorbiti dall'intestino e passano nel fegato, dove vengono immagazzinati e la vitamina C rilasciata. I liposomi possono anche fluttuare nel flusso sanguigno, nei linfonodi e così via, in attesa di rilasciare il loro contenuto o essere assorbiti dalle cellule. Ma le cellule che assorbono i liposomi non sono necessariamente quelle che hanno più bisogno di vitamina C. Inoltre le cellule possono soffrire di effetti collaterali; i liposomi sono fondamentalmente nanotecnologie e presentano ulteriori problemi teorici.
    Prevenzione

    Per avere una ragionevole possibilità di evitare una grave infezione virale, è necessaria un'assunzione giornaliera di almeno 10 grammi di acido ascorbico. L'idea è di iniziare in basso, diciamo 500 -1.000 mg quattro volte al giorno. Costruire l'assunzione per avvicinarsi alla tolleranza intestinale; un aumento del vento e delle grandi feci molli si verificheranno prima che la diarrea segnali che la tolleranza intestinale è stata superata. A questo punto, ridurre leggermente la dose, a un livello ragionevolmente confortevole.

    Inserimento amministratore - questo va di pari passo con il mio consiglio iniziale - prenda UNA compressa al giorno finché ebola non si trova nella tua zona, quando arriva ebola aumentala a 4 o 5 grammi al giorno. Se smetti di avere feci molli finendo per farlo, significa che hai un virus (perché il tuo corpo inizierà a prendere la vitamina C) quindi ALLORA inizi a prendere grandi quantità.

    Al primo accenno di infezione - malessere, prurito alla gola, affaticamento e così via - assumere più acido ascorbico. Se il suggerimento di una malattia imminente è lieve, assumere forse 5 grammi ogni mezz'ora o anche più frequentemente. Qualcosa di più di un pizzico di infezione, prendi una dose tanto grande quanto ritieni possa essere tollerata e segui questo prendendo 5 grammi ogni mezz'ora. La regola è prendere il più possibile senza andare oltre il livello tollerato: probabilmente prenderai troppo poco, anche se stai cercando di prendere una dose massiccia.
    Se hai già un flusso dinamico e desideri una protezione extra, aggiungi la vitamina liposomiale C. Prendila agli stessi intervalli dell'acido ascorbico; questo è più volte al giorno. Il limite è ancora una volta la tolleranza intestinale: prendi troppo e ti farà perdere le feci. Ciò fornirà il massimo effetto preventivo, al minor costo.

    Admin insert - LOOSE SGABELLI SONO LA CHIAVE. Se non stai ricevendo la diahreea significa che hai bisogno di PIÙ VITAMINA C. Se stai ricevendo la diahreea, TAGLIA INDIETRO perché la stai sprecando.

    Trattamento Partiamo dal presupposto che non sei un medico e non hai accesso all'ascorbato EV. Tuttavia, se l'ascorbato di sodio IV è disponibile, deve essere somministrato lentamente e nel modo più continuo possibile. Per i bambini, i clisteri possono essere il metodo più pratico (speriamo di pubblicare presto istruzioni pratiche per questo). I professionisti medici possono affrontare queste cose con poca difficoltà, ma altri possono fare più male che bene.
    La prima cosa importante è iniziare il trattamento in anticipo. Più una persona aspetta dopo i sintomi iniziali, meno efficace sarà il trattamento. Inoltre, se la malattia può svilupparsi, la persona malata potrebbe non riuscire a prendere nulla per via orale.
    Ancora una volta, l'idea è di far andare il flusso dinamico con la quantità di acido ascorbico che può essere tollerata. In questo caso, le dosi sono enormi. Da cinque a dieci grammi ogni mezz'ora, durante il giorno, forniranno da 120 a 240 grammi al giorno. Anche a questo elevato apporto, i livelli plasmatici del sangue possono essere bassi o non rilevabili; saranno raggiunti al massimo 250 microM / L. Quindi la domanda diventa quanta vitamina liposomiale aggiuntiva C il paziente può tollerare.
    Un approccio pratico sarebbe quello di iniziare con 5 grammi di acido ascorbico e una quantità simile di vitamina C liposomiale a dosi molto frequenti. Ricorda che la chiave è dose, dose, dose. Più vitamina C!
    Come funziona
    Il meccanismo d'azione della vitamina C ad alto dosaggio è noto e compreso. Nei tessuti sani normali agisce come antiossidante. In altri tessuti, genera perossido di idrogeno, la sostanza chimica che le bionde platino usano per decolorare i capelli. Ciò accade nei tessuti malati e infiammati, ad esempio in un tumore maligno. Il processo è in genere una forma di reazione di Fenton, che genera radicali liberi. L'ossidazione e i radicali liberi derivanti dal perossido di idrogeno uccidono i batteri e inattivano i virus. In altre parole, la vitamina C agisce come candeggina mirata e antisettico.

    Admin insert - L'inibizione di citochine IL-6 tramite vitamina C per quanto riguarda l'ebola è specifica dell'ebola e qualcosa di cui questi medici non sanno. Ma questo è in gran parte irrilevante poiché almeno qui affermano chiaramente che la vitamina C è la chiave / inserto

    La vitamina C è unica, perché ha una bassa tossicità e può essere assunta in sicurezza in grandi quantità. Altri antiossidanti e integratori non avranno un effetto simile. Non essere confuso e pensa che l'Echinacea, per esempio, ti aiuterà. Sì, potrebbero esserci integratori ed erbe che forniscono un po 'di supporto al sistema immunitario, ma questo è l'Ebola di cui stiamo parlando: diventa reale! Nota, la vitamina C non è un'antitossina magica; questa idea è una metafora. Una malattia come l'Ebola non è causata da tossine inattivate dalla vitamina C. I radicali liberi non sono tossine. Gli ossidanti non sono tossine. La vitamina C agisce quasi sempre trasferendo elettroni, come ossidante o antiossidante. È solo chimica di base. Inoltre, non importa se hai una scarsa igiene dentale, questo non influenzerà a malapena l'assunzione massiccia di vitamina C per affrontare un'infezione virale acuta.

    Interazioni Lo zucchero interferisce con l'assunzione di vitamina C. Se si utilizza la vitamina C per combattere un'infezione virale, non mangiare zucchero o carboidrati (zuccheri a catena lunga) o la vitamina C non verrà assorbita correttamente. Sottolineiamo che questo significa niente zucchero e niente carboidrati.

    Il fumo rilascia enormi quantità di ossidanti e radicali liberi nel flusso sanguigno. La vitamina C si consumerà, cercando di assorbire le sostanze chimiche dal fumo. Non abbiamo obiezioni morali nei confronti delle persone che fumano: è una scelta personale. Tuttavia, il fumo impedirà anche a dosi massicce di vitamina C di prevenire l'infezione. Una volta infettato dall'ebola, il fumo impedirà alla vitamina C di mantenerti in vita.

    È anche ragionevole integrare un po 'di magnesio chelato, come il citrato di magnesio, che aiuta a superare il rischio (in gran parte teorico) di calcoli renali.

    La reazione che genera il perossido di idrogeno nei tessuti malati può essere leggermente potenziata assumendo selenio con vitamina C. È necessaria una certa cautela in quanto troppo selenio causerà diarrea, affaticamento, respiro all'aglio e perdita di capelli e unghie; una grave tossicità può avere effetti più gravi ma è difficile da ottenere. La metilselenocisteina è una forma meno tossica e questa sarebbe la nostra scelta. L'assunzione normale è forse di 100-200 microgrammi (0,1-0,2 mg) al giorno; prendevamo 400 microgrammi al giorno durante un'epidemia e fino a 1.000 microgrammi (un milligrammo) al giorno, all'inizio dei sintomi. È possibile aumentare fino a 3 mg per brevi periodi, con controllo medico.

    Altri integratori possono essere sinergici con la vitamina C. L'acido alfa-lipoico può essere assunto a livelli ragionevolmente elevati ragionevolmente sicuri. Vorremmo impiegare fino a un grammo o due al giorno (1.000-2.000 mg) a breve termine. La vitamina K aiuta anche con la coagulazione del sangue ed è sicura nelle quantità consigliate: otterremmo il supplemento di vitamina K2 più alto disponibile. Nota la vitamina K è controindicata nei soggetti con patologie della coagulazione o in quelli con fluidificanti del sangue come il warfarin.

    Controindicazioni

    Gli unici effetti collaterali accertati della terapia con ascorbato sono il vento, l'intestino e la buona salute cronica. Ci sono alcune controindicazioni; le persone con malattia renale, malattia da sovraccarico di ferro o carenza di glucosio-6-fosfatasi non devono assumere immediatamente alte dosi di vitamina C.Nel contesto di un'epidemia possono iniziare come raccomandiamo, ma dovrebbero aumentare più cautamente, con un adeguato monitoraggio medico.

    Perché metterlo fuori?

    Le persone hanno bisogno di sapere che la vitamina C è un'opzione per combattere l'Ebola e come funziona. C'è molta disinformazione, in particolare su Internet, sia da interessi acquisiti che da "pazzi". Inoltre, in un'epidemia di Ebola i supplementi di vitamina C possono essere difficili da reperire.

    Questo account è destinato agli adulti intelligenti, che possono prendere le proprie decisioni razionali e assumersi la responsabilità della propria salute. Promuoviamo fortemente l'idea che la medicina dovrebbe essere basata su pazienti razionali, piuttosto che su medici autoritari. I medici sono lì per fornire le informazioni ai pazienti, per aiutarli a scegliere tra le opzioni disponibili. Queste sono solo informazioni: ciò che decidi di fare con esso dipende da te.

    A nostro avviso, l'uso della vitamina C in Ebola è un gioco da ragazzi. Prendi la malattia e, si dice, hai nel migliore dei casi una probabilità del 50-50 di sopravvivere senza una terapia a base di vitamina C. La medicina aziendale non ha un trattamento efficace. Inoltre, se fosse disponibile un farmaco, non sarebbe stato testato e quasi sicuramente non sarebbe disponibile per lei, caro lettore. La vitamina C è considerata sicura e non dovrebbe nuocere. Il costo del trattamento è basso. I rapporti clinici sulla vitamina C nell'infezione virale indicano che se si ottiene la dose corretta, si sopravviverà. La vitamina C è nota sperimentalmente per inattivare i virus. Nel caso, speriamo che le persone prendano decisioni razionali.

    Ecco un link: http://www.jimstonefreelance.com/finalebolavitc.html

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    Ora una parola da parte mia ... sì, è Mitch di Remnants and Luminaries. Pronto? Ci sono due marchi di vitamina C che sto suggerendo.

    1) http://www.vitaminshoppe.com/p/natur...5#.VAEu3S_8Okw

    >> Ho preso questa vitamina, è eccellente ed è masticabile. Ogni compressa è da 500 MG. Ho una media di 2.000 MG dopo ogni pasto, quindi 6.000 MG al giorno in totale e mi do 1 giorno libero a settimana dalla dose.

    2). http://www.iherb.com/LivOn-Laboratories-Lypo-Spheric-Vitamin-C-30-Packets-0-2-fl-oz-5-7-ml-Each/25231

    Questa seconda vitamina C è se hai bisogno di una forte dose diretta diretta nel tuo sistema. Mentre non sono un medico, tieni presente che ho 57 anni, non ho mai avuto un intervento chirurgico .... entrambi i miei genitori sono morti di cancro. Papà nel 2004 e mamma nel 2011 e per la maggior parte non hanno assunto vitamine.

    Se avete domande a riguardo, non esitate a contattarmi.

    Concentriamoci sulle soluzioni, non sui problemi, concentriamoci sul futuro, non sul passato. Non agire come una mandria e agire come veri esseri umani.

    INFO: dothedream@icloud.com


Lotta contro l'Ebola: come combattere l'Ebola con vitamina C e acido ascorbico


http://exopolitics.blogs.com/ebolagate/2014/09/combating-ebola-how-to-fight-ebola-with-vitamin-c-ascorbic-acid.html


 


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