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domenica

Domeniche, i lavoratori
si appellano al vescovo

 

Lettera aperta di circa 500 dipendenti dei centri commerciali della regione: «L’obbligo di lavorare nei festivi toglie tempo alla cura delle nostre famiglie».
06 luglio 2011

UDINE. Parlano da lavoratori, da cittadini e, soprattutto, da fedeli. Si appellano al vescovo con una lettera aperta, chiedendogli di non lasciarli soli nella battaglia contro la deregulation in materia di aperture domenicali degli esercizi commerciali, che intendono combattere nel nome delle famiglie.

Sono i dipendenti dei centri commerciali friulani – dal Città Fiera al Bennet, dal Terminal Nord all’Alpe Adria – promotori di un documento che, da giorni, rimbalza in rete collezionando commenti su Facebook. Chiedono all’autorità religiosa di pronunciarsi su una situazione bollata come «un attentato alla famiglia come valore e una violazione per legge di un comandamento». La genesi di un documento, germinato con l’obiettivo di chiedere alle autorità regionali di rivedere la normativa sulle aperture domenicali nei centri commerciali, va ricondotta a un incontro organizzato da Filcams Cgil due settimane fa. Un’occasione che radunò 350 dipendenti della “piramide” alla vigilia del pronunciamento del Tar sul ricorso del Città Fiera contro il Comune di Martignacco in materia di regolamentazione delle aperture domenicali, seguita da un incontro allargato ai dipendenti di altri centri commerciali.

«In quell’assemblea, che raccolse oltre 500 partecipanti, nacque l’idea di inviare un appello alle autorità politiche e religiose» riferisce Roberto Lava che, con un collega, ha steso il documento, ufficializzato sulla pagina facebook di Filcams Cgil Udine.

«Vi chiediamo di ricordare – si legge nel documento – come difensori e attuatori di tutte le leggi in vigore, quanto dichiarato dalla nostra Costituzione». Diritti che, assicurano i dipendenti, l’obbligo di lavorare tutte le domeniche inibisce, togliendo tempo alle famiglie e trascurando la protezione dell’infanzia e della maternità. Citano quindi la legge 81/2008 sullo stress lavoro-correlato confermando la presenza di fattori di stress: dal contrasto tra esigenze lavorative e familiari alla tensione permanente, ai problemi del sonno, ansia e somatizzazioni che sfociano spesso in malattie croniche.

«Chiediamo alla Regione di modificare la normativa in armonia con la Costituzione e le leggi vigenti, introducendo come limite le aperture domenicali degli esercizi a turno, come per benzinai, farmacisti ed altri settori ove gli organici comunque permettono e prevedono la turnazione del personale» postula quindi il documento, che sarà presentato mercoledì 13 alle 21.30 al Città Fiera. http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2011/07/06/news/domeniche-i-lavoratori-si-appellano-al-vescovo-1.716538






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